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Venerdì, 11 Ottobre 2024

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Con le crisi economiche e sociali degli ultimi anni, si sono aperti scenari in cui l’agricoltura ha dimostrato di essere concretamente “sociale” offrendo un nuovo welfare verde, dall’agriasilo all’inserimento dei lavoratori extracomunitari e delle persone fragili, dall’agribenessere psicofisico fino alla pet therapy. E’ quanto dichiara Coldiretti Puglia, con le fattorie sociali che in Puglia hanno ripreso appieno le attività, come l’onoterapia per persone diversamente abili in provincia di Taranto, nella Valle degli Asini.   

Dalla pet therapy a servizi di benessere psicofisico fino all’agrididattica, con quasi 9 cittadini su 10 (89%) che sognano l’agrinido per i propri figli con un gradimento in crescita per un servizio fondamentale per le famiglie, l’agricoltura sociale offre sostegno alle famiglie e implementa il rapporto tra chi vive disagi e la comunità svolgendo una funzione straordinaria.

In Puglia la legge regionale consente di promuovere l’agricoltura sociale che – spiega Coldiretti Puglia – diviene formalmente strumento utile anche all’inserimento socio-lavorativo di immigrati e soggetti svantaggiati, disabili e minori in età lavorativa, integrati in progetti di riabilitazione sociale mediante le risorse materiali e immateriali dell’agricoltura, attraverso le opportunità della multifunzionalità e il grande spirito innovativo e di inclusione sociale dimostrato anche dai giovani imprenditori agricoli e dalle donne in agricoltura.

In Puglia sono già 95 le aziende agricole che hanno esperienza di accoglienza e di agricoltura sociale e svolgono – aggiunge Coldiretti Puglia - un ruolo importante nell’ambito della multifunzionalità, accogliendo le fasce più deboli della società nelle aree rurali. Ed è proprio in quelle aree, spiega Coldiretti Puglia, che stanno nascendo esperienze molto diversificate di agricoltura sociale che vanno dal recupero e reinserimento lavorativo di soggetti con problemi di dipendenza all’agricoltura terapeutica, con disabili fisici e psichici di diversa gravità, ma anche il reinserimento sociale e lavorativo di persone emarginate e l’attività agricola volta al miglioramento del benessere e della socialità, come l’agriasilo, ospitalità per gli anziani e orti sociali.

In questo contesto, con famiglie che hanno bisogni e problemi sempre più diversificati – sottolinea la Coldiretti Puglia – il nuovo welfare offerto dalle fattorie sociali rappresenta una boccata di ossigeno per tanti cittadini, ma anche per il sistema dei servizi pubblici messo sotto pressione.

Per sostenere i genitori di bambini e ragazzi con disabilità intellettiva e autismo ci sono fattorie che hanno realizzato – spiega Coldiretti regionale -  percorsi di formazione, recupero e apprendimento garantendo opportunità che in molte aree non sarebbe possibile offrire. Ma sono molte anche le aziende che hanno reso possibile un modo diverso, più gratificante e più sicuro di vivere la vecchiaia rispetto al modello delle case di riposo. Gli anziani ospiti degli agriospizi, residenze rurali, passano la giornata all’aria aperta – continua Coldiretti regionale – dedicandosi all’ortoterapia, ai corsi di cucina, ai corsi di ginnastica e rieducazione posturale fino alle escursioni in campagna, in modo da favorire la socializzazione e il mantenimento di una buona condizione psicofisica.

