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Lunedì, 07 Luglio 2025

Il 4 giugno 2025, a Roma, nel Casino dell’Orologio di Villa Borghese, nell’ambito delle celebrazioni per il 211° Annuale di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri, alla presenza del Comandante Generale dell’Arma, Gen. C.A. Salvatore Luongo, è stata inaugurata una mostra (dal 4 al 6 giugno1) organizzata dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) con la collaborazione di Magister Art2, dove è possibile ammirare reperti illecitamente trafugati a Villa Borghese e recuperati dal Reparto Speciale. 

Nell’occasione, il Generale di Divisione Francesco Gargaro, Comandante del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, ha consegnato a Claudio Parisi Presicce, Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, due sculture romane trafugate da Villa Borghese. Il lavoro investigativo condotto dai Carabinieri TPC ha permesso il recupero di importanti testimonianze dell’antica arte romana. Tra queste la statua femminile di Musa, fine II – inizi I sec. a.C., recuperata nel mese di febbraio 2025 dal “Carlos Museum dell’Emory University” di Atlanta (USA) a seguito di un accordo culturale sottoscritto dal Ministero della Cultura. La scultura, donata nel 1885 da Beatrice Castellani, nipote del Direttore dei Musei Capitolini Augusto Castellani, era entrata a far parte dei beni di proprietà del Comune di Roma nel 1888 al termine di un lungo iter amministrativo e la lettura dell’atto di donazione consente di ricostruire le informazioni in merito al suo ritrovamento e alla sua esposizione. 

Risulta, infatti, che l’opera fosse “oggetto superstite del celeberrimo museo, posto insieme dal Colozio nei giardini Coloziani, poi Del Bufalo ora Castellani, ornati e abbelliti da Polidoro Caravaggio”, demolito nel 1885 per la realizzazione del nuovo Palazzo Castellani in via del Tritone, tra piazza Barberini e piazza Colonna. Agli inizi del ‘900 la statua era esposta nel giardino del Palazzo dei Conservatori e poi trasferita negli anni ’20 a Villa Borghese insieme ad altre opere che risultano censite negli inventari di studiosi come Paolino Mingazzini, Paul Arndt e Walther Amelung. 

Non si conosce l’anno esatto in cui avvenne il suo trafugamento ma l’opera, dopo essere transitata in alcune collezioni private statunitensi, è pervenuta al Carlos Museum della Emory University che ha permesso la sua restituzione con la sottoscrizione di un accordo culturale. Grazie all’attività investigativa e alla cooperazione internazionale i beni culturali illegalmente sottratti vengono localizzati all’estero, ma talvolta gli strumenti giudiziari non sono sufficienti a consentirne il rientro in Italia. Subentra quindi la "diplomazia culturale", 

1 Il 4 e il 6 giugno dalle 10:00 alle 19:00, il 5 dalle 10:00 alle 24:00. 

2 Ha realizzato un’installazione site specific dedicata alla promozione e valorizzazione delle attività del TPC. strumento che promuove il dialogo, la comprensione e la cooperazione tra le nazioni attraverso accordi bilaterali, favorendo in questo modo la costruzione di relazioni positive per la tutela del patrimonio culturale. Grazie agli accordi culturali stipulati dal Ministero della Cultura con istituzioni museali statunitensi, conseguenti comunque ad attività giudiziarie, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale ha potuto riconquistare un ingente numero di beni culturali usciti illecitamente dal territorio nazionale e provento di furto o di saccheggi di aree archeologiche. 

Unitamente alla statua di Villa Borghese, è stata restituita anche una testa di divinità maschile arcaicizzante della fine del I - inizio I sec. d.C. che era stata localizzata attraverso un controllo sul web di una nota casa d’aste statunitense, presente in un lotto la cui vendita era prevista per il mese di febbraio 2025. I successivi accertamenti hanno consentito di accertarne la provenienza e ricostruirne il percorso che l’ha condotta oltreoceano. La scultura, appartenente in origine ad una delle collezioni dell’ex Orto Botanico di Roma e confluita nell’Antiquarium del Celio, risultava negli inventari ed era custodita nel magazzino dedicato alla conservazione delle sculture, presso il Palazzo Nuovo dei Musei Capitolini e una foto d’epoca in bianco e nero la raffigurava unitamente ad altri sette busti in marmo di epoca romana. 

