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Martedì, 22 Ottobre 2024

Un dialogo continuo con il mondo. Un focus su quelle giornate che non vanno mai dimenticate. Comincia da qui la presentazione del libro “Sale e Sudore”, scritto dalla Dott.ssa Brigida Morsellino, presso la Sala delle Arti Emilio Greco di Gravina di Catania. Una full immersion nella cultura dove l’autrice ha dialogato con il folto pubblico presente.

“Per me è motivo di grande orgoglio essere qui oggi- spiega l’autrice Morsellino- “Sale e Sudore” è un libro che vuole raccontare il rapporto tra questa distesa di acqua salata e gli uomini e le donne che hanno fatto scelte di vita ben precise. Un legame con due facce che vuole parlare anche ai ragazzi che, ancora oggi, hanno bisogno di modelli, esperienze e punti di riferimento. Nel percorso di crescita di un giovane ci devono essere le sconfitte e le rinunce. Momenti che non rappresentano la fine ma, al contrario, l’inizio della loro formazione”.

Un bellissimo evento targato Proloco di Gravina di Catania sottolineato dalla presenza del tesoriere Daniela Leonardi, dalla segretaria Lucia Cascino, dal segretario Andrea Ganà, dall’addetto stampa Francesco Nastasi e dalla componente Gabriella Puglisi.

Speciali ringraziamenti al presidente della Proloco Salvo Fazio. Accanto a loro, il capo di gabinetto Marco Rapisarda e il consigliere comunale Emanuele Mirabella che nel loro intervento hanno ringraziato l'amministrazione, il sindaco di Gravina di Catania Massimiliano Giammusso e il vice sindaco nonché assessore alla Cultura Claudio Nicolosi.

“Lo sanno bene i marittimi, quelli che vanno per mare e che dal loro lavoro su quelle acque vivono e sono fieri, e non pensano mai ai rischi che corrono ogni volta che salpano. Ma il mare a volte riesce ad essere veramente crudele e si trasforma da amico a traditore, perché non dà il tempo di capire e lo fa quando non te lo aspetti”. Questo è solo uno dei passi inseriti all’interno dei dieci racconti, dieci esperienze con un unico intermediario: il mare. L’oralità che si fa strada tra le pagine di inchiostro, cercando di trasmettere il vissuto di questi uomini e queste donne che nel mare hanno visto speranza e serenità ma anche morte e disperazione.

La gestione di una serra da remoto e la conseguente riduzione delle risorse idriche ed energetiche. Una capsula per il trasporto con droni di prodotti biomedicali come sangue e organi e ancora, l’utilizzo di tecniche 3D per ricostruire i tessuti biologici e ottenere un’indagine più accurata sui tumori e risultati certi.  Sono solo alcune delle attività di ricerca che si presenteranno a oltre 100 aziende di tutti i settori, durante il XV Forum Borsa della Ricerca in programma a Catania fino a mercoledì 23 ottobre, organizzato dalla Fondazione Emblema, in collaborazione con la Regione Siciliana e l’Università degli Studi di Catania.

Per tre giorni, aziende, università, startup e progetti del PNRR si incontreranno e si racconteranno, durante il più grande evento di matching tecnologico italiano.

E i numeri lo confermano. Per l’occasione, lungo i corridoi del Monastero dei Benedettini, allestiti per l’occasione con box, sedie e tavoli per favorire gli incontri, si articoleranno oltre 1200 appuntamenti tra oltre 250 delegati di aziende, università, startup e progetti del PNRR provenienti da tutta Italia, che si incontreranno per parlare di innovazione e incrementare concretamente il trasferimento tecnologico e il sostegno economico alla ricerca.

Questo pomeriggio la Sessione Plenaria, interamente dedicata al tema ““L’impatto del PNRR tra aspettative e realtà”, ha aperto i lavori della tre giorni catanese. Dopo i saluti di Francesco Priolo, rettore dell’Università di Catania, Edy Tamajo, assessore delle Attività Produttive della Regione Siciliana, del vicesindaco Paolo La Greca e di Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema e coordinatore della Borsa della Ricerca, si sono susseguiti gli interventi di Nicoletta Amodio, responsabile Industria e Innovazione Confindustria, Andrea Bianchi, responsabile Pianificazione Strategica e Politiche Industriali, Invitalia Fabrizio Cobis, MUR, Carmelo Frittitta, direttore generale Assessorato delle Attività Produttive Regione Siciliana, Paolo D’Alesio dirigente divisione V dell’Unità di Missione per l’attuazione degli interventi del PNRR del MIMIT e Corrado Spinella, direttore generale dell’Università di Catania.