Tutto pronto per la II edizione di Agriturismo in Città: percorsi e itinerari tra i prodotti agricoli degli agriturismi del Lazio, un progetto promosso da Agriturist in collaborazione con Agriturist Lazio, con il contributo di Arsial e della Regione Lazio, in occasione della Giornata Mondiale del Turismo.
Dopo il successo della I edizione, si replica la manifestazione il prossimo venerdì 27 Settembre 2024 nella prestigiosa sede di Palazzo Della Valle, Corso Vittorio Emanuele II 101 Roma, dove dalle ore 10:30 prenderà il via l'evento, con una tavola rotonda presso la Sala Serpieri - a cui parteciperanno operatori del settore e rappresentanti istituzionali - dal titolo: “Il ruolo degli agriturismi e delle loro produzioni tipiche nella Regione Lazio”.
Successivamente e per l'intera giornata, si susseguiranno incontri e degustazioni, rivolti a cittadini, turisti e studenti, desiderosi di conoscere e gustare le eccellenze enogastronomiche tipiche degli agriturismi del territorio laziale.
In pieno centro storico della Capitale, sarà possibile prenotare gratuitamente - anche mediante l’apposito QR Code inserito nella locandina dell’evento - percorsi ed esperienze emozionali e sensoriali, per immergersi nei sapori e scoprire nuovi gusti.
Numerosi produttori ed esperti accompagneranno il pubblico alla scoperta delle migliori produzioni agricole, che rendono la Regione Lazio, con i suoi 26 marchi riconosciuti tra DOP, IGT e STG, una fra le realtà più significative a livello nazionale ed internazionale, in termini di produzioni tipiche locali.
Quest’anno una particolare attenzione sarà riservata ai prodotti ed alle coltivazioni biologiche, grazie alla sinergia avviata con l’associazione Confagribio.
“La domanda turistica è in rapida evoluzione - sottolinea Stefano Augugliaro, Presidente di Agriturist Lazio - poiché, accanto al turismo di massa, sta crescendo la richiesta di un turismo esperienziale ed emozionale, più personalizzato e maggiormente legato a stili di vita sani in ambienti salubri, possibilmente immersi in un rinnovato equilibrio con la natura.
Questa la ragione per cui la proposta degli agriturismi rappresenta una straordinaria possibilità, in grado di conciliare tutto questo, senza tuttavia rinunciare ad una elevata qualità nel servizio, a partire proprio dai prodotti enogastronomici.
Pertanto, nella giornata in cui si celebra il turismo, pensiamo sia necessario promuovere un nuovo modello, che coinvolga tutto il territorio, da Roma alle aree interne, valorizzando al massimo le infinite ricchezze che la nostra Regione offre, sotto ogni punto di vista”.

Il fenomeno dell’eccesso turistico costituisce attualmente tema importante del dibattito pubblico, anche grazie a tutta una serie di proteste che si sono verificate in alcune delle mete turistiche più frequentate del continente europeo, con le più accese a Barcellona e Maiorca. Con questa espressione si intende una situazione in cui l’impatto del turismo supera le capacità fisiche, ambientali, sociali, economiche, psicologiche o politiche dei luoghi in cui accade vedi Venezia o Firenze. Si tratta di dinamiche che hanno delle ripercussioni sia sui residenti delle comunità locali che sui turisti stessi, oltre che sul paesaggio, sui beni culturali e sui servizi presenti all’interno di questi contesti. La misurazione di queste dinamiche è ancora complessa da fare. Si tratta di materia relativamente nuova per le quali ancora non ci sono delle reali linee guida su quali siano gli indicatori da utilizzare. Inoltre, alcune caratteristiche del fenomeno (come la sua stagionalità) rendono ancora più complesse le analisi. Per poter iniziare ad inquadrare il fenomeno è utile valutare lo stato dell’industria turistica nei paesi comunitari, partendo dal numero di strutture ricettive di accoglienza e il numero di posti letto.

Nel suo complesso, l’Unione Europea conta oltre 636mila strutture ricettive con più di 29 milioni di posti letto. In questo dato si comprendono non soltanto gli alberghi ma anche altre strutture di alloggio simili come i B&B oltre a campeggi e aree camperistiche attrezzate.

Negli anni delle restrizioni dovute alla pandemia si registra un calo ma i valori attuali (riferiti al 2023) sono in crescita rispetto al periodo pre-Covid. Per quel che riguarda il numero di strutture ricettive, si registra un incremento del 3% rispetto al 2019 mentre per i posti letto l’aumento è dell’1,5%. Il 21,1% delle strutture turistiche europee si trova in aree urbane centrali, che comprendono il 22,6% dei posti letto. Seguono poi le zone periferiche (32,5% strutture, 33,6% posti letto) e le zone rurali (46,4% e 43,8%). Circa la metà delle infrastrutture turistiche europee si trova in aree costiere (51,1%) e copre il 41,6% dei posti conteggiati.

