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La Cerimonia di premiazione  della VIII edizione del Premio Cesare Zavattini si terrà domenica 29 settembre 2024 a Roma, alle ore 11:00, presso il Cinema Intrastevere (Vicolo Moroni 3, Roma). Nel corso dell'evento saranno consegnati i riconoscimenti assegnati dalla Giuria all’autore e alle autrici dei tre progetti vincitori, Maurizio Dall’Acqua, Giulia Claudia Massacci e Federica Cozzio, e all'autore del progetto che ha ricevuto la Menzione speciale dedicata a Chiara Rigione, Marco Mingolla.

Interverranno i componenti della Giuria, presieduta dal regista e montatore Jacopo Quadri e composta dal regista Franco Angeli, dal critico cinematografico e saggista Alberto Crespi, dalla produttrice Antonella Di Nocera e dalla ricercatrice Cecilia Spano; il presidente della Fondazione AAMOD Vincenzo Vita e i rappresentanti  degli Enti che hanno sostenuto e collaborato con l’iniziativa; il direttore del Premio Antonio Medici, la coordinatrice Aurora Palandrani, i tutor che hanno seguito lo sviluppo dei progetti, Luca Onorati, Giovanni Piperno e Chiara Ronchini.

Di seguito le motivazioni con cui la Giuria  ha scelto i progetti vincitori e assegnato la Menzione speciale:

La figura umana di Giulia Claudia Massacci: per la sensibilità con cui si accosta ad un tema etico e scientifico di grande rilevanza, quello del rapporto dell’uomo con il mondo animale, attraverso il lavoro critico su un vasto repertorio di immagini filmiche che veicolano pratiche di dominio e ideologie di consumo, ponendosi l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza sulle responsabilità umane.

Il tempo negato di Maurizio Dall’Acqua: per il profondo coinvolgimento con cui indaga, attraverso un prezioso archivio privato, la storia di una frattura creatasi nella famiglia dell’autore in seguito ad un evento drammatico da tutti rimosso, anche a causa di consuetudini e valori tipici di una piccola comunità, e per il desiderio di rimettere insieme, con la propria ricerca e il proprio sguardo, i frammenti di quel mondo familiare spezzato.

Riccardo I di Federica Cozzio: per la capacità di prefigurare, anche grazie alla qualità del materiale filmico di repertorio, un appassionato percorso di memoria nella tradizione della marineria dell’area di Comacchio, attraverso la storia di un uomo che si ostina a restaurare un’antica imbarcazione, un tempo in uso, mentre le tecniche e la comunità intorno a lui mutano profondamente, tanto che oggi, dopo la sua morte, il “Riccardo I” ormai in secca va lentamente consumandosi.

Fantasia di Marco Mingolla: per l’originale approccio al riuso creativo del materiale filmico d’archivio che, rielaborato con tecniche grafiche digitali e analogiche, dà consistenza alla creatività di un gruppo di bambini coinvolti in un laboratorio di esplorazione di sé e del mondo, ispirato all’immaginario e alle metodologie di Bruno Munari. Un lavoro sul campo che sarebbe piaciuto molto a Chiara Rigione.

Il Premio Cesare Zavattini/UnArchive è un progetto della Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. L'VIII edizione dell'iniziativa è stata sostenuta sostenuto dal Ministero della Cultura – Direzione Cinema, dalla Regione Lazio, dall’Istituto Luce Cinecittà e dal Nuovo Imaie, con la partnership di Home Movies e la collaborazione della Cineteca Sarda, dell’Archivio delle Memorie Migranti, del Premio Bookciak, Azione!, di Deriva Film, di Officina Visioni, di UCCA e FICC. Media partner: Radio Radicale e Diari di Cineclub.

 

Uff. sta.: E.Castiglioni

Nell’ambito della VII Edizione di Milano Golden Fashion, che avrà luogo venerdì 20 settembre 2024 presso l’Acquario Civico di Milano, il celebre compositore e direttore d’orchestra Marco Werba sarà insignito di un prestigioso riconoscimento per la sua carriera. L'evento, realizzato in collaborazione con la Commissione Pari Opportunità e Diritti Civili del Comune di Milano, mira a celebrare la moda sostenibile e promuovere la diversità, attraverso l'iniziativa “Dalla Passerella al Cambiamento”.

