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Sabato, 27 Luglio 2024

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Lo stilista Michele Miglionico in occasione della seconda edizione del Grande Evento dedicato all’Alta Moda Italiana “Ensemble” presenta la sua nuova collezione di Alta Moda autunno-inverno 2024/25.

L’iniziativa promossa da Alessandro Onorato, Assessore alla Moda, ai Grandi Eventi, al Turismo e allo Sport di Roma Capitale e da Roberta Angelilli, Vicepresidente – Assessore Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internalizzazione della Regione Lazio ha visto protagoniste nove prestigiose maison dell’Alta Moda Italiana: Michele Miglionico, Gattinoni, Camillo Bona, Franco Ciambella, Nino Lettieri, Gianni Molaro, Sabrina Persechino, Jamal Taslaq e Gian Paolo Zuccarello.

 La serata è stata presentata da Eleonora Daniele, volto noto di rai1, ed ha visto la partecipazione di Patty Pravo come ospite d’onore.

 In passerella lo stilista Michele Miglionico ha presentato una collezione che ricerca l’essenziale attraverso un riassunto di simboli alchemici, formule magiche, piccoli incantesimi dove d’improvviso l’invisibile appare visibile.

Questi elementi, narrati da Ernesto de Martino nell’immediato dopoguerra italiano, hanno caratterizzato la tradizione popolare dove la superstizione fu presente nella vita contadina lucana con i suoi riti propiziatori.

In tutto 10 pezzi dai volumi semplici e rigorosamente Couture che si dividono tra giorno, cocktail e sera.

I volumi sono ben calibrati secondo sapienti tagli sartoriali. Gli orli delle gonne sono sotto il ginocchio quasi midi, I caban sono ampi e doppiati in croccante taffetas mentre per la sera mussole e georgette di seta sono abbinate al lurex color oro.

L’utilizzo del pizzo di lana, realizzato con antichi telai da sapienti mani di artigiani locali evidenziano tutta l’intensità della terra lucana.

Particolare attenzione è stata data alla lavorazione “double”

Una collezione che coniuga i codici stilistici dello stilista con l’estetica e la tradizione del costume del territorio lucano.

 L’immagine delle modelle è stata curata da Sergio Valente per l’hairstyling e da Simone Belli per il make-up, mentre la regia è stata affidata alla Mazzini Eventi Production, le relazioni istituzionali ad Antonio Falanga & Grazia Marino (Spazio Margutta) e l’ufficio stampa ad Barbara Manto & Partners.

 

I "mitici" anni Sessanta furono un decennio vibrante e controverso. Sono stati certamente segnati da complesse trasformazioni sociali e politiche, ma anche da impulsi creativi unici e dal successo di nuovi approcci e visioni. Ciò che è cambiato è stato il modo in cui le persone vivevano, lavoravano, si vestivano, amavano e gestivano il tempo libero.

Erano gli anni delle alluvioni di Firenze e Venezia del '66, delle proteste studentesche del '68 e del '69, i primi segni degli anni di piombo, ma anche quelli in cui ogni sogno sembrava diventare realtà, a partire dall'uomo che camminava sulla Luna. A Milano è nato il Salone del Mobile e la plastica ha trionfato, consentendo un'ulteriore libertà creativa. Erano gli anni della plastica arancione, del design, degli esperimenti più incredibili. Apparvero oggetti iconici destinati a connotare l'epoca e che, nel loro piccolo, cambiarono il modo di vivere. Basti citare il giradischi che porta la musica con te ovunque tu vada: una piccola, enorme rivoluzione.

"Italia Sessanta. Arte, moda e design. From Boom to Pop" – Mostra organizzata da ERPAC FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, a Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein, dal 29 giugno al 27 ottobre, offre l'imperdibile occasione per compiere un viaggio in uno dei grandi miti della storia recente. La mostra, impeccabile nei contenuti e nell'analisi storico-critica, si preannuncia leggera, divertente e coinvolgente.

