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Lunedì, 24 Marzo 2025

Si è svolto a Cerva, per il terzo anno consecutivo, il corso BLSD (Basic Life Support and Defibrillation), un’iniziativa di fondamentale importanza per la sicurezza della comunità. Il corso, organizzato dalla Farmacia della Presila “Dottoressa Antonazzo”, ha visto la partecipazione di numerosi cittadini desiderosi di apprendere le manovre salvavita e le corrette tecniche di utilizzo del defibrillatore semiautomatico (DAE).

A guidare i partecipanti in questo percorso formativo sono stati gli Istruttori Nazionali SIMEUP di alto livello come Daniele Ermanno, Ilenia Dell’Amico e Gaetano Nicoletta, il tutto sotto la supervisione del Direttore del Corso, la Dottoressa Anna Maria Sulla.

L’importanza della formazione BLSD nei piccoli centri

L’ampia partecipazione a questa iniziativa dimostra come la cittadinanza di Cerva sia sensibile all’importanza della formazione in materia di primo soccorso. Nei piccoli centri abitati, dove i servizi di emergenza possono impiegare più tempo per raggiungere il luogo di un evento critico, la presenza di persone formate al BLSD e di defibrillatori accessibili può fare la differenza tra la vita e la morte.

Le statistiche evidenziano che un arresto cardiaco improvviso può risultare fatale se non trattato tempestivamente: i primi minuti sono cruciali, e ogni secondo conta. La possibilità che un cittadino formato intervenga prontamente con massaggio cardiaco e defibrillazione precoce aumenta notevolmente le probabilità di sopravvivenza di una persona colpita da arresto cardiaco.

Un successo che si ripete: a breve un nuovo corso

Questo corso BLSD a Cerva si conferma un successo, dimostrando ancora una volta l’efficacia della collaborazione tra istruttori qualificati e comunità locale. La grande adesione ha già portato gli organizzatori a programmare un nuovo corso a breve, offrendo ad ancora più cittadini l’opportunità di apprendere queste competenze vitali.

La Farmacia della Presila “Dottoressa Antonazzo”, promotrice dell’evento, continua così il suo impegno per la salute e la sicurezza della comunità, sensibilizzando i cittadini sull’importanza della prevenzione e della formazione in ambito sanitario.

Conclusione

Eventi formativi come questo rappresentano un vero valore aggiunto per i piccoli centri, dove la tempestività dei soccorsi può essere un fattore critico. Avere personale formato e defibrillatori facilmente accessibili significa poter salvare vite umane e rendere la comunità più sicura e consapevole. L’auspicio è che sempre più cittadini colgano queste opportunità di formazione, contribuendo così a rendere Cerva un paese cardioprotetto.

L’appuntamento, quindi, è per il prossimo corso, con la speranza che ancora più persone possano apprendere le tecniche del BLSD, perché ogni minuto conta, ogni vita salvata è un successo per tutta la comunità

 

Il teatro pirandelliano come non lo avete mai visto. Con l’originalissimo “Pirandello Pulp” venerdì 28 marzo al Teatro Comunale di Catanzaro e sabato 29 marzo al Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, alle ore 21, nell’ambito della stagione teatrale di AMA Calabria, potremo assistere a uno spettacolo unico nel suo genere, arricchito da interpreti di riconosciuto talento come Massimo Dapporto e Fabio Troiano. L’occasione si presenterà con un doppio appuntamento con l’originalissimo “Pirandello Pulp”.

 “Il giuoco delle parti” è lo spettacolo che devono mettere in scena i protagonisti di “Pirandello Pulp”, ma la regia di Gioele Dix inserisce una serie di dettagli inaspettati e totalmente innovativi, che faranno conoscere la rappresentazione pirandelliana da un punto di vista nuovo ed insolito. La commedia di uno degli scrittori più ammirati e conosciuti del Novecento va oltre i limiti della classicità, a tratti diviene sensazionalistica, come suggerisce la parola “pulp” nel titolo dell’intera opera di Edoardo Erba.

