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ITALICUS Rosolio di Bergamotto, icona dell’aperitivo italiano nel mondo, lancia la settima edizione dell'ART of ITALICUS Aperitivo Challenge 2025, invitando i bartender a reinterpretare il classico Spritz come un'opera ispirata all'arte. Il vincitore globale verrà proclamato ITALICUS Bar Artist of the Year 2025. Quest’anno il programma di mentorship esclusivo includerà l’accesso agli eventi internazionali più prestigiosi legati al brand, accompagnati da Lorenzo Antinori, il talentuoso bartender italiano del Bar Leone in Hong Kong e rappresentante di spicco della cultura dell’aperitivo italiano. In questa edizione, il punto di partenza della competizione è appunto lo Spritz, uno dei cocktail che simboleggia l’aperitivo italiano per eccellenza nel mondo. I bartender saranno chiamati a celebrare questa tradizione ispirandosi a una forma d'arte, nel creare un drink innovativo, attraverso cui esaltare la versatilità di ITALICUS e le sue note di Bergamotto di Calabria.

Lo Spritz è sinonimo della tradizione dell’aperitivo italiano e ha ricevuto popolarità globale grazie al suo carattere fresco, leggero e versatile - spiega Roberta Mariani, Advocacy Director di Italspirits. - L’apprezzamento per questa tradizione continua a crescere e ITALICUS non può che impegnarsi in modo costante nel promuoverne qualità, versatilità e creatività nei cocktail.”

L’Arte è infatti da sempre espressione di ITALICUS: scultura, design, pittura, musica, letteratura o danza, ma anche moda e arte dell’ospitalità, hanno offerto spunti insoliti e creativi ai bartender che si sono misurati con le proprie abilità nelle edizioni passate dell’ART OF ITALICUS. “Abbiamo voluto dedicare questa edizione ad uno dei cocktail italiani più conosciuti al mondo, lo Spritz, invitando i bartender a ideare «a new way to Spritz», per mantenere questo rituale fresco, contemporaneo e coinvolgente - spiega Giuseppe Gallo, CEO Founder di ITALICUS. – Inoltre, quest’anno, con Lorenzo Antinori al nostro fianco, vogliamo costruire una piattaforma globale che dia sempre più rilievo ai giovani talenti del nostro settore.” 

Le tappe dell’ART of ITALICUS APERITIVO CHALLENGE 2025

La competizione si svolgerà in Italia, Francia, Germania, Hong Kong, Nuova Zelanda, Spagna, Stati Uniti, UK e Ungheria. In ognuno di questi paesi saranno selezionati i nove bartender in gara per il titolo Nazionale di ITALICUS Bar Artist Of The Year 2025. Inoltre, sarà scelta una wildcard, per l'accesso diretto alla finale, anche fra quei bartender che non provengono dai paesi indicati.

I dieci finalisti saranno invitati alla finale globale in programma il prossimo luglio in una città europea ancora da definire.

Come partecipare

 Dal 10 febbraio al 28 aprile 2025, i bartender potranno candidarsi alla competizione presentando la propria “opera d’arte da bere” sulla piattaforma ufficiale: www.artofitalicus.com.  I partecipanti dovranno:

 

  1. Creare un twist dello Spritz, una reinterpretazione del tradizionale cocktail aperitivo italiano, originale e ispirato a una forma d’arte, utilizzando almeno 40 ml di ITALICUS Rosolio di Bergamotto.

 

  1. Caricare sul sito la ricetta e una foto del cocktail entro il 28 aprile 2025

 

  1. Condividere sui social media la ricetta e l'idea creativa dietro al cocktail utilizzando gli hashtag ufficiali: @ITALICUSRDB #ITALICUS #ROSOLIODIBERGAMOTTO #ARTOFITALICUS #AOI25

Il premio

Chi accederà alla finale globale sarà ospite del team ITALICUS per scoprire i bar più influenti, i quartieri storici e la scena culturale della città che ospiterà l’ultimo step della competizione. Qui, di fronte a una giuria di esperti, composta da Giuseppe Gallo, Lorenzo Antinori e Paloma Difford, sarà decretato l’ITALICUS Bar Artist of the Year 2025, che verrà premiato con la possibilità di prendere parte agli eventi più prestigiosi della bar industry nei 12 mesi successivi, affiancando Lorenzo Antinori in alcuni di essi.