Ad accogliere gli ospiti sarà un'abbagliante Ferrari 275 GTB del 1965, affiancata da una Lamborghini Miura (visibile solo in foto per una questione di spazio), potenti e universali icone del design e del successo della tecnologia Made in Italy.

I curatori - Carla Cerutti per il design, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin per la moda e Lorenzo Michelli per le arti visive - hanno scelto di raccontare il decennio sottolineando le consonanze dei generi. L'antecedente, il decennio degli anni '50, è stato presentato un anno fa nella stessa sede da "Italia Cinquanta". Moda e Design. Nascita di uno stile", una mostra molto visitata e molto amata. Quella narrazione, che parla degli anni '60, viene ampliata. Al di là del design e della moda, la narrazione si apre anche all'arte, riconoscendo quanto questo linguaggio espressivo si intreccia con gli altri due. Nel 1964 la Biennale di Venezia formalizza la Pop Art che, con il Radical Design, impone il primato dell'invenzione poetica sulla funzionalità. Intanto, nuove figurazioni e forme, tra Pop e Op, nuovi materiali e nuove tecnologie si irradiano dagli epicentri di Milano e Roma fino alle periferie, alimentando modelli originali e sensibilità avanzate.

L'intreccio creativo tra design, arte, moda, comunicazione, musica e intrattenimento ha prodotto e divulgato oggetti come il telefono Grillo e la radio TS 502, entrambi di Zanuso e Sapper; I televisori Brionvega, ormai oggetto del desiderio di ogni collezionista; e la macchina da scrivere Valentina di Ettore Sottsass per Olivetti, tra molti altri. Il nuovo coinvolge tutte le arti applicate, dalla cristalleria alla ceramica. E, naturalmente, la moda. Abiti iconici come il Pigiama di Palazzo imposto da Irene Galitzine saranno esposti accanto ad abiti di Valentino, Capucci, Missoni, Pucci, Balestra e borse e scarpe di Ferragamo, Gucci, Roberta di Camerino... Ma con le creazioni di Germana Marucelli e Getulio Alviani, vediamo anche l'introduzione della plastica nella moda così come l'impatto del Pop e dell'Op. Nuove abitazioni e arredi, ma anche spazi di sperimentazione e nuove visioni, accolgono queste nuove creazioni firmate da Joe Colombo, De Pas, D'Urbino e Lomazzi, Giancarlo Piretti, Archizoom, Studio 65, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Vico Magistretti, Elio Martinelli, Umberto Riva, Gae Aulenti, Gino Sarfatti, Gio Ponti, Tobia Scarpa, tra molti altri. Tra le invenzioni dell'epoca, come dimenticare il Sacco di Gatti, Paolini e Teodoro resi celebri dai film di Fracchia? Il design dà forma anche agli strumenti musicali: Rocket, la chitarra Eko disegnata dal genio di Oliviero Pigini per la band inglese The Rokes, destinata a mietere un grande successo in Italia, è un'icona. A tal proposito, una sezione sarà dedicata alla "Britaly", la British Invasion. Molti artisti e musicisti britannici saranno attratti dal nostro paese e si stabiliranno qui, portando con sé la nuova ondata culturale proveniente dal Regno Unito.

Dalle minigonne alla musica all'arte: novità che l'Italia assorbe e ripropone con buon gusto e ingegno. Progetto di allestimento: Roberto Festi
Immagine e progetto grafico della mostra: Studio Polo 1116, Sergio Brugiolo e Chiara Romanelli...Accompagna la mostra un volume edito da Antiga Edizioni con progetto grafico dello Studio Polo 1116

 Fonte  Studio ESSECI

Sarà un duo dall’animo soul accompagnare il pubblico in un viaggio attraverso i suoni ipnotici della musica classica indiana durante la seconda serata del Summer Mela 2024.

Martedì 25 giugno, alle ore 19:30 Sabir Khan, il più importante esponente dell'antico strumento sarangi e Heiko Dijker, virtuoso della tabla e delle percussioni indiane, si esibiranno nei giardini all'aperto della Casa del Cinema di Roma per proporre un repertorio ispirato ai "Suoni del grande deserto".