Marco Werba, dopo aver appreso della notizia del premio, ha espresso il suo entusiasmo: “Scrivo colonne sonore da 40 anni. Questa lunga esperienza mi ha permesso di esplorare una vasta gamma di generi cinematografici, culture diverse e prospettive alternative. Ho potuto immergermi in emozioni, colori e luoghi vari, tutti elementi che arricchiscono il mio lavoro”. Werba ha poi aggiunto: “Essere un compositore per il cinema può avere un fascino particolare, perché attraverso la musica si possono trasmettere emozioni intense al pubblico in sala. Proprio come nella moda, dove si gioca con una molteplicità di stili e colori, la musica si esprime attraverso diversi linguaggi e sensazioni. Continuerò a perseguire questo cammino, cercando sempre di comunicare emozioni profonde”.

I Golden Fashion Awards di quest’anno riconoscono il contributo di figure di rilievo nei campi della solidarietà, della musica, della comunicazione, dell’imprenditoria e della memoria. Oltre al premio assegnato a Werba per la musica, tra i premiati del 2024 ci saranno la Dr.ssa Diana De Marchi (Award Solidarietà), Antonio Ciaramella (Award Scrittura e Comunicazione), Loriana Nelli (Award Imprenditoria) e Gianni Graziano, a cui sarà dedicato un Award alla Memoria, rappresentato da Yovana Coronel.

La serata, presentata da Anthony Peth e diretta artisticamente da Graciela Saez, promette di essere un evento raffinato e coinvolgente. Tra i momenti salienti della manifestazione, ci sarà anche la proiezione di un trailer dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, tema centrale dell’edizione di quest’anno.

Numerosi stilisti internazionali di grande fama, come Antonio Chavez, Liss Vidal, Maria Liñan, Madame Leblanche, Carina Galeano, Lucas Escalada, Elvia Cor, Roberta Mellone e Paula Saez, sfileranno con collezioni innovative e sostenibili, rendendo omaggio all’arte e all’impegno sociale attraverso la moda.

 

 

La Mostra internazionale d'arte cinematografica (chiamata comunemente Mostra del cinema di Venezia) è il festival cinematografico che si svolge annualmente in Italia a Venezia (solitamente tra la fine del mese di agosto e l'inizio di settembre), nello storico Palazzo del Cinema sul lungomare Marconi e in edifici limitrofi, al Lido di Venezia e nel resto della laguna. È la manifestazione cinematografica più antica al mondo: la prima edizione si tenne tra il 6 e il 21 agosto 1932.

Il principale tra i premi assegnati è il Leone d'oro, che deve il suo nome al simbolo della città, il Leone di San Marco. Tale riconoscimento è considerato uno dei più importanti dal punto di vista della critica cinematografica. Ogni anno vengono proiettati 140 titoli tra lungometraggi, documentari e progetti speciali, provenienti da tutte le parti del mondo. 

L'81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia edizione si è  svolta nei giorni dal 28 agosto al 7 settembre 2024, si è conclusa col trionfo di The Room Next Door, di Pedro Almodóvar, vincitore del Leone d’Oro come miglior film in Concorso; il Leone d’Argento per la miglior regia a Brady Corbet per The Brutalist; il Leone d’Argento – Gran Premio della Giuria ad April, di Dea Kulumbegashvili; la Coppa Volpi alla miglior attrice a Nicole Kidman per Babygirl di Halina Reijn; la Coppa Volpi al miglior attore a Vincent Lindon per Jouer avec le feu di Delphine Coulin e Muriel Coulin ; il premio per la miglior sceneggiatura è andato invece a Murilo Hauser e Heitor Lorega, per Ainda estou aqui.

Tanti altri sono stati premiati “ l'81ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia nella sala regione Veneto”:

- Premio Cinema Veneto Leone di Vetro "Valorizzazione tramite le produzioni cinematografiche del territorio Veneto e un riconoscimento tramite il premio Leone di Vetro ai protagonisti cinematografici (attori, attrici,  registi, costumisti, fotografi, scenografi, sceneggiatori) che si sono contraddistinti nelle produzioni girate in territorio veneto."

