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File di persone con il biglietto in mano in attesa di vedere lo spettacolo. Tutti esauriti gli oltre 2.200 posti per tutte e cinque le serate della tournée. Ma soprattutto standing ovation del pubblico, che ha applaudito calorosamente la Compagnia diretta da Eleonora Abbagnato, i solisti e il Corpo di Ballo con gli interpreti principali che si sono alternati sul palco nel Lago dei cigni firmato da Benjamin Pech.

È stato un grande successo il debutto assoluto del Teatro dell’Opera di Roma al Gran Teatre del Liceu di Barcellona, che ha lasciato un segno profondamente positivo, sia per la fondazione capitolina sia per il teatro lirico spagnolo. Una tournée impegnativa, con cinque serate, dal 19 al 23 luglio, e con un titolo imponente come il Lago dei cigni che in questa produzione vede in scena oltre 70 ballerini.

Nei ruoli di Odette/Odile e del Principe Siegfried sono stati applauditi Fumi Kaneko con Vadim Muntagirov (19 e 21 luglio) e poi i primi ballerini dell’Opera di Roma Michele Satriano e Marianna Suriano (20, 22 e 23 luglio), lei nominata appena un mese fa sul palcoscenico del Costanzi proprio in questo balletto; insieme a loro le étoiles Rebecca Bianchi (20 e 22 luglio) e Alessandra Amato (19 e 21 luglio) interpreti della danza russa e Alessio Rezza (19 e 21 luglio), che si è alternato con il solista Mattia Tortora (20, 22 e 23 luglio) nel ruolo di Benno. Ma il successo è stato collettivo: dei danzatori, dell’Orquesta del Gran Teatre del Liceu diretta da Koen Kessels nella musica di Čajkovskij, del coreografo Benjamin Pech che ha firmato questa originale rilettura del grande classico del repertorio, delle maestranze impegnate per mettere in scena l’elegante allestimento del Teatro dell’Opera di Roma firmato Aldo Buti (scene e costumi) e Vinicio Cheli (luci).

Ottima anche l’accoglienza della stampa spagnola. Scrive Maricel Chavarría su ‘La Vanguardia’: «Quella di ieri è stata una di quelle rare occasioni per affermare che lo stesso standard che si dà a una Traviata deve essere dato a un Lago dei Cigni». O ancora Laia Carpio su ‘Diari de Barcelona’: «Immaginate il concetto di bellezza più classico. La Venere di Botticelli, la Cappella Sistina ... È una perfezione che giace dormiente, un concetto intangibile che sboccia da dentro come un fiore. Questa sensazione è stata condivisa da tutti gli spettatori del Gran Teatre del Liceu durante l’interpretazione di questo spettacolo».

«Questo successo – dice il sovrintendente Francesco Giambrone – è la conferma di quanto sia giusto e importante che un teatro investa sulla danza, così come l’Opera di Roma sta facendo e continuerà a fare. Essere presenti nella stagione di una grande istituzione internazionale e ottenere un successo così straordinario conferma il livello di eccellenza raggiunto negli anni grazie al prezioso lavoro di Eleonora Abbagnato e all’impegno di tutti. È stato un anno molto significativo per il nostro Corpo di Ballo, e siamo pronti per le nuove e importanti sfide che ci aspettano».

In novembre la compagnia è attesa per il debutto a Liegi: con Giselle di Carla Fracci, in scena dal 14 al 17 novembre all’Opéra Royal de Wallonie, si concludono le tournée internazionali della fondazione capitolina di questo 2024.

 

GRAN TEATRE DEL LICEU, BARCELLONA

prima rappresentazione venerdì 19 luglio, ore 19.30

repliche

sabato 20 luglio, ore 19.00

domenica 21 luglio, ore 18.00

lunedì 22 luglio, ore 19.30

martedì 23 luglio, ore 19.30

 

Il lago dei cigni

Musica Pëtr Il’ič Čajkovskij

DIRETTORE Koen Kessels

COREOGRAFIA Benjamin Pech

SCENE e COSTUMI Aldo Buti

LUCI Vinicio Cheli

INTERPRETI PRINCIPALI

Odette/Odile e Siegfried  Fumi Kaneko e Vadim Muntagirov 19 e 21 luglio

                                           Marianna Suriano e Michele Satriano 20, 22 e 23 luglio

 

Benno                                Alessio Rezza 19 e 21 luglio

                                           Mattia Tortora 20, 22 e 23 luglio

 