 Sabir Khan, il cui  modo di suonare (e cantare) tocca il pubblico di tutto il mondo, ha avuto la fortuna di essere stato avviato alla musica dal leggendario maestro di sarangi, Ustad Sultan Khan, suo padre e guru. Ha collaborato con Heiko Dijker, percussionista di tabla olandese, noto sia in India che a livello internazionale per il suo stile unico. Insieme, i due artisti eseguiranno classici Raga indiani e canzoni popolari del Rajasthan.

Il Rajasthan, con le sue dune di sabbia, i palazzi reali e i canti dei nomadi, è una provincia desertica dell'India rinomata per la sua musica maestosa, in cui il sarangi è lo strumento classico principale. Il termine "sarangi" significa "100 colori", in riferimento alle 37 corde che risuonano con le note del Raga eseguito. È paragonabile alla voce che si sente lontano nella notte accanto a un falò nel deserto.

Il concerto, della durata di un'ora circa, è ad ingresso gratuito.

Sabir Sultan Khan – (sarangi)  

Sabir Sultan Khan è uno dei principali interpreti di sarangi dell’India, e rappresenta la famosa scuola del Sikar Gharana di Jodhpur, alla quale sono associati alcuni tra i più celebri Stalwart dell’India. Come degno figlio del leggendario Maestro di sarangi Padmabhushan Ustad Sultan Khan, Sabir viene inziato alla musica alla tenera età di 6 anni dal suo nonno Ustad Ghulab Khan. Anche il suo bisnonno Ustad Azim Khan Sahab era un celebre musicista alla corte di Sikar Rajasthan. Sabir Sultan Khan è oggi noto per le sue eccezionali doti di musicista e interprete di sarangi. Le sue esecuzioni si distinguono per l’impeccabile tecnica e l’armonioso equilibrio tra sur (elemento melodico) e laya (ritmo). Sabir ha accompagnato il padre in concerto per molti anni, e affermandosi presto come interprete solista, ha avviato un’intensa attività concertistica. Si è esibito in concerto con alcuni tra i più illustri interpreti di musica classica indiana, tra i quali: Ustad Zakir Hussain, Pandit Birju Maharaj, Ustad Rashid Khan, il Mestro di Gazal Ustad Gulam Ali, Lata Mangeshkar, Asha Bhosle, etc. Ha composto musica da film e suonato nelle colonne sonore di numerosi film come Laal Singh Chadda, ‘Dangal, Badlapur, Rog, Dor, Sanwariya, Jodha Akbar. Sabir ha partecipato al programma musicale MTV Unplugged nell’episodio curato da A.R. Rehman e Shreya Ghosal. Ha inoltre composto canzoni per numerosi films, come ‘The Dark side of Life Mumbai City’, ‘Direct Ishq’, e ‘Ghustakia Single’ per Zee Music. Sabir Khan ha recentemente fondato una propria casa discografica, che pubblica giovani  talenti della musica come anche cantanti celebri quali Salim-Sulaiman, Yasser Desai, Madhur Sharma, Pawandeep Rajan.


Heiko Dijker (tabla) 

