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Venerdì, 21 Marzo 2025

“La riga infinita". Romanzo dei romanzi” (Bertoni Editore) di Natale Antonio Rossi è in corsa per il Premio Strega 2025. Un racconto “leggero, con le ali ai piedi”, come lo definisce lo stesso autore, nei ritmi dei contenuti e del pensiero breve, ma non nel pensiero corto.

Il libro è stato proposto da Nicola Bottiglieri con la seguente motivazione“Esiste un libro che non ha inizio né fine? Un libro formato da una pagina in bianco ed una stampata ripetute durante le 363 pagine di cui è composto? Un libro per metà scritto dall’autore e per metà dal lettore, il quale potrà usare il foglio pulito per continuare a suo piacimento lo sviluppo della storia. Se impiega la penna o l’immaginazione dipenderà solo da lui. Un romanzo così particolare potrà essere letto aprendo le pagine a casaccio, quello sarà il punto di partenza, poi uno decide se continuare la lettura a scendere o a salire! A questo punto viene da chiedersi di quali materiali è fatto questo romanzo che tanto deve alla “rapidità” delle Lezioni Americane di Calvino! È composto di tante storie, per la precisione 178, ognuna diversa, ognuna autonoma a grandezza variabile oscillante fra le 11 e le 30 parole, le quali pur nella loro stringata bellezza liberano una formidabile energia. Se volessi sintetizzare con una immagine plastica la natura di questo romanzo, penserei ad un mosaico che esplode, dove ogni tessera corre verso un proprio orizzonte. Raccontare l’esplosione, inseguire i frammenti che volano, accompagnarli verso quel luogo dell’immaginario dove risiedono tutte le storie che nessuno ha mai raccontato, questo è il compito dello scrittore nel mondo liquido in cui viviamo!” .

Grazie ad Angelo Barraco responsabile dell'ufficio stampa per la realizzazione dell'intervista per il Corriere del sud

 INTERVISTA ALL’AUTORE

1/ Il tuo rapporto con la scrittura?


Ho sempre anteposto la lingua, nelle varie accezione, alla scrittura. E la scrittura quindi è stata sempre intesa per migliorare l’espressione, tenendo conto delle differenze tra lingua e scrittura: la prima è naturalmente sintetica, la seconda analitica

2/ Come nasce l'idea del tuo nuovo manoscritto?


L’idea de’ “La riga infinita” – il mio ultimo romanzo nasce dalle “Lezioni americane” capitolo sulla “Rapidità” e soprattutto dal romanzo più breve (di una riga) che sia mai scritto: “Quando si svegliò, il dimosauro stava ancora lì” di Augusto Monterroso. Mentre l’idea del prossimo, nasce dalle mutazioni, scambi e contatti che sono intervenuti nei rapporti tra gli esseri umani.

3/ Raccontaci i luoghi dov'è ambientato?


“La riga infinita” non ha luoghi, non nel senso del “non-luogo” come teorizza Marc Augé, ma che ogni romanzo deve avere tre elementi di base: il protagonista (uomo, cosa, o altro), il tempo (ieri, oggi, domani( e lo spazio (chiuso, aperto o altro):

4/ Parlaci dei personaggi del tuo romanzo?


I personaggi sono tutti coloro che, interagendo con la proposta di romanzo, cambiano la prima veste di lettori e cominciano a scrivere: i personaggi sono i lettori/scrittori e nessuno li può conoscere prima della lettura.

5/ Com'è nata la scelta del titolo?


Il titolo viene fuori da un giornalino che scrivevano i miei nipoti. Maria Letizia e Francesco Saverio, con l’idea di continuare a scrivere su quello che avevano letto:

6/ Quali saranno le prossime iniziative relative al libro (presentazioni, fiere, firma copie, ...).


Non ho molta voglia di andare in giro a proporre il libro. Non mi interessa molto. Non trascuro tuttavia coloro che per differenti ragioni mi propongono di parlarne e di presentarlo nel senso di descrivere una modalità di scrittura ( tra le tante possibili).

7/ Se dovessi scegliere una frase del tuo nuovo ultimo romanzo, quale sceglieresti e perché?


Sceglierei l’ultima. “Quando la colomba bianca chiuse le ali sul cornicione divenne nera” perché è il segnale della presenza di mio figlio, scomparso da poco.