“Il XV Forum della Borsa della Ricerca è una straordinaria occasione per il tessuto imprenditoriale siciliano” ha affermato l’assessore Tamajo a margine dell’evento. “Le nostre startup e PMI innovative possono cogliere questa opportunità per confrontarsi con attori di rilievo nazionale e internazionale, accrescendo il proprio potenziale competitivo. In un contesto di crescente innovazione è fondamentale favorire la creazione di reti tra imprese, università e centri di ricerca, affinché la Sicilia diventi un modello di sviluppo tecnologico e crescita economica sostenibile”.

Domani e fino a mercoledì, il cuore pulsante della Borsa con gli incontri one to one tra i R&D manager delle imprese presenti e i gruppi di ricerca e le start up.

“Soprattutto nell’ultimo triennio, l’Università di Catania si è mossa con particolare rilevanza nell’accedere ai fondi destinati alla ricerca dal PNRR, che rappresentano un’occasione unica per far entrare la Sicilia in una nuova era, assumendo giovani ricercatori e consolidando lo scambio di informazioni ed esperienze con altri atenei e in particolar modo con le aziende e i centri di ricerca del territorio con collaborazioni industriali di particolare rilevanza”. Lo ha detto Francesco Priolo, rettore dell’Università di Catania. “Ad oggi, l’Ateneo fa parte di 35 progetti PNRR con un finanziamento globale di 145 milioni di euro e, in particolar modo, è capofila dell’Ecosistema dell’Innovazione Samothrace che coinvolge 18 partner per realizzare una nuova “visione” con una prospettiva globale nel settore della microelettronica, microsistemi, materiali e microtecnologie che operano in Sicilia. La vocazione imprenditoriale dell’Ateneo è inoltre ulteriormente rafforzata dai consolidati rapporti con numerose aziende, alimentando l’ecosistema territoriale delle start-up e degli spin-off che assume interesse per diversi investitori. Ad oggi gli spin-off di ricerca attivi sono 18 e le startup provenienti dal circuito della business plan competition - Start Cup Catania - sono più di 30. Non a caso – ha concluso il rettore - le iniziative maturate all’interno dell’Ateneo trovano spazio in incubatori pubblici e privati, acceleratori e ambienti di co-working presenti localmente e a livello nazionale, e la Borsa della Ricerca, che abbiamo fortemente voluto a Catania, offre loro un’importante occasione per mettersi in mostra e stringere proficui legami a beneficio dei progetti e del loro sbocco sul mercato”.

Inoltre, dopo il successo dello scorso anno della directory Expo PNRR, l’area espositiva all’interno del Forum, dedicata ai progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per questa edizione è confermata la presenza di 24 enti finanziati con il PNRR che avranno a disposizione un fitto calendario di workshop per illustrare e presentare gli avanzamenti delle proprie attività di ricerca alla luce di collaborazioni future.

“La Borsa della Ricerca è un evento unico in Italia che vuole creare un ponte diretto tra chi ha un prodotto, una soluzione di immediato utilizzo sul mercato e le imprese e gli investitori interessati a farne una produzione su larga scala. In una sola giornata - ha commentato Tommaso Aiello, presidente della Fondazione Emblema - avremo mille e duecento appuntamenti uno a uno senza intermediazioni. Inoltre, avere a Catania quasi tutti i progetti finanziati con il PNRR, a un anno dalla fine delle loro attività, ci permetterà di parlare concretamente, di quanto hanno fatto e di come le soluzioni da loro sviluppate possono penetrare sul mercato. Più della metà dei progetti presenti in questi giorni ha attività di ricerca che si stanno svolgendo in Sicilia: questo significa attrarre più finanziamenti per la ricerca, rendere più competitive le imprese e creare nuovi posti di lavoro per profili altamente specializzati, in un’Isola che ha tutte le attitudini per crescere in questo settore”.

La Borsa terminerà - mercoledì 23 - con la premiazione dei BdR Awards i premi destinati a start up e spin off per valorizzare l’impegno e la ricerca di realtà ad alto contenuto tecnologico e che saranno consegnati da Barilla, Fortinet, Giuliani, NTET Group, Open Fiber e Webuild.

