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Un grande successo per il film Smyrna proiettato a Urbino

Ci siamo visti con il Direttore dell'Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale di Urbino, Dott. Vassilis Papadopoulos, che sta sotto la Presidenza dell'istituto di Ancona per parlare del suo grande successo, la serata della proiezione del film Smyrne con la presenza della grande attrice Greca Mimi Denissi.

"Due anni fa, mi spiega il dott. Papadopoulos, parlando con Simona Renga della sua tesi che trattava della distruzione di Smirne, un evento del quale ricorreva il centenario, ho iniziato a sognare di proiettare il film "Smyrna" a Urbino. Essendo un discendente di profughi dell'Asia Minore, sentivo l'importanza di far conoscere questa parte della storia. Mia bisnonna, morta nel 1994, era una rifugiata da Boudja, Smirne, e ho voluto onorare la sua memoria".

"Con l’aiuto della presidente dell'Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale a Parigi, Georgia Kouvela, continua Papadopoulos,sono riuscito a contattare l'attrice Mimì Denissi, la quale ha accettato di partecipare alla prima proiezione italiana del film a Urbino. La sfida più grande è stata convincere le persone a Urbino dell’importanza di un evento storico quasi sconosciuto in Italia, oltre a organizzare un evento di tale portata".

"Durante questi due anni, mi dice il Direttore del Instituto della diplomazia culturale di Urbino, ho intrapreso varie discussioni con la casa di produzione Tanweer e con Infonet per realizzare i sottotitoli italiani, poiché il film è in greco, inglese e turco. Il supporto è arrivato anche da imprese locali che hanno contribuito in modi diversi: Ristorante Magna Grecia di Urbino, Caffè degli Archi, Agenzia immobiliare Feltresca, Agenzia Bastianelli e Cinema Ducale."

"Alla fine, vedendo la numerosa partecipazione e l'emozione del pubblico italiano e greco dopo la proiezione, ho capito che l’evento era stato apprezzato e significativo per tutti."

Il direttore dell'Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale di Urbino, Dott. Vassilis Papadopoulos, ha salutato le autorità presenti, tra cui due Consoli, il presidente della Comunità Ellenica dell'Emilia Romagna, le autorità religiose, civili e militari, e i rappresentanti della comunità armena. A rappresentare ufficialmente l'Ambasciata di Grecia in Italia era il Console Onorario di Grecia per le Marche e l’Umbria, Dimitris Beligiannis.

Il professor ordinario Luigi Bravi di Filologia classica dell'Università “d’Annunzio” di Chieti-Pescara ha presentato Nicola Mancini, 

dottorando in Studi Umanistici con specializzazione in del Testo Antico presso l'Università di Urbino "Carlo Bo", ha fatto un intervento storico di grande rilevanza. Mancini ha illustrato in modo approfondito la presenza degli antichi Greci in Asia Minore sin dai tempi più remoti, offrendo un contesto storico fondamentale per comprendere le radici e le conseguenze degli eventi narrati nel film.

Dopo la proiezione del  film, Mimì Denissi ha parlato al pubblico, con la traduzione di Simona Renga, laureata in Lingue e Letterature Straniere e con un master in Studi sul Medio Oriente. Denissi ha spiegato l'importanza e la difficoltà di realizzare il primo film su questo tragico evento storico, cercando di rappresentare i fatti senza parzialità

Questo impegno l'ha portata a parlare e essere premiata presso le Nazioni Unite.

"L’emozione era palpabile continua Papadopoulos, e molte persone mi hanno raccontato di scene che li avevano colpiti o di memorie personali legate ai loro parenti rifugiati. Una signora italiana, con le lacrime agli occhi, mi ha parlato della figlia incinta che vive a Salonicco e del suo desiderio di averla vicina".

Uscendo dal cinema, ha concluso Vasilios Papadopoulos,ho realizzato quanto i popoli italiano e greco siano culturalmente e storicamente più vicini di quanto immaginassi."

La serata è continuata con il gruppo musicale italo-greco Evì Evàn, che ha suonato musica rebetika, originaria dell'Asia Minore. L'evento è stato arricchito da un aperitivo con mezedes greci, mentre la musica e la danza hanno dominato la notte. 

 

 

Presenti nel evento :

 

- Georgia Lambraki
  Console Onorario di Grecia a Bologna
- Ioanna Valkani
  Presidente della Comunità Greca dell'Emilia Romagna
- Konstantina Pilafa
  Presidente dell'Istituto Ellenico della Diplomazia Culturale a Roma

- Haris Koudounas Presidente del istituto della diplomazia culturale di Ancona  

 

Questa intervista all'attrice Ellenica Mimi Denissi è stata realizzata in occasione della proiezione del film Smyrne in esclusiva per il Corriere Del Sud : 



  1. Quali sono state le principali sfide e motivazioni nel portare la storia della catastrofe di Smirne sul grande schermo?


