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Martedì, 18 Febbraio 2025

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È stato inaugurato nei giorni scorsi, presso le aziende del Gruppo Marrelli in località Passovecchio, il più grande impianto fotovoltaico con scambio sul posto della provincia di Crotone.  Per la realizzazione dell’impianto è stata scelta un’azienda del territorio crotonese seria ed affidabile: AURORA INNOVATIONS di Emanuele Drago, che insieme alla sua squadra di tecnici ha effettuato un lavoro eccellente.

L'impianto composto da 1556 pannelli, ha una potenza complessiva di 680 KW e garantisce una produzione di energia annua di circa 1,2 mil di KWh/annuo , di cui il 70% sarà auto consumato dalle strutture di Marrelli Health, permettendo così una riduzione dei costi in bolletta di oltre il 60%.

Marrelli Health dal 2024 ha intrapreso un percorso verso la sostenibilità ambientale, fatto di azioni strategiche volte a garantire la salvaguardia dell’ecosistema e ridurre l’impatto ambientale.

Il parco fotovoltaico, grazie alla sua estensione e all'utilizzo di tecnologie all'avanguardia, sarà in grado di produrre una quantità significativa di energia pulita, riducendo l'impatto ambientale delle attività del gruppo e contribuendo alla lotta contro i cambiamenti climatici.

A livello ambientale, i dati relativi al consumo energetico dell’impianto si traducono invece con un taglio delle emissioni di CO2 di oltre 199 mila kg/anno, corrispondenti alla messa a dimora di 10.950 alberi/anno.

“Ci siamo prefissi anche un altro importante obiettivo, quello di diventare un’azienda plastic-free – ha aggiunto la Presidente del Gruppo, Antonella Stasi Marrelli – quindi nei prossimi due anni cercheremo di raggiungere anche questo obiettivo”.

Questa imponente infrastruttura rappresenta solo un passo di quell’ambizioso percorso che Marrelli Group intende proseguire per consolidare il proprio impegno verso la sostenibilità ambientale ma, al contempo, è un’azione tangibile di come le aziende debbano essere “protagoniste attive” nella transizione ecologica per contribuire concretamente alla costruzione di un futuro sostenibile.

La sicurezza sul posto di lavoro e nella vita quotidiana passa anche dalla conoscenza di manovre salvavita fondamentali. Ne è ben consapevole la CAI SERVICE di Crotone, azienda sempre attenta alla formazione del proprio personale, che ha recentemente organizzato un corso aziendale BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) e PBLSD (Pediatric Basic Life Support and Defibrillation) per i propri dipendenti.

L’iniziativa, di grande valore sociale e professionale, è stata brillantemente realizzata grazie alla collaborazione con la SIMEUP Crotone (Società Italiana di Medicina di Emergenza e Urgenza Pediatrica), sotto la guida esperta del direttore di centro, Dott. Giovanni Capocasale, e dell’istruttrice Nazionale SIMEUP, Ilenia Dell’Amico.

Il corso ha fornito ai partecipanti tutte le competenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza, permettendo loro di apprendere le corrette tecniche di rianimazione cardiopolmonare e l’uso del defibrillatore semiautomatico sia su adulti che su bambini. La formazione ha incluso anche esercitazioni pratiche su manichini e simulazioni di scenari reali, fondamentali per garantire una preparazione efficace e immediatamente applicabile in caso di necessità.

CAI SERVICE ha dimostrato ancora una volta un forte impegno nella tutela della salute e della sicurezza, non solo nei confronti dei propri dipendenti ma anche della comunità in generale. Formare il personale a gestire situazioni critiche può fare la differenza tra la vita e la morte in caso di arresto cardiaco improvviso, evento che può colpire chiunque, in qualsiasi momento.

«Diffondere la cultura del primo soccorso e della rianimazione cardiopolmonare è fondamentale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di emergenza – ha dichiarato il Dott. Capocasale –. Iniziative come questa sono un esempio virtuoso di come il mondo aziendale possa contribuire attivamente alla sicurezza pubblica».