Una grande torta da 500 chilogrammi realizzata con 150 kg di pistacchio verde di Bronte dop, 120 kg di crema pasticcera, 1100 uova e ben 50 kg di zucchero, è stata offerta in piazza Castiglione ai tantissimi visitatori che ieri hanno affollato gli stand in occasione della giornata conclusiva della 33’ Sagra del pistacchio verde di Bronte dop.

Una torta realizzata da “I Maestri del pistacchio” con il contributo di Fruit Service di Mario Marullo, da Terre Verdi, dall’ Istituto superiore di Maniace Ipsseoa “Govanni Falcone” e dall’Iss Enrico Medi di Randazzo.

E tanti gli ospiti all’applaudito primo taglio da parte del sindaco Pino Firrarello. Presente l’on. Giuseppe Castiglione, il presidente del Consiglio comunale, Aldo Catania, la Giunta municipale e numerosi consiglieri comunali. Con loro numerose autorità fra cui l’assessore regionale Andrea Messina, l’on. Francesco Ciancitto, il direttore generale dell’Assessorato regionale Ambiente, Patrizia Valenti, ed i sindaci di Pollina ed Assolo, rispettivamente Musotto Pietro e Antonio Licciardo.

Ed alla festa non hanno mancato le Forze dell’Ordine che per tutta la manifestazione hanno garantito sicurezza e rispetto delle norme.

“In un ottobre competitivo per via di tanti eventi, - ha affermato il sindaco Firrarello - la Sagra del pistacchio di Bronte si è conferma un evento esclusivo, unico e molto partecipato. Un grazie particolare lo devo a tutti coloro che hanno lavorato, ma soprattutto a 2 donne, ovvero l’assessore Angelica Prestianni e Patrizia Orefice, cuore e motore della manifestazione”.

“E’ stata una Sagra del pistacchio bellissima, – ha affermato l’assessore agli Eventi, Angelica Prestianni – con la grande torta offerta ai visitatori diversa da tutte le altre degli anni passati”.

La Sagra, - ha affermato l’on. Ciancitto - ma soprattutto la commercializzazione del pistacchio hanno fatto sì che Bronte diventasse famoso in tutto il mondo”.

“Il pistacchio di Bronte è conosciuto il tutto il mondo – ha aggiunto l’assessore regionale Messina – e la Regione è pronta a sostenere questo prodotti di grande eccellenza”.

Poi la festa è continuata fino a tardi, perché di pistacchio non ci si sazia mai. 

Il sindaco di Catania, Enrico Trantino e l’assessore allo Sport, Sergio Parisi, alla presenza del presidente del Coni Sicilia Sergio D’Antoni hanno consegnato l’Elefantino d’Argento alle campionesse olimpioniche della Spada, a Parigi 2024, le catanesi Rossella Fiammingo e Alberta Santuccio.

“Una comunità -ha detto il sindaco Enrico Trantino- che ha come simbolo l’elefante non può che farne dono a due catanesi che hanno dato lustro alla nostra città. Li ringrazio particolarmente perché rappresentano la Catania che ci piace, che sa farsi valere coi valori universali dello sport. Un orgoglio per tutti noi, Alberta e Rossella, che tengono alto il vessillo dei colori cittadini di Catania, un’iniezione di fiducia di cui la città ha un grande bisogno”.

“Sono felice di ricevere questo riconoscimento- ha detto Rossella Fiammingo- Sono onorata di essere qui per la Sicilia e per Catania. Allungo il numero di elefantini che ho ricevuto in regalo e ne vado orgogliosa perché vuol dire che ho fatto cose buone”.

“Ci tengo a ringraziare il sindaco per questo incontro -ha detto Alberta Santuccio-, Un grande onore e un grande orgoglio consapevoli che abbiamo tenuto alto il vessillo della Sicilia e di Catania. Un incoraggiamento va anche ai più giovani di questa splendida disciplina sportiva che a Catania hanno la possibilità di formarsi e migliorare sportivamente in una scuola schermistica apprezzata in tutto il mondo:  

Alla consegna dell’elefantino d’argento alle due spadiste medaglie d’oro, hanno partecipato anche alcune ragazze del Cus Catania che si sono distinte a livello nazionale e regionale nelle varie discipline della scherma.

“Abbiamo scelto convintamente -ha detto il presidente del Coni Sergio D’Antoni- di assegnare il ruolo di tedofore del Trofeo Coni alle due ragazze catanesi che hanno vinto l’oro alle Olimpiadi, insieme rappresentano al meglio la terra di Sicilia nello sport”.