Come informa Openpolis, su elaborazione dati da Eurostat, in termini assoluti l’Italia è il paese europeo dotato del maggior numero di strutture ricettive (229.513) e di posti-letto (5,2 milioni). Rispettivamente, coprono il 36,1% e il 17,8% dell’offerta nel continente; per quel che riguarda le infrastrutture turistiche, seguono Croazia (117.476, il 18,5%), Germania (48.275, 7,6%) e Francia (29.375, 4,6%). In coda,  tre piccoli paesi dell’unione: Cipro (771, 0,1%), Lussemburgo (357, 0,1%) e Malta (335, 0,1%).

Per quel che riguarda invece i posti-letto, al nostro paese seguono Francia (5.094.909, 17,5%), Germania (3.665.302, 12,6%) e Paesi Bassi (1.400.003, 4,8%). Gli stati caratterizzati da una minore quantità di posti letto sono invece Lussemburgo (57.830, 0,2%), Lettonia (52.263, 0,2%) e Malta (51.041, 0,2%). Occorre evidenziare che risultano mancanti i dati dell’Irlanda mentre quelli della Spagna sono invece parziali, motivo per cui non sono stati considerati nell’analisi.

Questi dati sono disponibili a livello regionale per quasi tutte le aree dell’UE. Per poter permettere di confrontare il dato tra regioni con popolazione differente, è stata calcolata l’incidenza ogni 10mila abitanti. La regione europea con l’incidenza maggiore di strutture ricettive è Jadranska Hrvatska (857,64 ogni 10mila abitanti), che comprende tutta l’area della Croazia. Seguono Ionia Nisia (Grecia, 223,90) e la provincia autonoma di Bolzano (221,55). Tra le prime dieci europee, quattro sono italiane: oltre al territorio già citato, sono presenti anche il Veneto (123,84), la Valle d’Aosta (103,39) e il Friuli-Venezia Giulia (83,07). Sui posti letto invece i valori maggiori si registrano nella regione di Notio Aigaio (Grecia, 9.084,56), Jadranska Hrvatska (Croazia, 8.357,92), Ionia Nisia (Grecia, 7.714,12) e Corsica (Francia, 4.728,77).

È importante notare che valutare l’incidenza delle strutture ricettive turistiche sul territorio è solo uno degli elementi utili per considerare lo stato del turismo in una regione. Di fondamentale importanza è considerare anche la quantità di notti passate dai turisti in un paese, così come l’incidenza del settore nel calcolo del Pil.

A Padova, nella città del Santo, al Centro Congressi si è svolto un incontro stampa per presentare anche Association Days Europe, il principale evento annuale del mercato congressuale che si terrà dal 20-22 febbraio

