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Giovedì, 01 Maggio 2025

Sento il dovere di ricordare il caro amico Alberto Maira (1956-2025), responsabile regionale di Alleanza Cattolica per la Sicilia, che ci ha lasciato proprio nel giorno della Resurrezione di Nostro Signore. Alberto per me è rimasto sempre un punto di riferimento associativo culturale e politico. Nonostante il mio allontanamento dalla Sicilia, con lui, ho mantenuto sempre un canale comunicativo, al punto che l'ho scelto per la presentazione del mio unico libro pubblicato. Alberto oltre alle sue spiccate doti intellettuali, era un uomo di pace, di armonia, una persona che rassicurava. Penso di non sbagliarmi ma per certi versi assomigliava molto a Enzo Peserico un altro grande militante di Alleanza Cattolica che ci ha lasciato prematuramente. 

Alberto ha dedicato la sua vita per Dio, per la sua famiglia, per la Patria e per Alleanza Cattolica. Una vita nobile, disinteressata, generosa, fino alla fine, non ha mai fatto mancare il suo apporto nonostante le sue malattie. Ha costruito una vera comunità senza albagia con amore e fiducia sempre anzitutto nella Provvidenza malgrado sofferenze e le prove personali e familiari. Un galantuomo buono e gentile che non si risparmiò mai. Alberto era anche Referente per Caltanissetta della Delegazione della Sicilia Occidentale del Sacro Militare Ordine Costantiniana di San Giorgio. E’ stato presidente dell’Istituto “Testasecca” di Caltanissetta. Fu anche un editore coraggioso e libero con la sua edizione Krinon e ottimo saggista, collaboratore di giornali e riviste tradizionali, dove ha sempre manifestato quella autentica cultura conservatrice e tradizionale. Termino questo mio breve intervento con le significative parole del professore Tommaso Romano, direttore dell' Edizioni Thule di Palermo, grande amico ed estimatore di Maira, “So, sappiamo,di poter pregare adesso per chi senza dubbi è nel Paradiso dei Giusti e dei santi e a Lui ci rivolgiamo e mi inchino sapendo di avere un beato che vive in Dio in cui ha creduto e per il Quale si è battuto nel nome di Cristo una intera vita. Addio Alberto carissimo, consola come sai tua moglie Giosina tua figlia e i tuoi parenti e tutti coloro che hai incontrato donando certezze fede e Valori”.

Le dune di sale sulla laguna, il sole che lentamente accarezza il paesaggio: il tramonto sulle Saline di Marsala è tra i più belli al mondo. Se quel tramonto fosse una donna, sarebbe Rosaline. Se fosse un vino, le sue nuance rosa e i suoi particolari sentori sarebbero un invito al viaggio sensoriale che conduce in Sicilia.

La novità di Colomba Bianca - presentata al Vinitaly 2025 - celebra l’innovazione e la visione di un futuro che fa del vino un’esperienza di piacere. Rosaline è un vino affascinante e sensibile alle tendenze contemporanee, trae ispirazione dalla femminilità: «Abbiamo imbottigliato l’espressione di un territorio unico, il West Sicily, dove produciamo vino rosè percorrendo le vie di una ricerca sofisticata in ogni dettaglio», spiega Dino Taschetta, presidente della cantina Colomba Bianca che in provincia di Trapani coopera con oltre 2400 vigneron.

L’etichetta di Rosaline, dal tratto aggraziato dell’artista contemporaneo marsalese Fabio Ingrassia, anticipa la bellezza e l’incanto che il vino rivela al palato. Lo stile di questo vino traspare dalla veste di una bottiglia satinata, è svelato nel gusto con intuizioni di perlage al palato e continua nel suo profumo armonioso. Al bicchiere è molto apprezzabile per un aperitivo, preludio di momenti felici, si accosta bene sulle tavole gourmet. È un vino fermo, elegante, fresco, che ama raccontarsi in ogni sorso. Ottenuto dal terroir unico dei vigneron di Sicilia, Rosaline nasce dall’uvaggio di pignatello e zibibbo accuratamente selezionati.

«Rosaline racconta la bellezza autentica della nostra terra – sottolinea Giuseppe Gambino, direttore vendite e sviluppo commerciale della cooperativa vitivinicola siciliana - qui la luce, il mare e la terra si fondono in un’armonia straordinaria. Questo vino è l’espressione di un apprezzamento sempre crescente per i rosati, capaci di coniugare freschezza, eleganza e versatilità. L’unicità dei vitigni autoctoni marsalesi viene qui interpretata con gusto e cultura, dando vita a un vino che sorprende per la sua identità e bevibilità».

