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Il fenomeno dell’eccesso turistico costituisce attualmente tema importante del dibattito pubblico, anche grazie a tutta una serie di proteste che si sono verificate in alcune delle mete turistiche più frequentate del continente europeo, con le più accese a Barcellona e Maiorca. Con questa espressione si intende una situazione in cui l’impatto del turismo supera le capacità fisiche, ambientali, sociali, economiche, psicologiche o politiche dei luoghi in cui accade vedi Venezia o Firenze. Si tratta di dinamiche che hanno delle ripercussioni sia sui residenti delle comunità locali che sui turisti stessi, oltre che sul paesaggio, sui beni culturali e sui servizi presenti all’interno di questi contesti. La misurazione di queste dinamiche è ancora complessa da fare. Si tratta di materia relativamente nuova per le quali ancora non ci sono delle reali linee guida su quali siano gli indicatori da utilizzare. Inoltre, alcune caratteristiche del fenomeno (come la sua stagionalità) rendono ancora più complesse le analisi. Per poter iniziare ad inquadrare il fenomeno è utile valutare lo stato dell’industria turistica nei paesi comunitari, partendo dal numero di strutture ricettive di accoglienza e il numero di posti letto.

Nel suo complesso, l’Unione Europea conta oltre 636mila strutture ricettive con più di 29 milioni di posti letto. In questo dato si comprendono non soltanto gli alberghi ma anche altre strutture di alloggio simili come i B&B oltre a campeggi e aree camperistiche attrezzate.

Negli anni delle restrizioni dovute alla pandemia si registra un calo ma i valori attuali (riferiti al 2023) sono in crescita rispetto al periodo pre-Covid. Per quel che riguarda il numero di strutture ricettive, si registra un incremento del 3% rispetto al 2019 mentre per i posti letto l’aumento è dell’1,5%. Il 21,1% delle strutture turistiche europee si trova in aree urbane centrali, che comprendono il 22,6% dei posti letto. Seguono poi le zone periferiche (32,5% strutture, 33,6% posti letto) e le zone rurali (46,4% e 43,8%). Circa la metà delle infrastrutture turistiche europee si trova in aree costiere (51,1%) e copre il 41,6% dei posti conteggiati.

Come informa Openpolis, su elaborazione dati da Eurostat, in termini assoluti l’Italia è il paese europeo dotato del maggior numero di strutture ricettive (229.513) e di posti-letto (5,2 milioni). Rispettivamente, coprono il 36,1% e il 17,8% dell’offerta nel continente; per quel che riguarda le infrastrutture turistiche, seguono Croazia (117.476, il 18,5%), Germania (48.275, 7,6%) e Francia (29.375, 4,6%). In coda,  tre piccoli paesi dell’unione: Cipro (771, 0,1%), Lussemburgo (357, 0,1%) e Malta (335, 0,1%).

Per quel che riguarda invece i posti-letto, al nostro paese seguono Francia (5.094.909, 17,5%), Germania (3.665.302, 12,6%) e Paesi Bassi (1.400.003, 4,8%). Gli stati caratterizzati da una minore quantità di posti letto sono invece Lussemburgo (57.830, 0,2%), Lettonia (52.263, 0,2%) e Malta (51.041, 0,2%). Occorre evidenziare che risultano mancanti i dati dell’Irlanda mentre quelli della Spagna sono invece parziali, motivo per cui non sono stati considerati nell’analisi.

Questi dati sono disponibili a livello regionale per quasi tutte le aree dell’UE. Per poter permettere di confrontare il dato tra regioni con popolazione differente, è stata calcolata l’incidenza ogni 10mila abitanti. La regione europea con l’incidenza maggiore di strutture ricettive è Jadranska Hrvatska (857,64 ogni 10mila abitanti), che comprende tutta l’area della Croazia. Seguono Ionia Nisia (Grecia, 223,90) e la provincia autonoma di Bolzano (221,55). Tra le prime dieci europee, quattro sono italiane: oltre al territorio già citato, sono presenti anche il Veneto (123,84), la Valle d’Aosta (103,39) e il Friuli-Venezia Giulia (83,07). Sui posti letto invece i valori maggiori si registrano nella regione di Notio Aigaio (Grecia, 9.084,56), Jadranska Hrvatska (Croazia, 8.357,92), Ionia Nisia (Grecia, 7.714,12) e Corsica (Francia, 4.728,77).

È importante notare che valutare l’incidenza delle strutture ricettive turistiche sul territorio è solo uno degli elementi utili per considerare lo stato del turismo in una regione. Di fondamentale importanza è considerare anche la quantità di notti passate dai turisti in un paese, così come l’incidenza del settore nel calcolo del Pil.