L’assessore allo sport Sergio Parisi, dal canto suo, ha evidenziato "il significato che ha per Catania sportiva questo momento, che certifica l'oggettiva crescita di tutti gli indicatori della nostra città nel mondo dello sport”.

Bilancio positivo in Sicilia per Tourability: la stagione estiva 2024 ha dato un notevole slancio ai lidi balneari che alla Plaia di Catania sono stati dotati di passerelle, sedie job e sand, servizi pensati per garantire l’accessibilità del mare anche alle persone con disabilità. «Abbiamo assistito a un effetto moltiplicatore che ha fatto percepire la diversità come una ricchezza – spiega Francesco Cauchi, advisor del progetto Tourability - gli imprenditori e le aziende che hanno ricevuto i kit hanno riscontrato vantaggi sociali ed economici. I clienti sono progressivamente aumentati. Nel 2025 con nuovi fondi intendiamo ampliare le azioni di inclusione, cercando di offrire anche il trasporto “da e verso” i lidi per gli utenti con disabilità e migliorando attraverso la formazione la performance di accoglienza degli operatori turistici coinvolti».

Tourability ha orientato i lidi a prestare più attenzione verso la disabilità: le azioni hanno sviluppato l’apprezzamento del target destinatario e dei visitatori in generale verso i servizi di accessibilità adeguatamente offerti, il coinvolgimento all’interno delle strutture balneari con le attività di tirocinio e i laboratori creativi aperti a tutti.

«Abbiamo sempre accolto persone con disabilità in spiaggia – dice Davide Anfuso del Lido Tempo Libero – ma grazie al progetto Tourability ci siamo sentiti più potenti nell’offrire servizi più appropriati, con passerelle adatte e sedie funzionali per i bagni a mare. Chi ha particolari necessità potrebbe tendere a rinunciare allo svago e a non fruire del mare. Ma il mare è di tutti, abbiamo letto la felicità negli occhi di nuovi clienti e dei parenti che hanno accompagnato nella nostra struttura le persone e i bambini con difficoltà motorie. Sulla scorta di questa positiva esperienza vogliamo consolidarci nel 2025 come “lido inclusivo”, svilupperemo questo know how per diventare più efficienti nella gestione di servizi accessibili». L’arrivo diversificato di bagnanti è progressivamente cresciuto nelle varie strutture coinvolte nel progetto: «I nostri utenti prima fruivano del mare con mezzi propri, perché non avevamo le sedie job e sand – precisa Ignazio Ragusa del Lido Polifemo - grazie alla diffusione delle informazioni sui social e alle forniture del progetto Tourability abbiamo riscontrato maggiori ingressi di persone alla ricerca di servizi accessibili che prima non frequentavano la struttura. L’uso dei kit inizialmente era più impacciato, è migliorato anche grazie alla collaborazione di alcuni accompagnatori di persone con disabilità. Questo buon inizio ha innescato in noi la volontà di incrementare le azioni di inclusione da offrire per la prossima stagione balneare».

Seppur la stagione estiva per molti lidi in Sicilia si sia ormai conclusa, alcune delle strutture accessibili alla Plaia di Catania – come il lido Le Palme e la Colonia Don Bosco – continuano ad essere attive. «Tourability ha diffuso con successo la conoscenza dei nuovi servizi accessibili destinati alla collettività – afferma Giuseppe Saffo, consulente del Lido Le Palme – il progetto ha dato la possibilità di godere del mare con la libertà di scegliere tra i diversi lidi coinvolti. Anche ad ottobre la nostra struttura continuerà ad accogliere i visitatori, speriamo che in futuro aumentino le strutture siciliane che sviluppano servizi inclusivi».

«La nostra missione centrale – spiega Agostino Sella presidente di Don Bosco 2000 (capofila del progetto Tourability) - è accogliere i giovani e le persone più vulnerabili spesso lasciate ai margini, garantendo spazi e servizi accessibili. Grazie a Tourability abbiamo realizzato il nuovo Parco Avventura inclusivo Beteyà a Catania, è uno degli otto più grandi d’Italia; abbiamo anche completato un’area attrezzata con zone ombreggiate, cabine e docce accessibili, dalla quale è facile raggiungere la battigia con l’ausilio di carrozzine. Potenzieremo i servizi dedicati durante la stagione invernale, perché le nostre strutture sono attive 365 giorni l’anno».

 

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