L’istruttrice Nazionale SIMEUP, Ilenia Dell’Amico, ha sottolineato l’importanza della preparazione pratica: «Sapere come intervenire in situazioni critiche non è solo una competenza professionale, ma un dovere civile. La tempestività e la corretta esecuzione delle manovre possono salvare vite».

L’impegno di CAI SERVICE in questo ambito è un esempio di responsabilità aziendale che dovrebbe essere seguito da molte altre realtà produttive. Investire nella formazione del personale non solo migliora l’ambiente di lavoro, ma rende la società più sicura e consapevole.

Con questa iniziativa, CAI SERVICE è ufficialmente STRUTTURA CARDIOPROTETTA in quanto fornita di defibrillatore ed i suoi dipendenti sono in grado di intervenire in situazioni di emergenza.

Un passo avanti per la sicurezza sul lavoro e nella vita di tutti i giorni, perché sapere cosa fare nei primi minuti di un’emergenza può davvero fare la differenza.

Questa mattina, presso l’Istituto Alberghiero di Le Castella, si è svolto un corso pratico di pasticceria che ha visto la partecipazione del Sindaco Maria Grazia Vittimberga, degli assessori Antonella Pagliuso e Gaetano Muto, del consigliere Carlo Cassano e dell’ingegnere Angelo Fienga, responsabile del Settore 4. Gli amministratori, guidati con cura e competenza dai professori, hanno realizzato dolci tipici nei laboratori dell’Istituto, affiancati dagli studenti in un momento di confronto e crescita.

L’iniziativa ha messo in evidenza non solo l’importanza della scuola come motore formativo del territorio, ma anche la straordinaria professionalità degli insegnanti, veri mentori che, giorno dopo giorno, trasmettono ai ragazzi competenze di altissimo livello. Un esempio del successo formativo dell’Alberghiero è rappresentato dai tanti talenti cresciuti in questa scuola: tra questi, il barman Andrea Rodio, campione mondiale di caffetteria, e Leonardo Messina, selezionato per occuparsi delle pizze al Festival di Sanremo 2025.

Durante la giornata, nell’area bar, i partecipanti hanno degustato i dolci e gli aperitivi preparati dagli studenti sotto la guida dei professori tecnici e di Andrea Rodio, tornato a scuola per l’occasione, confermando l’elevata qualità della formazione offerta. Il Sindaco Vittimberga ha sottolineato il ruolo cruciale dell’Istituto Alberghiero per il territorio, evidenziando come la recente autonomia gestionale, grazie al nuovo dimensionamento scolastico, rafforzi l’impegno verso una crescita che integra i settori alberghiero e turistico:

“Sono gli ultimi giorni per iscriversi al prossimo anno scolastico, e l’Istituto Alberghiero rappresenta un’occasione imperdibile per i giovani del territorio e delle zone vicine. Grazie a un percorso formativo completo e innovativo, i ragazzi hanno la possibilità di inserirsi rapidamente nel mondo del lavoro in settori in continua evoluzione e altamente richiesti.

L’invito alle famiglie è dunque quello di affidarsi a una scuola che non solo prepara i giovani dal punto di vista tecnico, ma li educa anche all’eccellenza, con l’aiuto di insegnanti capaci di valorizzare ogni talento e accompagnarli verso un futuro di successo. Il tempo stringe: scegliere l’Istituto Alberghiero di Le Castella significa investire nel proprio domani”.

 

"Crotone, una piccola cittadina del sud Italia con circa 70 mila abitanti. Ogni 13 dicembre, sullo sfondo silenzioso del cielo e del mare, gruppi di ragazzi onorano la tradizione dei fuochi di Santa Lucia costruendo e facendo ardere maestose piramidi di legno. La leggenda popolare narra che Santa Lucia era cieca. I dipinti la ritraggono con lo sguardo perso nel vuoto e in mano un piatto d'argento con sopra riposti i suoi occhi. Dunque, il rito nella cittadina non deriva soltanto da una banale tradizione, bensì ha l'intento di restituire, attraverso il fuoco, la luce (lux) a Santa Lucia nel suo giorno.

