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Giovedì, 12 Settembre 2024

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Un altro prestigioso riconoscimento si aggiunge alla già brillante carriera di Lucia Rubedo. L’artista è stata infatti premiata con un Award Speciale allo Switzerland Literary Prize, un importante premio culturale svizzero giunto alla sua quarta edizione, che ha l’obiettivo di unire le popolazioni del mondo attraverso la condivisione di emozioni e la valorizzazione delle culture linguistiche. Questo premio rappresenta un punto d’incontro tra persone, culture e sensibilità, in un contesto che riflette la ricchezza storica, culturale e paesaggistica della Svizzera.

Lucia Rubedo, visibilmente emozionata, ha raccontato il suo percorso artistico: «Ho iniziato il mio viaggio musicale da bambina, avvicinandomi allo studio del pianoforte a nove anni, ma è nel canto che ho trovato la mia vera vocazione». Nonostante gli studi classici, culminati con una laurea al Conservatorio di Milano sotto la guida del soprano Manuela Bisceglie, Lucia ha sempre sentito il bisogno di sperimentare, superando i confini di un singolo genere musicale per cercare nuove forme espressive.

«Lo studio della musica per cercare l’eccellenza non è mai finito», ha aggiunto, sottolineando l’impegno costante che la spinge a migliorare ogni giorno. Questa dedizione l’ha portata a ricevere numerosi riconoscimenti, e l’ultimo premio ricevuto a Lugano segna l’inizio di un nuovo capitolo nella sua carriera internazionale.

La cerimonia di premiazione del Switzerland Literary Prize si terrà sabato 28 settembre presso il Lux Art House a Massagno, Lugano, con ingresso libero. L’evento vedrà la partecipazione non solo di scrittori e letterati provenienti da tutto il mondo, ma anche di personalità illustri della cultura, del giornalismo, dell’arte e dell’imprenditoria. Oltre a Lucia Rubedo, tra i premiati ci saranno anche Valeria Ancione (alla carriera), Clarissa Domenicucci (per il giornalismo), Luigi Fontana (Best Seller fuori concorso) e Arianna Dalla Zanna (per l’imprenditoria).

Il riconoscimento ricevuto da Lucia Rubedo segue una serie di successi che hanno scandito il suo percorso nel mondo della musica. Con il suo primo album, “Canto”, prodotto dalla Candle Studio di Milano, la cantante ha confermato il suo talento, già riconosciuto con il premio “Voce rivelazione dell’anno” al Teatro Ghione di Roma e il “Premio della Musica” al Teatro della Regina di Cattolica.

In merito al suo recente successo, Lucia ha dichiarato: «Il riconoscimento di un talento è quanto di più bello si possa ricevere, se nasce dalla condivisione con chi ti ascolta. Questa condivisione non è altro che un privilegio: quello di poter entrare nell’animo delle persone e fare un piccolo viaggio insieme. Ogni emozione, positiva o negativa, è un tassello che mi aiuta a costruire la mia strada».

Lucia Rubedo si conferma una delle voci più interessanti e poliedriche del panorama musicale, e il premio ricevuto in Svizzera è solo l’inizio di un percorso che promette nuovi traguardi e successi internazionali.

 

 

 

 

Il Turku Music Festival è stato fondato dalla Musical Society di Turku nel 1960. Si è evoluto in un evento urbano diversificato con un'ampia gamma di eccellente musica, tra cui grandi concerti orchestrali, musica da camera, recital, jazz, eventi all'aperto e concerti per bambini. Il catalogo degli ospiti include ogni anno artisti finlandesi e stranieri. L'attuale direttore artistico è Klaus Mäkelä; i suoi predecessori includono Ville Matvejeff, Topi Lehtipuu, Olli Mustonen e Martti Rousi.

L’edizione 2024 apre l’8 agosto 2024 con una interessante proposta musicale a cura di artisti provenienti da Firenze.

