Martedì 8 luglio alle ore 18:30 presso la Biblioteca Pier Giorgio Frassati, la Fondazione D’Ettoris insieme ad Alleanza Cattolica e D’Ettoris Editori organizzano la presentazione del libro Il pifferaio di Davos dell’autore Maurizio Milano, esperto di finanza, economia e politica nazionale e internazionale coltivata nella prospettiva cattolico-tomistica e della Scuola austriaca di economia. L’autore rifletterà sul Great Reset e sull’hard power portati avanti dal Capitalismo in Occidente attraverso una serie di misure come il riarmo, nuovi rapporti ed equilibri commerciali e valutari, “catastrofi” sanitarie e ambientali volte a costruire nuove politiche dirigistiche e un nuovo ordine mondiale.
Mercoledì 25 giugno, presso il Museo archeologico di Capo Colonna, alle ore18.30, si svolgerà il primo Living Lab regionale del progetto Transpor promosso da UISP APS, dal titolo “Oltre la competizione: lo sport come strumento di welfare”. Una tavola rotonda, la prima di una serie che saranno organizzate nelle altre province calabresi nel corso dell’estate, per affrontare il tema della transizione sportiva, in un’ottica di innovazione sociale in cui lo sport non è più solo competizione e agonismo, ma strumento imprescindibile di welfare, sia in termini di benessere individuale che collettivo. La scelta di Crotone e del museo archeologico di Capo Colonna non è casuale ma ideale: a partire dalla concezione dell’attività fisica nel pensiero pitagorico, il tema dello sport come strumento di welfare e i sani stili di vita come prescrizione di benessere diffuso, sarà affrontato alla ricerca di declinazioni concrete che necessitano di una governance diffusa del fenomeno. Ed è proprio in questa direzione di concertazione e confronto per favorire la co-programmazione che si inserisce l’esperienza del living Lab. Durante l’incontro sarà presentato anche il protocollo di intesa fra UISP Comitato Calabria e il dipartimento di scienze motorie dell’UMG di Catanzaro, che porterà nei prossimi anni, laureandi del corso di laurea sui territori per la promozione della pratica sportiva.
Strongoli (KR) – Si è tenuta nei giorni scorsi la cerimonia ufficiale di presentazione del nuovo defibrillatore semiautomatico (DAE) donato alla comunità di Strongoli dalla Prociv Arci Strongoli ODV, a conclusione della raccolta fondi promossa con la riffa di Pasqua 2025. Un gesto importante, concreto, che testimonia ancora una volta l’impegno costante del volontariato locale nella tutela della salute pubblica e nella diffusione della cultura del primo soccorso.
Il dispositivo salvavita sarà collocato in una zona strategica della città, accessibile al pubblico in caso di emergenza. La sua presenza rappresenta una risorsa fondamentale per intervenire tempestivamente in situazioni di arresto cardiaco, contribuendo ad aumentare le possibilità di sopravvivenza.
Un’iniziativa nata dalla solidarietà della comunità
Il successo della riffa solidale di Pasqua 2025, promossa nei mesi scorsi dalla Prociv Arci, ha permesso di raccogliere i fondi necessari per l’acquisto del defibrillatore. La risposta della cittadinanza è stata entusiasta: tantissime le persone che hanno partecipato, dimostrando un forte senso di appartenenza e un desiderio concreto di contribuire al bene comune.
Il vice presidente della Prociv Arci Strongoli, Matteo Pio Cosentino, ha espresso profonda gratitudine verso tutti i cittadini, sponsor e volontari che hanno reso possibile questo traguardo:
«Questa donazione è il frutto della collaborazione e della generosità di un’intera comunità. Il nostro obiettivo è salvare vite e diffondere consapevolezza sull’importanza della prevenzione».
Formazione con gli istruttori della SIMEUP Crotone
Durante la cerimonia, è stata data grande importanza anche alla formazione all’uso del defibrillatore, elemento indispensabile per garantire interventi efficaci e tempestivi. Gli istruttori della SIMEUP di Crotone (Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica) hanno guidato una sessione dimostrativa rivolta ai volontari e ai presenti, illustrando le manovre di primo soccorso e l’utilizzo del DAE.
La collaborazione con la SIMEUP rappresenta un valore aggiunto, assicurando che il personale volontario e i cittadini coinvolti siano adeguatamente formati e pronti ad agire in caso di emergenza cardiaca improvvisa.
Presenze istituzionali e sostegno alla comunità
Alla presentazione del defibrillatore hanno preso parte numerose figure istituzionali e rappresentanti della comunità locale, a conferma dell’importanza dell’iniziativa per il territorio.
Accanto al presidente Matteo Pio Cosentino e ai volontari della Prociv Arci Strongoli, erano presenti:
Il Rosario Ceraudo, consigliere comunale con delega alla sanità, che ha evidenziato la necessità di una diffusione capillare dei DAE come strumento fondamentale di prevenzione;
L’assessore Eugenia Perri, che ha ribadito il pieno sostegno dell’amministrazione comunale a tutte le azioni mirate alla tutela della salute pubblica;
I volontari della Protezione Civile di Strongoli, costantemente impegnati nelle attività di supporto alla popolazione;
Il parroco don Simone, presente alla cerimonia con spirito di partecipazione e vicinanza alla cittadinanza.
Un momento di forte coesione sociale, che ha unito istituzioni, volontari e cittadini in nome della salute e della solidarietà.
