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Mercoledì, 19 Novembre 2025

Una seconda giornata intensa e ricca di spunti allo Sherbeth Festival, la grande manifestazione internazionale dedicata al gelato artigianale, che fino al 10 novembre trasforma Palermo in una capitale del gusto, della ricerca e della creatività.      
Sabato il Festival ha raccontato il gelato come un linguaggio universale, capace di unire tradizione e innovazione, territorio e ricerca, arte e inclusione sociale.

La mattinata si è aperta all’Officina Culturale di piazza Verdi con il talk “L’innovazione è una tradizione”, che ha visto protagonisti i maestri gelatieri Vittorio Pasquetti, Arnaldo Conforto, Ruben Pili e Giovanna Musumeci.           
Un incontro che ha approfondito il valore del sapere artigianale come motore di modernità.
«Ogni edizione cerchiamo di migliorarci sotto ogni aspetto», ha spiegato Giovanna Musumeci, componente del direttivo tecnico di Sherbeth. «Gestire 50 gelatieri non è semplice, ma oggi abbiamo una struttura organizzata, competenze definite e un obiettivo comune: far crescere il Festival e rispondere alle aspettative del pubblico. Sherbeth è un luogo in cui si cresce, perché ogni confronto diventa occasione di formazione e miglioramento».

A seguire, il talk “Destinazione Sicilia”, in collaborazione con Oleum Sicilia, ha portato al centro la ricchezza dell’entroterra dell’isola e il valore culturale dell’olio extravergine d’oliva, proposto in degustazione in un gelato realizzato dal gelatiere Stefano Cecconi.    
Il presidente della società cooperativa Oleum, Mario Terrasi, ha sottolineato come «la Sicilia stia vivendo una svolta culturale legata all’olio: noi siamo riusciti a mettere insieme tremila piccoli produttori per creare un’unica squadra, con un unico obiettivo: migliorare la qualità e far conoscere nel mondo l’olio siciliano, esattamente come è avvenuto per il vino».        

Il gelato come esperienza sensoriale e sociale     
Il pomeriggio ha intrecciato tecnologia, inclusione e gusto, con una programmazione che ha alternato talk e degustazioni. Nell’incontro “Gelato Sottovuoto”, Bravo S.p.A., sponsor tecnico del Festival, ha presentato le innovazioni legate alla tecnologia Trittico®, aprendo nuove prospettive di ricerca per i maestri gelatieri.

Con il talk sulla “Brioscia cu tuppu”, il gelato è diventato simbolo di riscatto sociale e dialogo culturale grazie agli interventi di Antonello Cracolici, Lucia Lauro e Carmelo Pollichino.
«Sherbeth è un festival che vive nella città e deve avere anche un’utilità», ha spiegato Giovanna Musumeci che, nell’ambito del progetto Cotti in Fragranza, nei giorni scorsi ha lavorato con i ragazzi del carcere minorile Malaspina: «è stato un piacere condividere con loro la mia esperienza nel mondo della lievitazione. È un modo per restituire qualcosa alla società, insegnando un mestiere e lasciando un segno concreto».

Il maestro gelatiere Roberto Lobrano ha tenuto una “lezione” sull’analisi sensoriale del gelato. Una comparazione tra due gusti di gelato al mango, uno realizzato con un mango fresco siciliano poco maturo, l’altro con un frutto surgelato maturo proveniente dall’estero.  
Grande partecipazione per i Gelato in Show della giornata: il primo è stato “L’eleganza del gusto”, in cui Luca Bernardini ha proposto un dessert vegetale e senza glutine, reinterpretando la pasticceria fredda in chiave contemporanea: «Le sfide più belle nascono quando togli qualcosa. È lì che riscopri la creatività e la voglia di sperimentare».         

Poi “Dalla Cina con furore”, con la degustazione del gelato realizzato da Bang Gai, vincitore del concorso internazionale “Francesco Procopio Cutò 2024” e “Gelato casalingo, pensiero professionale”, con la gastronoma Anna Marlena Buscemi e Andrea Rapanaro, fondatore di CucinaLi. «Andrea è un ingegnere che ha iniziato a fare gelato a casa per passione – ha spiegato Buscemi –, ma è riuscito a portarlo ad un livello tecnico altissimo. Il suo percorso dimostra che anche nel gelato casalingo servono conoscenza, metodo e consapevolezza. Il gelato è un prodotto complesso: non basta l’istinto, serve studio e precisione».         

 A seguire la novità di Sherbeth 2025: “Il gelato tra i biscotti”, con il nuovissimo “Cookie Maker” di Audere Pro. Un sistema veloce, pratico ed efficace, per servire il gelato accompagnato da due cialde, sperimentato negli stand del Festival e in degustazione con il gelato di Ilaria Guerrieri e Sandro Paolini.