Il concerto di apertura ha in programma una scaletta multinazionale di musiche di Gioachino Rossini, Camille Saint-Saëns, Franz Schubert e Felix Mendelssohn-Bartholdy, che accompagna il pubblico in uno splendido viaggio musicale.

La città di Turku è gemellata con una rete di 13 città in tutta Europa. Turku e Firenze sono gemellate da oltre 30 anni. Il Turku Music Festival celebra questa relazione con un tocco di classe, portando il violoncellista Ettore Pagano, il direttore principale Diego Ceretta e una delle migliori orchestre italiane, l'Orchestra Della Toscana, da Firenze per tenere un concerto a Turku.

Questo il programma del Festival che si conclude il 29 agosto:

Gioacchino Rossini (1792–1868): Une larme (Una lacrima), tema e variazioni per violoncello e archi

Camille Saint-Saëns (1835–1921): Concerto per violoncello n. 1 in la minore op. 33
Allegro non troppo – Allegretto con moto – Tempo primo

Franz Schubert (1797–1828): Ouverture 'in stile italiano' n. 1 in re maggiore D.590

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1807–1847): Sinfonia n. 4 in la maggiore op. 90 'Italiana'

Allegro vivace - Andando con moto - Con moto moderato - Saltarello: Presto

Fondata a Firenze nel 1980, l'Orchestra della Toscana (ORT) è considerata una delle migliori orchestre in Italia. I suoi 44 musicisti si dividono anche in vari ensemble di musica da camera che si esibiscono in Toscana oltre alla loro base, lo storico Teatro Verdi. Il direttore artistico dell'ORT è Daniele Spini e il suo direttore principale è Diego Ceretta. L'orchestra si esibisce regolarmente in tutta Italia e in alcune delle più importanti sale da concerto del mondo, tra cui la Carnegie Hall di New York, il Teatro Coliseo di Buenos Aires e sedi a Hong Kong e in Giappone.

L'ORT ha collaborato con artisti quali Salvatore Accardo, Martha Argerich, Rudolf Barshai, Yuri Bashmet, Frans Brüggen, James Conlon, Myung-Whun Chung, Gianandrea Gavazzeni, Gianluigi Gelmetti, Daniel Harding, Eliahu Inbal, Yo-Yo Ma, Emmanuel Pahud, Daniele Rustioni e Uto Ughi. Il repertorio dell'ORT comprende opere dal Barocco ai giorni nostri, con particolare attenzione alla musica contemporanea, che l'orchestra esegue regolarmente alla Biennale di Musica di Venezia e allo Strasbourg Music Festival.

Diego Ceretta, Direttore Principale dell'Orchestra della Toscana, ha studiato violino e direzione d'orchestra (con Daniele Agiman) al Conservatorio di Milano, diplomandosi con il massimo dei voti. Dopo aver debuttato alla direzione dell'Orchestra Filarmonica Italiana nel 2016, ha diretto diverse orchestre in Italia (tra cui le Orchestre Sinfoniche di Sanremo e Città di Grosseto e l'Ecomusic Big Band, che ha diretto anche in tournée alla Carnegie Hall di New York). Ha diretto le prime mondiali di diverse opere, tra cui Billy Budd di Federico Ghedini e La notte di Natale di Alberto Cara. Nella stagione 2023-2024, Ceretta dirige concerti con l'Orchestra della Toscana in Italia e all'estero e anche spettacoli de Il barbiere di Siviglia al Teatro Regio di Parma. Apparirà inoltre come direttore ospite con LaToscanini a Parma, il Teatro Regio di Torino, l'Orchestra dell'Arena di Verona, l'Orchestra Sinfonia Siciliana e l'Orchestre National de Montpellier.

