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Sabato, 17 Maggio 2025

Alcuni sacerdoti e educatori, esperti in disagi giovanili legati alle dipendenze, hanno fotografato l’attuale condizione giovanile partendo dall’ascolto. Viviamo in una società caratterizzata da un forte disagio giovanile legato, in particolare, allo smarrimento di identità da parte dei nostri ragazzi. Purtroppo la realtà dei social network e di internet crea illusioni e false speranze nei giovani che credono di potersi confrontare e di poter dialogare modo fattivo e costruttivo nel mondo virtuale. Certamente la connessione multimediale, se usata in modo responsabile e coscienzioso, agevola e aiuta a creare nuove e produttive dimensioni sociali, ma purtroppo molto spesso non è così. L’età giovanile è caratterizzata da componenti e aspetti che la connotano proprio come un momento e un periodo di passaggio verso l’età adulta in cui si è disorientati e confusi dai cambiamenti che questa fase di vita comporta. Il ruolo dei sacerdoti e dei genitori è quello di sostenere e affiancare i ragazzi in questo delicato ciclo di vita amandoli, così come diceva il pedagogista Don Giovanni Bosco nella Lettera da Roma del 1884: "Non ho mai conosciuto un giovane che non avesse in sé un punto accessibile al bene, facendo leva sul quale ho ottenuto molto di più di quanto desideravo” perché "Chi sa di essere amato, ama e chi è amato ottiene tutto, specialmente dai giovani. Non basta amare i giovani: occorre che loro si accorgano di essere amati". Questo è un concetto importante di Don Bosco che vale per ogni ambito relazionale, soprattutto in ambito educativo. Come adulti, educatori, genitori e insegnanti è necessario far sentire amati i giovani affinchè si crei un rapporto di fiducia toccando così quel “punto accessibile al bene” che è in ogni cuore, anche il più indurito. In questa epoca storica, in cui tutti noi siamo sottoposti a diversi stimoli e sollecitazioni sociali, è di fondamentale importanza aiutare i ragazzi a discernere quali siano i valori fondativi e gli aspetti regolativi che caratterizzano una buona e virtuosa società, come già sosteneva il filosofo Aristotele nell’indicare il bene comune da raggiungere applicando valori di equilibrio umano. Dobbiamo far riconoscere ai ragazzi quali siano gli ambiti e le situazioni che deviano e distolgono l’agire umano dalle buone intenzioni e purtroppo portano la gioventù a perdere se stessa e la vita che è dono fondamentale e unico di Dio che, come Padre amorevole, ci ha creati liberi e uguali nelle nostre particolari differenze che ci contraddistinguono. Lo spirito che anima e guida la Chiesa contribuisce fortemente a radicare e imprimere nei giovani valori e insegnamenti che saranno utili e fondamentali per il loro sviluppo e la loro crescita serena e benefica all’interno della società. La vera e reale forma di socializzazione è quella indicata da Gesù nel Vangelo, ossia il ritrovarsi fra fratelli condividendo insieme fatti di vita e confrontandosi su aspetti e esperienze che riguardano tutti noi. Il periodo legato al Coronavirus ha lasciato in eredità una tipologia di incomunicabilità fra giovani e adulti e, proprio su questo aspetto, siamo chiamati ad intervenire per cercare di risolvere questa situazione riportando la coesione fra le persone che compongono la famiglia di individui che hanno bisogno e necessità di comunicare fra di loro. Di deriva altrettanto pericolosa sono le dipendenze che affliggono e svuotano moralmente e umanamente i giovani e che vanno da quelle legate alle droghe fino all’alcol e a ogni forma di ossessione e coazione a ripetere comportamenti abusanti e lesionistici verso se stessi e gli altri. Anche su questo aspetto la Chiesa può arginare e risolvere in modo incisivo queste problematiche creando un terreno fertile per il confronto e lo scambio reciproco di pensieri e di idee che vengono elaborate in modo virtuoso grazie agli insegnamenti che ci ha dato Gesù e la riflessione positiva che dagli stessi deriva e prende forma nella società. Nel mondo odierno è fondamentale potersi collegare in modo reale e non solo virtuale fra le persone per poter generare e far germogliare i fiori che daranno gli ottimi frutti dell’umanità voluta da Dio.          

