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La consulta delle associazioni datoriali della provincia di Ragusa ha incontrato, in videoconferenza, la deputazione regionale dell’area iblea. Giovedì 11 febbraio si è tenuto l'incontro con gli onorevoli Stefania Campo e Nello Dipasquale, mentre sabato scorso è stata la volta degli onorevoli Giorgio Assenza e Orazio Ragusa. Al centro dell’attenzione la delicata questione circa i suggerimenti che il territorio deve darsi con l'obiettivo di fornire gli stessi in tempi brevi alla Regione per la riscrittura del Recovery plan. La consulta ha evidenziato come, per l’intera provincia, si tratti di una occasione irripetibile per fare sintesi e di aggregarsi in squadra allo scopo di delineare gli interventi indispensabili per lo sviluppo in funzione dei fondi che saranno destinati all’area iblea. La consulta incontrerà nei prossimi giorni anche la deputazione nazionale. Fondamentale riuscire a elaborare un documento congiunto che indichi gli elementi del piano indispensabile per un rilancio sostenibile della provincia di Ragusa. Risulta essenziale riuscire a presentarsi a questo appuntamento con un parco di opere già individuate e supportate da una progettazione esecutiva da concretizzarsi in tempi brevi. Quattro gli assi principali messi in luce dalla consulta: infrastrutture, terzo settore, agricoltura e innovazione 4.0, in quest’ultimo caso per cercare di intercettare tutte le esigenze emerse durante il periodo del lockdown. E’ stata sollecitata, in sintesi, la creazione di una sorta di masterplan dello sviluppo della provincia di Ragusa per gli anni a venire, un masterplan frutto di un’azione sinergica e di una compenetrazione ideale tra tutte le forze in campo. La consulta è formata da Agci, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcooperative, Confesercenti, Legacoop e Sicindustria.VA

La lettura dell’undicesima apparizione ha caratterizzato, ieri, il rito delle quindici visite alla Madonna di Lourdes. A presiederlo il rettore della chiesa di San Michele arcangelo, il sacerdote Giuseppe Cabibbo. Le cerimonie continueranno sino a giovedì 25 febbraio anche se, in quella giornata, a differenza degli altri anni, non si terrà la processione eucaristica per le vie del centro storico di Ragusa. Per favorire il ricambio dei posti in chiesa (sessanta) i fedeli sono stati invitati a evitare soste prolungate. Oggi, intanto, dopo la messa vespertina, ci sarà il rito della benedizione delle mamme in attesa. Ogni giorno, la mattina, alle 8,15, c’è la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione, alle 9 la santa messa. Alle 17, la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione. A seguire la celebrazione eucaristica. La chiesa è aperta ogni giorno dalle 7,30 alle 12 e dalle 16 alle 19. Le celebrazioni sono trasmesse dalle 17 in diretta su Radio Karis inBlu e in diretta streaming sulla pagina Facebook Radio Karis e sul canale Youtube di Radio Karis Ragusa. Intanto, l’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale sul territorio cittadino, ha effettuato in questi giorni un’azione di pulizia straordinaria nei luoghi del centro storico superiore interessati dalle celebrazioni.

 

Hanno preso il via ieri le iniziative propedeutiche alla Giornata diocesana del malato che anche a Ragusa sarà celebrata giovedì 11 febbraio quando ricorre la memoria liturgica della Beata Maria Vergine di Lourdes. Il direttore dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, il sacerdote Giorgio Occhipinti, accompagnato dai medici dei reparti, ha visitato e benedetto i malati di Ematologia, del day hospital oncologico e di Oncologia e dialisi dell’ospedale Maria Paternò Arezzo. Nel pomeriggio, poi, la visita è proseguita con i malati Covid del reparto di Malattie infettive dell’ospedale Giovanni Paolo II di Ragusa. Per la benedizione, don Occhipinti ha utilizzato una statuina raffigurante la madonnina del santuario di Lourdes, uguale a quella della grotta. A ogni degente, inoltre, è stata donata una immaginetta della Madonna. Oggi, alle 10, si proseguirà con la visita e la benedizione degli anziani della Rsa Covid del Paternò Arezzo. Gli appuntamenti di mercoledì 10, invece, sono i seguenti: alle 10 visita e benedizione dei malati Covid dei reparti Sub intensiva e Rianimazione; alle 11 celebrazione eucaristica e benedizione dei malati, dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari del reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II. Alle 16 si terrà la celebrazione eucaristica in streaming per i malati Covid a domicilio nella cappella dell’ospedale Civile. Giovedì 11 febbraio, giornata clou della manifestazione, si terranno i seguenti appuntamenti: alle 10 celebrazione eucaristica e benedizione dei malati con la partecipazione della Samot nel reparto Hospice del Maria Paternò Arezzo; alle 16 la celebrazione eucaristica e la benedizione dei malati animata dall’associazione di comicoterapia “Ci ridiamo su” prevista nella torre B, al piano terra, dell’ospedale Giovanni Paolo II. Durante la santa messa, sarà collocato all’interno della Torre B il simbolo della giornata diocesana del malato realizzato dal Csr di Ragusa. “Sono momenti molto significativi – sottolinea don Occhipinti – anche perché ci è capitato di muoverci in mezzo al “mostro”. Ma è questa la nostra missione. Cercare di portare un minimo di chiarore e conforto laddove la luce non c’è. Ringrazio gli operatori sanitari, l’Asp e tutti i componenti dell’ufficio diocesano per la Pastorale della salute per la collaborazione”.