A muovere la storia sarà il gruppo di ragazzi del quartiere Fondo Gesù che, nelle loro giornate per le vie della città alla ricerca della legna, fanno i conti con i loro problemi personali e familiari. Ragazzi che, all'età di 15 anni, si ritrovano a vivere già senza i loro padri e sono costretti ad essere mariti, sentendosi addosso il peso insormontabile della perdita dell'adolescenza. C'è chi ha a che fare con un padre in carcere, chi non lo ha mai conosciuto o chi, da qui a poco, lo perderà.

Il rito dei Fuochi di Santa Lucia li unisce come fratelli nel perseguire un unico obiettivo: realizzare la struttura più alta e imponente della città. La maestosa piramide che arde li aiuta a ritrovare, oltre che la gioventù perduta, anche la 'lux' nelle loro vite buie."

 

Il regista Matteo Russo spiega a il corriere del sud :


"La matrice (neo)realistica con cui sono trattati i temi dà grande rilievo alla componente socio-antropologica, attraverso la quale i giovani di Rione Fondo Gesù vengono mostrati e ritrattati nelle dinamiche sociali che la sostengono. Si utilizzano persone piuttosto che personaggi, o meglio, si parte dalle prime per costruire i secondi. Questa matrice da cinema della realtà è spesso interrotta da un linguaggio costruito tipico dei film di finzione, rivelando così uno stile ibrido.

Lux Santa ha l'intento di sollevare il velo dalla cronaca nera e mostrare spiragli di una bellezza solitamente nascosta. Documentare una tradizione millenaria che possa resistere negli anni e innalzarla a livello spirituale. I nostri protagonisti, attraverso i loro occhi colmi di dolore, ci portano per le vie del quartiere, mostrandoci come in un territorio così ostile (Fondo Gesù), la vita, l'amicizia e l'unione intorno a questa tradizione popolare li aiutino a sopravvivere all'assenza dei loro padri.

Il primo obiettivo che mi sono posto è quello di accorciare la distanza, in primo luogo, tra me e i miei nuovi amici e, di conseguenza, avvicinare lo spettatore a quelle vite in maniera del tutto naturale. Dare la sensazione a chi guarda di poter essere lì con loro a superare ogni ostacolo e a raggiungere la vetta della maestosa piramide. Accorciare, dunque, la distanza tra opera e realtà, tra soggetto e oggetto.

Il contatto con la realtà è l'elemento che conduce in questa opera all'avvicinamento tipico del documentario, al quale, però, si somma l'incombenza di 'fabulizzare'. La struttura narrativa si fonde con lo scenario documentaristico del film. La tradizione e il mito di Santa Lucia sono narrati proprio attraverso le gesta degli adolescenti di Rione Fondo Gesù. Il muro tra realtà e finzione, però, è invisibile; gli elementi documentaristici scompaiono ogni qual volta la struttura narrativa, che racconta i problemi dei nostri protagonisti, prende il sopravvento.

Ho avuto accesso a queste vite in via del tutto esclusiva, mi sono conquistato la fiducia delle famiglie tassello dopo tassello e adesso mi ritrovo ad avere una seconda famiglia a cui voglio bene. Mi sono sentito l'obbligo di portare sullo schermo le loro fragilità, la loro forza, i loro sogni, la loro bellezza, ma soprattutto di come Santa Lucia li guiderà a diventare 'spissule che si levano dentro l'aria pronte a diventare stelle'."

MATTEO RUSSO | Regista

  
Nato a Crotone nel 1992, si avvicina al mondo del cinema nel 2011 durante gli studi all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove fonda un collettivo per realizzare i suoi primi videoclip. Nel 2014 lavora come assistente alla regia sul set del film Confusi e felici di Massimiliano Bruno, esperienza che segna l'inizio del suo percorso professionale.

Successivamente produce e dirige i suoi primi progetti cinematografici personali: Voglia di fragola, scritto da Emilio Maria Costa, e Storia di una donna che amava suo figlio, entrambi apprezzati in festival nazionali e internazionali con numerose nomination. Negli anni si dedica alla regia di videoclip e spot pubblicitari, tra cui una campagna per Barilla, e realizza un documentario sul cantante Clementino.

