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Si rinnova l'annuale Premio e Festival letterario nazionale Umberto Fracchia

Il 2019 è stato l’anno dell’istituzione del Premio Fracchia (https://premiofracchia.it/) che si svolge annualmente a Casarza Ligure, in provincia di Genova, ma ha segnato anche date importanti: 130 anni dalla nascita dello scrittore Umberto Fracchia, 100 dal suo romanzo “Perduto amor” e 90 dalla raccolta “Scene e gente di campagna”. Umberto Fracchia (Lucca 1889-Roma 1930) è stato un personaggio multiforme e ricco di interessi: scrittore di romanzi famosi (tra gli altri “Il Perduto amore”, “Angela” -tradotto in varie lingue e di grande successo- “La Stella del Nord”) e racconti, è stato anche regista e giornalista. Anche se i suoi luoghi di nascita e morte sono stati rispettivamente Lucca e Roma, Fracchia ha avuto un legame fortissimo con la Liguria e in particolare con il paese di Bargone, frazione di Casarza Ligure, del quale era originaria la famiglia della madre, Gemma Scerni. L’affetto che Fracchia nutriva per Casarza Ligure è testimoniato sia dalle opere ricche di riferimenti al paese di adozione (ne “La Stella del Nord”, ma soprattutto in “Gente e scene di campagna”) sia dall’aver voluto lasciare in affidamento al Comune il “Fondo Carte Umberto Fracchia”, sua pregiata raccolta di carteggi e altri materiali documentari.
Non ci si può dimenticare, poi, che le spoglie dell’autore, morto prematuramente nel 1930, per sua volontà sono state traslate nell’amato borgo di Bargone. L’impegno di Fracchia per diffondere la cultura e della letteratura contemporanea non venne mai meno ed è giusto ricordare il senso etico del suo giornalismo culturale e la volontà di accogliere e valorizzare i giovani talenti. Un Premio nato per incoraggiare la capacità nell’arte dello scrivere e del comporre, per contribuire a una cultura accessibile, aperta e stimolante per chiunque. Il tema dell’edizione 2024 è “Moltitudine Femminile”: ingabbiare il termine “femminile” in un’unica definizione è impossibile, rimarrebbe sempre fuori qualcosa, proprio perché il femminile è una moltitudine: indefinita tra le miriadi di sfumature che contiene e al contempo ben presente, forte, collettiva. Il tema di questa edizione del Festival Letterario Fracchia parte dal racconto dello scrittore, meticoloso e affascinato della figura femminile, per arrivare a esplorare tutto ciò che la moltitudine racchiude, valorizza, esalta. “Sembrano modellate in fine creta cotta al sole, levigata e dorata [...] il loro viso così povero e nudo acquista un aspetto veramente angelico. Il sole impolvera d’oro i loro capelli e li circonda di una lieve aureola.” Scriveva così, Fracchia, nel suo racconto “Donne di terra“, e sarà interessante misurare il suo sguardo con tutto ciò che la letteratura ha raccontato e racconta del femminile: espressioni, scoperte, delicatezze, meraviglie, complessità, ma anche sofferenze e potenze. Tutto attraverso dialoghi aperti, curiosi, che allargano la visione. Casarza Ligure svela i primi nomi di alcuni ospiti della quarta edizione del “Premio e Festival Letterario Umberto Fracchia” che si terrà da martedì 28 maggio a sabato 1° giugno 2024 con il significativo contributo di Elisa Folli giornalista addetta stampa dell’iniziativa. Si tratta del giornalista e critico Luca Sommi, che parlerà del suo libro “La più bella. Perché difendere la Costituzione”, Baldini + Castoldi, con prefazione di Michele Ainis; di Rokia, la scrittrice che dal 2016 ha cominciato a raccontare storie su Wattpad quasi per gioco, con lo pseudonimo di Clarine Jay, raggiungendo milioni di letture; di Carolina Capria, che insieme a Silvia Grasso, cura il podcast “Le parole di Lila e Lenù” della scrittrice Elena Ferrante, nota al grande pubblico per il romanzo “L’Amica geniale” che è diventato anche una serie televisiva. Previsto altresì lo spettacolo teatrale de La Clinica, “Maternità ti avessi preso prima”: uno studio sulla maternità come status e sulle possibili ragioni della sua sparizione. Gli incontri si svolgeranno all’auditorium di Villa Sottanis.

