Dal dark web alle nostre case: come imparare a difendere la propria privacy

Edito da Mondadori Università, è in libreria il nuovo libro a cura di Nicola Bernardi "Smetti di farti spiare, difendi la tua privacy" con la prefazione di Guido Scorza, membro del Garante per la protezione dei dati personali. Uno strumento utile anche per sapere come comportarsi se si è vittima di reati digitali. L'obiettivo è aumentare la consapevolezza e fornire soluzioni concrete per riconquistare la propria privacy.
Negli ultimi mesi, l'Italia è stata teatro di numerosi episodi di violazione della privacy che hanno suscitato grande allarme nell'opinione pubblica. Dal noto caso che ha coinvolto il conduttore televisivo Stefano De Martino, in cui immagini e video privati sono stati sottratti da telecamere di sorveglianza domestica e diffusi online, agli inquietanti furti di immagini rubate da telecamere installate in spazi riservati come camere d'albergo, palestre e studi medici. Particolarmente grave il massiccio attacco informatico dell'estate 2025, che ha colpito oltre dieci hotel italiani portando al furto e alla pubblicazione nel dark web di più di 70 mila scansioni di documenti d'identità di clienti italiani e stranieri. Una giovane poi è stata vittima per mesi di un episodio di deepfake: le sue foto sono state alterate e diffuse insieme a contenuti a sfondo sessuale, riportando anche i suoi dati personali.
Questi e altri casi che si susseguono uno dopo l'altro, amplificati dai social media e dalla mancanza di adeguate misure di sicurezza, hanno acceso i riflettori sulla vulnerabilità della privacy di ognuno di noi nell'era digitale. In questo scenario di crescente insicurezza e attenzione, è stato pubblicato da Mondadori Università, nella collana Saggi Oltre, il libro "Smetti di farti spiare, difendi la tua privacy", a cura di Nicola Bernardi - Presidente di Federprivacy - con Gianluca Amarù, Alessandra Fava e Marco Fossi, e con la prefazione di Guido Scorza, membro del Garante per la protezione dei dati personali. Il volume propone una riflessione aggiornata e strumenti pratici per orientarsi tra rischi, diritti e nuove forme di tutela della privacy.
Il libro contiene consigli pratici e best practices per difendere la propria privacy, in un percorso tra le insidie che si incontrano quotidianamente. Nicola Bernardi, autore del libro e Presidente di Federprivacy afferma: "Ci sono molte cattive abitudini e ingenuità che possono spesso indurre a cadere in molteplici tranelli. Oggi nel mondo digitale la complessità è enorme, ancor più con l'avvento dell'AI. Imparare a destreggiarsi nel web tutelando i dati personali è diventata una sfida impegnativa che vale però la pena portare avanti perché è prima di tutto un nostro diritto".
Tra i capitoli e i consigli approfonditi nel volume, in particolare risultano di straordinaria attualità quelli legati agli strumenti tecnologici sempre più di uso comune come le Smart tv, la domotica e gli assistenti digitali, le webcam installate in moltissimi luoghi. Ecco dunque un estratto di alcuni dei principali consigli pratici che il libro suggerisce di seguire per tutelarsi.
Assistenti digitali e domotica: il rischio di essere spiati tra le mura domestiche
- evitare di utilizzare l'assistente digitale per memorizzare i dati relativi a salute, password, numeri di carte di credito e altre informazioni delicate
- scegliere con cura la parola di attivazione vocale del dispositivo smart evitando parole di uso frequente che potrebbero attivarlo involontariamente
- disattivare o disconnettere il dispositivo quando non è in uso (es. di notte o quando si è fuori casa)
- cancellare periodicamente la cronologia delle informazioni registrate
Smart tv, tu la guardi e lei guarda te
- valutare di coprire la webcam della smart tv e di disconnetterla da Internet quando non è necessario il collegamento alla rete
- controllare regolarmente se ci sono notifiche su disponibilità di aggiornamenti del firmware da scaricare verificando naturalmente prima che provengano realmente dal produttore
- disattivare le funzioni che monitorano i programmi visti e altre abitudini d'uso dell'apparecchio
- in presenza di minori, affidarsi alla custodia attiva di un sistema di parental control
Telecamere ovunque: difendersi dagli occhi elettronici indiscreti
Alleate in tanti casi per famiglie, aziende e forze dell'ordine, le telecamere hanno portato con sé anche rischi importanti per la privacy. Nel 2022 una ricerca svolta da Federprivacy in Italia aveva evidenziato che su 1000 sistemi di videosorveglianza solo l'8% era correttamente segnalato. Tali aspetti sono regolamentati dal GDPR e dalla normativa italiana in materia di videosorveglianza.
Se si sospettano violazioni della privacy tramite una webcam o una telecamera di videosorveglianza, è necessario contattare il Data Protection Officer dell'organizzazione che ha effettuato le riprese delle immagini. In seconda battuta, occorre rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali se le rassicurazioni ricevute non siano sufficienti.
Attenzione, infine, anche ai wearable devices, come lo smart watch, e agli smart toys come bambole, peluche, robot e giochi educativi in grado di collegarsi al web e ai social network.


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