Si è parlato di arte, design e gastronomia nel talk “La bellezza del gelato”, affrontando il tema di come sia cambiato, nel corso degli anni, il modo di presentare il gelato, concluso con una degustazione di gelato alla pala di fico d’India. Un tema della giornata anche il gelato gastronomico e inclusivo con la maestra Chiara Spalluto, che ha presentato un sorprendente gelato di ricotta forte, con aglio fermentato, menta e black lime, servito con riduzione di pomodoro su pane croccante.


Sherbeth, il festival che racconta il futuro del gelato    

Anche in questa edizione Sherbeth conferma la sua vocazione a essere laboratorio di idee, innovazione e cultura del gusto. Un festival che non celebra solo il gelato come eccellenza artigianale italiana, ma come strumento di conoscenza, inclusione e identità

Mercoledì 1 ottobre tutto il mondo celebra la Giornata internazionale del caffè e anche Morettino, storica torrefazione di Palermo, dà vita a una serie di attività che hanno come scopo quello di diffondere la cultura di questa bevanda, tanto diffusa quanto poco conosciuta e valorizzata.

Un calendario di eventi che parte domani, 1 ottobre, e continuerà per tutto il mese di ottobre e quello di novembre, grazie anche alla collaborazione con il festival Le Vie dei tesori e la Comunità emblematica di Palermo del Rito dell’espresso italiano.

Si parte domani con l’evento “L’Espresso: i suoi valori sensoriali e sociali”, in programma presso il Morettino Lab (via Filippo Patti 30, Palermo Marina Yachting), con due sessioni: dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.

L’incontro, gratuito e aperto a tutti, prevede un educational con degustazione guidata, in collaborazione con la Comunità Emblematica Nazionale dell’Espresso Italiano, rappresentata a Palermo da Arturo Morettino, impegnata nel percorso di candidatura del Rito dell’Espresso Italiano a Patrimonio immateriale dell’umanità Unesco.

Oltre agli aspetti legati al gusto, l’evento approfondirà il valore simbolico del caffè come gesto quotidiano di condivisione e dialogo. I partecipanti avranno l’opportunità di esplorare diverse estrazioni di espresso con blend selezionati e specialty coffee, scoprendone le caratteristiche sensoriali e le storie legate alle origini e alle filiere sostenibili.

A partire dal 19 ottobre fino al 16 novembre, Morettino aderisce alla manifestazione Le Vie dei Tesori, aprendo le porte della Fabbrica museale del caffè (via Enzo Biagi 3/5). Il percorso guidato condurrà i visitatori dalla piantagione didattica al Museo del Caffè, offrendo una panoramica sulla storia, la cultura e la trasformazione del caffè.

All’interno della stessa iniziativa, presso il Morettino Lab, sarà possibile partecipare alle Specialty Coffee Experience, degustazioni guidate dedicate a diverse modalità di estrazione (espresso, moka, filtro) con caffè di alta qualità selezionati da filiere etiche. Appuntamento il 18 e 25 ottobre dalle 16 alle 17.

 

 

 

Seconda tappa della rassegna “Il Giubileo è cultura”, promossa dall’associazione culturale “Così, per… passione!”, che accompagna la comunità di Terrasini nel cammino verso il Giubileo 2025.

Dopo l’apertura di lunedì scorso dedicata a Rosario Livatino, oggi la città ha reso omaggio a Salvo D’Acquisto, il vicebrigadiere dell’Arma dei Carabinieri fucilato il 23 settembre 1943 a soli 23 anni, per salvare 22 civili innocenti dalla rappresaglia nazista. Un sacrificio che è divenuto patrimonio della coscienza nazionale, esempio luminoso di fede, coraggio e amore per il prossimo.

Alle ore 10.30, in un clima di grande partecipazione e commozione, si è svolta la cerimonia di intitolazione di una nuova strada, all’incrocio con via Carlo Alberto dalla Chiesa, dedicata a D’Acquisto. Presenti autorità civili, religiose e militari: il prefetto di Palermo Massimo Mariani, il comandante della Legione Carabinieri Sicilia, generale di brigata Ubaldo Del Monaco, il questore di Palermo Vito Calvino, il sindaco di Terrasini Giosuè Maniaci, e – in rappresentanza della famiglia – il maresciallo maggiore Mauro D’Acquisto, nipote dell’eroe.

La benedizione è stata impartita dall’arcivescovo di Monreale, monsignor Gualtiero Isacchi, assistito dal cappellano militare don Salvatore Falzone. Una corona di alloro è stata deposta ai piedi della nuova targa, mentre le note del silenzio hanno avvolto i presenti in un silenzio carico di emozione.