Il mercato congressuale sta vivendo profondi cambiamenti. Le nuove tendenze emerse nel periodo post-pandemia stanno rapidamente e significativamente ridefinendo il modo in cui gli eventi vengono pianificati, organizzati e realizzati.
Tagli alle sponsorizzazioni e ai finanziamenti, aumento dei costi logistici e di alloggio, difficoltà nell'attrarre partecipanti, nuove esigenze tecnologiche e attenzione alla sostenibilità sono solo alcuni dei fattori che stanno plasmando il nuovo assetto del mercato a livello globale.
E’ quanto emerge dall’analisi 2024 di Eureka MICE International, sul mercato congressuale internazionale. Questi cambiamenti si stanno sviluppando silenziosamente, mentre il mercato sta attraversando un periodo particolarmente florido grazie alla convergenza dei numerosi eventi precedentemente rinviati a causa della pandemia. Molti Paesi si stanno organizzando da tempo per rispondere alle nuove esigenze dei promotori e cogliere così nuove opportunità commerciali. Il nuovo contesto offre nuove, interessanti opportunità all’Italia che oggi, secondo il 65° Report  UIA (Union of International Associations)  appena divulgato, è fanalino di coda tra i paesi europei a vocazione turistica. Per discutere dei nuovi scenari del mercato congressuale Eureka MICE International, ha organizzato una conferenza stampa a Padova di recente. L’occasione è la presentazione dell’11° Association Days Europe, il principale evento annuale del mercato congressuale che si terrà dal 20 al 22 febbraio 2025 presso il nuovissimo  Centro Congressi di Padova Congress. “Proprio per rispecchiare i grandi cambiamenti in atto nel mercato congressuale, per l’11° edizione di Association Days, che si apre al mercato europeo, abbiamo scelto Padova, punto di riferimento scientifico mondiale che con il suo nuovissimo Centro Congressi e con le politiche espansive avviate, è  perfettamente in linea con le nuove tendenze del mercato – afferma Giancarlo Leporatti, CEO di Eureka MICE International, azienda leader nel marketing congressuale, e autore di studi e analisi su questo mercato tra cui “Per un Cambio di Rotta - Il congressuale in Italia: una gestione da ritrovare. Nel corso della tavola rotonda sono stati presentati i dati di UIA (Union of International Associations), che esplora l'andamento del mercato congressuale internazionale nel 2023. Dati e analisi sono stati commentati da esperti e autorevoli rappresentanti della "Congress Demand": di alcune delle società medico-scientifiche più attive nell'organizzazione di congressi. Fino al 2007 l'Italia occupava costantemente le prime posizioni nella classifica mondiale del mercato congressuale internazionale. Oggi, invece, si trova in una posizione arretrata tra i Paesi europei a vocazione turistica. Considerando che l'Europa detiene da sempre oltre il 50% del mercato mondiale (57% nel 2023 contro il 23% dell'Asia, il 13% delle Americhe, il 4% dell'Africa e il 3% dell'Australasia/Oceania), l'attuale posizionamento dell'Italia è tutt'altro che soddisfacente. Il progressivo declino dell'Italia nel mercato congressuale mondiale è attribuibile principalmente all'incapacità di adattarsi alle mutevoli esigenze di un settore in continua evoluzione, a investimenti mal indirizzati e a strategie di posizionamento inadeguate. Nel tempo, ciò ha comportato una perdita di competitività rispetto ad altre destinazioni che, seppur meno dotate, si sono dimostrate più reattive. "Stiamo pagando errori importanti che affondano le radici nel passato, - conclude Leporatti - principalmente l'incapacità di riconoscere i meccanismi fondamentali di questo settore: le logiche economiche, l'importanza dei grandi ricettori come i Centri Congressi, che sono motori dell'economia congressuale del territorio, e il ruolo centrale delle istituzioni e della pubblica amministrazione nel fare da tramite e da punto di riferimento per i grandi organizzatori". Association Days Europe è il principale evento annuale del mercato congressuale, giunto alla sua 11a edizione e in programma a Padova Congress dal 20 al 22 febbraio 2025. Association Days è un evento promozionale e commerciale specializzato nel mercato congressuale, che si è consolidato nel tempo come l'evento annuale di riferimento per i protagonisti del settore. L'evento riunisce delegati istituzionali degli enti organizzatori, professionisti e agenzie PCO, insieme a rappresentanti di destinazioni, sedi e fornitori di servizi specializzati. Il punto di eccellenza di Association Days risiede nella partecipazione diretta dei decisori della domanda: presidenti e delegati di associazioni e società medico-scientifiche, accademiche e professionali. Queste figure, ricercatissime ma spesso difficili da contattare, partecipano ogni anno numerosi all'evento per individuare le sedi ideali per i loro prossimi eventi.
Il 65° Rapporto dell’UIA (Unione delle Associazioni Internazionali) di Bruxelles sull’andamento del mercato congressuale mondiale nel 2023 colloca l’Italia al penultimo posto nella classifica dei dieci Paesi che ospitano il maggior numero di congressi.
Un risultato in netto contrasto con quanto recentemente diffuso dal Ministero del Turismo italiano, che, riferendosi allo studio dell’ICCA (International Congress and Convention Association), ha invece posizionato l’Italia al vertice in Europa e al secondo posto a livello mondiale. Questa forte discrepanza deriva dalla diversa natura delle fonti di riferimento.
L’UIA è essenzialmente un istituto di ricerca e un centro di documentazione, mentre l’ICCA è un’associazione che funge da comunità professionale per gli operatori del settore. L'UIA raccoglie i suoi dati esclusivamente basandosi sul mondo della "Domanda", utilizzando un database con 75.000 organismi internazionali in 271 paesi, di cui 44.714 specificamente attivi nell'organizzazione di eventi, e ha intercettato 554.714 eventi internazionali nel 2023. Al contrario, l'ICCA utilizza un metodo di rilevazione ibrido, basato prevalentemente sui dati forniti dai suoi circa 900 membri.
Sebbene l'ICCA fornisca informazioni utili sul mercato degli eventi, i suoi dati non possono essere presi come riferimento per il fenomeno congressuale mondiale a causa della mancanza di omogeneità delle fonti di raccolta dati e delle logiche di campionamento.
Contrariamente a quanto afferma il Ministero del Turismo italiano, il contesto storico presentato dall'UIA sull'evoluzione dell'Italia nel mercato congressuale è decisamente negativo, con un calo costante nella classifica mondiale, soprattutto nell'ultimo decennio, anche se nel 2022 e 2023 ha registrato un leggero miglioramento dalla 10a alla 9a posizione.
“Un risultato che, tuttavia, va interpretato con cautela considerando l’eccezionalità del periodo” afferma Leporatti.
“Il mercato congressuale - conclude Leporatti - sta attraversando un periodo di notevole prosperità, registrando il numero di eventi più alto mai osservato dal 1950. Questo fenomeno è attribuibile alla convergenza sul mercato di numerosi eventi rinviati durante la pandemia. L’Italia, avendo subito restrizioni più severe e, di conseguenza, un numero maggiore di rinvii rispetto ad altri Paesi, sta attualmente beneficiando in modo significativo di questo fisiologico rimbalzo”.
Considerando il valore dell’indotto e i benefici delle destinazione, secondo Leporatti sarebbe auspicabile anche una maggiore influenza delle istituzioni.
I Convention bureau, ad esempio, sono molto più efficaci se partecipati da enti pubblici oltre che dalle imprese. Possono intervenire in modo incisivo sui trasporti locali che sono la più grande nota dolente del congressuale in Italia.

