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Venerdì, 13 Giugno 2025

Le ceramiche di Caltagirone in Liguria, alla terza edizione del Festival della Maiolica, una serie di eventi diffusi in programma da venerdì 6 a domenica 8 giugno nei quattro comuni della Baia della Ceramica: Savona, Albissola Marina, Albissola Superiore e Celle Ligure.  A rappresentare il “made in Caltagirone” saranno 12 artigiani e artisti della ceramica: Andrea Branciforti, Giuliana Cannarozzo, Francesco Cannizzo, Cucemur (Franco Laiacona, Alessia Laiacona e Salvatore Lagona), Desirèe Delfino, Martino Di Caudo, Giuseppe Failla, Salvatore Gurreri, Salvatrice Gambuzza, Mario Milazzo, Anna Romano e Ceramiche Ruscica di Carmela Marino.

 “L’iniziativa – sottolinea l’assessore allo Sviluppo dello risorse territoriali, Piergiorgio Cappello – è il frutto della collaborazione del nostro Comune con quello di Savona e con le Camere di Commercio Riviere di Liguria e del Sud Est Sicilia. Rientra fra le attività di promozione della ceramica e costituisce altresì un’utile opportunità per valorizzare, anche con positive ricadute turistiche, il patrimonio artistico e culturale della nostra città. Ringrazio – conclude l’assessore - i ceramisti che hanno accolto l’invito a rappresentare Caltagirone con le proprie opere in una così prestigiosa kermesse”.

Un importante appuntamento per il rilancio economico e lo sviluppo del territorio jonico-etneo è in programma per sabato 31 maggio presso la sala conferenze di Radice Pura, nella frazione di San Leonardello a Giarre. La Diocesi di Acireale e la Fondazione Maria Barbagallo Barbagallo organizzano il workshop “Territorio jonico-etneo: visioni e prospettive”, un seminario fortemente voluto dal Vescovo Monsignor Antonino Raspanti con l'obiettivo di favorire l'incontro e il dialogo tra gli imprenditori locali alla luce di nuove opportunità di sviluppo.
Il workshop si terrà dalle 10:00 alle 13:00 e sarà introdotto dallo stesso Vescovo, Antonino Raspanti. I saluti istituzionali saranno affidati al deputato regionale Nicola D'Agostino. L'evento vedrà una significativa partecipazione da parte del governo regionale, con l'adesione degli assessorati alle Attività produttive, all’Agricoltura, al Turismo e alle Infrastrutture.  L'iniziativa si configura come un'occasione unica per gli imprenditori e i professionisti che operano sul territorio, invitati a partecipare per confrontarsi direttamente con i rappresentanti del governo regionale e degli enti intermedi, valorizzando e arricchendo il tessuto socio-economico locale.
Numerosi i partner che hanno aderito all'evento, tra cui IRFIS, IRSAP, CRIAS, Camera di Commercio, GAL Terre di Aci, GAL Terre dell'Etna e dell’Alcantara, Terme di Acireale, BAPS e SAC. A ciascuno di questi enti è stato affidato uno stand informativo, dove gli imprenditori interessati potranno incontrare i referenti e ricevere informazioni dettagliate su bandi, misure e iniziative in corso o di prossima realizzazione.
Tra i partecipanti al workshop di sabato, spicca la presenza dell'avvocato Ignazio Puglisi, presidente del GAL Terre dell’Etna e dell’Alcantara, accompagnato dalla governance del GAL, dal consorzio Etna DOC e dall’Enoteca Regionale di Castiglione di Sicilia. Per il presidente Puglisi, l'evento rappresenta un'occasione importante per rafforzare le sinergie e promuovere le eccellenze del territorio.

Sull’Etna, nel suo versante Est, a pochi minuti da Zafferana Etnea, prende vita un nuovo ed emozionante itinerario culturale: “I Miti dell’Etna”, un percorso tematico di Land Art che intreccia arte, natura e mitologia, all’interno del già noto Parco dei Miti.

