Nella Settimana Mondiale dell'Allattamento Materno 2025 anche l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catanzaro promuove l’allattamento al seno. Il Dipartimento Materno Infantile e l’Unita Operativa tutela donna infanzia di Soverato, con il coinvolgimento dei Consultori Familiari di Soverato, Badolato, Chiaravalle e Girifalco, ha organizzato per domani mercoledì 29 ottobre 2025 alle ore 15:00 a Soverato, Corso Umberto I, il decimo Flash Mob Regionale dal titolo "Io allatto a km 0".
Nell’ambito dell’evento è prevista anche la “Passeggiata allattamento… perché allattare è un cammino". Quest'anno la settimana di promozione dell’allattamento materno era incentrata sul tema "Priorità allattamento: creare reti sostenibili", con l'obiettivo di sensibilizzare la comunità sull'importanza dell'allattamento come scelta di salute fondamentale per madri e bambini rafforzando il supporto territoriale, incentrato proprio sui consultori familiari.
Per questo motivo l’Azienda invita tutte le neomamme, le future mamme, i papà, i familiari, gli operatori sanitari e la cittadinanza a partecipare all’iniziativa, per condividere il sostegno alla pratica dell'allattamento materno e per sottolineare come il supporto della comunità e delle reti sanitarie sia cruciale per il successo di questa esperienza.
La "Passeggiata Allattamento" simboleggia il percorso, a volte impegnativo ma sempre preziosissimo, che madri e bambini intraprendono, evidenziando come l'allattamento non sia solo un atto nutrizionale, ma un vero e proprio "cammino" di legami e di salute.
L’ASP di Catanzaro conferma il proprio impegno nel promuovere e tutelare la salute materno - infantile attraverso iniziative concrete su tutto il territorio provinciale, ribadendo la necessità di riportare il percorso delle gestanti e delle puerpere sempre di più nel contesto della naturalità, evitando tutte le inutili medicalizzazioni di un percorso che necessita piuttosto di preparazione e accompagnamento della coppia in un momento fondamentale della sua evoluzione come la genitorialità.
L’Istituto d’Istruzione Superiore “L. Costanzo” di Decollatura sta offrendo, da più anni, ai propri studenti una grande opportunità. Attraverso una lodevole iniziativa, LA SCUOLA sta dando la possibilità agli iscritti di poter accedere ai testi scolastici obbligatori senza spese con la formula del comodato d'uso.
I ragazzi iscritti ai quattro plessi che compongono il blocco didattico del Costanzo, infatti, possono agli inizi di ogni anno scolastico partecipare ad un bando per l’assegnazione dei libri di testo in comodato d’uso gratuito. In base a parametri diversi (reddito, occupazione, nucleo familiare, ecc) si costituisce una graduatoria di beneficiari che accedono ai testi di proprietà della scuola dà. Nell'anno scolastico scorso 2024/2025 sono stati consegnati ben 650 libri.
Notevoli i consensi tra gli studenti e le loro famiglie, visto che, nell'anno in corso, sono stati consegnati già 600 testi scolastici. Un dato ancora incompleto, considerando che restano ancora da consegnare i libri ai discenti dell'odontotecnico di Lamezia.
Per restare in tema di statistiche e numeri, i libri sono stati assegnati a 20alunni del liceo, 20 dell'ITI e 20 del professionale di Soveria Mannelli. Sul polo di Lamezia, invece, beneficiari del buono sono stati 40 alunni del professionale per l’agricoltura e 20 dell'odontotecnico, per un totale di 120 alunni.
“È una iniziativa che abbiamo fortemente voluto anche in sinergia con il Dsga, dott. Ferrise – ha dichiarato la Dirigente scolastica del Costanzo, dott.ssa Maria Francesca Amendola, fresca di rinnovo dell’incarico – e che consente ai nostri studenti di godere di un beneficio importante per affrontare con maggiore serenità l’anno scolastico visto il problema del caro libri. Devo ringraziare tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto il vicario Tommaso Porto Bonacci e l’assistente tecnico Filippo Cardamone che hanno lavorato alacremente per consegnare i libri fin dai primi giorni di scuola. Come al solito, il gioco di squadra premia e la comunità scolastica deve dimostrare sempre di essere coesa nelle sue attività”.