Il violoncellista Ettore Pagano (nato nel 2003) è noto per aver vinto i concorsi internazionali Anna Kull, Johannes Brahms e Khachaturian. Ha iniziato gli studi all'età di 9 anni con Riccardo Martinini, diplomandosi con lode presso l'Accademia di S. Cecilia a Roma nel 2021. Nel 2022 ha ottenuto il diploma presso l'Accademia Walter Stauffer di Cremona sotto la guida di Antonio Meneses. Pagano si è esibito nelle principali sale in Italia e in Europa, così come alla Carnegie Hall di New York con la Croatian Radio Orchestra, la Graz Philharmonic Orchestra, la Klaipeda Chamber Orchestra, la Euro Symphony Orchestra SFK e la Sicilian Symphony Orchestra. Nel 2018 ha registrato musiche di De Falla, Cassadò, Popper e Tchaikovsky per Musikstrasse. (gn)

I "mitici" anni Sessanta furono un decennio vibrante e controverso. Sono stati certamente segnati da complesse trasformazioni sociali e politiche, ma anche da impulsi creativi unici e dal successo di nuovi approcci e visioni. Ciò che è cambiato è stato il modo in cui le persone vivevano, lavoravano, si vestivano, amavano e gestivano il tempo libero.

Erano gli anni delle alluvioni di Firenze e Venezia del '66, delle proteste studentesche del '68 e del '69, i primi segni degli anni di piombo, ma anche quelli in cui ogni sogno sembrava diventare realtà, a partire dall'uomo che camminava sulla Luna. A Milano è nato il Salone del Mobile e la plastica ha trionfato, consentendo un'ulteriore libertà creativa. Erano gli anni della plastica arancione, del design, degli esperimenti più incredibili. Apparvero oggetti iconici destinati a connotare l'epoca e che, nel loro piccolo, cambiarono il modo di vivere. Basti citare il giradischi che porta la musica con te ovunque tu vada: una piccola, enorme rivoluzione.

"Italia Sessanta. Arte, moda e design. From Boom to Pop" – Mostra organizzata da ERPAC FVG – Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, a Gorizia, Palazzo Attems Petzenstein, dal 29 giugno al 27 ottobre, offre l'imperdibile occasione per compiere un viaggio in uno dei grandi miti della storia recente. La mostra, impeccabile nei contenuti e nell'analisi storico-critica, si preannuncia leggera, divertente e coinvolgente.

Ad accogliere gli ospiti sarà un'abbagliante Ferrari 275 GTB del 1965, affiancata da una Lamborghini Miura (visibile solo in foto per una questione di spazio), potenti e universali icone del design e del successo della tecnologia Made in Italy.

I curatori - Carla Cerutti per il design, Enrico Minio Capucci e Raffaella Sgubin per la moda e Lorenzo Michelli per le arti visive - hanno scelto di raccontare il decennio sottolineando le consonanze dei generi. L'antecedente, il decennio degli anni '50, è stato presentato un anno fa nella stessa sede da "Italia Cinquanta". Moda e Design. Nascita di uno stile", una mostra molto visitata e molto amata. Quella narrazione, che parla degli anni '60, viene ampliata. Al di là del design e della moda, la narrazione si apre anche all'arte, riconoscendo quanto questo linguaggio espressivo si intreccia con gli altri due. Nel 1964 la Biennale di Venezia formalizza la Pop Art che, con il Radical Design, impone il primato dell'invenzione poetica sulla funzionalità. Intanto, nuove figurazioni e forme, tra Pop e Op, nuovi materiali e nuove tecnologie si irradiano dagli epicentri di Milano e Roma fino alle periferie, alimentando modelli originali e sensibilità avanzate.