 

Dopo aver lavorato in prestigiosi hotel e bar, come il Savoy Hotel di Londra e l'Argo a Hong Kong, Lorenzo Antinori ha infatti fondato nel 2023 Bar Leone, Hong Kong. In breve tempo ha ottenuto riconoscimenti internazionali, arrivando al primo posto in Asia e secondo posto nella lista dei 50 BEST Bars del mondo nel 2024.

 

***ec

 

A proposito di ITALICUS® - Il Rosolio di bergamotto ITALICUS® è stato creato da Giuseppe Gallo, che ha saputo riportare in auge l’antica categoria del Rosolio, ormai quasi dimenticata. Arricchito da note di bergamotto calabrese, ITALICUS® è realizzato utilizzando i migliori ingredienti italiani per ricreare un vero e proprio “sorso d’Italia”. Il design sorprendente della bottiglia, capolavoro di Stranger & Stranger, incarna la storia e il patrimonio italiani e racconta come il Rosolio in passato fosse il simbolo del tradizionale momento dell'aperitivo.

Lanciato il 1° settembre 2016, ITALICUS® è uno degli aperitivi più premiati a livello globale.

Grazie alla sua unicità, ITALICUS® è già stato protagonista indiscusso di numerosi cocktails: dalla creatività e dall’esperienza dei migliori bartender del mondo sono nati alcuni abbinamenti caratteristici di ITALICUS®, che hanno portato nei locali più di tendenza l’ITALICUS SPRITZ, realizzato con ITALICUS® e Prosecco o Champagne, l’ITALICUS & TONIC, miscelato con una Tonica agrumata per una versione low-abv di gustare l’aperitivo con un gusto fresco e leggero.

ITALICUS® Rosolio di Bergamotto ha ricevuto il premio come Best New Spirit 2017 al prestigioso Tales of the Cocktail Spirited Awards e, negli anni dal 2025      al 2019, è stato eletto tra i primi marchi di liquori di tendenza da Drinks International.

Ulteriori riconoscimenti includono: Medaglia d’oro nel 2018, 2019 - Women's Wine and spirits awards; Miglior nuovo spirit europeo - Mixology Awards 2017 a Berlino; miglior prodotto - FIBAR 2017; Medaglia d’oro - Packaging awards 2017; Contemporary Awards TROPHY - International Wine & Spirits Competition; Packaging Trophy - Harpers Design 2017; Medaglia d'oro - San Francisco World Spirits Competition 2017; Platinum Best of Luxury - Pentawards 2017; Medaglia d’oro per l’Aperitivo italiano dell'anno - New York International Spirits Competition 2016; Miglior nuovo prodotto - Bar Awards 2016; Certificato di qualità ECCEZIONALE - Difford’s Guide 2016. L'Ampolla d’Oro assegnata dalla Guida Spirito Autoctono 2022.

A proposito di Giuseppe Gallo - L’idea di creare e lanciare ITALICUS® è di Giuseppe Gallo, una delle figure più autorevoli e rispettate dell’industria del bere miscelato. Rinomato a livello internazionale e riconosciuto per le sue capacità di mixologist, ora Gallo dedica il suo tempo all'educazione e allo sviluppo del marchio all'interno del commercio attraverso ITALSPIRITS. La passione per il patrimonio della cultura del bere italiano lo ha portato a realizzare un sogno: riscoprire la categoria del Rosolio come aperitivo lanciando ITALICUS®. Oggi Giuseppe Gallo è CEO e fondatore di ITALICUS.

ART OF ITALICUSART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE è la competizione ideata da ITALICUS Rosolio di Bergamotto nel 2018 per eleggere il migliore aperitivo ispirato all’arte tra quelli creati dai bartender di tutta Europa. Il contest ha lo scopo di celebrare il cocktail come forma d’arte liquida, esaltandone aromi e profumi.

 Con l’obiettivo di innovare la tradizione dell’aperitivo, incoraggiando lo sviluppo di una forma d’arte tanto inconsueta quanto contemporanea, ART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE permette a bartender professionisti, e non, di essere eletti a veri e propri artisti del cocktail e dell’aperitivo, creando nuovi abbinamenti freschi e creativi e realizzando in forma liquida la loro idea di arte.