Nel 1965, a seguito di una ricognizione degli atti, ne fu scoperta la sottrazione. Nel corso del tempo l’Antiquarium del Celio è stato, purtroppo, interessato da diversi furti di materiale archeologico che, in gran parte, è stato recuperato dai Carabinieri dell’Arte. L’opera è stata formalmente restituita e rimpatriata dagli USA a febbraio 2025. Per queste attività investigative, il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale (TPC) si avvale della “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, un archivio informatizzato che, inizialmente in formato cartaceo, costituisce il più grande sistema di catalogazione al mondo dedicato alle opere d’arte rubate e che conserva informazioni su oltre 1.300.000 opere da ricercare, di cui oltre 1.000.000 con immagini. Quotidianamente consultata dai militari, sia d’iniziativa che a seguito di richieste presentate dagli operatori del settore, tra cui antiquari e case d’asta, consente di individuare i beni culturali da ricercare. 

Le restrizioni della pandemia del 2020 non hanno permesso di valorizzare adeguatamente altri due importanti recuperi di beni culturali effettuati all’estero nel 2019 dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Si tratta della statua in marmo raffigurante Diana cacciatrice e di un frammento di sarcofago romano rimpatriati rispettivamente dalla Spagna e dall’Inghilterra e rubati anch'essi da Villa Borghese. 

 La rappresentazione stilistica di Diana, attribuita allo scultore Bartolomeo Cavaceppi (1715 1799), trafugata fra il 3 e il 5 ottobre 2005 dall’interno di Villa Borghese del Comune di Roma, era collocata originariamente in uno dei due giardini all’italiana di piazzale Firdusi. I ladri l’avevano scardinata dal suo basamento e fatta precipitare all’interno del cassone di un autocarro imbottito di materassi per attutirne la caduta ed evitarne la rottura. Esportata illegalmente in Spagna, venne individuata anche grazie al contributo della polizia spagnola, nell’ambito di un procedimento penale condotto dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, presso un antiquario di Barcellona che l’aveva ricettata unitamente ad altre opere, tra cui una statua di Musa, rubata nella villa romana di un noto attore italiano e un busto romano asportato dall’Orto botanico di Roma. L’opera è stata rimpatriata dalla Spagna nel febbraio del 2019. 

Il frammento di cassa di sarcofago con la raffigurazione di Satiro e Menade, prima metà del II sec. d.C., venne asportato il 15 maggio 1995 dalla facciata esterna della scuola materna “Pinciana”, all’interno dei giardini di Villa Borghese del Comune di Roma. Immesso nel mercato antiquario è rimasto per anni presso un collezionista inglese fino a quando venne individuata grazie ai controlli effettuati attraverso la “Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, allorquando fu nuovamente messa in vendita presso una importante casa d’aste che ha collaborato fattivamente per la sua restituzione. L’opera è stata rimpatriata da Londra nel febbraio del 2019. 

Le opere esposte in occasione delle celebrazioni del 211° Annuale di Fondazione dell'Arma dei Carabinieri e contestualmente restituite alla Sovrintendenza Capitolina vogliono testimoniare storie diverse di indagini concluse a lieto fine nonché il costante impegno del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale per la salvaguardia di un patrimonio fragile da custodire e proteggere a tutti i costi.  

 

Fonte Carabinieri TPC   

Intervista a Maria Papadimitriou, giornalista e responsabile della promozione turistica in esclusiva per il Corriere del Sud.

— In occasione dell’evento di promozione turistica della Calcidica a Roma, da voi organizzato per domenica 18 maggio presso la Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura, cosa dobbiamo aspettarci?


— Siamo felici e profondamente onorati di invitare i nostri cari amici italiani, così come i greci residenti a Roma, a un bellissimo evento che ha l’obiettivo di promuovere la cultura greca, la musica e la straordinaria bellezza della Calcidica. Abbiamo deciso di presentare questo evento per affermare una presenza dinamica nella capitale italiana e, in questo modo, invitare i nostri amici italiani a scoprire la Calcidica come meta di vacanza.

— Dunque l’evento ha un chiaro scopo promozionale?


— Esattamente. Con 96 voli diretti al mese da Roma, Milano e Bologna verso Salonicco, attivi già dal primo aprile, sarebbe un’occasione sprecata non far conoscere la nostra regione agli italiani. Mai prima d’ora l’Italia è stata così vicina a Salonicco. E la Calcidica, splendida destinazione turistica situata proprio accanto a Salonicco, merita di essere conosciuta e scelta dai nostri amici italiani.

— Cosa può offrire la Calcidica al visitatore?


— Tutto. E lo dico letteralmente. Innanzitutto, è la patria del grande filosofo universale Aristotele. L’antica Stagira, sua città natale, è un luogo di grande importanza storica. Poi c’è il Monte Athos, che i nostri visitatori possono ammirare con mini-crociere in barca per scoprirne i monasteri. Da non perdere anche la grotta di Petralona, un enorme complesso dove fu ritrovato l’Uomo Antico — uno dei più antichi resti umani conosciuti — e che ospita un museo di grande valore.
C’è anche l’antica città di Olinto, fiorita in epoca ellenistica sotto Filippo e Alessandro Magno. E ancora, il Santuario di Ammon Zeus, l’unico in Europa (l’altro si trova in Egitto).
Il mare è pulitissimo, azzurro e poco profondo, adatto a tutti. Numerosi stabilimenti balneari si estendono lungo le coste, con eccellenti hotel e appartamenti pronti ad accogliervi.

La gastronomia della Calcidica è eccezionale: olio, olive, miele, vino, pesce fresco, marmellate e dolci tradizionali sono pronti a soddisfare anche i palati più esigenti.Un’altra caratteristica unica è la presenza di tre penisole, un fenomeno raro in Grecia e forse in tutta Europa. Per questo diciamo: “Non c’è nulla come la Calcidica”.

Distese di ulivi, foreste di pini e abeti, ortaggi freschissimi e fiori rari definiscono il paesaggio naturale della regione. Allo stesso tempo, ristoranti di alta qualità sono pronti a soddisfare ogni esigenza.
Le sorgenti termali offrono acque curative per ossa, pelle e muscoli, mentre eventi culturali e festival raccontano la nostra tradizione greca.
Crociere, safari in jeep, sport acquatici, immersioni, musei di tessitura, monasteri e molto altro sono pronti ad offrire esperienze straordinarie e indimenticabili.

Com’è nata l’idea di organizzare questo evento?


— Come dicevo, oggi l’Italia è molto più vicina a Salonicco grazie all’aumento dei voli diretti. Così ho proposto al Circolo Culturale di Nea Moudania “O Faros” di presentare il proprio coro a Roma e di organizzare un grande evento. La proposta è stata accolta con entusiasmo e ci siamo messi subito al lavoro.
Con noi ci saranno anche i cori di Paliouri “Therambos” e di Neos Marmaras “Proikonisos”. Inoltre, l’evento ha ottenuto il patrocinio dell’Ente Ellenico per il Turismo (EOT).
Hanno concesso il patrocinio anche l’Ente del Turismo della Calcidica, il Comune di Nea Propontida, la Camera di Commercio della Calcidica e, con nostra grande soddisfazione, anche l’Istituto Ellenico di Diplomazia Culturale a Roma.

Numerosi imprenditori importanti della Calcidica sostengono questa iniziativa: persone lungimiranti che supportano progetti validi ed efficaci, e che ringraziamo dal profondo del cuore.
Li metteremo in evidenza proprio perché, in tempi così difficili, continuano a essere al nostro fianco.
Invitiamo quindi tutti gli amici italiani e greci di Roma a partecipare a questo bellissimo evento. Per incontrarci e costruire un legame.

Il suo legame personale con l’Italia?


— Amo profondamente l’Italia. Ce l’ho nel cuore, perché qui ho studiato e conseguito un master in marketing turistico. Qui ho anche tanti amici. Sono stati proprio gli amici italiani a insegnarmi la lingua e a farmi vivere con gioia in questo paese.
In Grecia continuo la mia attività come giornalista e come figura pubblica (sono stata candidata sindaca di Cassandra) e da 12 anni faccio parte del Consiglio Comunale. Ma l’Italia è sempre per me un luogo di felicità e creatività, proprio come la Grecia.
Posso dire con certezza che, se verrete al nostro evento, ne resterete incantati. E sono sicura che sceglierete di venirci a trovare quest’estate per vivere un’ospitalità davvero indimenticabile.

Un appuntamento all’insegna del dialogo culturale e dell’amicizia tra nazioni: sabato 18 maggio, alle ore 16.30, la storica Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura a Roma ospiterà un evento musicale di particolare rilievo, dedicato alla tradizione e all’anima corale della Grecia.

Protagonista della serata sarà la regione della Calcidica, che porterà nella capitale italiana tre cori uniti in un’unica, emozionante esibizione. In primo piano, il coro dell’Associazione Culturale di Nea Moudania “O Faros”, guidato dalla direttrice Revekka Felekidou, figura di spicco nel panorama musicale ellenico.

L’iniziativa, aperta gratuitamente al pubblico italiano e greco, intende valorizzare il patrimonio musicale della Grecia, promuovendo al contempo le eccellenze culturali e turistiche della Calcidica, territorio noto per i suoi paesaggi mozzafiato, la ricchezza storica e una solida offerta turistica. Situata a pochi chilometri da Salonicco, la regione è tra le mete più apprezzate del Paese.

 

 

 

 

 

Le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro, il Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni, il Magazzino Ufficio Scavi SDO e la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore: questi i patrimoni capitolini che dal 23 al 25 maggio saranno protagonisti della XXIX° edizione di Monumenti Aperti, un'occasione per scoprire piccole e grandi gemme di comunità in un territorio molto vasto, quello del Municipio V, che si contraddistingue per un ricchissimo patrimonio sia materiale (archeologico, storico, artistico) che immateriale.

 I monumenti saranno accessibili gratuitamente, venerdì 23 maggio dalle 10.00 alle 12.00 e sabato 24 dalle 10.00 alle 12.00, con l’eccezione della Basilica Sotterranea di Porta Maggiore che non sarà visitabile, ma oggetto di una lecito magistralis tenuta dai bambini della 4B del plesso Pisacane dell’I.C. Simonetta Salacone.

 Il territorio nel suo complesso sarà poi esplorato grazie ad un’escursione urbana, prevista il 25 maggio dalle 10.00 alle 13.00 e intitolata “Sulle orme degli antichi Romei”, che porterà alla scoperta del passato e del futuro del Comprensorio Casilino.

 Come per tutte le visite dell'iniziativa Monumenti Aperti, che celebra il patrimonio culturale italiano in 87 città aprendo al pubblico ben 800 monumenti, le visite ai siti storici sono gestite da guide turistiche d'eccezione: nel caso del Municipio V, saranno i ragazzi delle scuole elementari del territorio ad accogliere i visitatori e a condurli nel percorso di visita.

 Si inizia quindi venerdì 23 maggio, dalle 10:00 alle 12:00, con il Magazzino dell’Ufficio Scavi SDO in via Pierozzi 38. Qui sono conservati materiali archeologici provenienti dagli scavi effettuati tra gli anni ’90 nell’ambito del grande progetto urbanistico del Sistema Direzionale Orientale. La visita, gestita dalle classi 1C e 2D del plesso Massaia dell’I.C. Artemisia Gentileschi, offrirà un’occasione unica per comprendere l’evoluzione dell’area tra Centocelle e Torre Spaccata, dai primi insediamenti rurali del VI secolo a.C. fino alle ville romane di epoca imperiale.

Nel pomeriggio dello stesso giorno, dalle 15:00 alle 16:00, gli studenti della 4D dell’I.C. Simonetta Salacone terranno una lectio magistralis sulla Basilica sotterranea di Porta Maggiore. L’evento, che si svolgerà presso Casa Khan in via dell’Acqua Bullicante 28, vedrà i giovanissimi docenti raccontare in modo multisensoriale le meraviglie di questo edificio sacro sotterraneo di epoca tiberiana, famoso per i suoi raffinati stucchi a tema mitologico.

Sabato 24 maggio, dalle 10:00 alle 11:00, si potrà invece visitare uno dei luoghi più suggestivi della Roma sotterranea: le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro in via Casilina 641. Si tratta del terzo complesso catacombale più esteso di Roma, ricco di affreschi paleocristiani del IV secolo e sviluppato su tre livelli. La parte esterna del sito è accessibile anche a persone con disabilità motorie, mentre l’accesso alle catacombe vere e proprie è limitato per motivi di sicurezza. L’accoglienza sarà curata dagli studenti dell’I.C. Simonetta Salacone.

Sempre il 24 maggio, dalle 11:00 alle 13:00, sarà aperto al pubblico anche il Museo di Arte Urbana sulle Migrazioni (M.A.U.Mi), situato presso Casa Scalabrini 634 e gestito dall’ASCS – Agenzia Scalabriniana per la Cooperazione e lo Sviluppo . Il museo, che racconta le storie migratorie attraverso opere di muralismo contemporaneo realizzate da artisti come Diavù, Croma, Mr. Klevra e Gio Pistone, sarà illustrato e animato dai ragazzi della 2A e della 2F dell’I.C. Alberto Manzi.

Il 25 maggio, con partenza da via Casilina 634 alle ore 10.00, è possibile partecipare all’escursione urbana lungo la via Labicana intitolata “Sulle orme degli antichi Romei: alla scoperta del passato e del futuro del Comprensorio Casilino”, a cura di APS Ecomuseo Casilino ad Duas Lauros. Il percorso toccherà alcuni dei luoghi più emblematici del territorio – come il Mausoleo di Sant’Elena e le Catacombe dei Santi Marcellino e Pietro – rivisitati in chiave contemporanea come patrimonio diffuso.

Monumenti Aperti 2025, XXIX edizione, è coordinata a livello nazionale dalla OdV Imago Mundi: dalla prima edizione del 1997 sono state oltre 4 milioni le visite guidate, condotte da 160.000 studenti e 60.000 volontari che hanno raccontato e custodito oltre 1.700 monumenti in più di 160 comuni. Grazie al supporto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e alla collaborazione con un ampio partenariato del terzo settore, Monumenti Aperti - che nel 2018 è stata insignita del prestigioso Premio per il Patrimonio Culturale | Europa Nostra Awards dell'Unione Europea - si espande ulteriormente, portando la sua missione in ogni angolo del Paese.

Tutti gli eventi sono su prenotazione.

Per info: Facebook: @ecomuseocasilino - Instagram:@ecomuseocasilino

Si terrà giovedì 15 maggio 2025, presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Roma Tre (via Ostiense 234-236), la conferenza “Tutela del Patrimonio Culturale in Tempo di Crisi: Cooperazione Internazionale e Buone Pratiche”, promossa dall’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale – Sede di Roma, con il patrocinio dell’Ambasciata di Grecia in Italia e del Comune di Roma.

L’iniziativa nasce dalla crescente preoccupazione per la sorte dei beni culturali nelle aree colpite, dove il patrimonio materiale e immateriale dei popoli è costantemente minacciato. A fronte di questo scenario, la cooperazione internazionale e la formazione di personale specializzato diventano elementi chiave per una protezione efficace.

Protagonisti dell’incontro saranno il Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) e il Dipartimento dei Beni Culturali e delle Antichità della Polizia ellenica, da anni impegnati in attività congiunte per contrastare il traffico illecito di opere d’arte e salvaguardare i beni culturali.

Tra i relatori figurano il Tenente Ekaterini Markidis e la Sottotenente Aggeliki Tsoukala per la Polizia greca, e il Colonnello Paolo Befera per l’Arma dei Carabinieri. Interverranno inoltre accademici come la professoressa Giuliana Calcani, direttrice del Laboratorio sul Falso dell’Università Roma Tre, e i professori Emanuele Bellini (Roma Tre) e Carlo Citter (Università di Siena), quest’ultimo in qualità di moderatore.

Ad aprire i lavori saranno i saluti istituzionali del direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, Alberto D’Anna, dell’ambasciatore di Grecia in Italia Eleni Sourani e di un rappresentante del Comando Carabinieri TPC.

La partecipazione è libera previa conferma all’indirizzo: ? Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

Chi siamo

la sede di Roma dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale (HICD), l’unico istituto in Grecia interamente dedicato alla promozione della Diplomazia Culturale. Fondato nel 2017, l’HICD è un’organizzazione scientifica che si propone come ponte tra la Grecia e gli altri Paesi, con l’obiettivo di promuovere i valori culturali, la cooperazione internazionale e la creazione di un clima di fiducia reciproca.

Attraverso attività di ricerca, divulgazione e sensibilizzazione, l’Istituto opera nei diversi ambiti della Diplomazia Culturale, organizzando seminari, mostre d’arte, conferenze, pubblicazioni, eventi musicali e teatrali, oltre all’assegnazione di premi e borse di studio.

L’HICD collabora con enti statali greci, come il Ministero della Cultura, il Ministero degli Affari Esteri e l’Accademia di Diplomazia, oltre che con università, istituzioni accademiche e centri di ricerca, promuovendo programmi di scambio culturale a livello internazionale.

Konstantina Pilafà,e il presidente dell’Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale di Roma, e George Labrinopoulos, giornalista nonché responsabile della comunicazione e delle pubbliche relazioni di IEDC-Roma.

La storia

Petros Kapsaskis  è il fondatore dell’Istituto Ellenico per la Diplomazia Culturale, costituito il 25 marzo 2017; una Fondazione che vede coinvolti giovani di notevole levatura intellettuale e di buona volontà, nel progetto condiviso di valorizzazione e diffusione della Cultura ellenica nel mondo.

L’Istituto della diplomazia Culturale a Roma ha lo scopo di promuovere in Italia l’immagine della Grecia e la sua cultura, classica ma anche e soprattutto contemporanea, mediante l’organizzazione, la gestione e la promozione di attività culturali, artistiche o ricreative di particolare interesse sociale.  l’Istituto Ellenico della diplomazia Cultura aspira a diventare il punto di riferimento per la promozione della cultura ellenica su tutto il territorio italiano ed all’estero, facendo rete con le istituzioni pubbliche e private che condividono i medesimi valori

Konstantina Pilafa

Da una sua intervista al Corriere del Sud :  

Sono nata e cresciuta ad Atene, e da parte di mio padre ho radici in Asia Minore, che faccio del mio meglio per mantenere. Ho fatto gli ultimi due anni di liceo a Heraklion (Creta) e poi sono tornata ad Atene per studiare Educazione Pre-scolare, e mi sono specializzata in Bisogni Educativi Speciali con un focus sull’Ippoterapia. Mentre studiavo, allo stesso tempo lavoravo come maestra. E’ in quel periodo che ho capito che c’è qualcosa che non va con il sistema educativo in Grecia, e che il problema nasce da un vuoto culturale, perché anche l’educazione e l’istruzione fanno parte della cultura. Ho deciso quindi di tornare a studiare per trovare delle risposte a questi problemi, e ho preso un’altra laurea, in Civilizzazione Europea. 

 

Mi sono poi trasferita in Italia per studiare Diplomazia Pubblica e Culturale all’Università di Siena e ho avuto la fortuna di avere il Professor Richard Higgott e il Professor Pierangelo Isernia come relatori della mia tesi, che mi hanno incoraggiato a svolgere una ricerca originale invece di una compilazione. Sono in Italia dal 2020, ma i legami con questo Paese sono molto più vecchi. Mia mamma ha studiato Farmacia all’Università di Siena, e alcuni dei suoi migliori amici erano italiani. Quindi ho sempre sentito grande vicinanza con la cultura italiana.

Un'iniezione di risorse per l’inclusione, la ricerca e lo sport: la Fondazione Baroni assegna 350 mila euro per finanziare 11 progetti innovativi a sostegno delle persone con disabilità. Un fenomeno in crescita che richiede maggiori risorse e interventi mirati: Secondo Istatdata, nel 2022 301.317 individui hanno usufruito di un servizio sociale professionale, un valore in crescita di oltre il 40% rispetto al 2012. Questo trend risulta particolarmente marcato nelle regioni del Centro Italia: nello stesso anno, 57.873 persone hanno richiesto assistenza, segnando un incremento del 49% rispetto al dato di dieci anni prima.

I fondi saranno assegnati giovedì 20 marzo alle ore 18, al Circolo Aniene di Roma (Lungotevere dell'Acqua Acetosa, 119), durante un evento che vedrà la partecipazione di atleti, rappresentanti del mondo istituzionale, culturale, del terzo settore e dello spettacolo.

La conduttrice televisiva Greta Mauro, insieme al presidente della Fondazione Baroni Giuseppe Signoriello, premierà le associazioni e gli enti di ricerca vincitori dei bandi 2024. I progetti selezionati vanno dalla ricerca scientifica all’assistenza, fino allo sport inclusivo.

Ma non solo: la serata sarà soprattutto un racconto sul valore delle diversità e sulla forza dei sogni, con gli interventi del testimonial della Fondazione Baroni, lo schermidore paralimpico medaglia Parigi 2024 Edoardo Giordan, del presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli, del giornalista Massimo Martinelli, dell’attrice Giulia Bevilacqua, della conduttrice Eleonora Daniele, dell’atleta Caterina Banti, doppio oro olimpico (Tokyo e Parigi), della giovane booktoker Sara Ciafardoni e del giornalista e conduttore Stefano Buttafuoco.

Nel corso della serata sarà anche assegnato il Premio Fondazione Baroni al Giornalismo Inclusivo, quest’anno alla prima edizione.

La Fondazione Baroni

La Fondazione Giovan Battista Baroni è stata costituita nel 1972. Sin dai primi anni ha sostenuto numerosi progetti ed iniziative di solidarietà a favore di enti, associazioni e persone affette da deficit e lesioni neurologici e motori. In cinquant’anni di attività la Fondazione Baroni ha destinato circa 8 milioni euro tra opere di bene e ricerca scientifica. La Fondazione promuove e sostiene iniziative e progetti volti a migliorare la qualità della vita delle persone svantaggiate per favorire il loro diritto ad una vita di inclusione piena e consapevole.

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