 La storia “pulp” si apre con i protagonisti che sono nel pieno delle prove teatrali de “Il giuoco delle parti”. La sarcastica casualità del destino, che spesso caratterizza le opere di Pirandello, crea situazioni inaspettate anche in questo spettacolo moderno. La troupe sul palcoscenico è in attesa di un nuovo tecnico per il montaggio delle luci, ma il regista Maurizio (Massimo Dapporto) rimane interdetto quando vede arrivare Carmine (Fabio Troiano), un ragazzo che soffre di vertigini e che non sa nulla dell’opera.

 I personaggi principali cammineranno in equilibrio tra teatro del Novecento e teatro contemporaneo. I due attori riusciranno a creare un rapporto dinamico tra gli uomini che interpretano e che non potrebbero essere più diversi l’uno dall’altro. Le rispettive differenze creeranno diverse situazioni in cui si ribalteranno i ruoli, portando ad un finale del tutto inaspettato. “Pirandello Pulp” è una commedia irresistibile, surreale, intelligente che smonta Pirandello pezzo dopo pezzo, in cui Massimo Dapporto e Fabio Troiano divertono e sgretolano, trasformando un grande classico pirandelliano in un gioco senza regole.

 Nato con la recitazione che scorre nelle vene sin da quando era un bambino, Massimo Dapporto arricchisce la sua già invidiabile carriera con questa interpretazione magistrale per “Pirandello Pulp”. Vincitore di due David di Donatello, l’indimenticabile interprete di “Amico mio”, “Un marziano di nome Ennio” e “Giovanni Falcone – L’uomo che sfidò Cosa Nostra”, impiega la sua esperienza per dar vita a un personaggio che non si rende conto di avere tutti i connotati giusti per essere definito un classico pirandelliano.

Attore capace di coinvolgere spettatori di ogni età, Fabio Troiano ha trovato il suo habitat naturale nel teatro. Con un’esperienza che va dal cinema, alla conduzione televisiva, vederlo recitare sul palcoscenico crea sempre un grande coinvolgimento. Amato dai più piccoli per aver preso parte a “La Melevisione”, e apprezzato dal pubblico adulto per “Tre sorelle”, “Santa Maradona” e “Cado dalle nubi”, Troiano aggiunge quel pizzico di imprevedibilità a “Pirandello Pulp”.

 Lo spettacolo firmato dalla regia di Gioele Dix riuscirà a scuotere i precari equilibri costruiti dai personaggi. Le classiche caratteristiche che hanno reso tanto amato il teatro pirandelliano, si fondono con la contemporaneità di “Pirandello Pulp”, dando vita ad una rappresentazione da seguire fino alla fine, per giungere ad un finale fuori dagli schemi.

 I biglietti per “Pirandello Pulp” potranno essere acquistati rispettivamente presso la biglietteria del Teatro Comunale di Catanzaro e presso la biglietteria del Teatro Grandinetti di Lamezia Terme, oppure s’invita a consultare il sito di AMA, per l’acquisto on line. Per ulteriori informazioni ci si potrà rivolgere alla segreteria al numero telefonico 0961.741241 e 389.0670191, oppure 0968.24580 e 334.2293957

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Lamezia Terme ha organizzato “Incontri In Biblioteca”, una rassegna di eventi finalizzati a celebrare la donna lametina e calabrese, valorizzando donne del presente e del passato, attraverso le quali riflettere sul mondo declinato al femminile. La pianificazione degli eventi è stata condivisa con il Soroptimist Club di Lamezia Terme, il Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati del Tribunale di Lamezia Terme e l’Associazione ANTEAS Lamezia.

Nel primo incontro, programmato per il prossimo venerdì 14 marzo alle ore 17.00, nella Sala degli Affreschi della Biblioteca “Oreste Borrello”, verrà ricordata Rosamaria Tropea, giovane e promettente poetessa lametina, recentemente scomparsa. Le sue liriche rappresentano un mondo senza tempo, in cui infinite emozioni fanno vibrare l’anima al suono dolcissimo del sentimento più nobile e puro, quello dell’Amore, vero motore del mondo e della Vita. È un Amore ideale, che richiama l’Amore universale, da cui tutto ha origine e fine. Attraverso il suo ricordo saranno idealmente ripercorsi gli anni della giovinezza, nei quali potrà rivedersi ogni donna, anni carichi di attese, di promesse, di illusioni e di continua rinascita.