«La creazione di questo vino – racconta Mattia Filippi enologo fondatore di Uva Sapiens, che guida la direzione tecnica di Colomba Bianca assieme a Ivan Cappello – non è partita da esigenze commerciali, come spesso capita, ma dal sogno di rendere liquide le emozioni, i ricordi. Con Rosaline abbiamo imbottigliato il tramonto più iconico della Sicilia, un momento di bellezza unica da cogliere. Condividere assieme un calice di Rosaline vuol dire dedicarsi del tempo, quel tempo che abbiamo voluto fermare, dipingere e rappresentare dentro la bottiglia».

Servito tra gli 8° C e i 10 ° C accompagna piacevolmente la sapidità marina dei carpacci e del pesce grigliato, si abbina ai formaggi freschi e ai sapori incontaminati. Rosaline è chiaro, luminoso e brillante. Il rosato dalle sottili bollicine offre in ogni sorso un delicato assaggio del cielo e della brezza del mare al tramonto nelle Saline di Marsala e sfuma al palato per lasciare un ricordo indelebile.

 

Il comitato per la realizzazione della Ragusa-Catania ha effettuato un monitoraggio dello stato di avanzamento dei lavori a distanza di poco più di due anni dalla data ufficiale di consegna delle aree alle imprese aggiudicatarie delle gare.

Il comitato ha rilevato leggeri ritardi dei lavori di costruzione dell’autostrada e i lotti presentano stati di avanzamento eterogenei. L’anticipo della consegna delle aree, effettuata in data 16 marzo 2023, ora quasi tutte cantierate, ha fatto scattare il conto alla rovescia del tempo previsto per la conclusione ufficiale dei lavori ossia tra la metà e la fine del prossimo anno. Questa scelta volutamente anticipata di oltre nove mesi è stata fatta in maniera consapevole per affrontare e superare con determinazione e solerzia le problematiche preliminari e propedeutiche all’avvio dei cantieri che nella prassi rischia di durare in certi casi anche anni. L’anticipo della consegna delle aree ha da un lato dato alle imprese un abbrivio per intensificare uomini e mezzi presenti nei cantieri e dall’altro si scontra con la scarsità di reperire risorse già impegnate in altri tanti e importanti cantieri aperti in Sicilia.

Il grafico dello Stato di avanzamento lavori pubblicato da Anas la scorsa settimana si riferisce a ciò che a consuntivo parziale è stato contabilizzato dalle imprese aggiudicatarie. Allo stato dell’arte, il lavoro effettivamente svolto sulla infrastruttura, anche se in maniera sempre eterogenea, produrrà a consuntivo risultati più in linea con i tempi contrattuali. Infatti, per effetto dei contratti già firmati con Anas per l’acquisto di manufatti, per esempio travi e impalcati, già disponibili anche presso altre imprese e pronti per essere montati, si potrà pervenire a percentuali di realizzazione ben adeguate ai tempi di consegna.

Il lotto 1 e il lotto 4 risultano quelli più avanti nei lavori, in particolare per quest’ultimo lotto si prevede quasi un raddoppio delle maestranze nei prossimi mesi anche per la complessità della realizzanda e unica galleria dell’autostrada di 800 m che insiste in tale ambito.

Per quanto raccolto dai costruttori e dall’ing. Luigi Mupo di Anas possiamo prudenzialmente affermare che i lavori procedono in maniera regolare e in questo anno anche grazie al miglioramento delle condizioni meteo assisteremo ad un crescendo di lavori su tutta l’infrastruttura. Così come riferisce Anas, il 2025 sarà l’anno del giro di boa e potremo avere una migliore idea dei tempi della effettiva conclusione dei lavori con un margine di errore di qualche mese confidando che non ci saranno scostamenti importanti dell’ordine di semestri rispetto alle effettive date di consegna.

Inoltre, sia da Anas che dai costruttori abbiamo notizia che subito dopo il 2025 potremo assistere all’apertura parziale di alcuni tratti, cosiddetti lotti funzionali.

Rileviamo che il finanziamento del lotto 2 impone tempi più incalzanti per la sua natura tipica e quindi siamo fiduciosi che anche questa impresa dovrà aumentare le risorse presenti nel suo cantiere.

Il lotto 3 risulta quello più indietro poiché sconta una difficoltà di riorganizzazione interna per lo start-up, ma ha trovato 8 mesi addietro una stabilizzazione gestionale con nuovi dirigenti e un ritrovato rilancio e determinazione ad implementare i lavori.

Continueremo, quindi, nell’opera capillare di informazione e monitoraggio delle attività in itinere con riferimento alla reale consistenza dei lavori nei cantieri.