Nato a San Giovanni Rotondo (Foggia) il 27 giugno 1978, Raffaello Follieri ha un patrimonio stimato di 30 miliardi di euro.

Follieri ha iniziato la sua carriera come specialista finanziario nel settore dell'investment banking, dove ha sviluppato competenze in negoziazione, gestione, pianificazione strategica e leadership.

Raffaello Follieri è un imprenditore seriale americano di origine italiana, sviluppatore immobiliare, investitore ed esperto finanziario noto per le sue iniziative nel settore dell'energia verde e del commercio di metalli rari. È il fondatore e CEO di Follieri Energy Group, un'impresa di energia verde, e il fondatore di Pasele Ltd., una società con sede a Londra che produce e vende metalli rari in tutto il mondo.

Ed è l'ultimo proprietario del Gruppo Follieri Energy, un'impresa di energia verde che opera attualmente in Italia, Grecia e Medio Oriente. In precedenza, ha fondato e venduto con successo un'azienda italiana di prodotti di bellezza e ha lavorato presso la società di investimento a conduzione familiare, EFFE Holdings. Questa società ha operato con successo nel commercio di petrolio, nell'estrazione mineraria e nel settore immobiliare.

Nel 2002, Follieri ha co-fondato il Gruppo Follieri con suo padre, concentrandosi sul settore dei fondi di investimento immobiliare negli Stati Uniti. In precedenza, aveva fondato e venduto con successo un'azienda italiana di prodotti di bellezza e lavorato presso EFFE Holdings, la società di investimento della sua famiglia, attiva nel commercio di petrolio, nell'estrazione mineraria e nel settore immobiliare.

Follieri è stato arrestato negli Stati Uniti e condannato a 4 anni e mezzo di carcere per frode. L'accusa riguardava l'ottenimento fraudolento di 2,4 milioni di dollari, facendo credere agli investitori di avere legami con il Vaticano. Con quel denaro, acquistò proprietà statunitensi indesiderate della Chiesa cattolica romana a prezzi scontati.

È stato al centro del gossip per il suo fidanzamento con la star di Hollywood Anne Hathaway. Durante la sua scalata negli Stati Uniti, si è avvicinato a figure politiche di rilievo come Hillary Clinton e John McCain, intrecciando una relazione con la famosa attrice.

Nel 2012, ha fondato Pasele Ltd., una società londinese specializzata nella produzione e vendita di metalli rari in tutto il mondo. Questa impresa lo ha posizionato come una figura di spicco nel mercato globale delle materie prime, controllando circa l'otto percento del mercato delle terre rare e gestendo prodotti per un valore di circa 30 miliardi di euro. Le sue abili manovre durante eventi geopolitici, come la guerra in Ucraina e il successivo embargo sui commercianti russi, gli sono valse il titolo di "re delle terre rare".

E anche il fondatore e CEO di Follieri Energy Group, un'impresa di energia verde fondata nel 2012 con sede a Londra, operante in Italia, Grecia e Medio Oriente. L'azienda promuove la transizione dai combustibili fossili alle fonti di energia rinnovabile, in particolare i caricabatterie per veicoli elettrici e la tecnologia dell'idrogeno. Con una capitalizzazione di mercato di 150 milioni di euro, il Gruppo Follieri Energy gestisce un portafoglio consistente di oltre 162 stazioni di servizio e tre impianti di stoccaggio.

La visione di Follieri per il Gruppo Follieri Energy prevede l'espansione delle sue operazioni in Europa, Medio Oriente e Africa, con l'intenzione di quotare il gruppo alla Borsa di Londra entro i prossimi tre anni.

Nell'aprile 2022, Follieri ha ceduto la sua partecipazione di minoranza in BLS SA, una primaria compagnia di navigazione, per 1,5 miliardi di euro.
Follieri risiede in Arabia Saudita. È sposato con Konstantina Koumouri e hanno due figli.

Interessi Calcistici di Raffaello Follieri

Tra i numerosi interessi di Raffaello Follieri c'è anche il calcio. In passato, ha tentato di acquisire il Foggia e il Palermo ma non sono arrivati in conclusione per vari motivi, arrivando persino a puntare all'acquisizione della Roma, in collaborazione con una cordata di ricchi investitori sauditi.

La sua ambizione è di succedere a Dan Friedkin, attuale proprietario della squadra di calcio della Capitale, in carica da tre anni.

Parlando con il corriere del sud, Follieri ha detto di aver avuto due incontri a Londra con Ryan Friedkin, il primo nel dicembre 2022 e il secondo a marzo 2023. In queste occasioni, l'imprenditore italiano ha manifestato il suo interesse per la squadra. 