- Il Premio Rodolfo Sonego è il concorso per sceneggiature originali di cortometraggi e lungometraggi di commedia promosso da Fondazione Francesco Fabbri e Piattaforma Lago.  Il premio è dedicato allo sceneggiatore Rodolfo Sonego, padre della commedia all’italiana e creatore, insieme allo stesso attore, del personaggio di Alberto Sordi.  Il Premio Sonego è l’unico concorso in Italia che ogni anno premia 10 sceneggiature dedicando loro sei mesi di weekend intensivi di perfezionamento al fianco di tutor professionisti, workshop dedicati al pitching ed al linguaggio grafico.

- Premio Artist Award dal Canada, hanno ricevuto il premio - due Salentini: Anna Rita Santoro - scrittrice, sceneggiatrice e giornalista, e Ubaldo Santoro - doppiatore e attore. Tra cui la sceneggiatrice Anna Rita Santoro ha ricevuto i complimenti dal grande attore  Hollywood “Kevin Costner”.

- Premio per la decima edizione del concorso nazionale Luciano Vincenzoni riservato a giovani soggettisti e compositori di musiche per film e degli eventi collaterali che si terranno a Treviso nei mesi di Ottobre e Novembre. I premi sono stati attribuiti ai primi e secondi classificati per ciascuna sezione, oltre ad un premio speciale riservato alla miglior commedia, intitolato al produttore Roberto Haggiag.

- Premio per la Cultura Elfica del Dialogo: "della Pace e dei Diritti della Biodiversità per contrastare la violenza di specie, la violenza di genere e per apportare l 'evoluzione antropologica." Premiata "Fatina Sonia" dall' Assessore della Regione Veneto Cristiano Corazzari.

- Premio il film Astral ricordando Sandra Milo: Il Produttore Toffoli, per anni l'associazione inscena onlus e accademia inscena nota accademia di recitazione di Vittorio Veneto al Festival cinematografico con alcuni  dei suoi film sui Santi prodotti in Veneto. Tra cui sono stati tanti i premiati, anche l'attore spagnolo Luis Fernandez De Eribe.   

 

Sono i Principal del Dutch National Ballet Maia Makhateli e Young Gyu Choi – che sostituisce Victor Caixeta, indisposto – i protagonisti de La bella addormentata, in scena da sabato 14 a domenica 22 settembre per la ripresa degli spettacoli dopo la pausa estiva. La georgiana Makhateli ha già conquistato il pubblico del Costanzi ne Il Corsaro e La Bayadère e quello delle Terme di Caracalla nel Gran Gala di Danza. Young Gyu Choi, coreano, è al suo debutto con l’Opera di Roma. Con loro étoiles, primi ballerini, solisti e Corpo di Ballo della Fondazione capitolina sono attesi nella grande favola della tradizione russa. La bella addormentata completa, con Lo schiaccianoci e Il lago dei cigni, la trilogia di Čajkovskij voluta nel cartellone dalla direttrice Eleonora Abbagnato.

Il balletto è proposto nella versione del francese Jean-Guillaume Bart, che ha debuttato con successo nel 2017 ed è stata ripresa nel 2018. «Ho lavorato al balletto in un allestimento storico molto bello – ha dichiarato il coreografo –. Le scene e i costumi di Aldo Buti si adattano perfettamente alla natura della favola tradizionale che deve far sognare. La bella addormentata è soprattutto una storia danzata dove la pantomima è essenziale per dare vita allo spettacolo. 

La narrazione deve essere fluida, fruibile a tutte le persone che devono poter seguire la storia come se fossero al cinema». Bart ha lavorato a questo titolo concentrando l’attenzione sulla coerenza drammaturgica, utilizzando la partitura di Čajkovskij nella sua interezza per dare una maggiore unità teatrale all’opera coreografica e uno spessore ai personaggi. Il Corpo di Ballo, spesso elemento decorativo, ha una diversa vitalità, è parte integrante della storia.

I protagonisti, Aurora e il principe Desiré, sono interpretati dai guest Maia Makahteli e Young Gyu Choi il 14, 17 e 19 settembre. Con loro si alternano le stelle della Compagnia capitolina: Marianna Suriano (15, 18, 20, 21), che debutta nel ruolo a pochi mesi dalla nomina a prima ballerina, e la solista Flavia Stocchi (22), accompagnate dall’étoile Alessio Rezza (22), dal primo ballerino Claudio Cocino (15, 20) e dal solista Mattia Tortora (18, 21).  La malvagia, vendicativa ma, in questa versione, anche seducente fata Carabosse è interpretata dall’étoile Alessandra Amato (14, 17, 19), e poi da Roberta Paparella (15, 20, 22) e Annalisa Cianci (18, 21).