8/ Se dovessi scegliere tre aggettivi per rappresentare il tuo ultimo libro quali sceglieresti.


Facile alla lettura, proponente per il lettore, amico per gli scrittori che sono amici o vogliono diventarlo.

9/ In quale o quali generi letterari incaselleresti il tuo libro?


Non c’è un genere: è la prima volta che nella storia della letteratura italiana, europea e mondiale viene scritto un “romanzo dei romanzi” che sconfina su tutti i generi senza adottarne uno.

10/ È importante scrivere, ma è sicuramente più importante leggere, le tue letture preferite?


Sono un lettore professionale e vado alla ricerca dei libri di qualità, di assoluta qualità, che spesso si trovano pubblicati dagli editori di provincia e che sono indiscutibilmente superiori a molti testi che vincono i premi, i quali sono necessitati per ragioni editoriali e di cassetta a scegliere i mediocri per raggiungere il lettore più lontano.

11/ Cosa significa per te essere in cosa allo Strega 2025?


Sono in corsa per la STREGA perché Nicola Bottiglieri ha ritenuto opportuno presentarlo sapendo bene che i premi li vincono gli editori (per ragioni di cassetta) e non gli scrittori (anche se tutti credono il contrario).

 

La lettura è uno strumento fondamentale per stimolare l’immaginazione, la curiosità e lo sviluppo cognitivo. Per sensibilizzare sull’importanza della lettura multisensoriale come strumento di inclusione e crescita, la Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – Ente Filantropico promuove un ciclo di incontri dal titolo “Toccare per leggere: un viaggio nel mondo dei libri tattili.

L’iniziativa, a cura del Centro di Documentazione della Fondazione, pone al centro il valore della lettura tattile, essenziale per le persone con sordocecità e pluridisabilità. I libri tattili non sono semplici supporti per la lettura, ma strumenti di autonomia e scoperta, che permettono di esplorare il mondo attraverso il tatto, favorendo la crescita cognitiva e relazionale e l’inclusività.

“Toccare per leggere” è rivolto a genitori, educatori, professionisti e a tutti coloro che sono interessati ad approfondire il ruolo dei libri tattili nei percorsi educativi e formativi. Esperti del settore guideranno i partecipanti in un percorso di scoperta sull’importanza della lettura come strumento di crescita intellettiva e sviluppo delle relazioni interpersonali.

Si terrà il 12 marzo, dalle ore 14:30 alle ore 17:30 “L’importanza della letteratura per l’infanzia”, l’incontro con Silvia Giuliani, fondatrice di Cunegunde APS mentre il 26 marzo, dalle ore 14:30 alle ore 17:30 sarà la volta di Fabio Fornasari, Responsabile Scientifico dell’Atelier Tolomeo presso l’Istituto dei Ciechi F. Cavazza di Bologna a tenereCostruire mondi tattili: il libro sensoriale”.

“La lettura è una porta d’accesso alla conoscenza e alla crescita personale. Con questo ciclo di incontri, vogliamo esplorare il potenziale dei libri tattili come strumento di inclusione e crescita per tutti – dichiara Patrizia Ceccarani, Segretario del Comitato Tecnico Scientifico ed Etico della Fondazione Lega del Filo d'Oro – Per le persone con sordocecità e pluridisabilità, la lettura tattile è a tutti gli effetti una forma di comunicazione con il mondo esterno, permettendo loro di entrare in contatto con la realtà in modo autonomo e stimolante. È quindi cruciale che la preparazione e la sensibilizzazione sull'uso dei libri tattili coinvolgano tutti, poiché solo così possiamo favorire una reale inclusione, creando ponti tra chi ha accesso a risorse tradizionali di lettura e chi invece dipende da questi strumenti per comunicare e crescere. La lettura tattile non solo stimola le capacità cognitive e creative, ma favorisce anche un’interazione più profonda e significativa tra le persone”.

Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Polifunzionale del Centro Nazionale della Fondazione a Osimo (Via Linguetta, 3 – Osimo) e saranno disponibili anche in modalità online, per garantire un’ampia accessibilità. La partecipazione è gratuita, con iscrizione obbligatoria via e-mail entro l’8 marzo per il primo incontro ed entro il 22 marzo per il secondo, scrivendo all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Sarà inoltre disponibile un servizio di interpretariato LIS per favorire l’inclusione di tutti i partecipanti rendendo l'iniziativa davvero aperta a tutti.