Immerso in un paesaggio lavico modellato dalla colata del 1992, il percorso si sviluppa tra rocce vulcaniche, scorci suggestivi e ambientazioni naturali che diventano palcoscenico per circa 20 installazioni artistiche ispirate alle leggende e ai personaggi mitologici legati all’Etna. Le opere, firmate dai maestri catanesi Aldo Correnti e Marcello Sciuto, raccontano visivamente episodi epici: dalla Grotta di Polifemo alla Fucina di Efesto, dal mito di Aci e Galatea alla figura del filosofo Empedocle, fino alla mano di Tifeo che emerge simbolicamente dalla lava.

Ogni tappa è accompagnata da una mappa interattiva, arricchita da contenuti audio, video e testi curati da Ettore Barbagallo, ideatore del progetto e direttore del Parco, per un’esperienza immersiva che rende viva e attuale la mitologia classica. L’Etna, che da sempre affascina per la sua potenza naturale, trova così una nuova chiave di lettura culturale e simbolica, capace di parlare a bambini, adulti, turisti, scuole e studiosi. Un tempo terra sacra abitata da dei e creature leggendarie, oggi diventa teatro di un’iniziativa artistica unica in Sicilia, che celebra il dialogo tra storia e contemporaneità, tra territorio e immaginazione.

Il Parco dei Miti si conferma così un centro culturale d’avanguardia: oltre al nuovo percorso di Land Art, ospita anche un teatro coperto con tecnologia “Live-motion”, grazie alla quale personaggi come Polifemo prendono vita e interagiscono con il pubblico, rendendo gli spettacoli coinvolgenti e indimenticabili. Il parco propone inoltre attrazioni ludiche e didattiche come il Labirinto del Minotauro, il Cavallo di Troia, la nave di Ulisse e il Monte Olimpo, offrendo un’esperienza completa che unisce gioco, sapere e natura, tra le querce di un bosco fresco e accogliente. La visita guidata, proposta nei fine settimana, è condotta da una guida esperta che racconta le storie mitologiche lungo le varie tappe del percorso.

“I Miti dell’Etna” rappresenta una nuova frontiera del turismo esperienziale e culturale sull’Etna, «un’occasione unica – sottolinea Barbagallo, che è anche presidente dell’Associazione Amici della Terra Sicilia - per scoprire cosa si nasconde oltre i crateri: un patrimonio immateriale fatto di storie, simboli e leggende che raccontano le radici della Sicilia. La mitologia classica – da Omero ai miti locali – non è solo un retaggio scolastico, ma un linguaggio universale che continua a parlare ai cuori e alle menti. L’Etna, con la sua forza primordiale e il suo paesaggio unico al mondo, ne è il custode ideale. Qui, i miti non si studiano: si attraversano, si vivono, si toccano con mano».

 

 

 Addio ai relitti nel porto di Catania: 38 imbarcazioni sommerse a varie profondità, tra tre e undici metri, saranno finalmente rimosse dai fondali con l’obiettivo di garantire sia la sicurezza della navigazione che la tutela ambientale e paesaggistica del mare. Grazie ad una gara indetta dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia orientale (Adsp) per un importo complessivo di oltre 2 milioni di euro, già nel prossimo giugno inizierà l’attività di eliminazione dello smaltimento delle barche che occupano aree diverse e hanno lunghezza variabile, da tre a venti metri; si tratta prevalentemente di barche da pesca in vetroresina/legno, oltre ad alcune unità maggiori quali motovedette, imbarcazioni a vela, pescherecci e natanti da diporto.

“Già nel febbraio 2022 abbiamo svolto indagini preliminari mediante strumentazione elettroacustica per la mappatura del fondale - spiega il presidente Francesco Di Sarcina - con l'individuazione di relitti sommersi o parzialmente sommersi. Le ispezioni hanno portato all'identificazione di imbarcazioni prevalentemente da pesca in legno e/o vetroresina. Per ciascun relitto individuato, la società incaricata ha redatto una scheda tecnica contenente le caratteristiche dello scafo, la posizione batimetrica e una valutazione sugli aspetti di natura ambientale”. 