Una rete per salvare vite: il futuro della prevenzione a Strongoli
L’installazione del defibrillatore rappresenta solo uno dei tanti obiettivi che la Prociv Arci Strongoli ODV si propone di raggiungere. L’associazione è da anni impegnata nella promozione di attività formative, simulazioni, campagne di sensibilizzazione e servizi di emergenza, con l’obiettivo di costruire una comunità resiliente, preparata e solidale.
«Non ci fermeremo qui. Vogliamo che in ogni quartiere ci sia almeno un defibrillatore accessibile e una persona formata al suo utilizzo. La prevenzione è una responsabilità di tutti», ha dichiarato il presidente Cosentino.
Quella di Strongoli è una storia di impegno civico, volontariato e solidarietà. La donazione del defibrillatore, reso possibile dalla riffa di Pasqua 2025, è una dimostrazione concreta di come l’unione tra cittadini, istituzioni e associazioni possa generare un impatto positivo sulla sicurezza e sul benessere collettivo.
La Prociv Arci Strongoli, con il sostegno di tutta la comunità, continua a essere un punto di riferimento per la protezione e la prevenzione, offrendo un esempio virtuoso di cittadinanza attiva.
Quando si va ad assistere ad un concerto per violoncello solo , spesso succede che non abbiamo lo stesso spirito con quale ci rechiamo ad un concerto per Orchestra
Ed è quello che è successo Domenica 15 Giugno quando ci siamo recati nella Chiesa di Santa Chiara a Crotone nel concerto organizzato dalla Società Beethoven Acam nell’ambito delle 45° Stagione Concertistica l’Hera della Magna Grecia
Il concerto ,infatti , prevedeva l’esecuzione di brani per solo violoncello eseguiti dalla Violoncellista Claudia Notarstefano
La vera sorpresa è iniziata nel leggere sul programma di sala il curriculum di questa giovane artista che si era esibita per e davanti a Direttori d’Orchestra di tutto rispetto come :Pietro Miniati ( direttore stabile musicale dell’Accademia del Teatro alla Scala) Riccardo Muti con l’Orchestra Giovanile Cherubini, Michele Gamba con la filarmonica della Scala
Ha frequentato, da effettiva , masterclasses con i M°: Massimo Polidoro, Mario Brunello, Enrico Bronzi, Giovanni Gnocchi, Enrico Dindo ,Hermar Stiehler questo solo per citare qualcuno di un curriculum infinito
La seconda sorpresa è venuta dalla lettura del programma che , a nostro avviso era costituito dalle pagine più complesse e difficili della letteratura violoncellistica : J S Bach Suite per violoncello solo n2 in re minBWV1008, n3 in do Magg BWV 1009 e di G Cassadò la famosissima Suite per violoncello solo
Un programma che avrebbe spaventato anche i più esperti violoncellisti
È ,possiamo affermare ,che l’esecuzione e interpretazione delle giovane artista che ha letteralmente sorpresi i tantissimi convenuti, risiede proprio in una dizione libera, fantasiosa, sempre aderente alle ragioni strutturali e sottilmente sensibile agli slanci insiti nelle opere Bachiane
Il suono del violoncello nelle sue mani, è l’essenza prima delle musica, e il possesso delle più svariate sfumature sonore che rappresenta il patrimonio più prezioso della tecnica strumentale
Le opere presentate dalla Notarstefano, sono restituite con spontaneità, suono pieno, in cui prende corpo una scrittura ed esecuzione fluida , entusiasta, esploratrice di nuove relazioni armoniche, ricca di contrasti espressivi e attenta alle istanza virtuosistiche come alla finezza del cantabile
Una esecuzione la sua in cui il solo violoncello si trasforma in una autentica Orchestra creando sonorità inusitate e sensazioni inaspettate
Pubblico numerosissimo e, naturalmente , entusiasta e partecipe di un avvenimento che siamo sicuri resterà nei loro cuori , vista la calorosità degli applausi , ricambiati da numerosi bis
La nostra redazione ha ricevuto questa lettera che ha il piacere di pubblicare come encomio per l'agente in essa citato e l'intero corpo di polizia della città di Crotone.
Sono Pellegrini Nicola e sono nato due volte, la prima l’11/11/1970 la seconda volta il 25/05/2024. Sono rinato grazie ad un angelo custode di nome Alessandro, poliziotto della Questura di Crotone che il 25 maggio dello scorso anno mi ha prestato delle cure salvavita mentre mi trovavo presso una struttura ricettiva. Perdevo i sensi e solo grazie all’intervento di Alessandro che trovandosi nello stesso ristorante mi praticava il massaggio cardiaco. Vi è di più, lo stesso, dopo aver chiamato il 118, rimaneva in costante contatto con il personale sanitario accompagnandomi anche presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Cosenza in Codice Rosso. I Sanitari, dopo il mio arrivo in ospedale, si complimentavano con Alessandro, il suo intervento è stato salvavita! Scrivo dopo un anno perché le mie condizioni di salute non me lo hanno consentito, ma, proprio a ridosso della Festa della Repubblica ho deciso di esaltare l’opera di Alessandro e ringraziare la Polizia di Stato tutta. Ho deciso altresì di scrivere al sig. Presidente della Repubblica ed al sig. Ministro dell’Interno affinché valuti la concessione della medaglia al merito civile.
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