L'intreccio creativo tra design, arte, moda, comunicazione, musica e intrattenimento ha prodotto e divulgato oggetti come il telefono Grillo e la radio TS 502, entrambi di Zanuso e Sapper; I televisori Brionvega, ormai oggetto del desiderio di ogni collezionista; e la macchina da scrivere Valentina di Ettore Sottsass per Olivetti, tra molti altri. Il nuovo coinvolge tutte le arti applicate, dalla cristalleria alla ceramica. E, naturalmente, la moda. Abiti iconici come il Pigiama di Palazzo imposto da Irene Galitzine saranno esposti accanto ad abiti di Valentino, Capucci, Missoni, Pucci, Balestra e borse e scarpe di Ferragamo, Gucci, Roberta di Camerino... Ma con le creazioni di Germana Marucelli e Getulio Alviani, vediamo anche l'introduzione della plastica nella moda così come l'impatto del Pop e dell'Op. Nuove abitazioni e arredi, ma anche spazi di sperimentazione e nuove visioni, accolgono queste nuove creazioni firmate da Joe Colombo, De Pas, D'Urbino e Lomazzi, Giancarlo Piretti, Archizoom, Studio 65, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Vico Magistretti, Elio Martinelli, Umberto Riva, Gae Aulenti, Gino Sarfatti, Gio Ponti, Tobia Scarpa, tra molti altri. Tra le invenzioni dell'epoca, come dimenticare il Sacco di Gatti, Paolini e Teodoro resi celebri dai film di Fracchia? Il design dà forma anche agli strumenti musicali: Rocket, la chitarra Eko disegnata dal genio di Oliviero Pigini per la band inglese The Rokes, destinata a mietere un grande successo in Italia, è un'icona. A tal proposito, una sezione sarà dedicata alla "Britaly", la British Invasion. Molti artisti e musicisti britannici saranno attratti dal nostro paese e si stabiliranno qui, portando con sé la nuova ondata culturale proveniente dal Regno Unito.

Dalle minigonne alla musica all'arte: novità che l'Italia assorbe e ripropone con buon gusto e ingegno. Progetto di allestimento: Roberto Festi
Immagine e progetto grafico della mostra: Studio Polo 1116, Sergio Brugiolo e Chiara Romanelli...Accompagna la mostra un volume edito da Antiga Edizioni con progetto grafico dello Studio Polo 1116

 Fonte  Studio ESSECI

Lo stilista Michele Miglionico in occasione della seconda edizione del Grande Evento dedicato all’Alta Moda Italiana “Ensemble” presenta la sua nuova collezione di Alta Moda autunno-inverno 2024/25.

L’iniziativa promossa da Alessandro Onorato, Assessore alla Moda, ai Grandi Eventi, al Turismo e allo Sport di Roma Capitale e da Roberta Angelilli, Vicepresidente – Assessore Sviluppo Economico, Commercio, Artigianato, Industria, Internalizzazione della Regione Lazio ha visto protagoniste nove prestigiose maison dell’Alta Moda Italiana: Michele Miglionico, Gattinoni, Camillo Bona, Franco Ciambella, Nino Lettieri, Gianni Molaro, Sabrina Persechino, Jamal Taslaq e Gian Paolo Zuccarello.

 La serata è stata presentata da Eleonora Daniele, volto noto di rai1, ed ha visto la partecipazione di Patty Pravo come ospite d’onore.

 In passerella lo stilista Michele Miglionico ha presentato una collezione che ricerca l’essenziale attraverso un riassunto di simboli alchemici, formule magiche, piccoli incantesimi dove d’improvviso l’invisibile appare visibile.

Questi elementi, narrati da Ernesto de Martino nell’immediato dopoguerra italiano, hanno caratterizzato la tradizione popolare dove la superstizione fu presente nella vita contadina lucana con i suoi riti propiziatori.

In tutto 10 pezzi dai volumi semplici e rigorosamente Couture che si dividono tra giorno, cocktail e sera.

I volumi sono ben calibrati secondo sapienti tagli sartoriali. Gli orli delle gonne sono sotto il ginocchio quasi midi, I caban sono ampi e doppiati in croccante taffetas mentre per la sera mussole e georgette di seta sono abbinate al lurex color oro.

L’utilizzo del pizzo di lana, realizzato con antichi telai da sapienti mani di artigiani locali evidenziano tutta l’intensità della terra lucana.

Particolare attenzione è stata data alla lavorazione “double”

Una collezione che coniuga i codici stilistici dello stilista con l’estetica e la tradizione del costume del territorio lucano.