Questo certosino e approfondito lavoro ha permesso la redazione di una documentazione tecnica ed economica, indispensabile per indire una gara d'appalto finalizzata alla messa in sicurezza, bonifica, rimozione e demolizione dei relitti rinvenuti e al calcolo delle risorse da predisporre. La gara, avviata ad ottobre 2024 tramite procedura aperta, è stata aggiudicata ad aprile scorso, sulla base del criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, ad una società con comprovata esperienza nel settore. Data la complessità dell'intervento e al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori e la salvaguardia dell'ambiente marino, la documentazione tecnica prevede, tra l'altro, la predisposizione da parte dell'aggiudicatario di un programma dettagliato per la messa in sicurezza, bonifica, rimozione e successiva demolizione, con annesso piano di recupero/smaltimento.

Si prevede la perimetrazione delle aree interessate alla rimozione dei relitti con barriere antinquinamento, l'utilizzo di presidi antiinquinamento durante le operazioni di rimozione, e il sollevamento e trasporto dei relitti tramite pontone/gru verso un cantiere di demolizione per lo smaltimento/recupero dei rifiuti. L'avvio delle attività partirà a giugno, ma serviranno circa 260 giorni per completare la rimozione e la conseguente demolizione e smaltimento/recupero dei rifiuti. 

“La riqualificazione del porto di Catania dunque prosegue su vari fronti - conclude Di Sarcina - sia su quello infrastrutturale grazie ad una serie di opere, restyling e progettualità work in progress, sia quello organizzativo e dei servizi, e, last but not least dal punto di vista del decoro e sicuramente la rimozione dei relitti rappresenta un fiore all’occhiello della valorizzazione del mare dell’area portuale”. 

 

Venerdì 23 maggio Caltagirone commemorerà, come ogni anno, l'anniversario della strage di Capaci dove, il 23 maggio di 33 anni fa, persero la vita, in un attentato dinamitardo, il magistrato Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.

Alle 9, al cine-teatro Artanis, su iniziativa dell’Associazione nazionale magistrati (Anm) e dell’Ordine degli avvocati di Caltagirone con il patrocinio del Comune, si terrà un incontro, cui parteciperanno anche gli studenti dei diversi istituti superiori (con premiazione degli elaborati di un apposito concorso), sul tema: “Capaci di Legalità”. Dopo i saluti istituzionali del presidente del Tribunale di Caltagirone Vincenzo Panebianco, del sindaco Fabio Roccuzzo, del vescovo Calogero Peri e del presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati calatini, Giovanni Russo, i lavori, moderati dalla giornalista de “La Sicilia”, Laura Distefano, saranno caratterizzati dagli interventi di: Rosanna Casabona, procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone; Carla Caponcello, referente Anm sottosezione di Caltagirone; Antongiulio Maggiore, presidente della sezione penale del Tribunale di Siracusa; Giovanni Burtone, componente della Commissione regionale antimafia, e Gianfranco Morello, consigliere del locale Consiglio dell’Ordine degli avvocati. In programma pure la partecipazione del duo musicale “Bellamorea”.  

Alle 12,30. in piazza Falcone e Borsellino, davanti all’albero intitolato al giudice Falcone e alle altre vittime della mafia, su iniziativa dell’Amministrazione comunale, sarà deposta una corona d’alloro, alla presenza delle massime autorità e delle rappresentanze studentesche.

“Anche quest’anno – sottolinea l’assessore alla Legalità Giuseppe Fiorito, d’intesa con il sindaco Fabio Roccuzzo – onoriamo la memoria delle vittime della strage di Capaci e ricordiamo il grande impegno di Giovanni Falcone nella lotta contro la criminalità organizzata, in linea con le tante iniziative con le quali, in sinergia con le altre istituzioni, intendiamo sempre di più promuovere e affermare i valori della legalità e del rispetto delle regole come essenziali per la crescita della comunità”.

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