è un percussionista di tabla con sede ad Amsterdam. Come interprete mostra una  profonda conoscenza e poesia ritmica, riuscendo ad essere al contempo energico ed entusiasta nell’esecuzione. In giovane età ha lasciato l’Olanda in giovane età per trovare la propria vocazione. Viaggiando per il mondo da solo in autostop, Heiko è stato attratto dalla musica classica indiana e dalla bellezza dell’India. Dopo anni di formazione tradizionale con il grande maestro Faiyaz Khan nel sistema Guru-Shishya, per 10 anni è stato totalmente assorbito nella sua Sadhana, praticando e ascoltando solo musica acustica classica indiana. Attualmente, Heiko ha unito le sue abilità tradizionali alla composizione e ha prodotto diversi album. Heiko ha registrato con artisti come Shankar Mahadevan, Ustad Sabir Khan, Rembrandt Frerichs e Ravichandra Kulur. Recentemente in India, Heiko è stato nominato “Ambasciatore Globale della musica classica indiana” da uno dei principali quotidiani indiani. Con una laurea magistrale in Tabla classica del Conservatorio di Rotterdam, Heiko ha collaborato con grandi musicisti classici indiani e innovativi, nonché con ballerini. Tra questi: Shankar Mahadevan, Ravichandra Kullur, Meeta Pandit, Pandit Birju Maharaj, Ustad Fariddudin Dagar, Bahauddin Dagar, Purbayan Chatterjee, Lavinia Meijer, Amine e Hamza M’raihi (musica classica tunisina), Melissa Etheridge, Praful, Matangi Quartet, Scapino Ballet, l’Orchestra Filarmonica di Rotterdam, il compositore Jacob ter Veldhuis, Lenneke van Staalen e molti altri. Oltre alle sue esibizioni, è stato accompagnatore di grandi maestri come Pandit Hariprasad Chaurasia (Bansuri) e Pandit Buddhadhitya Mukherjee (Sitar) presso il Conservatorio di Rotterdam, è insegnante alla scuola di musica SKVR di Rotterdam e ha tenuto dimostrazioni e masterclass per conservatori e istituti in tuttoil mondo.

Dopo il concerto di musica classica indiana, sullo schermo all'aperto della Casa del Cinema sarà proiettato il film "Court" del regista ventisettenne Chaitanya Tamhane. Vincitore del Leone del Futuro per la migliore opera prima e del premio Orizzonti per il miglior film, l'opera è un esempio che conferma la vitalità della cinematografia indiana e dimostra quanto in essa siano presenti generi e stili differenti.

Sinossi: Nella contemporanea Mumbai viene trovato, sotto un tombino,  il cadavere di un lavoratore della rete fognaria. Le circostanze misteriose di questa morte destano sospetti e un anziano cantastorie viene processato con l’accusa di istigazione al suicidio, per aver cantato una canzone che potrebbe aver incitato il lavoratore a commettere l’atto. Mentre il processo va avanti, le vite private, al di fuori degli ambiti lavorativi, degli avvocati e del giudice coinvolti nel caso vengono osservate per esplorare come i valori individuali e personali di queste persone possono avere implicazioni sui giudizi di vita e morte emessi in tribunale.


Fonte E.Castiglioni

 

 

Lo scorso 17 giugno 2024, presso il prestigioso Rome Cavalieri - A Waldorf Astoria Hotel Hilton, si è tenuto l'evento "Call to Love" a favore del progetto "Mamma e Bambino" di Compassion Italia, organizzazione Double.
A fare da cornice a questo evento è stata la presenza del noto evento di moda e bellezza "World Top Model", presieduto da Fiore Tondi, che da 40 anni regala emozioni e sogni alle ragazze che vogliono intraprendere questo percorso nel mondo della moda.

La selezione di Roma del World Top Model 2024, organizzata e coordinata dall'art manager Giovanna Lauretta, responsabile Lazio WTM da diversi anni, ha visto la partecipazione di splendide modelle selezionate con professionalità in vari casting organizzati a Roma.
Ha conquistato il titolo di World Top Model Roma Beatrice Battista, di Ladispoli, 22 anni, alta 1,80 m.

Insieme alla vincitrice, accederanno alla finale nazionale, che si terrà il 14 settembre a Torre dell'Orso, nel magico Salento, altre 6 modelle selezionate e votate da una giuria professionale di alto livello, composta da:

Alessandra Alemanno, manager, talent, vocal coach
Giacomo Baldoin, musicista
Gabriella Bove, critico d'arte e moda
Daniela Cecchini, giornalista e critico letterario
Marco Cerbella, conduttore e produttore RAI
Prof.ssa Leda Galiuto, cardiologa, scrittrice
Maura Sofia degli Estensi, creatrice di gioielli
Angelo Bassi, produttore cinematografico
Moreno Galasso, interior designer
Gianfranco Ranieri, imprenditore, giudice concorsi di bellezza
Andrea De La Roche, coreografo e ballerino