 

È stato presentato nei giorni scorsi a Catania L’origine del Male – Il mistero di Enoch (Algra Editore), romanzo d’esordio di Fabrizio Ventura. Una storia d’amore condita da intrighi, dottrine esoteriche e misteri massonici che si snodano in un mondo distopico ormai chiuso su sé stesso, segnato da guerre ed emarginazione, condizionato da muri e contraddizioni. Sullo sfondo, l’eterna lotta tra Bene e Male, tra luce e tenebre.

UN ROMANZO DISTOPICO - Il libro ha l’ambizione di utilizzare la finzione narrativa per accompagnare il lettore in un percorso interiore e di riflessione sulle sorti del mondo. Il romanzo è ambientato nel 2028, un futuro non molto lontano ma la cui descrizione genera inquietudine: non tanto perché somiglia al nostro presente quanto piuttosto per il fatto che l’Autore ha iniziato a scrivere il romanzo nel 2019, in tempi ancora non così sospetti. Ecco perché sorprende non poco la dimensione distopica nella quale, attraverso una narrazione avvincente, Ventura traghetta il lettore, preconizzando ad esempio l’iperinflazione all’origine della crisi finanziaria che stiamo ancora vivendo o tracciando il profilo di un Presidente degli Stati Uniti che, esasperando i toni del dibattito pubblico, porta avanti una politica antiabortista, antidivorzista e antimmigrazionista e che si muove da “piromane impazzito in un mondo ridotto ad una polveriera pronta ad esplodere”.

LA TRAMA - Jo è un giovane americano laureando in Teologia. La sua vita e i suoi progetti saranno sconvolti da Mary, una bellissima ragazza brasiliana conosciuta a Rio de Janeiro. Ma il loro sogno di una vita insieme in America si scontrerà molto presto con una società corrotta che sembra aver perduto la speranza, logorata dal populismo dilagante e nella quale sono le contrapposizioni, le armi e i blocchi navali a caratterizzare i rapporti tra i Paesi e le persone. Il colpo di scena finale è garantito.

IL LIBRO DI ENOCH - Il sottotitolo del romanzo è “Il mistero di Enoch”. Enoch è un testo apocrifo di origine giudaica che narra l’origine del mondo e il peccato degli angeli ribelli a Dio che, attratti dalla bellezza delle figlie degli uomini, decisero di sfidare le leggi del Creatore e di scendere sulla terra per unirsi a loro. Una contaminazione del creato che spiega l’origine preterumana del Male. Il Male non può essere estirpato perché non dipende dall’uomo. È insito nella sua natura, sedimentato nella sua anima. L’Autore sembra voler affidare al personaggio di Mary una spiegazione plausibile a quel filo rosso invisibile che tiene insieme Bene e Male: “Forse perché nell’anima c’è tutto e il contrario di tutto”, sussurra la ragazza ad un certo punto del racconto. Perfezione divina e peccato diventano così due concetti complementari, che si rincorrono e si influenzano a vicenda. Da una parte le anime dei giusti, dall’altra quelle dei ribelli: proporzione e squilibrio, armonia e distruzione.

SALVATORE VASTA (DOCENTE DI STORIA DELLA FILOSOFIA – UNICT) - “Il libro – spiega Salvatore Vasta, Docente di Storia della Filosofia all’Università di Catania – porta avanti un ragionamento che si appalesa attraverso la finzione narrativa ma si capisce subito che appartiene intimamente anche all’Autore. Ogni cultura ha cercato di dare una chiave di lettura e un’interpretazione del rapporto tra Bene e Male. Lo scrittore mette insieme tutte queste voci che ci restituiscono il senso di ciò che non siamo. Non siamo infinità, non siamo eternità perché l’uomo vive nel limite. Ebbene, il concetto di limite, di un mondo limitato e pieno di male, spesso superato dal bene, attraversa tutto il libro e induce il lettore a porsi una serie di domande che mettono in discussione ogni sua certezza”.

 L’AUTORE - Fabrizio Ventura (Catania, 1978) è laureato in Economia e Commercio, disciplina della quale ama la dimensione sociale. Funzionario di banca, coltiva diverse passioni, tra cui l’esoterismo e la scrittura. Nel 2021 ha curato la rubrica satirica #accatania per CataniaLive24.

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