Danza Russa                     Alessandra Amato 19 e 21 luglio

                                           Rebecca Bianchi 20 e 22 luglio

                                           Giulia Festinese 23 luglio

 

ÉTOILES, PRIMI BALLERINI, SOLISTI E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

 

ORQUESTA DEL GRAN TEATRE DEL LICEU

ALLESTIMENTO TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

La splendida cornice dell'isola di La Maddalena, dal 26 al 28 luglio, ospiterà il primo dei due momenti con cui quest’anno la storica manifestazione “La valigia dell’attore”, concepita e realizzata dall’Associazione Quasar, tributerà un omaggio a Gian Maria Volonté e all’arte della recitazione che rappresenta la passione, il talento e l'impegno di una carriera.

Un doppio contributo concepito in occasione dei trent'anni della scomparsa del grande attore, che, noto per la sua straordinaria capacità di incarnare personaggi complessi e sfaccettati, ha rappresentato un punto di riferimento per il cinema e il teatro italiani, elevando l'arte della recitazione a nuovi livelli e influenzando generazioni di attori e registi con la sua passione e il suo talento ineguagliabile.

Mentre a dicembre si terrà l’atto conclusivo di questa celebrazione che coincide con la ventunesima edizione del festival, il debutto è fissato come di consueto presso la Fortezza I Colmi, venerdì 26 luglio, con l’anteprima del film Il sogno dei pastori di Tomaso Mannoni, preceduto dall’incontro con il regista e i due protagonisti dell’opera, Astrid Meloni e Alessandro Gazale.

Il film è un omaggio alla Sardegna con una storia intensa e affascinante, radicata nelle sue tradizioni pastorali e bellezze naturali, che esplora tematiche universali come il conflitto tra progresso e tradizione, il valore della comunità e il legame indissolubile tra uomo e natura.

Ignazio, pastore di generazione in generazione, vive con sua sorella Antonietta nel casale di famiglia in Barbagia. Una nuova malattia e il crollo del prezzo del latte minacciano il loro futuro e quello degli altri pastori locali, portandoli a organizzare uno sciopero per richiedere aiuti economici allo Stato. Quando un misterioso straniero di nome Andrea arriva in paese, Ignazio lo ospita, e Andrea, colpito dalla loro difficile situazione, propone di lanciare una campagna di crowdfunding come soluzione alternativa. Ma non tutto andrà come si sperava...

Presentato precedentemente al COLIFFE - COLiseum International Film Festival, RIFF - Rome Independent Film Festival e Matera Film Festival,  Il sogno dei pastori è stato elogiato dalla critica per la sua rappresentazione autentica delle difficoltà dei pastori sardi e la profondità con cui esplora temi attuali come il conflitto tra Natura e Tecnologia, offrendo una riflessione non solo sui facili e temporanei profitti ottenuti dal web, ma anche sulla forza della comunità e degli individui.  Con semplicità e al contempo assenza di pesantezze concettuali, il film è apprezzabile per lo spessore con cui analizza il microcosmo delle comunità tradizionali capace di rimanere coese e resistere all'avanzata delle trasformazioni attuate dal capitalismo.

Le serate del festival saranno condotte da Fabrizio Deriu, Fabio Ferzetti, Boris Sollazzo e regolarmente aperte dalla sigla "La valigia dell'attore", con un carosello di immagini delle scorse edizioni del festival, a cura di Santo Acciaro. 

IL SOGNO DEI PASTORI (opera prima)

Regia di: Tomaso Mannoni

Cast: Fabio Fulco, Alessandro Gazale, Astrid Meloni, Federico Saba

Sceneggiatura: Tomaso Mannoni, Armando Maria Trotta

Fotografia: Matteo De Angelis

Montaggio: Ambrogio Nieddu

Scenografia: Marianna Sciveres

Costumi: Ginevra Polverelli

Musica: Mauro Palmas

Produzione: Ombre Rosse Film Production, Blue Film, Rai Cinema, con il contributo del Ministero della Cultura, con il sostegno di Regione Sardegna, Fondazione Sardegna Film Commission

Paese: Italia

Anno: 2023

Durata: 90'

Premi e festival: RIFF - Roma Independent Film Festival 2023: Feature Film Competition

Tomaso Mannoni

Regista e sceneggiatore, ha frequentato la scuola di cinema Holden e studiato cinema documentario. Dal 2004 inizia a realizzare documentari che vengono selezionati in numerosi festival internazionali in cui si aggiudica premi prestigiosi: il suo "The Wash" è stato finalista nella cinquina Nastri d'Argento corti nel 2019, mentre il documentario "Fino in fondo", co-diretto con Alberto Badas, ha vinto per la miglior regia al festival Cinemavvenire Overlook di Roma nel 2014 ed è stato selezionato al Milano film festival. Nello stesso anno partecipa al film collettivo "25 ottobre 2014" ideato e coordinato da Citto Maselli. Tra il 2005 al 2007 ha lavorato per Sky Cinema realizzando diversi cortometraggi. "Il Sogno dei Pastori", del 2023, è il suo primo film a soggetto.