Ho sempre voluto scrivere su Smirne, ma richiedeva molte ricerche. È una pagina traumatica della nostra storia moderna e, purtroppo, la ferita rimane aperta poiché la vera storia non è mai diventata parte della storia ufficiale. Inoltre, non era mai stato realizzato un film completo su questo argomento. Volevo che rimanesse per sempre. Come documento, per evitare che simili tragedie si ripetano.

 Come ha preparato il suo ruolo di Filio Baltatzis e quali aspetti del personaggio ha trovato più difficili da interpretare?


Filio è l'epitome della donna microasiatica. Una vera signora. Semplice, affabile. Madre sopra ogni cosa. Dominante in casa, ma devota e obbediente al marito. Sensibile, viziata, socievole, istruita, non ha mai lavorato in vita sua. Eppure, quando avviene la catastrofe, non solo sopravvive, ma diventa un sostegno per tutti. Naturalmente, la parte della distruzione è stata la più difficile. Vede morire il marito e la figlia davanti ai suoi occhi. Molto difficile e logorante per l'attore.

Il film "Smyrna" non solo racconta una storia personale, ma anche una storia di una comunità. Come pensa che il film contribuisca alla memoria storica e culturale degli eventi del 1922?


L'immagine ha un grande potere. Io sono un divoratore di libri. Ma non tutti leggono al giorno d'oggi. Il film ti trascina e ricordi il tema per anni.

 La produzione del film ha coinvolto un cast internazionale e un'ambientazione storica complessa. Può condividere qualche aneddoto o momento significativo dal set che ha avuto un impatto particolare su di lei?


Tutti gli attori sono stati commoventi, perché hanno capito e si sono immersi profondamente nella storia. Per me è stata molto importante la collaborazione con gli attori turchi, poiché siamo riusciti a vedere l'argomento da tutte le prospettive, con passione ma senza animosità.

 

"Smyrna", un film drammatico del 2021 diretto da Grigoris Karantinakis e interpretato da Mimi Denissi, offre un ritratto toccante e potente della catastrofe di Smirne del 1922. La pellicola rappresenta un coraggioso tentativo di riportare alla luce uno degli eventi più traumatici della storia moderna greca e turca, raccontando le storie personali che si intrecciano con il drammatico sfondo della distruzione della città.

Trama e Contesto

Il film si concentra sulla famiglia Baltatzis, un'importante famiglia greca di Smirne, e narra la loro vita prima, durante e dopo la catastrofe. Mimi Denissi, che interpreta Filio Baltatzis, offre una performance intensa e emotivamente carica, incarnando le speranze, le paure e le sofferenze della sua comunità. La storia è raccontata attraverso una serie di flashback, che permettono agli spettatori di vedere la città di Smirne nella sua gloria pre-catastrofica, un melting pot culturale e commerciale.

Un Affresco Storico e Umano

"Smyrna" non è solo un film storico, ma anche un affresco umano che esplora le relazioni e le dinamiche familiari sullo sfondo della guerra e della distruzione. La rappresentazione della vita quotidiana di Smirne, con le sue vivaci strade, i mercati affollati e le case lussuose, rende ancora più tragica la visione della città in fiamme e della disperazione dei suoi abitanti.

La scelta di Denissi di interpretare Filio, una donna forte e determinata, permette al pubblico di vedere la tragedia attraverso gli occhi di chi ha perso tutto. La sua interpretazione è supportata da un cast eccellente che include attori noti come Burak Hakki, Leonardas Kakouris e Katerina Geronikolou, ciascuno dei quali apporta profondità e autenticità ai propri ruoli.

Realismo e Sensibilità

La regia di Grigoris Karantinakis e la sceneggiatura di Mimi Denissi e Martin Sherman si distinguono per il loro realismo e la sensibilità con cui trattano un tema così delicato. Le scene di massa, come l'incendio della città e l'esodo dei rifugiati, sono girate con una cura meticolosa, rendendo viscerale l'impatto della catastrofe sullo spettatore. La colonna sonora di Evanthia Reboutsika aggiunge ulteriore profondità emotiva, con musiche che riflettono la ricca eredità culturale di Smirne.

Importanza Storica e Culturale

"Smyrna" è più di un semplice film; è un'opera che contribuisce a preservare la memoria storica di un evento spesso dimenticato o minimizzato. La sua importanza culturale risiede nel modo in cui riporta alla luce le storie personali dietro le statistiche storiche, mostrando come la tragedia abbia influenzato individui e famiglie. È un potente promemoria delle conseguenze devastanti del nazionalismo estremo e della violenza etnica.

Conclusione

In conclusione, "Smyrna" con Mimi Denissi è un film che merita di essere visto non solo per la sua qualità cinematografica, ma anche per il suo valore storico ed educativo. Offre una visione intensa e commovente di una tragedia umana, portando sul grande schermo la storia di Smirne con autenticità e sensibilità. Attraverso questo film, le generazioni attuali e future possono comprendere meglio le profonde cicatrici lasciate dalla catastrofe del 1922 e riflettere sull'importanza della pace e della coesistenza tra i popoli.

 

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