 VINCITORI DELLE PRECENDENTI EDIZIONI

Il primo vincitoren assoluto dell’Aperitivo Challenge nel 2018 è Johan Evers, dalle Svezia con il suo aperitivo cocktail Bergamia, ispirato all’unione artistica perfetta degli ingredienti, oggi proprietario di ABC Gemma. Celia Bugallo, spagnola e bartender al Kwãnt bar di Londra nel 2019, è stata incoronata ITALICUS Bar Artist nel 2019 con The Three of US, un cocktail ispirato dall’arte del flamenco. Nel 2020, la terza edizione del contest dedicato ai bartenders è stata supportata a livello digitale con un’edizione GLO-CAL, con l’obiettivo di connettere le comunità locali attraverso i canali globali del brand. Nel 2022 è stata nominata ITALICUS Bar Artist of the Year Nathalie Wenko ed a seguire nel 2023 l’Italiano Fabrizio Candino, con il suo cocktail In-Vite ispirato all’arte dell’Ospitalità, proprietario del bar Palermitano Sartoria Miscelazione Democratica. Nel 2024 Esmeralda Castrogiovanni bartender al SIPS di Barcellona vince il titolo di Globa Bar Artist con il cocktail Alloway ispirato al pop-art.

 Nel 2020 e 2021 viene lanciata l’ART OF ITALICUS® CREATIVE TALENT, in collaborazione con Moniker Art Fair, un contest ideato per ispirare e supportare artisti emergenti con la creazione di un’opera d’Arte creata per esaltare la storia di ITALICUS e l’Aperitivo Italiano.

I rifiuti speciali possono comprendere materiali altamente tossici o difficilmente degradabili, come solventi chimici, oli esausti, scarti di lavorazione industriale e dispositivi medici contaminati. A differenza dei rifiuti urbani, il loro smaltimento è regolato da normative specifiche che impongono rigidi protocolli di gestione per evitare impatti negativi sull'ambiente e sulla salute pubblica. Per esempio, lo smaltimento improprio di rifiuti contenenti metalli pesanti, come piombo e mercurio, può causare contaminazione delle falde acquifere, rendendo l’acqua potabile pericolosa per il consumo umano e animale.

Le aziende devono quindi adottare strategie di gestione mirate, tra cui la separazione dei rifiuti alla fonte, l’utilizzo di impianti di trattamento certificati e l’adozione di pratiche di recupero e riciclo laddove possibile. Un esempio concreto è rappresentato dall'industria farmaceutica, che deve seguire procedure specifiche per lo smaltimento di farmaci scaduti, evitando che sostanze attive possano disperdersi nell’ambiente e causare resistenze antibiotiche o alterazioni negli ecosistemi acquatici.

Una corretta gestione dei rifiuti speciali non solo garantisce il rispetto delle leggi ambientali e sanitarie, ma offre anche vantaggi in termini di efficienza aziendale. Attraverso una pianificazione efficace, le imprese possono ridurre i costi di smaltimento, ottimizzare l’uso delle risorse e migliorare la propria reputazione in termini di responsabilità sociale d'impresa. Inoltre, l'adozione di pratiche sostenibili contribuisce a una maggiore competitività sul mercato, permettendo alle aziende di accedere a incentivi fiscali e finanziamenti destinati a progetti di economia circolare.

Principali categorie di rifiuti speciali

I rifiuti speciali si suddividono in diverse categorie, a seconda della loro origine e composizione. Questi rifiuti possono essere prodotti da settori molto differenti, ognuno dei quali ha esigenze specifiche in termini di raccolta, stoccaggio e smaltimento. Comprendere la natura e le peculiarità di queste categorie è essenziale per una gestione efficace e conforme alle normative vigenti.

Rifiuti chimici

Derivano da processi industriali, laboratori e attività produttive, spesso contenenti sostanze pericolose che necessitano di trattamenti specifici. Possono includere solventi, acidi, basi, metalli pesanti e altre sostanze tossiche che, se non smaltite correttamente, possono provocare gravi danni all’ecosistema e alla salute umana. Ad esempio, gli acidi e le basi utilizzati nei processi chimici industriali possono corrodere le tubature e contaminare le falde acquifere se non adeguatamente neutralizzati prima dello smaltimento. I solventi organici impiegati in vernici e sgrassanti possono rilasciare vapori tossici nell’ambiente e rappresentano un rischio per la salute dei lavoratori esposti. I metalli pesanti, come il mercurio e il piombo, sono altamente tossici e persistenti nell’ambiente, causando bioaccumulo negli organismi viventi e danni irreversibili agli ecosistemi. Per questo motivo, le aziende devono adottare processi di smaltimento sicuri, utilizzando impianti di trattamento certificati o sistemi di recupero che permettano di ridurre l’impatto ambientale e, ove possibile, di riciclare i materiali.