Nato a San Giovanni Rotondo (Foggia) il 27 giugno 1978, Raffaello Follieri ha un patrimonio stimato di 30 miliardi di euro.

Follieri ha iniziato la sua carriera come specialista finanziario nel settore dell'investment banking, dove ha sviluppato competenze in negoziazione, gestione, pianificazione strategica e leadership.

Raffaello Follieri è un imprenditore seriale americano di origine italiana, sviluppatore immobiliare, investitore ed esperto finanziario noto per le sue iniziative nel settore dell'energia verde e del commercio di metalli rari. È il fondatore e CEO di Follieri Energy Group, un'impresa di energia verde, e il fondatore di Pasele Ltd., una società con sede a Londra che produce e vende metalli rari in tutto il mondo.

Ed è l'ultimo proprietario del Gruppo Follieri Energy, un'impresa di energia verde che opera attualmente in Italia, Grecia e Medio Oriente. In precedenza, ha fondato e venduto con successo un'azienda italiana di prodotti di bellezza e ha lavorato presso la società di investimento a conduzione familiare, EFFE Holdings. Questa società ha operato con successo nel commercio di petrolio, nell'estrazione mineraria e nel settore immobiliare.

Nel 2002, Follieri ha co-fondato il Gruppo Follieri con suo padre, concentrandosi sul settore dei fondi di investimento immobiliare negli Stati Uniti. In precedenza, aveva fondato e venduto con successo un'azienda italiana di prodotti di bellezza e lavorato presso EFFE Holdings, la società di investimento della sua famiglia, attiva nel commercio di petrolio, nell'estrazione mineraria e nel settore immobiliare.