Ad aprire il Festival martedì 28 maggio alle ore 10 a Villa Sottanis sarà Rokia che incontrerà le scuole e parlerà del suo ultimo libro

Rokia con Magazzini Salani ha già pubblicatoThe Truth Untold e Sindrome” ed è appena uscito il suo romanzo “Guilty Drunk in Love”: un amore maledetto, sospeso fra due mondi. Un principe disposto a tutto per salvare il suo regno in pericolo: «Se tu sei una battaglia, sono disposto a lottare fino all’ultimo respiro». «L’amore non è concesso ai malvagi, ma agli innocenti. E il malvagio che proverà il desiderio d’amare ammetterà di essere colpevole». Lavinia vive da sola in una casa in rovina, mentre si destreggia tra lavori part time ed esperienze dolorose. Giunta allo stremo delle forze, un giorno decide di farla finita lanciandosi da un ponte. A salvarla, mentre precipita nelle acque gelide del fiume sottostante, è un giovane dai riccioli d'oro, Arthur. Il ragazzo sembra non avere un'identità né una famiglia, così Lavinia per sdebitarsi finisce per accoglierlo in casa propria. Qui lui le racconta di essere il principe di un universo parallelo e di non sapere com'è arrivato nel nostro mondo. Costretti a convivere sotto lo stesso tetto, a poco a poco Arthur e Lavinia stringono un legame inaspettato, fra loro nasce qualcosa che nessuno dei due sa e vuole domare. Sulla loro storia incombe però una maledizione. Per Arthur è arrivato il tempo di tornare a casa e proteggere il suo regno minacciato da un antico nemico. E non lo farà senza portare Lavinia con sé. Modera l’incontro Marta Perego, curatrice degli incontri letterari.

 

Luca Sommi giovedì 30 maggio alle ore 18 presenta il suo libro “La più bella. Perché difendere la Costituzione”.

«Eravamo sudditi, in un giorno siamo diventati cittadini. La Costituzione italiana è stata una rivoluzione gentile. La più bella di tutte». Sommi si occupa di letteratura, arte e politica. Insegna Linguaggi del giornalismo, televisione e nuovi media all’Università degli Studi di Parma, è docente e membro del comitato scientifico della Scuola di cittadinanza Domenico De Masi, e tiene un corso sul racconto d’arte e letterario alla Scuola Holden di Torino. Ha scritto saggi e curato diverse mostre, tra queste la grande esposizione dedicata a “Correggio” nel 2008. Ha ideato e dirige la rivista culturale on line ifioridelmale.it. Come autore televisivo ha curato programmi per La7 e Rai. Tra Questi “Servizio Pubblico” di Michele Santoro. Oggi è autore di diversi programmi per la piattaforma Loft e per Nove, canale nel quale conduce il talk-show “Accordi & Disaccordi”. Scrive di cultura e politica su Il Fatto Quotidiano. Con Baldini + Castoldi ha pubblicato “Il cammin di nostra vita. Viaggio nella Divina Commedia”, e “La bellezza. Istruzioni per l’uso”. Modera Marta Perego.

Sempre il 30 maggio, alle ore 21, va in scena l’evento teatrale “Maternità ti avessi preso prima” proposto da “La Clinica”, un collettivo di tre donne di età e generazioni diverse, che presenta uno studio sulla maternità come status e sulle possibili ragioni della sua sparizione a partire da previsioni come quella del Censis: nel 2040 solo una coppia su 4 avrà figli. Un viaggio attraverso luoghi più o meno comuni, del passato e del futuro, parole e gesti che formano il nostro immaginario sulla maternità e alcune storie, raccolte con un lavoro di ricerca in progress sulle madri, sulle donne, sulle coppie, anche grazie all’intelligenza artificiale: «Riflessioni tra ironia e dramma e tantissime domande, che ci facciamo come figlie e come madri, ma anche come umani e come italiani e che faremo al pubblico. Prima di imboccare la via dell’estinzione».