Rifiuti sanitari

Prodotti da strutture ospedaliere, ambulatori e farmacie, comprendono materiale biologico, farmaci scaduti e dispositivi medici monouso. Questa categoria richiede un trattamento particolarmente attento, poiché include rifiuti potenzialmente infettivi o contaminanti che possono rappresentare un rischio per il personale sanitario e per l’ambiente circostante. Tra i rifiuti sanitari si trovano anche oggetti taglienti come aghi e bisturi, che devono essere smaltiti in appositi contenitori per evitare punture accidentali e la diffusione di infezioni. Inoltre, i tessuti biologici e i materiali utilizzati nelle operazioni chirurgiche possono contenere agenti patogeni e devono essere inceneriti o trattati con processi di sterilizzazione specifici. I farmaci scaduti, se non correttamente smaltiti, possono contaminare le acque e il suolo, rendendo essenziale la loro raccolta separata tramite farmacie e centri di smaltimento autorizzati. Per questi motivi, è fondamentale che le strutture sanitarie adottino rigide procedure di gestione, prevedendo programmi di formazione del personale e l'utilizzo di strumenti e tecnologie sicure per la manipolazione e il trasporto di questi materiali pericolosi.

Rifiuti industriali

Comprendono scarti di lavorazione, imballaggi contaminati e rifiuti derivanti da processi produttivi che possono includere materiali metallici, plastici o elettronici. Questi rifiuti possono essere riciclati o recuperati, riducendo così l’impatto ambientale e contribuendo a un uso più efficiente delle risorse. Ad esempio, gli scarti metallici derivanti dalla lavorazione meccanica possono essere rifusi per la produzione di nuovi componenti, mentre i rifiuti plastici possono essere trasformati in nuovi materiali attraverso processi di riciclo avanzati. Gli imballaggi contaminati da sostanze chimiche o oli devono essere trattati con procedure speciali per evitare la dispersione di inquinanti nell’ambiente. Inoltre, i rifiuti elettronici, come circuiti stampati e componenti elettrici, contengono metalli preziosi come oro, argento e rame che possono essere recuperati attraverso processi di estrazione specializzati. Per una gestione efficace, le aziende dovrebbero implementare sistemi di raccolta differenziata e collaborare con enti certificati che garantiscano un corretto smaltimento e recupero di questi materiali, contribuendo così a una produzione più sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Come organizzarsi internamente

Per una gestione efficace dei rifiuti speciali, le PMI devono adottare un approccio strutturato che preveda non solo l'adeguamento alle normative ambientali vigenti, ma anche l'implementazione di strategie di riduzione, riciclo e recupero. Un'organizzazione interna ben strutturata permette di minimizzare i rischi legali e ambientali, migliorare l'efficienza operativa e ridurre i costi di smaltimento.

Formazione del personale

Sensibilizzare e formare i dipendenti sulle procedure corrette di separazione, raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali. Un personale adeguatamente formato può prevenire errori, migliorare l’efficienza del processo e garantire il rispetto delle normative vigenti. La formazione deve comprendere sessioni teoriche e pratiche, simulazioni di emergenze ambientali e aggiornamenti periodici sulle normative in vigore. Inoltre, è utile fornire materiali informativi chiari, come linee guida interne e schede di sicurezza, per facilitare la comprensione delle procedure da seguire. Ad esempio, un programma di formazione efficace potrebbe includere esercitazioni su come identificare i diversi tipi di rifiuti speciali, dimostrazioni pratiche sull’uso corretto dei dispositivi di protezione individuale e test di valutazione per monitorare il livello di apprendimento dei dipendenti. Le aziende possono anche avvalersi di consulenti specializzati per organizzare corsi su misura in base alle esigenze specifiche del settore e garantire che tutto il personale sia adeguatamente preparato a gestire i rifiuti in modo responsabile e sicuro.