Alessandro Gazale

Alessandro Gazale (1961) è attore e docente di scienze motorie di Sassari.

Attivo dal 1979 tra radio e teatro, esordisce sul grande schermo nel 2014 con “Perfidia” diretto da Bonifacio Angius, film vincitore del Premio Giuria Giovani al Festival di Locarno. Nel 2019, nuovamente diretto da Angius, è il protagonista di “Ovunque Proteggimi”. Grazie alla sua interpretazione vince il Premio Vittorio Gassman come migliore attore protagonista al Bif&st (Bari International Film Festival), la Menzione Speciale al Festival La Valigia dell’Attore a La Maddalena e il Premio come Migliore Attore Protagonista al ValdarnoCinema Film Festival.

Nel 2022 è al Festival del Cinema di Torino con “Ipersonnia” di Alberto Mascia. Lo stesso anno è tra i protagonisti di “Tutti i cani muoiono soli” di Paolo Pisanu e di “Il sogno dei pastori” di Tomaso Mannoni.

Di prossima uscita il film “La guerra di Cesare”, scritto e diretto dal regista Sergio Scavio.

Dal 2022 è nel cast della serie Sky “Il Re” con Luca Zingaretti, diretta da Giuseppe Gagliardi.

Astrid Meloni

Si laurea in Psicologia all’università La Sapienza di Roma.

Prosegue il suo percorso formativo conseguendo il diploma di recitazione al Centro Sperimentale di Cinematografia e successivamente viene selezionata per la Masterclass Europea de l’Ecole des MaÎtres condotta da Christiane Jatahy.

Inizia la sua carriera in teatro con il regista Reza Keradman che la sceglie come co-protagonista, insieme a Monica Samassa, di “Dopo la prova” di Ingmar Bergman. Dal 2012 al 2014 è la Regina Elizabeth nella pièce teatrale “Il discorso del Re” accanto a Filippo Dini; dal 2015 al 2017 è Toni nello spettacolo "Scandalo" di A. Schnitzler per la regia di Franco Però e con Stefania Rocca, prodotto dal TSFVG. Nel 2017 è protagonista di "Nozze di sangue" per la regia di Serena Sinigaglia prodotto dal Teatro Stabile di Sardegna. Lo stesso anno partecipa allo spettacolo “Disgraced”, con la regia di Martin Kušej prodotto dal Teatro Stabile di Torino con Paolo Pierobon. Per la tv nel 2011 è Simonetta Cesaroni nel film “Il delitto di Via Poma” con la regia di Roberto Faenza. Nel 2016 lavora al film "l'Equilibrio" di Vincenzo Marra e nel 2018 all’opera seconda di Gabriele Mainetti dal titolo “Freaks out”. Tra il 2019 e il 2020 partecipa a vari film e serie TV: il film di Cristina Comencini “Tornare”, l’opera prima di Marcello Di Noto “L’amore non si sa”, la docu-fiction Rai “Storia di Nilde” di Emanuele Imbucci e poi “Luna nera” con la regia tutta al femminile di Francesca Comencini, Susanna Nicchiarelli e Paola Randi. Nel 2021-2022 è tra i protagonisti di “Alla vita” per la regia di Stephane Freiss e di “Ipersonnia” film cinema opera prima di Alberto Mascia e coprotagonista di “Il sogno dei Pastori”, diretto da Tomaso Mannoni. Successivamente partecipa alle serie TV “The Swarm” di Luke Watson e Barbara Eider e “Home For Christmass” di CRIC.

Nel 2023 è Maria Stella, moglie di Fabrizio, nella serie tv Netflix “Il Gattopardo”, diretta da Tom Shankland, Laura Luchetti e Giuseppe Capotondi. È tra i protagonisti di “Nudes”, serie Rai Play diretta da Laura Luchetti e di “Il primo figlio”, film horror e opera prima della regista Mara Fondacaro.