Numerosi ospiti hanno presenziato all'evento, tra cui:

On. Gilberto Casciani
Dott. Roberto Lai, presidente del Nucleo Volontari Protezione Civile Tutela del Patrimonio Culturale
Angel Bikini di Angelo Fiengo, sponsor ufficiale World Top Model
Dott. Cesare Christian Vigna
Gaspare Maniscalco, violinista dell'orchestra RAI
M° Enzo Scarlatti, designer e artista della moda.
L'evento ha registrato una grandissima partecipazione di pubblico e si è articolato in vari momenti emozionanti. Le modelle hanno indossato con classe ed eleganza il primo momento "Moda Mare Originale Pareo d'Art", disegnato da Enzo Scarlatti, l'artista della moda.
La produzione è stata curata da Mod'Art Giovanna Lauretta.

Il passo successivo, dedicato alla moda elegante, ha visto protagoniste le collezioni "Elins" di Eleonora Giamberduca, impreziosite dagli accessori in macramè della stilista Laura Mantovi.
Inoltre, è stata presentata una sfilata di moda della collezione di abiti gioiello di Annabruna Moda Couture, una collezione di alta sartoria molto apprezzata dal pubblico presente.

La conduzione di World Top Model è stata affidata alla simpatia di Anna Nori.
Le modelle sono state coordinate dalla giornalista e coreografa Criselis Martinez e Elisabeth.

L'art manager ringrazia tutti i partner e gli sponsor per la loro preziosa collaborazione:

Celebre Magazine, rivista internazionale, Editor Founder Massimo Basile
Marilena Alescio, giornalista
AF Gioielli Ingrosso Preziosi di A. D'Arrigo
Boutique del Fiore GPG Roma.
Giovanna Lauretta dà appuntamento al 14 settembre 2024 per la finale nazionale World Top Model 2024 nel suggestivo Salento e alla finale mondiale, che si terrà dal 4 all'11 novembre a bordo di MSC Crociere.

Info:
Organizer, Casting Event WTM, Respon

 

Dopo due anni di lavoro sperimentale incentrato sulla fusione di sonorità balcanico-mediterranee con blues, raggae e tango, la BGKO, Barcelona Gipsy Balkan Orchestra, arriva in Italia per presentare il suo nuovo disco “7” e giungerà a Roma all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, Sala Patrassi, domenica 19 maggio alle ore 21:00.

Un concerto attesissimo che ancora una volta metterà alla prova i rigoristi delle classificazioni di generi musicali per far scoprire il virtuosismo e al contempo la leggerezza di questa esplosiva formazione composta da sei strumentisti incontrollabili e una voce, l’unica italiana, seducente, profonda e incisiva.

L’anima balcanica europea riaccenderà l’euforismo presentando il risultato dell’ultimo impegno artistico in studio, maturato in un percorso lungo 12 anni in giro per oltre 30 Paesi e dedicato ad un pubblico sensibile ai ritmi, melodie, testi e suoni empatici.

Come un testimone senza tempo, il gruppo ha tracciato la sua strada con la potenza delle sue esibizioni dal vivo, portando con sé l'essenza di sette storie intrecciate, quelle dei musicisti provenienti da diverse culture e modi di vivere: oltre alla siciliana Margherita Abita (voce), ci sono il serbo Ivan Kovacevic (contrabbasso), il francese Julien Chanal (chitarra) e gli spagnoli Pere Nolasc Turu (violino), Fernando Salinas (fisarmonica), Xavi Pendòn (clarinetto) e Albert Enkaminanko (percussioni).

Settimo album in studio e primo con composizioni originali, “7” si ispira al numero simbolico profondamente radicato in molte culture del mondo. Fedeli alla propria passione per la musica tradizionale dei Balcani, dell’Europa dell’est, del Mediterraneo, del Medio Oriente, la BGKO continua il suo avventuroso itinerario promettendo di condividere la magia della propria verve con ascoltatori desiderosi di esperienze uniche.

 

Fonte :

Uff st.: Elisabetta Castiglioni

 

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