Stoccaggio sicuro

Predisporre aree dedicate per il deposito temporaneo dei rifiuti, rispettando le normative di sicurezza per evitare contaminazioni e rischi ambientali. Le aree di stoccaggio devono essere identificate chiaramente con apposita segnaletica e protette da agenti atmosferici come pioggia e vento, per prevenire fuoriuscite o contaminazioni accidentali. È essenziale che queste aree siano facilmente accessibili solo al personale autorizzato, riducendo il rischio di manomissioni o esposizione accidentale. I contenitori devono essere realizzati con materiali resistenti e certificati per il tipo di rifiuto contenuto, ad esempio bidoni ermetici per sostanze liquide o sacchi rinforzati per materiali solidi contaminati. Un esempio pratico è l’uso di pallet di contenimento per il deposito di fusti contenenti solventi o acidi, evitando che eventuali perdite si diffondano sul pavimento. Inoltre, l’adozione di un sistema di ventilazione adeguato nelle aree di stoccaggio dei rifiuti chimici riduce l’accumulo di vapori nocivi, contribuendo a migliorare la sicurezza del personale e dell’ambiente di lavoro. Implementare procedure di controllo regolari e un registro dettagliato dei materiali stoccati consente di mantenere un monitoraggio efficace e prevenire situazioni di rischio.

Tracciabilità e documentazione

Mantenere registri aggiornati sulla produzione e il conferimento dei rifiuti, in conformità con la legislazione vigente. La corretta documentazione è essenziale per dimostrare la conformità alle norme, evitare sanzioni e ottimizzare il processo di smaltimento e recupero. Ogni azienda dovrebbe adottare un sistema di monitoraggio digitale per registrare dettagli come la tipologia di rifiuto, la quantità prodotta, la data di conferimento e il fornitore responsabile dello smaltimento. Ad esempio, l'uso di software gestionali specifici può semplificare la registrazione dei dati e facilitare l'accesso a report dettagliati in caso di controlli da parte delle autorità competenti. Inoltre, conservare adeguatamente i formulari di identificazione dei rifiuti e i registri di carico e scarico permette di tracciare il percorso di ogni scarto dall'origine fino alla destinazione finale. Un altro aspetto cruciale è la trasparenza nella gestione documentale, che consente alle aziende di dimostrare il proprio impegno nella sostenibilità ambientale e nell’adozione di pratiche conformi alle normative. La mancata registrazione accurata può comportare sanzioni significative e compromettere la reputazione aziendale, rendendo fondamentale un approccio meticoloso e ben organizzato alla tracciabilità dei rifiuti.

Consulenza e supporto specializzato

In caso di dubbi o difficoltà nella gestione dei rifiuti speciali, è consigliabile rivolgersi a consulenti specializzati nel settore. Aziende come Omnisyst offrono servizi di consulenza, smaltimento e recupero dei rifiuti, garantendo il rispetto delle normative e soluzioni su misura per le esigenze delle PMI. La consulenza specializzata aiuta le imprese a identificare le migliori strategie di gestione, valutando la possibilità di ridurre la produzione di rifiuti attraverso processi più efficienti e l'adozione di pratiche di economia circolare. Ad esempio, una PMI operante nel settore manifatturiero potrebbe beneficiare di un piano di riciclo interno per gli scarti di produzione, riducendo così la quantità di rifiuti da smaltire. Approfondisci i tipi di rifiuti che possono essere recuperati sul sito di Ominisyst. Inoltre, i consulenti possono fornire supporto nella compilazione della documentazione necessaria per le certificazioni ambientali, aiutando le aziende a rispettare gli standard ISO 14001 o altre normative specifiche del settore. Affidarsi a un partner esperto non solo permette di ridurre i rischi legali, ma contribuisce anche a migliorare l'immagine aziendale, dimostrando un impegno concreto verso la sostenibilità e la responsabilità ambientale.

Smaltimento sostenibile: un dovere e un vantaggio competitivo

Affrontare correttamente lo smaltimento dei rifiuti speciali è essenziale per evitare sanzioni amministrative, ridurre l’impatto ambientale e garantire un’operatività aziendale sostenibile. Un'adeguata gestione dei rifiuti consente non solo di rispettare le normative vigenti, ma anche di ottimizzare le risorse e ridurre i costi operativi, evitando sprechi e sanzioni economiche.