Crede nel futuro e nella bellezza.

LA VALIGIA DELL’ATTORE

Organizzazione: Associazione culturale Quasar

Direzione artistica: Giovanna Gravina Volonté, con la collaborazione di Fabrizio Deriu, Fabio Ferzetti, Boris Sollazzo

Direzione generale: Fabio Canu, Giovanna Gravina Volonté, con la collaborazione di: Dario Maiore, Nicola Mondanese, Adriano Tovo, Monica Bulciolu, Francesca Forcolin, Manuel Martina, Irene Galante, Gianna Sini, Gabriele Cardu, Maria Grazia Fresu, Giuseppe D’Oriano

Regia Audiovisiva: Santo Acciaro

Riprese Audiovisive: Federica Biosa, Roberta De Marzo

Service e allestimenti: Ke Spettacolo, Antonello Testone, Gian Maria Brocca

Webmaster: Giorgia Nicoli

Fotografi: Nanni Angeli, Fabio Presutti

 

Fonte Uff.St E.Castiglioni

 

Magia e fantasia, un trionfo di colori a ritmo di musica targati Disney. Ha fatto registrare il tutto esaurito la prima proposta sinfonica del Caracalla Festival 2024, Fantasia Disney Live in Concert. Martedì 23 luglio, al Teatro Grande alle ore 21.30, i momenti più salienti tratti dai due film d’animazione più straordinari e rivoluzionari della Disney, Fantasia e il suo sequel Fantasia 2000, saranno proiettati su un grande schermo e accompagnati dalla colonna sonora eseguita dal vivo dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Sul podio, Timothy Brock, che torna a Caracalla dopo lo straordinario successo della prima mondiale della versione restaurata di The Great Dictator di Chaplin lo scorso anno.

Il celebre Fantasia, uscito nel 1940, si affermò in poco tempo come pietra miliare del cinema d’animazione. Frutto del genio di Walt Disney, il film rappresentò l’apice del desiderio del visionario creativo di fondere in un lungometraggio immagini in movimento e musica sinfonica. Il sogno di realizzare, da quella prima esperienza, una serie animata in più segmenti proseguì nel 1999, con Fantasia 2000. Così, Fantasia Disney Live in Concert raccoglie le scene più iconiche dei due film, mentre l’Orchestra della Fondazione Capitolina esegue in sincrono le celebri pagine sinfoniche che le accompagnano: la Sinfonia Pastorale di Beethoven, durante la quale galoppano centauri e cavalli alati, la suite dall’Oiseau de feu (L’uccello di fuoco) di Stravinskij, sulle immagini di un etereo Spirito della Primavera che risveglia un vulcano addormentato, la Gioconda di Amilcare Ponchielli, che accompagna una leggiadra danza di ippopotami in tutù. Ma anche la suite da Lo schiaccianoci di Čajkovskij, il Claire de lune di Debussy, Pomp and Circumstances di Elgar, Pini di Roma di Respighi, la Sinfonia n. 5 di Beethoven. Fino all’episodio più iconico: quello dell’Apprenti Sorcier (L’Apprendista Stregone) di Paul Dukas, il capolavoro in cui Topolino è l’impacciato apprendista di un mago severo.

L’evento fa capo a Disney Concerts, la divisione di Disney Music Group, il ramo musicale di The Walt Disney Company, che produce concerti e tournée e concede in licenza contenuti musicali e visivi Disney a orchestre sinfoniche e organizzatori su scala mondiale. Il catalogo Disney Concerts comprende una varietà di proposte che vanno dai concerti dal vivo con proiezione di film a concerti strumentali, fino a produzioni multimediali accompagnate da cantanti e cori. Sono 575 le esibizioni che l’anno scorso si sono tenute nelle più importanti sale da concerto del mondo, tra le quali il Lincoln Center, il Royal Albert Hall, la Sydney Opera House, il Tokyo Forum e l’Hollywood Bowl, presentando titoli come “Star Wars” Film Concert Series (Episodi IV-VII), “La Bella e la Bestia”, “La Sirenetta”, “Fantasia”, “Pixar in Concert”, “The Nightmare Before Christmas”, “Alice nel Paese delle Meraviglie”, “Frozen – Il Regno di Ghiaccio”, “Ratatouille”, la serie dei “Pirati dei Caraibi” (Episodi I-IV) e le “Sinfonie Allegre”. Sono attualmente in fase di sviluppo diverse produzioni di concerti e tour ripresi dai film di animazione e live action firmati Disney, Pixar, Lucasfilm e Marvel.