Follieri è stato arrestato negli Stati Uniti e condannato a 4 anni e mezzo di carcere per frode. L'accusa riguardava l'ottenimento fraudolento di 2,4 milioni di dollari, facendo credere agli investitori di avere legami con il Vaticano. Con quel denaro, acquistò proprietà statunitensi indesiderate della Chiesa cattolica romana a prezzi scontati.

È stato al centro del gossip per il suo fidanzamento con la star di Hollywood Anne Hathaway. Durante la sua scalata negli Stati Uniti, si è avvicinato a figure politiche di rilievo come Hillary Clinton e John McCain, intrecciando una relazione con la famosa attrice.

Nel 2012, ha fondato Pasele Ltd., una società londinese specializzata nella produzione e vendita di metalli rari in tutto il mondo. Questa impresa lo ha posizionato come una figura di spicco nel mercato globale delle materie prime, controllando circa l'otto percento del mercato delle terre rare e gestendo prodotti per un valore di circa 30 miliardi di euro. Le sue abili manovre durante eventi geopolitici, come la guerra in Ucraina e il successivo embargo sui commercianti russi, gli sono valse il titolo di "re delle terre rare".

E anche il fondatore e CEO di Follieri Energy Group, un'impresa di energia verde fondata nel 2012 con sede a Londra, operante in Italia, Grecia e Medio Oriente. L'azienda promuove la transizione dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabile, in particolare i caricabatterie per veicoli elettrici e la tecnologia dell'idrogeno. Con una capitalizzazione di mercato di 150 milioni di euro, il Gruppo Follieri Energy gestisce un portafoglio consistente di oltre 162 stazioni di servizio e tre impianti di stoccaggio.

La visione di Follieri per il Gruppo Follieri Energy prevede l'espansione delle sue operazioni in Europa, Medio Oriente e Africa, con l'intenzione di quotare il gruppo alla Borsa di Londra entro i prossimi tre anni.

Nell'aprile 2022, Follieri ha ceduto la sua partecipazione di minoranza in BLS SA, una primaria compagnia di navigazione, per 1,5 miliardi di euro.
Follieri risiede in Arabia Saudita. È sposato con Konstantina Koumouri e hanno due figli.

Interessi Calcistici di Raffaello Follieri

Tra i numerosi interessi di Raffaello Follieri c'è anche il calcio. In passato, ha tentato di acquisire il Foggia e il Palermo ma non sono arrivati in conclusione per vari motivi, arrivando persino a puntare all'acquisizione della Roma, in collaborazione con una cordata di ricchi investitori sauditi.

La sua ambizione è di succedere a Dan Friedkin, attuale proprietario della squadra di calcio della Capitale, in carica da tre anni.

Parlando con il corriere del sud, Follieri ha detto di aver avuto due incontri a Londra con Ryan Friedkin, il primo nel dicembre 2022 e il secondo a marzo 2023. In queste occasioni, l'imprenditore italiano ha manifestato il suo interesse per la squadra. 

"Siamo incaricati dal nostro cliente, di seguito indicato come il "Compratore", di scrivervi con l'offerta del nostro cliente (soggetta a contratto) per acquisire il 100% del capitale sociale emesso di AS Roma s.r.l. ("AS Roma") da Romulus and Remus Investments LLC (il "Venditore") (di seguito denominata la "Transazione").Il contenuto di questa lettera costituisce un'offerta non vincolante ("Offerta") per acquisire AS Roma."

Queste sono due righe dalla lettera del uff. legale che si occupa dell'acquisizione della squadra Romana ..

Tuttavia, fino ad ora non è stato raggiunto alcun accordo con il gruppo americano, che per cedere la squadra chiede un miliardo di euro,ma la trattativa sta continuando andando avanti e si stanno aspettando delle notizie positive, presto, dall'imprenditore Follieri... 

 

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