Le Città dell’Olio della Calabria sono sempre più protagoniste all’interno dell’Associazione nazionale presieduta da Michele Sonnessa che riunisce oltre 500 città italiane a vocazione olivicola. Una ripartenza che avviene nel segno di una rinnovata partecipazione e fiducia nel futuro da parte dei 20 Comuni soci con l’elezione del nuovo Coordinamento regionale.

 Una nuova squadra alla guida della quale c’è Flavio Stasi Sindaco del Comune di Corigliano Rossano riconfermato all’unanimità nel ruolo di Coordinatore regionale. Eletti anche i Coordinatori Provinciali: per la provincia di Cosenza Virginia Mariotti Sindaco del Comune di San Marco Argentano, per la provincia di Reggio Calabria Michele Conia Sindaco del Comune di Cinquefrondi e per la provincia Crotone Antonio Ammirati Sindaco del Comune di Cotronei. L’assemblea di soci calabresi ha riconfermato anche il proprio Consigliere nazionale nella persona di Carmelo Versace Vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

 Oltre all’elezione delle nuove cariche, l’assemblea dei soci calabresi si è confrontata sulle iniziative da realizzare entro la fine dell’anno per promuovere la nascita di vere e proprie Comunità dell’Olio: la Camminata tra gli Olivi, La Merenda nell’Oliveta, il Concorso nazionale Turismo dell’Olio e il programma educativo per le scuole Olio in Cattedra. Ma il confronto ha riguardato anche i progetti a lungo termine legati al contrasto dell’abbandono dei terreni olivicoli, alla Carta degli Oli e al Club di prodotto.

 “Auguri sinceri di buon lavoro a Flavio Stasi e alla sua nuova squadra da parte di tutti noi. Sono certo che con la sua azione puntuale farà crescere il protagonismo delle Città dell’Olio venete all’interno della nostra grande rete. Oggi più che mai, è necessario unire le forze, progettare in rete per ottenere risultati importanti nella diffusione della cultura dell’olio, nella valorizzazione del paesaggio olivicolo e nella costruzione di un’offerta turistica mirata alla conoscenza del prodotto e del territorio” ha dichiarato Michele Sonnessa Presidente dell’Associazione Città dell’Olio.

 “Ringrazio il Presidente Sonnessa e i colleghi per la fiducia. Questa conferma è una grande responsabilità che intendo onorare perseguendo con costanza e determinazione gli obiettivi che ci siamo dati. Al mio fianco ci saranno i neoeletti coordinatori provinciali Mariotti, Conia e Ammirati e il Consigliere Versace che hanno dimostrato un grande senso di attaccamento alla nostra Associazione e la volontà di mettersi in gioco. Contiamo su di loro perché tante nuove sfide ci attendono per valorizzare l’olio extravergine d’oliva e il paesaggio olivicolo del nostro territorio dando nuovo impulso all’oleoturismo. Insieme, sono certa, faremo un ottimo lavoro al servizio delle Città dell’Olio della Calabria” ha dichiarato il Coordinatore regionale Flavio Stasi.

 

Il Rosolio di bergamotto ITALICUS® è stato creato da Giuseppe Gallo che ha saputo riportare in auge l’antica categoria del Rosolio, ormai quasi dimenticata. Arricchito da note di bergamotto calabrese, ITALICUS® è realizzato utilizzando i migliori ingredienti italiani per ricreare un vero e proprio “sorso d’Italia”. Il design sorprendente della bottiglia, capolavoro di Stranger & Stranger, incarna la storia e il patrimonio italiani e racconta come il Rosolio in passato fosse il simbolo del tradizionale momento dell'aperitivo. Lanciato il 1° settembre 2016, ITALICUS® è uno degli aperitivi più premiati a livello globale.