Il convegno intitolato “Radici e Futuro” che ha preceduto la celebrazione di sua maestà la patata, autentica regina del Reventino, ormai da decenni in quello che è uno degli appuntamenti classici della fine dell’estate decollaturese, ovvero la sagra – ora Festa visto che, come ha spiegato la sindaca Raffaella Perri ha un significato e una valenza più ampia e non solo prettamente gastronomica – ha fatto emergere aspetti estremamente interessanti legati a questo prodotto, straordinaria risorsa per tutto il territorio.
Al centro del dibattito, una sorta di tavola rotonda svoltasi nelle “vinelle” e non borgo come hanno teso a sottolineare gli organizzatori, l’attribuzione del marchio De.Co alla patata di Decollatura. All’incontro hanno partecipato produttori locali, amministratori comunali, la sindaca del paese, Raffaella Perri, il presidente della Pro Loco, Michele Astorino, Marisa Gigliotti per Slow Food e la divulgatrice dell’Arsac, Vincenzina Scalzo.
L’intervento introduttivo è stato affidato alla sindaca Perri che ha spiegato come “nel corso degli anni, dal 2002 precisamente, fino al 2023 vigeva un regolamento comunale che è stato ritoccato proprio con l’istituzione del registro delle De.Co. di Decollatura in cui è stata inserita la patata. Il percorso è stato avviato e la dottoressa Scalzo aveva già lavorato ad un disciplinare per dare corpo a questa idea e anche ad un logo che potesse personalizzare i nostri prodotti. Obiettivo – ha aggiunto Perri – dare indicazione geografica e dare un’indicazione di qualità, creando un marketing complessivo del territorio che comprenda anche le aziende. Bisogna lavorare in sinergia con i produttori affinché, la festa, la sagra portino un seguito al territorio e facciano conoscere il nostro prodotto, e anche se la sagra viene spostata a settembre, magari con un po’ di turisti in meno, si può disporre di prodotto in più da mettere in vendita, che poi è quello che conta e che certifica il lavoro promozionale che si sta facendo”.
Parola all’assessore Claudio Marasco, che ha anche moderato il convegno, che ha sottolineato l’importanza della De.Co. “come veicolo di promozione e sviluppo del territorio, secondo il regolamento degli enti locali ma anche con altre ricadute. La Festa della patata è una straordinaria festa comunitaria per promuovere questo prodotto”. Marasco ha fatto un excursus sulle De.Co., dall’idea di Veronelli, alle varie vicende comunitarie. “La De.Co. è la carta d’identità di un prodotto e lo lega ad un territorio rappresentandone un valore aggiunto poiché lo toglie dall’anonimato e gli dà, di conseguenza, valore economico, creando opportunità di lavoro, quindi possibilità di restare e di creare un indotto che eviti lo spopolamento dilagante”.
Saluti del presidente della Pro Loco di Decollatura, Michele Astorino che ha ringraziato “il Comune di Decollatura per la disponibilità ad affiancarci nella logistica, nell’individuazione degli spazi da utilizzare per organizzare la parte gastronomica, che è poi il fulcro, ciò che attira il tanto pubblico che arriva da svariati posti e poi ringrazio i tantissimi volontari che hanno lavorato per giorni al fine di far riuscire al meglio la manifestazione. Abbiamo recuperato le ricette antiche, ad esempio degli gnocchi, e stiamo cercando di recuperare la tradizione per affascinare chi viene nel nostro paese che, restando ammaliato, possa tornare e continuare a vivere i nostri eventi”.