 

Fonte uff.st teatro del opera di Roma

 

 

 

Roberto Bolle è uno degli artisti italiani più conosciuti e apprezzati nel mondo e ciò nonostante non si ferma mai. È sempre in moto, alla ricerca di strade nuove, nuovi linguaggi, sperimentazioni, sinergie, incontri tra le arti attraverso e al servizio di quella cui ha dedicato la sua vita: la danza. I gala sono solo uno dei modi che ha scelto per portarla fuori dai teatri, alla portata di tutti. Con questa missione, negli anni, ha dimostrato di saper giocare con il fuoco. Non è un caso quindi che sia arrivato Prometheus, uno dei pezzi inediti della serata Roberto Bolle and Friends in scena il 19 e 20 luglio al Caracalla Festival 2024, la stagione estiva del Teatro dell’Opera di Roma: il pezzo, pensato e realizzato dallo stesso Bolle con il coreografo Massimiliano Volpini, porta in scena la leggenda del titano che ha rubato il fuoco agli dei per farne dono agli uomini. 

Una sfida impensabile, ardua, impervia che gli costerà la vita, ma che per l’umanità vuol dire progresso, conoscenza, futuro. Il danzatore si arrampica su una scenografia fatta di tubi, si contorce, sinuoso e forte, fino ad arrivare al fuoco, reale, che ruba agli dei per condividerlo con gli uomini. Un pezzo di grande impatto e suggestione, ancor più nella cornice delle antiche Terme romane, tappa imprescindibile dei tour dell’artista dal 2011, luogo di una tale energia e bellezza da fondersi con la danza e amplificare l’impatto emotivo dello spettacolo.

Il resto della serata è, come sempre, un extra-ordinario viaggio nel repertorio classico e contemporaneo del balletto, in cui il pubblico è accompagnato da grandi stelle internazionali. 

Come António Casalinho impegnato in due pezzi di grande sapienza tecnica come Les Bourgeois di Ben Van Cauwenbergh ed Esmeralda di Marius Petipa, quest’ultimo accanto a Margarita Fernandes. E poi Tatiana Melnik e Giorgi Potskhishvili straordinari protagonisti del passo a due di Don Chisciotte sempre di Petipa. Nicoletta Manni danza La Luna sull’Adagio del Concerto per violino in Mi maggiore di Bach, il balletto creato da Murice Béjart negli anni settanta per Luciana Savignano e che lei stessa ha trasmesso all’étoile del Teatro alla Scala di Milano. 

Manni è attesa nella stagione di balletto 2024/25 al Teatro Costanzi dove debutterà nell’Onegin di Cranko. La danza classica contemporanea è ben rappresentata con un pezzo affascinante come II di Philippe Kratz. Anche il nome di questo coreografo, appena nominato direttore artistico del Nuovo Balletto di Toscana, compare nel cartellone di danza 2024/25 dell’Opera di Roma, con cui debutterà in occasione del “Trittico Contemporaneo”. 

Della sua coreografia nella Serata Roberto Bolle and Friends sono interpreti Casia Vengoechea e Toon Lobach, partner dello stesso Bolle nel passo a due de Les Indomptés di Claude Brumachon. Completano il programma i passi a due di Roberto Bolle con la splendida Melissa Hamilton, Qualia di Wayne Mc Gregor e Lightness of Being di Craig Davidson, e un altro assolo questa volta di Simone Valastro su musica di Max Richter: Chiaroscuro.

Fonte Uff.St Teatro del Opera di Roma
 

Protagonista di un videogioco, alter ego virtuale di una ragazza che si isola dal mondo rinchiudendosi nella sua stanza. La Turandot pucciniana come esplorazione di quel fenomeno di ritiro sociale volontario che in Giappone è noto come hikikomori, e che anche in Italia, nell'ultimo anno, ha interessato quasi 50 mila ragazzi, come ha recentemente reso noto il Ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara in una relazione al Parlamento. 