Giuseppe Gallo, ci racconta come è nata la passione e l'interesse per il rosolio di Bergamotto?

L’dea di riportare in auge il Rosolio è nata da una visione avuta negli anni in cui facevo ricerche sui Vermouth e gli Amari nella liquoristica italiana all’università di Torino. Il bergamotto invece arriva da un dolce ricordo che porto con me dall’infanzia: mia mamma, infatti, preparava dei liquori fatti in casa con diversi agrumi e frutti tipici del sud Italia, tra cui i bergamotti calabresi. Considerando la mia missione e la mia voglia di portare il Made in Italy in giro per il mondo, ho fuso entrambi gli elementi in un prodotto: ITALICUS, Rosolio di Bergamotto in cui la tradizione del rosolio si unisce all’unicità del bergamotto calabrese IGP.

Le sue origini di Battipaglia la legano ai territori e ai luoghi in cui è nato anche il bergamotto: ce ne vuole parlare?

L’Italia è uno dei Paesi al mondo con più ricche tradizioni artigianali e con risorse naturali uniche. Essendo nato e cresciuto nella zona della Costiera Amalfitana e avendo scoperto l’uso del bergamotto in cucina e in pasticceria, durante le mie prime esperienze lavorative, da qui ho avuto l’idea (e sono stato il primo a farlo) di portare il sapore unico di questo agrume nel mondo dei cocktails. Il bergamotto calabrese è uno dei frutti più pregiati che coltiviamo in Italia e la cui essenza viene usata in alcuni dei profumi più conosciuti al mondo. Il suo sapore e le qualità aromatiche degli oli essenziali rendono ITALICUS unico nel suo genere, con alla base la ricetta storica del Rosolio di Torino, modernizzato per il consumatore contemporaneo, che cerca dei sapori freschi da miscelare in drinks classici, come lo Spritz.

Come è maturata e si è concretizzata l'idea della iniziativa "Art of Italicus Aperitivo Challenge" e da quanto tempo va avanti?

Questo è il settimo anno del programma Art of Italicus Aperitivo Challenge, un’iniziativa nata dal desiderio di premiare i bartender per la loro creatività e fantasia. Per noi, infatti, i bartender sono artisti che creano opere d’arte in forma liquida e ITALICUS come brand ha una connessione molto forte con l’arte, l’architettura e la storia italiana ed è per questo che vuole promuovere l’eccellenza del Made in Italy nel mondo. Con Art of Italicus i partecipanti alla competition quest’anno devono creare una rivisitazione dello Spritz, ispirandosi alla storia di ITALICUS e a qualsiasi forma d’arte.

Quali sono gli ingredienti tipici del liquore rosolio di Bergamotto e con quali abbinamenti culinari può venire maggiormente valorizzato nel suo sapore?

Come detto, ITALICUS Rosolio di Bergamotto è fondato sulla ricetta del Rosolio di Torino: una base di camomilla romana, melissa, rose gialle, genziana e lavanda, arricchita con gli oli essenziali delle bucce di bergamotto calabrese e cedro siciliano. L’ITALICUS Spritz si abbina molto bene con del parmigiano o delle olive verdi di Castelvetrano, ideale per l’aperitivo, con delle bruschette al pomodoro o del carpaccio di ricciola.

Questo prodotto italiano può essere anche considerato una forma di riconoscimento e veicolo di diffusione internazionale dei nostri valori culturali, sociali e enogastronomici all'estero?

Assolutamente, sì. Il nostro obiettivo è quello di diffondere la quintessenza del Made in Italy a livello internazionale, promuovendo la tradizione liquoristica ed enogastronomica italiana: a partire dal logo, ispirato all’uomo vitruviano di Leonardo da Vinci, passando per la bottiglia che richiama le colonne degli edifici dell’antica Roma, fino al colore turchese intenso che rievoca il mare di Amalfi. Il tutto completato da un liquore al 100% naturale e certificato vegano, per rappresentare la qualità del Made in Italy in tutta la sua eccellenza.

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