Giovedì 20 marzo, sempre alle ore 17.00, in biblioteca saranno protagoniste dell’incontro Rosetta Vecchi e Luciana Parlati, donne “custodi del tempo” che, dopo avere varcato la soglia degli ottanta anni, apriranno lo scrigno del loro passato attraverso racconti e liriche. “Fhatti ‘i ‘na vota”, per fare tesoro della memoria, evocare il passato per affrontare il presente e proiettarsi al futuro, consapevoli che specialmente alle donne spetta il compito di traghettare i giovani, offrendo loro un valido bagaglio di saperi. L’iniziativa è condivisa anche dal Circolo di Riunione di Lamezia Terme, del quale Vecchi e Parlati sono socie da anni.

Il terzo incontro di marzo è programmato per mercoledì 26, sempre alle ore 17.00. Verrà presentato il romanzo “Un’inguaribile cervellotica” di Bakhita Ranieri, archeologa e scrittrice calabrese. Nel libro la protagonista ripercorre, con sana autoironia, gli eventi più importanti della sua vita, costellata di sfide e delusioni, che le hanno permesso di sfoderare tanto coraggio e determinazione, ma anche di riconoscere tante debolezze.

Gli eventi vedranno la partecipazione di alcune componenti della Commissione Pari Opportunità, in relazione alle loro competenze, professionalità, attitudini, sensibilità e curiosità.

Lamezia Terme – L’IC Gatti-Manzoni-Augruso, guidato dalla dirigente dott.ssa Antonella Mongiardo, ha festeggiato il p-greco Day, annunciato alla comunità scolastica dal grande e colorato striscione affisso sul cancello principale di via Ferlaino. Nella festa della scienza per eccellenza, l’istituto guidato dalla dirigente scolastica Antonella Mongiardo ha dedicato l’intera mattinata al famoso numero pi-greco, celebrato ogni anno nelle scuole e università di tutto il mondo il 14 marzo.  La scuola si è trasformata, così, per un giorno, in un grande laboratorio matematico, in cui gli studenti, sotto la guida delle insegnanti di matematica hanno avuto l’opportunità di vivere la matematica in un contesto inusuale rispetto alla tradizionale attività didattica, più ludico e festoso.

La giornata, divisa in diverse attività pratiche, teoriche e ludiche, per stimolare la curiosità e la motivazione all’apprendimento degli alunni, si è rivelata importante occasione di crescita e condivisione a conclusione di un percorso di apprendimento e approfondimento intrapreso dagli alunni di tutte le classi. Con entusiasmo e attiva partecipazione, gli studenti hanno realizzato cartelloni, disegni e lavori tridimensionali, guidati dalla prof.ssa Fusto, docente di Arte e Immagine, che ha stimolato fantasia e creatività. Le docenti del dipartimento di Matematica, Prof.sse Borelli, Romano, Santoro e Sciarra, hanno dato un fondamentale contributo alla riuscita dell'attività, consapevoli del valore formativo di un lavoro che assume il carattere di un vero e proprio laboratorio.

Le classi prime sono state accolte dagli alunni delle classi terze che, preparati dalle prof.sse Santoro e Borelli e supportati da una simpatica presentazione realizzata con Prezi, hanno spiegato loro il significato, la storia, le curiosità e l'importanza del π, evidenziandone l'applicazione in matematica, architettura, ingegneria ma anche in altri settori, nonché in natura, nella vita quotidiana e persino in alcuni giochi.

“Il pi greco - recitava un interessante video proiettato nell’aula magna - rientra in moltissime leggi fisiche che ci permettono, ad esempio, di costruire ponti e palazzi che non crollino sotto il loro peso e ha innumerevoli applicazioni pratiche: serve per calcolare le orbite dei satelliti, per prevedere l’andamento dei mercati finanziari e per studiare la propagazione delle onde elettromagnetiche che fanno funzionare i cellulari, il forno a microonde, le lampade abbronzanti. P greco è anche nei fiumi. Pensate che il fisico Einstein intuì una cosa straordinaria, cioè che sinuosità di un fiume, cioè il rapporto tra la lunghezza effettiva del fiume, dalla sorgente alla foce, e la lunghezza del percorso lineare tra questi due punti, è proprio p greco. Nel corso della storia, il pi greco è stato utilissimo agli architetti per costruire elementi di forma circolare, come archi, cupole e tunnel, di proporzioni perfette. Qualche egittologo ipotizza, addirittura, che pi greco  sia stato utilizzato nel progetto di costruzione della piramide di Cheope, la maggiore delle tre grandi piramidi realizzate intorno al 2500 a. C., per custodire le spoglie dei faraoni.  Anche illustri letterati hanno accolto p greco nelle loro opere: Dante Alighieri ne parla nella Divina Commedia; Italo Calvino gioca col p greco in uno dei suoi più celebri romanzo “Le cosmicomiche”; Alessandro Baricco, nel suo libro City, parla del legame inscindibile tra fiumi e p greco, tra natura e matematica. Parlando di vita quotidiana, non si può fare a meno di menzionare il cibo. E, con un po' di fantasia, pi greco può entrare anche nella gastronomia. Il 14 marzo 1988, durante la prima giornata organizzata in onore del pi greco, a San Francisco, lo staff del Museo delle Scienze e gente comune hanno marciato solennemente intorno a un edificio circolare, per dirigersi verso delle crostate di frutta preparate per l’occasione. Da allora è rimasta ancora oggi la tradizione di preparare dolci a tema, torte e crostate, per festeggiare il pi greco day”.

 “E’ importante – ha affermato la preside Mongiardo - che i ragazzi non siano destinatari passivi, ma protagonisti attivi del loro apprendimento, credo che sia questo il vero obiettivo di una scuola che voglia promuovere la ricerca didattica e l’innovazione metodologica”.


Gli alunni delle classi terze sono stati successivamente coinvolti in attività di approfondimento sul concetto di probabilità, compresa quella condizionata, mediante la presentazione di alcuni paradossi sui quali riflettere e rispondere applicando un ragionamento logico.  Tutti hanno arricchito le loro conoscenze grazie alla proiezione di un video, tratto dalla nota trasmissione su rete locale "Il Siparietto Letterario", in cui la Dirigente scolastica, dott.ssa Antonella Mongiardo, fornisce una chiara spiegazione del significato della celebre costante e delle sue applicazioni.

La mattinata si è conclusa con una sfida tra le classi seconde, durante la quale le prof.sse Romano e Sciarra hanno assegnato una serie di quiz e giochi matematici, alcuni dei quali scelti tra quelli proposti nel libro "Giochi Matematici - Manuale di Matematica Ricreativa", a cura della DS Antonella Mongiardo e di Antonietta Vincenzo, alcune copie del quale sono state donate dalla preside Mongiardo alla scuola.  Gli alunni si sono quindi cimentati nella risoluzione dei quesiti, gareggiando in un clima di serenità e di cooperazione all'interno del proprio gruppo classe, lasciando comunque spazio ad una sana competitività che ha portati tutti a risultati positiva, “a testimoniare -  dice la preside - l’impegno profuso da alunni e docenti, che hanno lavorato con dedizione per arricchire e consolidare le conoscenze acquisite. I risultati ottenuti costituiscono, pertanto, fonte di orgoglio per il nostro istituto”.

 

Ieri sera, in Piazza 5 Dicembre, Lamezia Terme ha vissuto una serata gastronomica che ha saputo affascinare e coinvolgere oltre 1300 persone. La degustazione gratuita del "Risu d'Azata", il piatto simbolo della tradizione culinaria lametina, ha visto il coinvolgimento entusiasta della comunità e dei visitatori, grazie all'impegno e alla passione dei protagonisti di questa iniziativa. Un evento che ha dimostrato, ancora una volta, l'abilità di valorizzare la tradizione enogastronomica locale, ma che ha messo in evidenza, se mai ce ne fosse bisogno, la disarmante assenza di un qualsiasi supporto da parte dell'amministrazione comunale.

L'iniziativa, promossa dall'Accademia delle Tradizioni Popolari Calabresi e dalla Pro Loco Terina, in collaborazione con la Pro Loco Lamezia Terme, la Scamar Srl, e il Bar del Corso, ha offerto una serata indimenticabile ai partecipanti. Il "Risu d'Azata", preparato dallo chef Franco Gallo con la sua ricetta personale, ha conquistato i palati di molti, riportando alla memoria degli anziani lametini ricordi di infanzia e di famiglia. "Ci hanno detto che grazie a questo piatto hanno rivissuto il passato, ricordando le loro madri e le cucine di una volta," ha dichiarato con evidente commozione Nicolino Volpe, presidente dell'Accademia delle Tradizioni Popolari Calabresi.

Nonostante il grande successo e la partecipazione calorosa della cittadinanza, l'iniziativa si è svolta senza il patrocinio o il sostegno ufficiale dell'amministrazione comunale. Una mancanza che non è sfuggita agli occhi di chi, come Nicolino Volpe e Gianfranco Caputo, hanno investito anima e corpo nella realizzazione di un evento che ha portato in alto il nome di Lamezia Terme e delle sue tradizioni. "Abbiamo realizzato tutto autonomamente, senza alcun contributo da parte del Comune. Questo è stato un lavoro di cuore, fatto per amore della nostra città e della nostra tradizione," ha sottolineato Caputo, il quale non ha nascosto la sua delusione per l'indifferenza mostrata dalle istituzioni locali.

A dimostrazione della bontà e del prestigio dell'iniziativa, lo chef Franco Gallo ha ricevuto una pioggia di complimenti per la qualità del piatto preparato, al punto che molti hanno chiesto la ricetta. "Un'emozione indescrivibile," ha commentato lo chef, visibilmente sorpreso dalla reazione del pubblico.

Soddisfazione anche per i titolari della Scamar Srl, che hanno offerto il riso e i servizi per la preparazione del piatto, ribadendo il loro impegno e la loro disponibilità a sostenere queste iniziative anche per l'edizione del 2026. "Quando vediamo eventi fatti con il cuore e senza alcun fine di lucro, non possiamo fare a meno di contribuire," hanno dichiarato i rappresentanti dell'azienda.

A rendere ancora più speciale la serata, la presenza di Eraldo Barletta, uno degli imprenditori più influenti nel mondo della ristorazione di New York. Barletta, insieme a Gianfranco Caputo, sta progettando di portare la cucina e i prodotti calabresi e lametini ai più alti livelli nel mercato Statunitense. Un'opportunità incredibile per promuovere e valorizzare il nostro patrimonio gastronomico.

Infine, il successo della serata non sarebbe stato possibile senza l'aiuto delle volontarie Antonella Cimino e Emanuela Gigliotti, il cui impegno è stato fondamentale per la buona riuscita di tutti gli eventi realizzati nell’ambito della Settimana del Risu d'Azata.

In conclusione, questa giornata ci ricorda che Lamezia Terme possiede una straordinaria tradizione gastronomica e culturale che merita di essere supportata e valorizzata. Ma ci lascia anche una riflessione amara: un’amministrazione comunale che non si fa carico di queste iniziative rischia di perdere l’opportunità di inserire la città nel panorama turistico e gastronomico internazionale. Una triste realtà che dovrà essere affrontata dal prossimo Sindaco se davvero si vuole che Lamezia diventi il faro della tradizione calabrese nel mondo.

Gianfranco Caputo e Nicolino Volpe hanno dimostrato che con passione e impegno, è possibile fare grande una città. Ma è necessario che le istituzioni facciano il loro dovere per non lasciare che tutto venga ridotto a un'eccezione, anziché diventare una regola.

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