 

Per il terzo anno consecutivo, la destinazione turistica "Enjoy Barocco", promossa dal GAL Terra Barocca e comprendente i territori di Ragusa, Modica, Scicli, Ispica e Santa Croce Camerina, parteciperà alla BIT di Milano, tra i principali appuntamenti internazionali del settore turistico. L'evento, che quest'anno si svolge a Fiera Milano Rho, aprirà i battenti domani, domenica 9 febbraio, e si concluderà martedì 11 febbraio. Enjoy Barocco sarà presente con un proprio spazio istituzionale all'interno dell'area espositiva della Regione Siciliana, per promuovere le eccellenze culturali, enogastronomiche e naturalistiche nel Sud-Est siciliano. Tra gli appuntamenti programmati, a cura dell'ATS Enjoy Barocco, martedì 11 febbraio alle ore 10:00 il talk dedicato alla promozione turistica del territorio, ospitato presso lo stand della Regione Siciliana. All’incontro interverranno Christian Del Bono, Destination Manager della DMO Enjoy Barocco, Marco Platania, coordinatore dell'Osservatorio Turistico della DMO, e Iole Siena, presidente di Arthemisia Arte e Cultura, con la moderazione del giornalista Michelangelo Barbagallo. Sarà un’occasione per approfondire le strategie di sviluppo e le novità per la stagione turistica 2025, con particolare attenzione all'innovazione digitale e all’uso dell’intelligenza artificiale per migliorare l’esperienza dei visitatori. Enjoy Barocco continua a posizionarsi come una destinazione di riferimento per il turismo culturale ed esperienziale, valorizzando il patrimonio unico del barocco siciliano e il fascino autentico del territorio ibleo.

 

Con due straordinarie Stefania Rocca e Chiara Noschese che cura anche la regia, l’attesissimo CHICAGO IL MUSICAL debutta in Sicilia. Organizzato e promosso da Eventi Olimpo in collaborazione con Arena Eventi, un mix unico fatto di jazz ruggente, canzoni spettacolari e coreografie sorprendenti. Uno show emozionante e coinvolgente il 22 marzo al “Metropolitan” di Catania e il 25 e 26 marzo al teatro “Al Massimo” di Palermo.

Chicago, anni Venti. La star del vaudeville Velma Kelly uccide la sorella Veronica ed il marito Charlie dopo averli sorpresi a letto insieme. Anche la ballerina di fila Roxie Hart viene arrestata. Ha freddato l’amante fedifrago Fred Casely, assiduo frequentatore del nightclub in cui lei e Velma si esibivano. Le due uniscono le forze con l’astuto avvocato Billy Flynn e complottano rapidamente per riconquistare la libertà e la fama.

Considerato uno degli spettacoli teatrali più noti di Broadway, CHICAGO IL MUSICAL è anche fra i più celebri e longevi. In oltre venticinque anni, è stato rappresentato in trentasei Paesi con un invidiabile il palmarès di premi. Sei Tony Awards per “Miglior regia”, “Miglior coreografia” e “Miglior revival di un musical”; due Olivier Awards; un Grammy e migliaia di standing ovation. Scritto da tre autori d’eccellenza come John Kander, Fred Ebb e Bob Fosse, è prodotto da “Stage Entertainment” e Matteo Forte. Reduci dal successo di “Pretty woman” e “Sister act”, puntano su CHICAGO IL MUSICAL per il 2024.

«Abbiamo deciso di produrre Chicago» spiega Matteo Forte, amministratore delegato di Stage Entertainment «per tre motivi. Il primo, e più rilevante, è come di consueto il risultato della ricerca di mercato. La realizziamo sui nostri clienti due volte l’anno prima di scegliere cosa portare in scena e Chicago ha ottenuto il punteggio più alto. Il secondo è legato ad un tema purtroppo ricorrente e molto attuale nel mondo dello spettacolo e perfettamente rappresentato dal movimento del “me too”. Ovvero l’importanza che i rapporti professionali nel settore dell’intrattenimento siano trasparenti, puliti, costruiti sul talento, la competenza e il merito. Il terzo motivo è il tempo. L’ultima volta che questo spettacolo è andato in scena risale infatti a venti anni fa, nella versione con Luca Barbareschi. Ma, come conferma la ricerca di mercato, il pubblico vuole rivederlo.»

Una storia universale di fama e fortuna, e quelle canzoni indimenticabili che trasporteranno lo spettatore nella ruggente metropoli dell’Illinois. La Chicago underground degli anni Venti, che sembra oggi. Un italian style con momenti di denuncia sul ruolo ambiguo dei media e lo svilimento della giustizia.

«“Chicago” si incastra perfettamente in un’epoca come quella attuale.» sottolinea la regista Chiara Noschese «Dove essere un caso e finire sulle prime pagine dei giornali o diventare virali nel web sembra la necessità primaria. Me lo immagino violento, colorato, un’esplosione di eventi a tinte forti. In un mondo che è come un circo, eccessivo e irriverente, privo di etica e carico di intrighi. Con la notorietà che esplode quanto più estremo è il crimine. Uno specchio grandguignolesco del nostro tempo.»

«Ho sempre amato cimentarmi in generi diversi.» conclude Stefania Rocca «Con ruoli che consentono ad un’attrice di interpretare in maniera poliedrica il rapporto con il corpo. Così come la voglia di comunicare con lo sguardo e con la voce. Il musical è una prova che raccoglie tutti questi elementi in maniera estrema e sfidante.»

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