La recente elevazione di Salvo D’Acquisto al titolo di Venerabile sottolinea come quel gesto non sia stato solo un atto di eroismo militare, ma anche una suprema testimonianza di fede cristiana e di amore universale.

Le voci della memoria

«Siamo giunti alla seconda tappa della nostra rassegna dedicata ai pellegrini di speranza – ha detto commosso Ino Cardinale, presidente dell’associazione “Così, per… passione!” – e oggi per noi è un giorno importante grazie anche alla presenza del maresciallo Mauro D’Acquisto, nipote del nostro Salvo. Il vice brigadiere viene da noi ricordato non solo per avere salvato la vita a 22 innocenti ma perché donò all'Italia un simbolo eterno di coraggio, di amore per il prossimo e di rinascita morale. E oggi abbiamo bisogno di trasmettere sempre di più il valore di questi uomini, abbiamo bisogno di tenere viva la memoria ed instillare, giorno dopo giorno, nelle nuove generazioni messaggi di speranza, amore e coraggio».

«Salvo D’Acquisto è una pagina indelebile nella storia dell'Arma dei carabinieri ma anche nella coscienza nazionale – ha detto il generale Ubaldo Del Monaco –. Non aveva neanche 23 anni quando fu fucilato, eppure, quando dovette prendere una decisione, non esitò e andò incontro alla morte, con grande coraggio, tenendo fede a quello che era il suo credo. Un carabiniere è un uomo che crede come credono tutti i servitori dello Stato. Ed è quello che ha fatto Salvo sentendo forte il bisogno di salvare 22 innocenti sacrificando la propria vita. Una testimonianza di sacrificio, un dono di se stesso e non un atto impulsivo, del momento. Un atto di amore. Oggi noi abbiamo il dovere di ricordarlo, di onorare la sua memoria. Di onorare il suo sacrificio, ma soprattutto, abbiamo il dovere di salvaguardare e di custodire il patrimonio morale a cui tutti noi dobbiamo aspirare».

«Abbiamo voluto, anche noi nell’anno giubilare – ha aggiunto il sindaco Giosuè Maniaci – dare il nostro contributo come amministrazione comunale, celebrando, nel corso di questa rassegna, quattro personaggi che hanno fatto grande il nome della Sicilia ma di tutta l’Italia».

La giornata proseguirà alle ore 17 a Palazzo d’Aumale, con un incontro-conversazione “Raccontaci di…” Salvo Rosario Antonio D’Acquisto … se muoio per altri cento, rinasco altre cento volte: Dio è con me e io non ho paura! Un’occasione per approfondire la sua figura attraverso testimonianze e riflessioni, affinché la sua scelta resti viva e parlante anche per le nuove generazioni.

La rassegna: un cammino di speranza

La manifestazione, iniziata lunedì 22 con la giornata dedicata a Rosario Livatino, proseguirà nei prossimi mesi con le tappe dedicate a padre Pino Puglisi e a fratel Biagio Conte, per concludersi il 30 dicembre 2025.

Un percorso di cultura, memoria e spiritualità che, attraverso intitolazioni, incontri, concerti e momenti di riflessione, vuole rendere Terrasini un laboratorio di memoria condivisa.

Prossimi appuntamenti

  • Giornata dedicata a padre Pino Puglisi (autunno 2025)
  • Giornata dedicata a fratel Biagio Conte (dicembre 2025)

La rassegna è promossa dall’associazione “Così, per… passione!” con il sostegno dell’assessorato regionale ai Beni culturali e dell’Identità siciliana, della Fondazione Sicilia e dell’amministrazione comunale di Terrasini, in collaborazione con parrocchie, scuole, associazioni e istituzioni civili e militari.

I trattamenti oncologici nella pratica clinica e le cure intensive in riabilitazione saranno al centro di due convegni che si terranno a Cefalù i prossimi 3 e 4 ottobre.  

Il convegno dedicato alla cura dei trattamenti oncologici, con focus sulle scelte ragionate centrate sul paziente, sarà ospitato dalla Base logistico-addestrativa dell’esercito di piazza Cristoforo Colombo e vedrà come direttore scientifico il responsabile dell’unità operativa complessa di oncologia della Fondazione Giglio, Massimiliano Spada. L’inizio dei lavori è previsto per le ore 13.

“L’obiettivo - ha anticipato Spada – è avviare un confronto multidisciplinare nella gestione real–life che migliori l’outcome clinico del paziente, la qualità di vita e il suo grado di soddisfazione”.