Sul podio Kevin Rhodes dirige l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Scene e costumi sono di Aldo Buti, luci di Vinicio Cheli.

Dopo la prima di sabato 14 settembre (ore 20), La bella addormentata di Čajkovskij, per la coreografia di Jean-Guillaume Bart, torna in scena domenica 15 (ore 16.30), martedì 17 (ore 20), mercoledì 18 (ore 20), giovedì 19 (ore 20), venerdì 20 (ore 20), sabato 21 (ore 18) e domenica 22 settembre (ore 16.30).

 

fonte Teatro dell' Opera di Roma

La strada verso il West ha portato a Pietrastornina! Grande successo ha riscosso la serata di sabato 7 settembre, parte della rassegna “Spaghetti Western Pietrastornina”, dedicata al leggendario duo Bud Spencer e Terence Hill. L'evento ha visto come ospiti d’onore lo sceneggiatore e scrittore Marco Tullio Barboni, figlio del celebre regista E.B. Clucher (alias Enzo Barboni), e Giuseppe Pedersoli, figlio del mitico Bud Spencer.

Centinaia di visitatori hanno affollato il villaggio allestito per ricreare l’atmosfera dei film western, trasformando l’idea degli organizzatori in una realtà vibrante. La partecipazione attiva di artisti e figuranti ha contribuito a rendere la serata un evento memorabile.

Il percorso della serata è stato un viaggio emozionante attraverso i grandi successi cinematografici del duo Spencer-Hill, da “Lo chiamavano Trinità” a “Non c’è due senza quattro”, con tappe dedicate a film iconici come “I due superpiedi quasi piatti”.

Nel corso della serata, Marco Tullio Barboni e Giuseppe Pedersoli sono stati premiati con la “Guglia d’argento”, riconoscimento della terza edizione del “Spaghetti Western Pietrastornina”. A consegnare il premio sono stati il sindaco di Pietrastornina, Amato Rizzo, e Fulvio Urciuolo, presidente dell’associazione organizzatrice. Questo traguardo è il frutto di un impegno corale, con la collaborazione del gruppo “Camposecco Far West”, che ha contribuito instancabilmente al successo dell’evento.

Il Cinema, con la sua capacità di unire passioni e storie diverse, ha dimostrato ancora una volta il suo potere: la strada verso il West è tracciata, e la serata del 7 settembre ne è stata una conferma tangibile. La serata è stata arricchita da balli e canzoni a tema western, che hanno accompagnato il talk pubblico con Marco Tullio Barboni, il quale ha ricordato con affetto la figura di suo padre, mentre Giuseppe Pedersoli ha condiviso ricordi e aneddoti sul suo leggendario genitore, Carlo Pedersoli, meglio noto come Bud Spencer.

Durante la serata, ci sono stati anche collegamenti video in diretta con figure storiche del mondo del cinema western. Tra questi, Elena Pedemonte, che ha interpretato Giuditta in “Lo chiamavano Trinità”, si è collegata dal Messico, mentre il cantante Annibale Giannarelli, noto per il celebre brano “Trinity”, ha partecipato dalla Germania. Infine, Andy Luotto ha contribuito con il suo intervento emozionante, direttamente dalla cucina del suo ristorante, dedicando al pubblico la ricetta degli spaghetti al pomodoro, piatto amato da Spencer e Hill.

Marco Tullio Barboni ha offerto una riflessione personale e pubblica sull’opera di suo padre, ricordato come uno degli innovatori del genere “fagioli western”, reso celebre dal film “Lo chiamavano Trinità”. Quest’ultimo, con il suo tono leggero e parodistico, ha ribaltato le convenzioni del western tradizionale, imponendosi come un classico amato da generazioni.

Giuseppe Pedersoli, dal canto suo, ha seguito le orme del padre nel mondo del cinema come sceneggiatore e produttore, dividendosi tra l’Italia e l’estero, e continuando a portare avanti l’eredità della famiglia Pedersoli con grande professionalità.

Una serata di cinema, ricordi e passioni, che ha celebrato non solo la storia del western italiano, ma anche l’importanza della famiglia e delle tradizioni cinematografiche che continuano a vivere attraverso le nuove generazioni.

Fonte L.Bernardini Uff.St.

 


 

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