"Siamo incaricati dal nostro cliente, di seguito indicato come il "Compratore", di scrivervi con l'offerta del nostro cliente (soggetta a contratto) per acquisire il 100% del capitale sociale emesso di AS Roma s.r.l. ("AS Roma") da Romulus and Remus Investments LLC (il "Venditore") (di seguito denominata la "Transazione").Il contenuto di questa lettera costituisce un'offerta non vincolante ("Offerta") per acquisire AS Roma."

Queste sono due righe dalla lettera del uff. legale che si occupa dell'acquisizione della squadra Romana ..

Tuttavia, fino ad ora non è stato raggiunto alcun accordo con il gruppo americano, che per cedere la squadra chiede un miliardo di euro,ma la trattativa sta continuando andando avanti e si stanno aspettando delle notizie positive, presto, dall'imprenditore Follieri... 

 

Nella giovanile e turistica cornice di Trastevere a Roma si è svolto un evento di presentazione denominato “Taste of Nue”, Assaggio di Norimberga, anche in connessione con il nuovo collegamento aereo della compagnia Eurowings tra Roma e la città tedesca, due volte la settimana, il mercoledì e la domenica.
Nue è la sigla aeroportuale che contrassegna l’aeroporto internazionale  intitolato ad Albrecht Dürer, il grande artista rinascimentale, gloria della città. Si è inoltre trattato di un’occasione unica che per degustare le birre della Franconia e le specialità culinarie locali, intramezzate dalla descrizione delle bellezze della città. Hanno curato l’incontro con la stampa Helga Schenk, del marketing Italia dell’ente turismo di Norimberga e Silvia Arai Hoffmann, aviation marketing, senior manager incoming della locale società aeroportuale.
Norimberga è una città che offre una sintesi unica di storia, arte e vita moderna, rendendola una meta imperdibile per ogni viaggiatore. Incastonata nella Franconia bavarese, è un gioiello medievale che vanta un centro storico perfettamente conservato, un’atmosfera magica e un ricco patrimonio storico-culturale. Tra i punti e le attrattive da non perdere, il Castello Imperiale che domina la città dall’alto della collina in un complesso fortificato che racchiude il Palazzo Imperiale, la Cappella Imperiale e il Museo del Castello. La Piazza del Mercato è il cuore pulsante della città, che ospita la Chiesa di San Lorenzo, il pozzo “Schöner Brunnen” e la casa di Albrecht Dürer, pittore e incisore, il più alto rappresentante dell’arte e della cultura del Rinascimento del Nord Europa. Inoltre, mura e torri che cingono il centro storico per 3 km e mezzo con splendide viste panoramiche, il Museo Nazionale Germanico: uno dei più grandi musei di storia culturale della Germania, con una vasta collezione di oggetti che illustrano la storia del paese come il mappamondo più antico ancora esistente nel mondo, di Behaim, risalente al 1492, oggi patrimonio mondiale dell‘Unesco. Uno tra gli oltre 40 musei della città; ma anche il Centro di Documentazione sul Nazismo, che, collocato sui resti dei raduni del partito nazista, narra la storia del regime nazista e del processo. Né sono da trascurare le variegate caratteristiche della città: l’atmosfera medievale: il centro storico, con le sue case a graticcio, le vie acciottolate e le piazze pittoresche, quasi una macchina del tempo, il mercatino di Natale, uno dei più famosi d’Europa, oltre alla gastronomia, con una cucina ricca e gustosa, dove dominano specialità come le salsicce Nürnberger Rostbratwürstl, i crauti e i Lebkuchen (panpepato). Il tutto annaffiato dalla famosa birra artigianale. Esiste addirittura il percorso dei cinque birrifici che, in circa due ore, permette ai birrofili di entrare nei birrifici e assaggiare in loco le varietà.
Nel 2023 i pernottamenti sono aumentati del 15% rispetto al 2022, raggiungendo i 3,5 milioni. Gli arrivi turistici hanno raggiunto 1,9 milioni, il tasso medio di occupazione dei letti è stato del 45%. Rispetto al turismo di tutta la Germania, Norimberga è al di sopra della tendenza. L’industria turistica nazionale ha registrato un aumento complessivo dei pernottamenti dell’8,1% rispetto al 2022, a fronte di un calo dell’1,7% rispetto al 2019. Sono gli Stati Uniti il mercato estero più importante per Norimberga con un totale di 149.846 pernottamenti. Seguono il Regno Unito con 84.601 pernottamenti, l’Italia con 78.963 pernottamenti e l’Austria con 76.470 pernottamenti. Ad eccezione dell’Italia, tutti questi mercati principali hanno registrato una crescita a due cifre rispetto al 2022. In buona tendenza il flusso di italiani nel primo trimestre 2024, con 24.251 pernottamenti, pari al +14,77% sullo stesso periodo del 2023.
Buon viaggio e buone vacanze a Norimberga !

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