Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Domenica, 16 Giugno 2024

San Giuda Taddeo presenta…

Mag 27, 2024 Hits:447 Crotone

Al Salone del libro Loren…

Mag 15, 2024 Hits:1197 Crotone

L'Istituto Ciliberto-Luci…

Mag 14, 2024 Hits:548 Crotone

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:806 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:861 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:1056 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:1397 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:1391 Crotone

E’ stata la celebrazione del parroco della Cattedrale, il sacerdote Giuseppe Burrafato, a chiudere, ieri sera, la serie di nove messe proposte in occasione della giornata dedicata alla solennità di San Giovanni Battista, patrono della città e della diocesi. Un momento particolare, quello di ieri sera, perché caratterizzato dalla presenza del gruppo “Portatori del fercolo di San Giovanni”, che non vedono l’ora di potere portare di nuovo a spalla il venerato simulacro. Numerosi i devoti che, ieri, nel corso della giornata, hanno acceso le torce votive a San Giovanni nel giardino di corso Vittorio Veneto. Nonostante le restrizioni dovute al Covid, l’attenzione dei ragusani nei confronti del proprio patrono continua a manifestarsi nella maniera più semplice e allo stesso tempo carica di significato. Nel pomeriggio, poi, si era tenuta la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’amministratore apostolico della diocesi, mons. Roberto Asta, che, facendo riferimento al prodigio della nascita del Battista, dal grembo sterile di una donna anziana, e ricollegandosi al contenuto della liturgia della parola, che indica la necessità di passare dal mutismo alla parola, alla voce che proclama, che riconosce, si è soffermato sulla discussione di questi ultimi giorni relativa al decreto Zan. “Il centro di questo dibattito – ha detto mons. Asta durante l’omelia – è la libertà d’opinione, non l’interesse della Chiesa, la libertà di educazione. Se la famiglia intende educare il figlio in un certo modo e si ritrova la scuola che promuove una sessualità fluida, una concezione dell’identità di genere che non si capisce, è un problema. Perché diventa un problema per le famiglie che non hanno la facoltà di potere impartire al proprio figlio l’educazione che desiderano. Se poi si parla del matrimonio tra un uomo e una donna secondo l’annuncio evangelico, secondo l’antropologia cristiana, allora si rischia che qualcuno ti accusi di omofobia. E’ questa la libertà d’opinione? Constato una alzata di scudi ideologica che non ha nulla a che fare con l’oggetto del problema posto, tanto è vero che lo stesso è stato accolto da alcuni costituzionalisti come una questione seria”. Sono state numerose le persone che hanno partecipato alle varie celebrazioni, nel rispetto delle restrizioni antiCovid. Il parroco della Cattedrale ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita di questo momento celebrativo. L’impresa ecologica Busso Sebastiano, che gestisce il servizio di igiene ambientale in città, ha completato, intanto, proprio in queste ore, l’azione di pulizia straordinaria effettuata tutt’attorno alla Cattedrale.

 

Il vescovo della diocesi di Caltagirone, mons. Calogero Peri, ha presieduto, ieri pomeriggio, uno degli atti conclusivi della festa dedicata a Sant’Antonio di Padova, nella parrocchia omonima di Comiso. La messa, animata dalla corale parrocchiale, ha contemplato la presenza delle autorità civili e militari. Durante la celebrazione, la confraternita Sant’Antonio di Padova ha rinnovato l’annuale promessa confraternale. Inoltre, il sacerdote Giovanni Meli è stato ammesso alla confraternita. E, subito dopo, si è tenuta la preghiera di affidamento al santo dei miracoli a cui ha fatto seguito la benedizione del pane. L’Aic ha provveduto a donare il pane senza glutine per dare a tutti la possibilità di potere usufruire del dono in questione. Mons. Peri ha messo in rilievo le caratteristiche del santo patavino e ha voluto sottolineare la contemporaneità del messaggio cristiano di cui lo stesso Sant’Antonio, con il suo modo di agire, è stato uno dei principali testimoni.