«Giovani che non studiano, non lavorano e non hanno nessun progetto di vita, e la cui unica mediazione con il mondo avviene attraverso un computer», dice il regista Francesco Micheli che, pochi giorni dopo Tosca, torna al Caracalla Festival firmando anche l’ultima opera del compositore lucchese, in scena con otto repliche dal 16 luglio al 10 agosto ed eseguita nella versione lasciata incompiuta da Puccini, interrotta al compianto per la morte di Liù. Anche questo allestimento, secondo omaggio dell’Opera di Roma a Puccini nel centenario dalla scomparsa, è proposto con il progetto scenografico di Massimiliano e Doriana Fuksas e lo stesso team creativo di Tosca: drammaturgia di Alberto Mattioli, costumi di Giada Masi, luci di Alessandro Carletti e video di Luca Scarzella, Michele Innocente e Matteo Castiglioni. I movimenti coreografici sono di Mattia Agatiello. A dirigere è Donato Renzetti.

«Abbiamo immaginato che dietro a Turandot ci fosse una di quelle tante hikikomori - prosegue Francesco Micheli -, una ragazza rinchiusa nella propria camera che si è inventata un videogame in cui Turandot è il suo avatar. Una creatura fantastica che le assomiglia tantissimo, e che sfida tutti gli avventori del grande impero di Internet in un gioco in cui chi muore perde la testa, o meglio, perde la propria vita virtuale. Calaf, invece, è un giovane senza nome, un principe antisocial che, si spera, scioglierà il ghiaccio che blocca la giovane Turandot, e così la ragazza che sta dietro di lei e che rappresenta i tanti giovani d’oggi che vivono questa condizione»

Ad alternarsi nel ruolo della protagonista Angela Meade (16, 25, 28 luglio; 2 e 4 agosto) e Lise Lindstrom (6, 8 e 10 agosto), apprezzatissima protagonista del recente allestimento della Salome di Strauss con la regia di Barrie Kosky al Teatro Costanzi.  Tra le voci più richieste del momento, Meade torna a cantare con l’Opera di Roma dopo il successo dell’Ernani del 2022 e sale per la prima volta sul palcoscenico di Caracalla a poco più di un mese dal suo debutto nel ruolo della principessa Turandot alla Los Angeles Opera. Nella parte di Calaf sono invece impegnati Luciano Ganci (16 luglio; 2, 4, 6, 8 agosto), Brian Jagde (25, 28 luglio) e Arsen Soghomonyan (10 agosto); in quella di Liù Maria Grazia Schiavo (16, 25, 28 luglio; 4 agosto) e Juliana Grigoryan  (2, 6, 8 e 10 agosto). Piero Giuliacci canta l’imperatore Altoum, Alessio Cacciamani Timur. Ping, Pong e Pang sono rispettivamente interpretati da Haris Adrianos, Marcello Nardis e Marco Miglietta. Mattia Rossi, dal progetto “Fabbrica” Young Artist Program dell’Opera di Roma, è impegnato nella parte di Un mandarino. Come Principe di Persia si alternano Giuseppe Ruggiero (16 luglio, 28 luglio e 4, 8 agosto) e Giordano Massaro (25 luglio e 2, 6 e 10 agosto). Orchestra e coro, diretto da Ciro Visco, con la partecipazione della Scuola di Canto Corale, sono della Fondazione Capitolina.

CARACALLA FESTIVAL 2024

Turandot
Musica di Giacomo Puccini
Dramma lirico in tre atti
Libretto di Giuseppe Adami e Renato Simoni
DIRETTORE Donato Renzetti
REGIA Francesco Micheli

MAESTRO DEL CORO Ciro Visco
PROGETTO SCENOGRAFICO Massimiliano e Doriana Fuksas
COSTUMI Giada Masi
VIDEO Luca Scarzella, Michele Innocente, Matteo Castiglioni
MOVIMENTI COREOGRAFICI Mattia Agatiello
LUCI Alessandro Carletti
DRAMMATURGIA Alberto Mattioli
PERSONAGGI E INTERPRETI
TURANDOT Angela Meade / Lise Lindstrom 6, 8, 10 agosto
CALAF Luciano Ganci /Brian Jagde 25, 28 luglio / Arsen Soghomonyan 10 agosto
LIÚ Maria Grazia Schiavo /Juliana Grigoryan 2, 6, 8, 10 agosto
L'IMPERATORE ALTOUM Piero Giuliacci
TIMUR Alessio Cacciamani
PING Haris Adrianos
PONG Marcello Nardis
PANG Marco Miglietta
UN MANDARINO Mattia Rossi *
PRINCIPE DI PERSIA Giuseppe Ruggiero / Giordano Massaro 25 luglio e 2, 6 e 10 agosto

Fonte ufficio stampa teatro dell'opera di Roma  

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