La Clinica è:

Maddalena Vallecchi Williams, attrice e artista bilingue italo-canadese, nata a Toronto e cresciuta a Roma. Attualmente lavora nel cinema, nel teatro e nel doppiaggio in entrambi i paesi e in entrambe le lingue. Si è laureata a Montreal nel 2016 al programma di recitazione della National Theatre School of Canada (NTS). Potete vedere Maddalena in La Coda del Diavolo (Groenlandia, Italy); Victoria (Galaxia Prime Productions); Mafia Mamma (Cattleya/Bleecker Street Films); The Swarm (ZDF) e spot pubblicitari come Galbusera. L’esperienza teatrale più bella di Maddalena è stata partecipare alla Biennale di Venezia 2020 con lo spettacolo The Right Way, diretto da Daniele Bartolini e prodotto da DLT. Nel tempo libero, ama fare pole dance.

Stefania Micaela Vitulli, giornalista, dramaturg, consulente creativa e docente universitaria di comunicazione e culture globali. Ha scritto e fatto teatro, tra gli altri, per il cantiere teatrale di Stil Novo e #Revolutionisus (prodotti da DLT), IF Festival, Teens Theatre Festival, “Europa. Appunti di viaggio” di Serena Sinigaglia e al Terzo Raggio della Casa Circondariale di San Vittore, Milano. Vive tra Milano e Sestri Levante.

Marta Zannoner, scrittrice, creativa e giornalista italiana. Lavora per l'Ufficio Stampa della Biennale di Venezia. Ha conseguito una laurea in Letteratura inglese e francese all’Università degli Studi di Trieste e, successivamente, un diploma post laurea in Organizzazione Teatrale alla Civica Scuola Paolo Grassi di Milano. Ha lavorato nel settore della comunicazione per il teatro, la televisione e la musica, nonché nell'organizzazione del Festival Interplay di Torino, dedicato alla danza contemporanea. Attualmente collabora con la compagnia DLT - DopoLavoro Teatrale con base a Toronto (Canada).

Venerdì 31 maggio alle 17 incontro letterario con Carolina Capria e Silvia Grasso che hanno realizzato un podcast sull’opera di Elena Ferrante. Modera Marta Perego

Capria è autrice per la tv e scrittrice di libri per ragazzi, vive a Milano, ed ha esordito nel 2011 con Piemme e da allora non ha mai smesso di scrivere romanzi e saggi per un pubblico di persone giovani e giovanissime. Insieme a Mariella Martucci è autrice di numerose serie per ragazzi e ragazze tra cui “Berry Bees”, (Fabbri editori 2018) da cui è stato tratto l’omonimo cartone animato trasmesso da Rai Gulp, 2019. Nel 2021 ha pubblicato con Effequ un saggio dal titolo “Campo di Battaglia, Le lotte dei corpi femminili” e nel 2023 per HarperCollins “Libri di primo soccorso per l’anima”. È autrice e ideatrice del profilo social “L’ha scritto una femmina”, con cui promuove la letteratura femminile e abbatte pregiudizi e discriminazioni di genere.

Grasso, nata a Messina, classe 1990, è autrice e filosofa femminista. Si è laureata al Dipartimento di Scienze Cognitive, psicologiche, pedagogiche e degli studi culturali e ha scoperto la passione per gli studi filosofici, che la portano a specializzarsi in Filosofia al Dipartimento di Studi Umanistici di Pavia. Attualmente si occupa di Storia e Filosofia dei femminismi, filosofia della narrazione e dialogo tra filosofia e letteratura con particolare attenzione all’opera di Simone de Beauvoir, Annie Ernaux ed Elena Ferrante. Insieme a Carolina Capria è ideatrice, autrice e voce del podcast originale Storytel  “Le parole di Lila e Lenù”, una guida alla lettura attraverso sei parole chiave dell’opera più famosa di Elena Ferrante. Dal 2019 fa parte del “Tavolo delle ragazze” progetto collettivo a cura di Giusi Marchetta che si occupa di introdurre ragazze e ragazzi ai temi e alle riflessioni femministe, creando spazi di riflessione e confronto tra generazioni diverse. Tra le sue ultime pubblicazioni: “Diritti a rischio: L’aborto” in Tutte le ragazze avanti (a cura di Giusi Marchetta, ADD editore).

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