Uno dei produttori presenti, Giuseppe Talarico, presidente della Cooperativa Monti del Reventino, ha rimarcato l’importanza del marchio De.Co. per la patata che “ha lo scopo principale di certificare la provenienza del prodotto. A volte - ha affermato Talarico – qualcuno chiama da luoghi obiettivamente lontani da noi, dicendo di aver acquistato patate di Decollatura, magari in periodi in cui ancora non sono state neanche scavate. È un fatto, questo, che fa pensare e capire quanto la patata di Decollatura sia nota in tutta la Calabria e quanto sia importante avere un prodotto certificato che possa agevolare anche un ristoratore che lo acquista e lo prepara ai propri clienti. Il nostro territorio – ha aggiunto Talarico – è vocato all’agricoltura, ma ancora ci sono ancora delle difficoltà oggettive sia nel comunicare ad un giovane che vuole restare per fare questo mestiere che non deve alzarsi presto la mattina con la zappa in spalla, ma ormai si fa agricoltura coi droni, con la tecnologia, coi satelliti, senza toccare una patata fino al momento di sbucciarla per friggerla e sia nel fare cooperazione. Infatti mi sto impegnando personalmente a vendere tutta la produzione non come azienda singola, ma come cooperativa, cercando così di coinvolgere tanti produttori e far crescere un’idea, purtroppo, ancora considerata prevalentemente del Nord”.
Carmine Gigliotti di Orto Corto, uno dei soci della cooperativa, ha condiviso in pieno il pensiero del collega e ha aggiunto che “l’unione fa la forza. Diventando soci della cooperativa si può uscire dall’attuale stallo. Spesso si cresce con lo stereotipo del non ce la possiamo fare, che qui non è possibile fare certe cose. Non è così. Qui si può fare agricoltura e la si può fare bene senza utilizzo di pesticidi e fitofarmaci facendo, ugualmente, qualità. Se tutto ciò è corredato da un’efficace azione di marketing è tutto molto più semplice”.
A questo punto il dibattito si è infiammato con l’intervento di Marisa Gilgiotti, Condotta Slow Food di Soverato versante Jonico che ha calato a sorpresa un paio d’assi niente male per il territorio di Decollatura, sorprendendo anche la sindaca Perri.
Dopo aver ribadito il suo affetto per Decollatura dove “venivo da piccolissima, voglio fare un plauso all’iniziativa di fare la De.Co. perché significare un territorio con una denominazione di origine aiuta tutti, principalmente i produttori che dovranno seguire un disciplinare”.
Ed ecco la prima sorpresa. “Ringraziandovi per avermi invitata, al termine di questo interessante incontro, regalerò a lei, sindaco, un nuovo preparato a base di patata che abbiamo studiato, che ci siamo inventati, pochi giorni fa con lo chef e macellaio, Giacomo Gigliotti, della vicina Serrastretta. Ci è venuto da pensare, cosa potremmo inventarci di semplice, da utilizzare ad esempio nelle case, nelle mense, di pronto che sia semplice e che abbia come base la patata? Siamo partiti dal tortino di patate che si fa normalmente con il formaggio e con le uova. Giacomo, nella sua macelleria, realizza un capicollo alla brace e allora lì ci si è accesa la lampadina. Una fetta di capicollo la quale viene farcita con il tortino e servita. È un’anteprima che abbiamo voluto creare appositamente per questo bellissimo evento che identifica questo paese e che voglio donare, come detto, al primo cittadino”.
Ma i regali di Slow Food non sono finiti. “Abbiamo pensato – ha aggiunto la Gigliotti – a Decollatura anche per un altro motivo. Vorremmo creare qui il Mercato della Terra. IN Calabria ancora non esiste. C’è stata una piccola esperienza a Villa San Giovanni, ma è finita e un’altra in Sila, ma non aveva grande senso. Questo territorio che esprime un’agricoltura di qualità su tutti i prodotti non solo della patata, potrebbe essere un punto di riferimento per il Mercato della Terra Slow Food. La struttura – ha concluso Gigliotti – potrebbe essere il Foro Boario parzialmente riqualificato che ben si presterebbe a questo tipo di iniziativa”.
Parere favorevole, a proposito di questa ultima proposta, ha espresso Rafaella Perri, rimasta favorevolmente colpita dalle belle parole della Gigliotti che ha considerato Decollatura un punto nevralgico per lo sviluppo agricolo non solo territoriale ma anche di una fetta più ampia della Calabria.