 

L'11 febbraio 1858 la Madonna apparve per la prima volta a Bernardette Soubirous nella grotta di Massabielle, tra i Pirenei francesi. Da allora, questo luogo, prima dello scoppio della pandemia, è divenuto meta incessante di pellegrinaggi da ogni parte del mondo. Sono circa una settantina i miracoli di guarigione giudicati inspiegabili e riconosciuti dalla Chiesa che l'11 febbraio, per volontà di San Giovanni Paolo II, celebra la Giornata mondiale del malato. Prendendo spunto dalla terza apparizione della Madonna, durante la quale la Vergine chiese a Bernadette la gentilezza di ritornare per 15 giorni alla grotta, in diverse parrocchie e santuari si è diffusa la devozione delle 15 visite alla Madonna di Lourdes.

A Ragusa sono in programma nella chiesa di San Michele, rettoria della Cattedrale san Giovanni Battista, dall’11 al 25 febbraio. Soprattutto quest’anno, non sarà tralasciata la tradizione che da più di cento anni implora la Madre dell’umanità accogliendo l’invito fatto a Bernadette. A motivo delle giuste precauzioni anticontagio, nella chiesa in questione, culla della suddetta tradizione, il programma subirà dei cambiamenti. La chiesa sarà aperta ogni giorno dalle 7,30 alle 12 e dalle 16 alle 19. La mattina, alle 8,15 ci sarà la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione. Alle 9 la santa messa. Il pomeriggio, alle 17, la recita del Rosario e la lettura dell’apparizione. A seguire, la santa messa. La chiesa di San Michele è gestita dal rettore, il sacerdote Giuseppe Cabibbo. Tra le altre iniziative, domani 11 febbraio, a conclusione della messa vespertina, ci sarà la preghiera per gli ammalati. Domenica 14 febbraio, a conclusione della messa, invece, la preghiera a San Michele arcangelo per la liberazione dal Maligno. Il 25 febbraio non ci sarà la processione eucaristica. L’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale sul territorio cittadino, effettuerà un’azione di pulizia straordinaria nei luoghi del centro storico superiore interessati dalle celebrazioni. Per favorire il ricambio dei posti in chiesa, sessanta quelli previsti, i fedeli sono invitati ad evitare soste prolungate.

Non è stata la stessa festa degli altri anni. Non c’è stata la processione. Ma non per questo l’affetto della comunità dei fedeli è venuto meno. Anzi, se possibile, limitatamente alle restrizioni attuate in questo periodo, l’attenzione è cresciuta, diventando più spirituale, scandagliando ancora meglio la figura di un personaggio caratterizzante il primo periodo della storia della cristianità. Giarratana ha festeggiato così, con una serie di celebrazioni eucaristiche nella basilica omonima, la solennità liturgica di Sant’Antonio abate.

Domenica, dunque, momenti che sono serviti per ricordare il messaggio, attraverso il proprio stile di vita, del padre del deserto. Così come non ha mancato di evidenziare il parroco, il sacerdote Mariusz Starczewski, durante l’omelia della messa solenne della mattina. “Un santo – ha detto padre Mariusz – che ha preso a cuore quello che il Signore dice nel Vangelo. Sant’Antonio è stata una persona che ha trascorso la propria vita calibrandola sulla parola di Dio, ponendola in rilievo come parola vera e autentica. Una scelta che Sant’Antonio ha maturato durante la propria maturità, quando una persona sa quello che vuole fare nella via, sperimentando la potenza del messaggio divino”. Il suono a festa delle campane delle chiese cittadine ha dato il segnale più evidente della giornata di letizia sotto il segno di Sant’Antonio abate. In serata, il seicentesco simulacro è stato ricollocato nell’apposita cappella, ma a porte chiuse, così come disposto nel decreto vescovile del giugno scorso. Il comitato ha ringraziato i cittadini che hanno contribuito alla buona riuscita della festa, oltre agli sponsor che hanno sostenuto la lotteria (già individuati i vincitori dei due numeri vincenti). Ringraziamenti anche alle autorità civili e militari. Nei giorni scorsi, l’impresa ecologica Busso Sebastiano aveva effettuato un’azione di pulizia straordinaria tutt’attorno alla basilica per assicurare una migliore accoglienza ai fedeli che hanno partecipato alle varie celebrazioni.

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