 L’immagine delle modelle è stata curata da Sergio Valente per l’hairstyling e da Simone Belli per il make-up, mentre la regia è stata affidata alla Mazzini Eventi Production, le relazioni istituzionali ad Antonio Falanga & Grazia Marino (Spazio Margutta) e l’ufficio stampa ad Barbara Manto & Partners.

 

Lo scorso 17 giugno 2024, presso il prestigioso Rome Cavalieri - A Waldorf Astoria Hotel Hilton, si è tenuto l'evento "Call to Love" a favore del progetto "Mamma e Bambino" di Compassion Italia, organizzazione Double.
A fare da cornice a questo evento è stata la presenza del noto evento di moda e bellezza "World Top Model", presieduto da Fiore Tondi, che da 40 anni regala emozioni e sogni alle ragazze che vogliono intraprendere questo percorso nel mondo della moda.

La selezione di Roma del World Top Model 2024, organizzata e coordinata dall'art manager Giovanna Lauretta, responsabile Lazio WTM da diversi anni, ha visto la partecipazione di splendide modelle selezionate con professionalità in vari casting organizzati a Roma.
Ha conquistato il titolo di World Top Model Roma Beatrice Battista, di Ladispoli, 22 anni, alta 1,80 m.

Insieme alla vincitrice, accederanno alla finale nazionale, che si terrà il 14 settembre a Torre dell'Orso, nel magico Salento, altre 6 modelle selezionate e votate da una giuria professionale di alto livello, composta da:

Alessandra Alemanno, manager, talent, vocal coach
Giacomo Baldoin, musicista
Gabriella Bove, critico d'arte e moda
Daniela Cecchini, giornalista e critico letterario
Marco Cerbella, conduttore e produttore RAI
Prof.ssa Leda Galiuto, cardiologa, scrittrice
Maura Sofia degli Estensi, creatrice di gioielli
Angelo Bassi, produttore cinematografico
Moreno Galasso, interior designer
Gianfranco Ranieri, imprenditore, giudice concorsi di bellezza
Andrea De La Roche, coreografo e ballerino

Numerosi ospiti hanno presenziato all'evento, tra cui:

On. Gilberto Casciani
Dott. Roberto Lai, presidente del Nucleo Volontari Protezione Civile Tutela del Patrimonio Culturale
Angel Bikini di Angelo Fiengo, sponsor ufficiale World Top Model
Dott. Cesare Christian Vigna
Gaspare Maniscalco, violinista dell'orchestra RAI
M° Enzo Scarlatti, designer e artista della moda.
L'evento ha registrato una grandissima partecipazione di pubblico e si è articolato in vari momenti emozionanti. Le modelle hanno indossato con classe ed eleganza il primo momento "Moda Mare Originale Pareo d'Art", disegnato da Enzo Scarlatti, l'artista della moda.
La produzione è stata curata da Mod'Art Giovanna Lauretta.

Il passo successivo, dedicato alla moda elegante, ha visto protagoniste le collezioni "Elins" di Eleonora Giamberduca, impreziosite dagli accessori in macramè della stilista Laura Mantovi.
Inoltre, è stata presentata una sfilata di moda della collezione di abiti gioiello di Annabruna Moda Couture, una collezione di alta sartoria molto apprezzata dal pubblico presente.

La conduzione di World Top Model è stata affidata alla simpatia di Anna Nori.
Le modelle sono state coordinate dalla giornalista e coreografa Criselis Martinez e Elisabeth.

L'art manager ringrazia tutti i partner e gli sponsor per la loro preziosa collaborazione:

Celebre Magazine, rivista internazionale, Editor Founder Massimo Basile
Marilena Alescio, giornalista
AF Gioielli Ingrosso Preziosi di A. D'Arrigo
Boutique del Fiore GPG Roma.
Giovanna Lauretta dà appuntamento al 14 settembre 2024 per la finale nazionale World Top Model 2024 nel suggestivo Salento e alla finale mondiale, che si terrà dal 4 all'11 novembre a bordo di MSC Crociere.

Info:
Organizer, Casting Event WTM, Respon

 

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