L’altro convegno “intensive care in riabilitazione: dalla riabilitazione intensiva alla cura intensiva” si terrà al teatro comunale Salvatore Cicero (via Spinuzza) e vede come presidenti la responsabile dell’unità operativa complessa di neuroriabilitazione e lungodegenza del Giglio, Francesca Rubino, e il responsabile dell’unità operativa complessa di recupero e riabilitazione funzionale, sempre del Giglio, Alberto Castiglione.

Quest’ultimo si svolge sotto l’egida della Società Italiana di Medicina fisica e riabilitativa (Simfer).

“Il convegno – hanno sottolineato Rubino e Castiglione – analizzerà la metodologia riabilitativa basata sugli approcci multidisciplinari e multi professionali secondo il modello bio-psicosociale  con particolare attenzione alla personalizzazione dei percorsi riabilitativi intensivi nei pazienti complessi”. L’inizio dei lavori è fissato alle ore 9.

Sono previste, nei due appuntamenti, numerose relazioni che consentiranno ai partecipanti di maturare i crediti formativi per le professioni sanitarie.

 

9 ragazzi e ragazze fra i 18 e i 30 anni. Sono arrivati da Italia, Francia, Grecia, Germania, Spagna, Messico, Venezuela e Ucraina e in questi giorni sono a Monte Pellegrino per effettuare piccole manutenzioni nelle aree che sono state interessate dal 2023 dai lavori di riforestazione dopo gli incendi che hanno colpito gravemente la riserva dal 2016.
Fanno tutti parte del Corpo Europeo di Solidarietà e grazie al progetto “Veil” coordinato da InformaGiovani ETS in collaborazione con l’Associazione Rangers d’Italia Sezione Sicilia - Ente gestore della Riserva - e l’Ufficio Autonomo Gestione Verde Urbano del Comune, per una settimana si occupano della cura delle piantine di specie arboree e arbustive della macchia-foresta mediterranea messe a dimora nell’ambito del progetto, della manutenzione delle recinzioni e la pulizia dei sentieri. Prima di arrivare a Palermo, erano stati una settimana sulle Madonie, dove in collaborazione con il Comune di Petralia Sottana sono intervenuti in alcune aree verdi e per organizzare attività di sensibilizzazione e informazione.
Oggi, oltre ad alcuni interventi di pulizia, si sono occupati della manutenzione delle aree circostanti il Gorgo Santa Rosalia, uno stagno temporaneo che si riempirà con le piogge invernali e che consentirà la vita e la riproduzione a decine di specie animali e vegetali tipici di questi habitat e che rappresenta un unicum per la ricchezza della sua biodiversità.
Stefano Zampardi di InformaGiovani ETS, coordinatore dell’attività, ha ricordato che “il progetto VEIL, finanziato dall’Agenzia esecutiva europea EACEA all’interno dei progetti nelle aree ad alta priorità, durerà due anni coinvolgendo oltre 200 volontari di diverse nazionalità e prevede attività in aree colpite da incendi in Italia, Spagna, Grecia e Portogallo.”
A Monte Pellegrino, l’iniziativa serve anche a celebrare i trenta anni della Riserva naturale, e a sensibilizzare sull’importanza dei piani di manutenzione e cura delle nuove piante messe a dimora dopo gli incendi. “La piantumazione – spiega infatti Giovanni Provinzano, direttore della Riserva – non è che una delle fasi, per altro intermedia, dei progetti di ripristino delle aree boscate colpite dal fuoco, ed è fondamentale che le nuove piante siano curate e accudite perché possano attecchire al meglio. Altrettanto importante è il lavoro fatto oggi nella zona del Gorgo perché faciliterà l’afflusso e la raccolta dell’acqua piovana nello stagno.”
Per il Sindaco Lagalla, “Il Comune ha accolto con grande entusiasmo e gratitudine l’iniziativa dei volontari del Corpo Europeo di Solidarietà, che in questi giorni stanno offrendo il loro prezioso contributo nella Riserva Naturale di Monte Pellegrino. È un segno concreto di cittadinanza attiva e di amore per il nostro territorio, che coinvolge anche giovani da tutta Europa, rafforzando il legame tra Palermo e l’ambiente, tra la città e l’Europa.
Proprio in quest’area il Comune è intervenuto dopo i devastanti incendi, realizzando negli ultimi anni interventi di rimboschimento grazie ai fondi del Pon Metro. Un’opera importante che oggi trova continuità grazie alle attività portate avanti dai volontari, in collaborazione con InformaGiovani, con i Rangers e l’Ufficio Gestione Verde Urbano del Comune. Nel trentennale dell’istituzione della Riserva, è il modo migliore per rinnovare l’impegno per una Palermo sempre più verde, sostenibile e consapevole del valore del suo straordinario patrimonio naturale”.

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