Nel 2018 produce e dirige i cortometraggi Amal e Amare affondo, quest’ultimo acquisito da Rai Cinema nel 2019. Lo stesso anno approfondisce la sua formazione alla New York Film Academy (NYFA) di Los Angeles, dove realizza il cortometraggio Tell Me Your Name, girato a Hollywood.

Nel 2020 fonda il Calabria Movie International Short Film Festival, consolidando il suo impegno nel promuovere il cinema. Attualmente collabora con diverse produzioni italiane, tra cui Italian International Film, Fabula Pictures, 11 Marzo Film, Daytona e Naffintusi. Negli ultimi due anni si è dedicato al suo primo lungometraggio documentario, Lux Santa, prodotto da Naffintusi in collaborazione con Rai Cinema.

LUX SANTA | CAST ARTISTICO 

Lupin Zucchero FRANCESCO VACCARO Zucchero FRANCESCO SCARRIGLIA Pidoux ENRICO SCERRA Citos ANTONIO CITATI LUX SANTA | SCHEDA TECNICA Regia Matteo Russo Prodotto da NAFFINTUSI di Orazio Guarino e Marco Santoro In collaborazione con Rai Cinema 

 

Con il supporto di Calabria Film Commission Produttore esecutivo Vincenzo D9Arpe Aiuto regia Carlo Gallo Soggetto e sceneggiatura Matteo Russo e Carlo Gallo Direttore della fotografa Andrea Manenti Musiche Ginevra Nervi Operatore di camera Arianna Pucci Montaggio Mattia Soranzo Colorist Rosario Balistreri Post-produzione audio Filippo Manni e Nicolò Bolognesi 

 

Anno di produzione: 2023 Durata: 759 COLORE Ambientazione: Crotone (Calabria, Italia) Lingua: Italiano Distribuzione Italiana: CATTIVE PRODUZIONI Ufficio Stampa : Lionella Bianca Fiorillo    

"Come annunciato dall’Assessore regionale Gianluca Gallo all’inaugurazione dell’Enoteca Regionale l’edizione 2025 del Merano Wine Festival, prestigiosa manifestazione dedicata al vino di alta qualità, farà tappa nella nostra Cirò, arricchendo la nostra storia di un evento che metterà al centro l’eccellenza enologica italiana e internazionale. Pertanto nella giornata di martedì il Patron del Merano Wine Festival Helmuth Kocher, l’Assessore regionale Gianluca Gallo, il Presidente della Provincia Sergio Ferrari e la responsabile Arsac Fulvia Caligiuri hanno fatto visita insieme al Sindaco nel nostro comune per un sopralluogo organizzativo in vista dell’appuntamento di Giugno 2025.

 Questo Festival celebra le tecniche produttive uniche, i territori vocati e la maestria di cantine che hanno fatto del vino un’arte. L’arrivo di questo festival per noi è un’occasione straordinaria per dare ulteriore visibilità ai produttori locali, alla lunga tradizione vitivinicola e il legame con il celebre vino Cirò DOC.

 Per questo – ha specificato il responsabile nazionale del Merano Wine Festival, – Cirò si pone come il luogo ideale per ospitare un evento che esalta il valore culturale e territoriale del vino".

“Questa terra affascinante  specificano gli organizzatori sulla loro pagine facebook – con il suo clima unico e i vitigni autoctoni, è un vero gioiello del panorama vinicolo italiano. Ma non si tratta solo di vino: il viaggio è anche un’occasione per esplorare i prodotti gastronomici e le storie delle persone che rendono la Calabria una regione così speciale”.

 Entusiasta il Sindaco Mario Sculco che afferma: “siamo pronti ad accogliere appassionati e professionisti in un viaggio alla scoperta dei nostri Vini e Sapori unici. Questo evento permetterà di lasciare un segno indelebile, aprendo nuove prospettive per il nostro Cirò e per l’intera regione.

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