Conclusioni del dibattito affidate alla divulgatrice agricola, Vincenzina Scalzo che ha esordito dicendo che “Non c’è una varietà di patata propriamente di Decollatura, ma ce ne sono varie che cambiano in base alle esigenze del mercato. La De.Co. è una scelta giusta perché la patata di Decollatura è conosciuta a prescindere. Riuscire ad identificarla è farla circolare con questo marchio è importante. La De.Co. ha lo scopo di valorizzare un territorio e i suoi saperi i know how tipici di quella comunità, quindi va al di là del mero valore di marchio di un singolo prodotto. Ovviamente – ha specificato la Scalzo – ci sarà un’apposita commissione che deciderà sull’applicazione della De.Co. al prodotto perché è giusto che si debba essere rigorosi su un certo disciplinare e determinate regole. È chiaro che, si può partire da questa denominazione, per poi allargarsi anche a riconoscimenti europei più significativi. Bisogna fare in modo che la gente venga a degustare questo prodotto”. E che se ne conosca anche la storia e la tradizione, quindi non solo la buona cucina e le specialità culinarie, ma anche la vicinanza di tutta la comunità che è orgogliosa della patata di Decollatura che è sponsorizzata dall’amministrazione comunale e va in giro con il logo. Negli anni ’70 – ha concluso Scalzo – c’era una cooperativa che commercializzava le patate, ma quel progetto non ha avuto un futuro e il fatto, dopo 50 anni, di non riuscire ancora a mettersi insieme e produrre, valorizzare questo prodotto fa pensare, fa riflettere. Si è riusciti a globalizzare tante cose, ma ancora su alcune cose ancora siamo indietro”.
A partire da lunedì 15 settembre sarà attivo a Catanzaro il nuovo Centro diurno “Scommetti su di me” del progetto “A Beautiful Mind”. Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ed è coordinato dal sociologo Andrea Barbuto. Lo spazio, ospitato nelle sale del Centro Polivalente di via Fontana Vecchia, sarà aperto tre volte a settimana – lunedì, mercoledì e venerdì–dalle ore 14 alle 19, ed è dedicato a ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 18 anni.
Il Centro nasce come luogo non medicalizzato di aggregazione e crescita, pensato per accogliere adolescenti con fragilità e difficoltà emotive o sociali, offrendo loro opportunità di incontro, confronto e partecipazione attiva. L’obiettivo è prevenire forme di disagio giovanile – come isolamento, abbandono scolastico, autolesionismo o dipendenze – attraverso attività educative, culturali, sportive ed espressive che promuovano benessere e socialità.
La programmazione settimanale: a partire dalle ore 14, nei giorni di apertura sono previste attività di accoglienza e animazione, pensate per favorire l’incontro, la socializzazione e la creazione di un clima positivo. Nei diversi giorni si alterneranno laboratori di arte e teatro, finalizzati a stimolare creatività, espressione corporea e capacità relazionali. Infine, i ragazzi potranno partecipare al laboratorio di teatro, arte, scrittura e cinema o a quello sportivo, con proposte che spaziano dalla narrazione alla produzione video, fino a giochi di squadra e attività motorie inclusive. Sono inoltre previsti percorsi di mindfulness e laboratori pedagogici per sviluppare consapevolezza, autonomia e competenze di cittadinanza attiva. Durante l’intero orario di apertura saranno sempre disponibili attività ludiche, culturali e di supporto allo studio.
Ogni attività è condotta da un’équipe multiprofessionale composta da educatori, psicologi, animatori, pedagogisti e operatori culturali, con il supporto di volontari e personale del servizio civile. In parallelo, è attivo un servizio di sostegno per le famiglie, con incontri e consulenze mirati ad accompagnare i genitori nella comprensione delle difficoltà dei figli e a rafforzare il dialogo intergenerazionale.
Il progetto si fonda sulla convinzione che la risposta al disagio giovanile non possa limitarsi agli interventi clinici, ma debba includere spazi di relazione quotidiana in cui i ragazzi possano sperimentare creatività, cooperazione e senso di appartenenza. I contesti educativi non medicalizzati diventano così luoghi preziosi in cui costruire benessere collettivo, prevenire forme di marginalità e rafforzare la comunità educante del territorio.