Implementare pratiche di gestione responsabile consente alle PMI di contribuire attivamente alla tutela dell’ambiente e di migliorare la propria reputazione aziendale. Aziende che dimostrano un impegno concreto nella sostenibilità ambientale sono sempre più apprezzate da clienti e partner commerciali, ottenendo un vantaggio competitivo sul mercato. Un esempio concreto è rappresentato dalle imprese che adottano strategie di economia circolare, riutilizzando materiali di scarto nei propri cicli produttivi o collaborando con aziende specializzate nel recupero e riciclo.

Investire in una gestione efficiente dei rifiuti non solo consente di rispettare le leggi, ma rappresenta anche un’opportunità di innovazione e crescita. Le PMI possono accedere a incentivi e finanziamenti dedicati alla transizione ecologica, migliorare la loro immagine aziendale e differenziarsi dai concorrenti adottando soluzioni sostenibili. Inoltre, un sistema efficace di gestione dei rifiuti contribuisce a creare un ambiente di lavoro più sicuro, riducendo i rischi per la salute dei dipendenti e ottimizzando l’organizzazione interna dei processi produttivi.

Se l’Unione Europea vuole davvero sostenere il ricambio generazionale nelle campagne e porre le basi per una crescita della produzione alimentare occorre che i fondi della Politica agricola comune vadano esclusivamente ai veri agricoltori”. E’ il chiaro messaggio lanciato dal delegato nazionale di Coldiretti Giovani, Enrico Parisi, che è anche presidente dirigente  della Coldiretti Calabria nel corso dell’incontro a Bruxelles con il Commissario europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale Cristophe Hansen, promosso dal Consiglio Europeo dei Giovani Agricoltori (CEJA), e la presenza della delegata italiana Anna Maria Mantovani. “In tale ottica è fondamentale avviare un percorso di ridefinizione a livello comunitario del concetto di agricoltore attivo – ha sottolineato Parisi – che risulta oggi troppo generico oltre che distante dal modello italiano, incapace di inquadrare davvero chi lavora e vive davvero di agricoltura”.

L’obiettivo di garantire la sovranità alimentare nell’Ue passa dalla capacità di valorizzare la “voglia di terra” dei giovani europei e, con essa, la modernizzazione del settore. Ne sono un esempio i 52mila imprenditori agricoli under 35 attivi oggi in Italia, in Calabria sono 4800 contraddistinti dalla propensione alla multifunzionalità e all’innovazione affiancando all’agricoltura altre attività come l’agriturismo, la trasformazione, la vendita diretta e le fattorie didattiche ed un grado di istruzione sempre più elevato e professionalizzante.

La crescita dell’export per l’agricoltura nel sud  - conferma Coldiretti Calabria – vede i giovani impegnati in un’agricoltura di qualità che alle nostre latitudini vince la sfida anche sul biologico con il 36,3% della superficie investita a bio.

Ma è anche urgente – ha ribadito Parisi al Commissario - semplificare la burocrazia che soffoca il settore e investire in innovazione e tecnologia. In tale ottica è importante il cambio di passo annunciato dalla Commissione dopo le manifestazioni di Coldiretti a Bruxelles su temi importanti che vanno dall’obbligo dell’origine in etichetta alla lotta alle pratiche sleali fino alle preoccupazioni per il consumo di cibi ultraformulati, abbandonando l’impostazione ideologica che aveva contraddistinto il precedente esecutivo.

Risponde alle richieste Coldiretti anche l’annunciata costituzione da parte della Commissione di un Osservatorio per i terreni agricoli, con l’obiettivo di rendere la terra disponibile ai giovani e contrastarne il consumo e la cementificazione. Una storica battaglia di Coldiretti Giovani, protagonista in Italia di numerose iniziative in tale direzione. Ad Hansen è stata evidenziata anche la fondamentale importanza della gestione della risorsa idrica per evitare lo spopolamento delle aree rurali a rischio desertificazione.

“Per sostenere il ricambio generazionale – ha concluso Parisi - occorrerà però garantire l’autonomia del bilancio della Pac, senza la quale ogni obiettivo in tale direzione è destinato a fallire”.

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