In mattinata, invece, era stato l’amministratore apostolico della diocesi di Ragusa, mons. Roberto Asta, a presiedere la solenne celebrazione eucaristica che, pure in questo caso, era stata animata dalla corale parrocchiale. A conclusione dell’appuntamento religioso, la supplica a Sant’Antonio e l’affidamento dei bambini alla protezione del santo. Ai piccoli sono state offerte le cosiddette “pupidde ri pane” mentre, subito dopo, è seguita la benedizione del pane stesso. Benedizione del pane che era stata effettuata già in mattinata dopo la prima celebrazione eucaristica della giornata presieduta dal parroco, il sacerdote Enzo Barrano, anche in questo caso con l’animazione della corale parrocchiale. La giornata di domenica aveva preso il via con il suono melodioso delle campane che ha salutato il giorno dedicato al santo. Oggi, intanto, è prevista la chiusura dei festeggiamenti e dell’anno pastorale 2020/2021. Dopo la recita del Rosario e la celebrazione eucaristica di questa mattina, alle 18,30 la recita del Rosario meditato mentre alle 19 è prevista la celebrazione eucaristica presieduta dal parroco e il Te Deum di ringraziamento al Signore. E’ in programma, a seguire, l’assemblea parrocchiale a conclusione dei festeggiamenti e dell’anno pastorale 2020/2021. I sacerdoti e il consiglio pastorale hanno ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno partecipato all’organizzazione dei festeggiamenti. L’impresa ecologica Busso Sebastiano ha curato l’aspetto della pulizia straordinaria delle zone accanto alla parrocchia per garantire un decoro il più possibile all’altezza della situazione.

 

 

 

Il momento più speciale. Intriso di suggestioni che affondano le radici in una tradizione antica. Così come antica è la devozione nei confronti di Maria Santissima Addolorata. E così un rito molto sentito dalla cittadinanza casmenea è tornato a ripetersi sabato sera in chiesa Madre. La svelata del pregevole simulacro settecentesco della Vergine si è tenuto, ancora una volta, sotto una pioggia di petali di rose e il tripudio osannante dei fedeli. E’ stato l’arciprete parroco, il sacerdote Innocenzo Mascali, a dare il via alla preghiera che ha raggiunto il culmine con il momento molto atteso. Immancabile, poi, il canto dell’Inno diretto da Maria Lucia Faro. Subito dopo, la celebrazione eucaristica presieduta da don Mascali, alla presenza del sindaco, Maria Rita Schembari, e del deputato regionale Giorgio Assenza. La messa è stata animata dal coro parrocchiale “Santa Maria delle Stelle”. Un aspetto particolare, durante la funzione religiosa, quello rappresentato dal ricordo di tutti i cittadini di Comiso che hanno perso la vita a causa del Covid-19. Oggi, nel giorno della solennità dell’Ascensione del Signore, la festa proseguirà, alle 11, con la solenne celebrazione presieduta dall’amministratore apostolico della diocesi di Ragusa, mons. Roberto Asta, alla presenza della comunità del seminario vescovile. Alle 19, invece, la solenne celebrazione eucaristica sarà presieduta dal vescovo emerito della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso. Sarà animata dal coro parrocchiale. Domani, inoltre, prenderà il via l’Ottavario della festa. Ogni giorno, alle 9 la celebrazione eucaristica e alle 18,30 la recita del Rosario. Alle 19, poi, la celebrazione eucaristica. Quella di domani sarà presieduta dal sacerdote Giuseppe Antoci, parroco di San Giovanni Battista in Monterosso Almo. Martedì 18, invece, presiederà la messa delle 19 il sacerdote Giuseppe Iacono, parroco del Sacro Cuore di Gesù a Comiso. Mercoledì 19, poi, la messa vespertina sarà presieduta dal sacerdote Giuseppe Iacono, già parroco della chiesa Madre e vicario parrocchiale a San Giovanni Battista a Santa Croce Camerina. Continuerà anche in questi giorni, inoltre, l’azione di pulizia straordinaria portata avanti dall’impresa ecologica Busso Sebastiano per rendere più decorosi i luoghi tutt’attorno alla chiesa Madre.

