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A due anni dall’inaugurazione dello spazio espositivo, e dopo aver ospitato mostre di rilievo come "Flesh: Warhol & The Cow. Le opere di Andy Warhol alla Vaccheria" e "Dal Futurismo all’arte virtuale", la Vaccheria nel Municipio IX Roma EUR si prepara ad accogliere un nuovo progetto espositivo intitolato *Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose*. L'evento, curato da Giuliano Gasparotti e Francesco Mazzei, sarà aperto al pubblico dal 13 settembre 2024 al 31 marzo 2025, e presenterà circa 200 opere provenienti da collezioni private e dalla Collezione Rosini Gutman a cura di Gianfranco Rosini.

Questo spazio, un tempo stalla in un grande casale dell’agro romano, si è trasformato in un polo culturale che coinvolge tutta la comunità, diventando un punto di riferimento per giovani artisti e talenti locali. Con questo nuovo progetto, la Vaccheria mira a diventare la *Casa romana della Pop Art*, una sorta di *Factory* attualizzata ai giorni nostri, fortemente sostenuta dalla Presidente del Municipio IX, Titti Di Salvo, con delega alla cultura. Il cambiamento sarà ulteriormente promosso dalla prima edizione del festival *From Pop to Pop*, in programma dal 13 al 15 settembre, con eventi gratuiti dedicati alla cultura pop.

 La mostra
*Viaggio nella Pop Art: un nuovo modo di amare le cose* esplorerà quasi otto decenni di storia artistica, ripercorrendo le radici anticonformiste e popolari di questo movimento. La Vaccheria, già nel 2022, ha dimostrato la sua inclinazione verso questo genere con la mostra dedicata a Andy Warhol, molto apprezzata dai visitatori per la capacità di reinterpretare lo spirito di un movimento che ha rivoluzionato il modo di percepire l'arte e la società.

La mostra proporrà 200 opere di 45 artisti italiani e internazionali, attraversando le diverse fasi della Pop Art e le sue moderne articolazioni, dalla Pop Art americana degli anni Sessanta fino alla *New Web Generation*. Gli artisti in esposizione, pur provenendo da contesti diversi, sono accomunati dall’intento di trasmettere emozioni e idee attraverso un uso vivace e dinamico del colore e dell’energia.

Percorso espositivo
Il percorso si sviluppa su tre direttrici principali:

1. **Pop Art americana e New Pop**: Qui spiccano le opere di icone come Andy Warhol, Roy Lichtenstein e Robert Rauschenberg. Tra i pezzi in mostra, vi saranno lavori celebri come *Liza Minnelli* e *Cow* di Warhol, insieme ad altre opere che mostrano il suo legame con l'Italia. La sezione includerà anche artisti contemporanei come Mark Kostabi e Marco Lodola, con opere che reinterpretano i temi cari alla Pop Art in chiave moderna, come l'installazione tridimensionale *Abbey Road* di Lodola.

2. Protagonismo femminile nella New Pop Art**: Un omaggio alla potenza creativa delle artiste donne, tra cui Niki De Saint Phalle con le sue *Nana dansant*, in una celebrazione di vita e femminilità. Accanto a lei, altre artiste come Ilaria Rezzi, Ludmilla Radchenko, Erika Calesini e Olivia Gozzano, ognuna con un linguaggio visivo unico e originale.

3. Le radici italiane della Pop Art**: Un focus su Piazza del Popolo a Roma, culla della Pop Art italiana, rappresentata da artisti come Franco Angeli, Tano Festa e Mario Schifano. Le opere in mostra, come *Olimpico svastiche* di Angeli e *Manet* di Festa, esemplificano l’influenza di questo movimento sulla scena artistica romana degli anni Sessanta.

Le installazioni


Accanto alle opere, l’esposizione presenterà installazioni immersive realizzate da KIF Italia, come *Pixell*, un omaggio all’uso delle Polaroid di Warhol, e *Pop Mirage*, una video-opera all’interno della *Mirror room*. Queste opere offriranno una riflessione sul sistema della *Factory* warholiana e sul potere dei colori e della musica nel contesto della Pop Art.

Il festival


Il festival *From Pop to Pop*, che si terrà dal 13 al 15 settembre, arricchirà l’esperienza della mostra con una serie di eventi culturali gratuiti. Si comincerà con una passeggiata guidata attraverso l’esposizione, seguita da una *lectio magistralis* sulla Pop Art e dalla proiezione del film *Diabolik* (1968) di Mario Bava. Nei giorni successivi, il programma includerà concerti jazz, proiezioni cinematografiche e spettacoli teatrali ispirati alla cultura pop, culminando nella discussione su *Quel filo tra Pierpaolo Pasolini e Andy Warhol*, che esplorerà l’influenza reciproca tra questi due grandi innovatori.

L’iniziativa, organizzata dal Municipio IX Roma EUR in collaborazione con Zètema Progetto Cultura e il supporto di Roma Capitale, promette di rendere la Vaccheria uno dei nuovi fulcri della scena culturale romana, aprendo uno spazio dinamico e innovativo alla portata di tutti.

 

 

Marco Di Vita, artista che dipinge quadri, disegna vignette e scrive poesie, fa sapere che: “Fin da piccolo ho espresso la mia creatività artistica tramite il disegno abbinato alla scrittura; ho sempre rappresentato i miei pensieri e le mie emozioni attraverso il disegno dei fumetti e la realizzazione di dipinti, scrivendo anche poesie. Ai tempi della scuola, che ho frequentato a Torino, quando l’insegnante ci consegnava i fogli protocollo su cui scrivere i temi prima in brutta copia e poi in bella, io elaboravo di getto i miei pensieri senza il bisogno di trascriverli nuovamente su un’altra copia e gli insegnanti rimanevano stupiti e perplessi di questa mia subitanea modalità espressiva. La mia docente, che era molto severa, un giorno mi chiese il permesso di leggere i miei temi a voce alta davanti a tutta la classe dato che li considerava belli e toccanti nei contenuti, perciò utili da diffondere anche agli altri alunni. Sono molto grato a questa docente perché colse subito i miei interessi letterari e spesso, senza dire niente a nessuno, mi consegnava dei libri per approfondire e migliorare la mia passione umanistica. Terminati gli studi obbligatori, ho iniziato a lavorare come magazziniere e nei mercati settimanali per guadagnarmi da vivere e, contemporaneamente, ho deciso di iscrivermi all’Istituto per ottenere il diploma di perito grafico-fotografico dato che mi sentivo portato per svolgere questa disciplina. Durante il periodo di questi studi la mia anima ribelle e il mio spirito di protesta sono riusciti a esprimersi nella realizzazione di opere artistiche fra cui i murales. All’epoca, questi dipinti erano proibiti in quanto considerati alla stregua di graffiti che deturpavano l’ambiente, ma io ritenevo già allora che fossero in grado di abbellire certi contesti urbani caratterizzati da degrado e decadenza architettonica. Il mio primo grande fumetto fu la rappresentazione di tutta la Divina Commedia che composi fra i 10 e i 12 anni e reinventai il ruolo di Dante fra varie saghe e storie fantastiche. Devo tutto quello che ho appreso alla mia professoressa di arte, la Roncarolo, severissima e molto professionale, con cui avevo creato un rapporto basato sulla sincerità e mi considerava uno dei suoi migliori allievi, mi rimproverava spesso dicendomi che avevo la faccia tosta di dire sempre la verità. Sono sempre stato tenace e un giorno decisi di disegnare con le matite colorate l’opera di tela su olio dell’impressionista francese Pierre-Auguste Renoir “La Grenouillère” che rappresenta la scena parigina del pontile con uomini e donne, la barca, l’acqua che si riverbera sul fiume creando un effetto scintillante grazie al sole che contrasta fra le fronde degli alberi. La professoressa Roncarolo mi disse che era impossibile realizzare tale dipinto utilizzando le matite colorate anziché il pennello, ma io mi impuntai nella mia decisione e, alla fine, mi diede il massimo dei voti. Ho sempre amato le sfide e le provocazioni, così un altro giorno mi presentai in classe senza il materiale per disegnare, senza i colori, insomma non portai volutamente con me nessuno strumento di lavoro pittorico. Allora, sempre la stessa docente, con pazienza mi insegnò una tecnica particolare con la penna che, facendo una pressione sempre più forte sul foglio, creava degli effetti ottici di sfumature di blu intenso e così realizzai il coniglietto del pittore impressionista Rembrandt. Quando portai a scuola una scatola di pastelli a olio caran d’ache, la professoressa mi insegnò le tecniche del graffio, ossia colorando il foglio bianco ad esempio di giallo chiaro e dando delle coperture col rosso, grattando con un pennino la cera, si rivelava all’occhio il colore giallo che era nascosto sotto il rosso e così realizzai dei tessuti damascati con i pastelli. Sempre con questa tecnica artistica riprodussi il raro quadro di Edvard Munch “La Danza della Vita” che simboleggia la vita stessa in cui, a sinistra dell’opera, è rappresentata una donna vestita di bianco, nel centro ci sono persone che danzano e, a destra, una donna vestita di nero che impersona la morte. Gli studi che ho svolto mi sono serviti nel mio percorso di vita artistica per ottenere sempre nuove e creative composizioni utilizzando diverse e svariate forme pittoriche e contaminando fra di loro le varie arti per creare un genere nuovo e unico. L’arte è la mia compagna di vita e nei momenti più bui mi ha sempre sostenuto offrendomi nuove possibilità e spunti di approfondimento umano e valoriale in quanto ritengo che l’arte, in tutte le sue variegati espressioni, debba essere un veicolo e un motore di diffusione di conoscenza e valorizzazione dei contenuti che promuove e che crea”.

Corrado Barchi, artista poliedrico, opera soprattutto nel campo della musica e dello spettacolo. Musicista, compositore, autore, arrangiatore e producer, ha all’attivo quasi quarant’anni di attività nel settore spaziando dallo studio di registrazione alla musica dal vivo in diverse formazioni musicali. Ha prodotto album di diversi generi musicali spaziando tra pop, jazz, dance e rock. Dal 2013 è presidente dell’Associazione Musicale Limelight che si occupa di organizzazione eventi, promozione artisti e servizi tecnici per lo spettacolo. Nel 2017 ha prodotto il suo primo album solista Progressivamente Pop dove ha cantato e suonato tutti gli strumenti, riscuotendo un buon riscontro critico dagli addetti al settore. Nel 2023 ha prodotto l’album Fortune Cookie colonna sonora del film: La fortuna è in un altro biscotto per Ahora! Film in programmazione su Prime Video. La sua seconda passione è la scrittura: ha pubblicato il suo primo romanzo giallo Il mistero del cadavere scomparso nel 2010 per Giovane Holden Edizioni. Per la stessa casa editrice pubblica nel settembre 2022 Mistero in re maggiore, riscuotendo ottimi consensi. Il libro ha ricevuto una Menzione d’Onore al prestigioso Premio Letterario Internazionale F. Delpino. Classe 1960, di Santa Margherita Ligure, da anni vive a Moneglia piccolo borgo marinaro della provincia di Genova.

Trama del libro e commento sulla quinta di copertina:

La curiosità è una scintilla che può accendere il fuoco di grandi avventure. E si dà il caso che Riccardo Corti sia un uomo molto curioso. Gli è bastato infatti trovare una scritta in cirillico su una lapide del cimitero di Santa Margherita Ligure, a pochi passi da casa sua, per andare a riscoprire la storia di una donna russa, che in un passato ormai lontano era stata molto amica della sua famiglia. La sciâ Mery, la chiamavano, era stata uno spirito libero e carico di fascino. Da un angolo di una soffitta saltano fuori sue vecchie foto e un diario. E sarà proprio quel diario, con il segreto che sembra contenere, a mettersi al centro di una storia pazzesca. Animato dal desiderio di restituirlo alla discendente della sciâ Mery, Sasha, Riccardo arriverà fino alla lontana San Pietroburgo, a confrontarsi addirittura con le agenzie di intelligence russe, in un groviglio di misteri che mai avrebbe potuto immaginare. Tra inseguimenti mozzafiato, segreti perduti nel tempo, nostalgici agenti ora imbranati ora terribili, potenti trucchi informatici, nascondigli imprevedibili, inquietanti boss della mafia russa, si dipana una vicenda fitta dal ritmo incalzante. Sullo sfondo, una città dolce e poetica dalla grande storia, e nell’aria la grande musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij. E ci sarà anche spazio per il germogliare di una inaspettata storia d’amore. Romanzo vivace, appassionante, torrenziale, in cui i toni del thriller si sciolgono in un’atmosfera brillante attraverso protagonisti irresistibili, e i colpi di scena si susseguono senza soluzione di continuità.

Corrado Barchi ha anche prodotto una nuova canzone dedicata a Santa Margherita Ligure che si intitola "Vado a Santa" che, ad oggi, ha raggiunto oltre 3.000 visualizzazioni su internet.

"A Santa Margherita c'è tutta la mia vita". In questa strofa è racchiuso il motivo che ha spinto Corrado Barchi a dedicare una canzone a Santa Margherita Ligure, sua città natale. Mai finora nessuno aveva scritto una canzone per la cittadina del Tigullio, e Barchi ha voluto colmare questa lacuna con un brano che celebra la bellezza e il fascino della sua terra d’origine. Il brano, firmato con lo pseudonimo di Coddy & Friends Band, è on line da ieri, 16 luglio 2024, e in poche ore su YouTube ha superato le mille visualizzazioni.

Spiega Corrado Barchi: «"Vado a Santa” nasce da un’idea di Alfredo Pieramati, artista milanese che ha realizzato il quadro in stile naif/fumetto che fa da scenario al video clip. Alfredo mi ha portato qualche mese fa il testo della canzone che subito mi è piaciuto. L’ho riadattato e ho scritto la musica e l’arrangiamento del brano in 3 ore. Il videoclip, invece, ha comportato un lavoro un po’ più lungo. La canzone è leggera, in stile dance anni '80, volutamente estiva ed accattivante”. "Scappo dalla città, me ne vado a Santa, con questa Margherita tra le dita…” inizia la canzone in cui vengono citati luoghi simboli del Dolce Vita come il Covo di Nord Est. Ma a far da sfondo c’è la leggerezza del brano, fresco e adattabile a tutte le situazioni, proprio com’è Santa Margherita Ligure: una cittadina bella, raffinata ma per tutti. E soprattutto luogo del cuore di chi l’ha scelta per sposarsi, di chi ha trascorso le sue estati di gioventù o di chi, come Corrado Barchi, ci è nato e cresciuto. La nuova canzone di Corrado Barchi "Vado a Santa", è pronta a diventare il tormentone estivo, portando con sé tutta la magia e l’energia di Santa Margherita Ligure. Un inno alla città che ha dato i natali all’artista, destinato a far ballare e cantare chiunque la ascolti.

https://youtu.be/zPlHFBCnfy4?si=HjDlBiCforeVdjKD

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