“A Beautiful Mind” è realizzato dal Centro Calabrese di Solidarietà assieme a una rete di enti del Terzo settore, istituzioni e scuole. Accanto al CCS, capofila, operano Fondazione Albero della Vita ETS, Caritas Diocesana Catanzaro-Squillace, Cooperativa Eureka, Centro Qui e Ora, Associazione culturale Teatro Incanto e numerosi istituti scolastici della provincia. Collaborano inoltre il Comune di Catanzaro, l’Unità operativa complessa di Neuropsichiatria infantile dell’Asp di Catanzaro e il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bari.
L’apertura del Centro diurno rappresenta un passo importante per la città e per i suoi giovani: uno spazio inclusivo e innovativo, che mette al centro la persona e valorizza il ruolo delle famiglie e della comunità locale nella crescita degli adolescenti. Il Centro, come ricorda il motto del progetto, è “Uno spazio per essere, uno spazio per crescere”.
Per ulteriori informazioni saranno a breve disponibili il sito internet del progetto e i relativi profili sui social network. Intanto è già attivo l’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Dopo i campionati regionali indoor e targa che hanno visto la compagine catanzarese protagonista, il campionato regionale hunter & field dà conferma dei risultati sportivi degli Arcieri Club Lido.
La competizione, organizzata dalla locale società sportiva reggina che opera nel territorio, ha visto gli arcieri club lido impegnati nella gara stessa, con cinque arcieri che portano a casa altrettante medaglie individuali e due titoli assoluti.
Partiamo dal settore giovanile, dove nella divisione olimpica allieve si porta a casa la medaglia di Argento Sgotto Sofia, seguita nella divisione Compound ragazze da Fabio Ludovica che conquista il secondo gradino del podio.
Oro nella divisione compound juniores per Poerio Piterà Anastasia.
Conferme le abbiamo nell’arco nudo, dove Poerio Piterà Edoardo, si porta a casa la medaglia d’oro nella classe master con il titolo di campione regionale di classe seguito da quello assoluto nella stessa divisione, confermando i due titoli di classe e assoluto conquistati nell’indoor.
En plein di titoli li fa Francesco Poerio Piterà nella divisione olimpica classe juniores, infatti il giovane l’arciere tavernase, a febbraio aveva vinto il titolo di classe seniores e il titolo assoluto, a cui ha aggiunto quello di classe e assoluti nei campionati regionali targa di Lamezia Terme a fine luglio, e si conferma con il doppio titolo di classe e assoluto anche nella specialità H&F di Reggio, confermando i risultati raggiunti con duro lavoro e dedizione sportiva.
Soddisfatto il Mister, che questa volta ha partecipato pure da Atleta, “abbiamo fatto una buona gara, i risultati ci premiano per il lavoro svolto dai ragazzi, per la dedizione sportiva e l’impegno messo in campo. Hanno lavorato durante la stagione estiva per trarre il miglior risultato sportivo da questo appuntamento. Erano un po di anni che non partecipavamo ai campionati hunter & filed e ritornare alla competizione e portarsi a casa questi risultati ci riempie di orgoglio. Vorremmo ringraziare i genitori e accompagnatori, Gulia Sabrina e Maurizio Sgotto, che ci supportano nelle trasferte, ma soprattutto chi ci ha dato fiducia e collaborazione, Vittorio Frangilli per Gillo Gold Medal e attrezzature di Francesco, con prodotti all’avanguardia e qualità sportiva, i nostri sponsor Tech4Green di Salvo Scuto, Villa Marinella e il Semaforo Sila”
Soddisfatto anche il responsabile del settore giovanile Demasi Pasquale per la performance dei ragazzi, - “sono contento della performance sportiva dei nostri giovani atleti, l’impegno profuso ha dato i suoi frutti, siamo speranzosi che in futuro potremmo ancora migliorarci. Ora ci concentriamo sui prossimi appuntamenti sportivi che ci attendono”.
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