 

L’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa ha avviato, sabato mattina, la celebrazione della memoria liturgica di Santa Rita che proseguirà nel corso della giornata. E’ stato il direttore dell’ufficio, il sacerdote Giorgio Occhipinti, a presiedere, subito dopo le 9, la santa messa con la benedizione dei petali di rosa, fiore da sempre collegato alla santa, che, associati alle immaginette di Santa Rita, saranno distribuiti nel corso della giornata ai malati Covid nei reparti dell’ospedale Giovanni Paolo II e all’Rsa dell’ospedale Maria Paternò Arezzo. Un piccolo gesto dal grande significato spirituale per confortare chi sta attraversando un momento difficile. La celebrazione di questa mattina si è svolta nel salone parrocchiale di via Minardi della chiesa dell’Ecce Homo, centro storico di Ragusa, dove la venerazione della santa è particolarmente sentita. “Voglio ringraziare il parroco dell’Ecce Homo, il sacerdote Giovanni Bruno Battaglia – dice don Occhipinti – per il dono delle immaginette e per l’ottima organizzazione e gestione in sicurezza delle sante messe. Intendiamo fare sentire la nostra vicinanza a tutti i malati e, in particolare, in questo momento, a quelli affetti dal Covid auspicando in una loro pronta guarigione”.

“A Tutto Volume – libri in festa a Ragusa” aprirà la stagione dei grandi eventi estivi e riconsegnerà le piazze ai libri, ai lettori e agli autori. Lo farà dal 10 al 13 giugno prossimi rilanciando il desiderio di stare insieme, la volontà di condivisione, di scambio, di incontro in quell’universo emozionale che i libri e la cultura riescono a creare magicamente. Per questo il festival sceglie luoghi inediti, lontani dal convenzionale: una piazza, un atrio, un giardino, una spiaggia se è il caso, laddove è più facile liberare l’animo umano dalla quotidianità. Come nella scorsa edizione, anche per questa, la dodicesima, gli incontri sono previsti in presenza e sempre in massima sicurezza, secondo i protocolli in corso.

Il direttore artistico ed ideatore Alessandro Di Salvo annuncia già una primissima novità: “Ogni anno il festival cerca di coinvolgere aree nuove del tessuto urbano di Ragusa. Quest’anno abbiamo deciso di aprire giovedì 10 giugno, a Marina di Ragusa, a pochi metri dalle spiagge di sabbia dorata e dal mare con bandiera blu. L’idea è quella di lanciare anche un messaggio in favore del comparto turistico che, come per quello degli eventi e delle iniziative culturali, sta soffrendo. Portiamo i libri quasi sulla battigia e lo facciamo in una delle località balneari siciliane d’eccellenza”.

Il festival poi tornerà venerdì e sabato, come tradizione vuole, nel centro storico di Ragusa superiore per trasferirsi la domenica, nell’ultima giornata, a Ragusa Ibla, quartiere barocco con numerosi siti patrimonio dell’Umanità. “A Tutto Volume” è anche la prima tappa siciliana di “Piazza Dante”, la rete di festival italiani che celebrano il sommo poeta con incontri, reading ed eventi specifici.

I dati delle vendite dei libri sembrano confermare che la lettura unisce, anche e soprattutto in tempi tanto complicati come quelli attuali. Ragusa, resistente e appassionata, anche per questa stagione sarà dunque in prima linea con la manifestazione nota per l’attenzione alla narrativa, alla saggistica, alle inchieste giornalistiche e ai vari generi letterari senza mai trascurare l'attenzione per il panorama editoriale che interessa i lettori giovani e giovanissimi.

Saranno Pif e Marco Lillo ad aprire il festival in riva al mare con la conduzione di Silvia Truzzi in un incontro che darà spazio a “Io posso. Due donne sole contro la mafia”. A chiudere l’amatissima Stefania Auci con “L'inverno dei leoni”, secondo capitolo della saga dei Florio che occupa da quasi due anni i primissimi posti della classifica dei libri più venduti.  

Tra i primi nomi annunciati ci sono Sebastiano Barisoni, Paolo Crepet, Annalisa Cuzzocrea, Giancarlo De Cataldo, Chiara Franchini, Levante, Rula Jebreal, Michele Santoro, Alessandro Robecchi, Saverio Tommasi, Marcello Veneziani a cui si aggiungeranno altri importanti scrittori e giornalisti.

Il festival, promosso e organizzato dalla Fondazione degli Archi, quest’anno si avvale della partecipazione e collaborazione dei guest director Antonio Pascale, Loredana Lipperini, Massimo Polidoro e Federico Taddia e del sostegno del Comune di Ragusa, della Regione Siciliana, dell’Ars, dall’Asp Ragusa e di altri sponsor pubblici e privati.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI