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Domenica, 22 Giugno 2025

Don Di Noto, Meter: “Abbiamo piantato la memoria e la speranza. I bambini non svaniscono. Restano nella nostra coscienza e nella nostra lotta”

 In questa Giornata Internazionale dei Bambini Scomparsi, l’Associazione Meter lancia un grido che è allo stesso tempo denuncia e promessa: la memoria non si cancella. La speranza non muore.

 Nasce oggi, nel cuore del polo dell’Associazione, l’“Uliveto della Memoria e della Speranza”: un luogo vivo, reale, in cui 1.000 bambini scomparsi vengono ricordati. Mille volti. Mille assenze che non accettiamo di dimenticare.

 In questo uliveto, ogni albero è piantato tra le foto di bambini scomparsi, molte delle quali dimenticate. Gli ulivi, simbolo di pace e di vita che resiste anche alle intemperie, sorreggono la memoria di chi è stato strappato via. Un filo rosso collega le immagini e gli alberi, intrecciando le loro storie, segnando il legame spezzato tra ogni bambino e la sua infanzia. Quel filo rappresenta il dolore, ma anche il dovere: non spezzare mai il filo della verità.

 “Ci hanno rubato i bambini, ma non ci toglieranno la memoria. Ogni volta che piantiamo un albero, diciamo al mondo: tu li hai dimenticati, noi no. In quel filo rosso c’è il sangue dell’innocenza tradita. E c’è anche il nostro grido, che nessuno potrà mettere a tacere”, dichiara don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter.

 L’Uliveto della Memoria e della Speranza non è solo un giardino commemorativo. È un atto politico, umano, spirituale. È una denuncia contro il silenzio. È un luogo per chi cerca, per chi piange, per chi non vuole rassegnarsi.

 In Italia, oltre 21.000 minori sono scomparsi negli ultimi vent’anni (fonte: Ministero dell’Interno, 2024). Molti di loro non sono mai stati ritrovati. Alcuni sono vittime di tratta, sfruttamento, abusi, sparizioni orchestrate. La maggior parte sono avvolti da silenzi, omissioni, indifferenza.

 “Io ho guardato negli occhi padri e madri che non sanno dove siano i loro figli. Non esiste un dolore più feroce. E a quel dolore si aggiunge l’indifferenza del mondo. Ma noi non taceremo. Non possiamo tacere”, prosegue don Di Noto.

 Nel 2002, Meter aveva già costruito un Muro della Vergogna, con oltre 300 fotografie di bambini scomparsi, abusati, uccisi. Oggi, quel muro si apre alla terra, si trasforma in uliveto. Perché la memoria non sia solo una parete che piange, ma un luogo che cresce, che respira, che chiama.

 “Ogni bambino scomparso è un pugno nello stomaco della civiltà. Chi tace, chi non vede, chi non denuncia, è complice. Questo uliveto è la nostra risposta: non vogliamo pietà. Vogliamo giustizia. E memoria”, conclude don Fortunato Di Noto.

 

“Labia - Madri d’Amore”, l’ultimo progetto di ACTO Sicilia in onore della donna, madre, figura d’influenza sociale e di amore incondizionato, si svolgerà domenica 11 maggio a partire dalle ore 9 nella piazza di Ortigia. Una giornata di festa e di condivisione, di informazioni per accendere i riflettori sulla lotta al tumore ovarico: una giornata d’amore.

 La presentazione all’Urban center di Siracusa, città scelta simbolicamente come rappresentazione di quella madre che culla la cultura, l’arte, l’accoglienza e l’amore.

“Questo percorso di resilienza e solidarietà vuole sottolineare che essere madri non si limita alla

biologia, ma può esprimersi attraverso gesti di amore e cura verso gli altri. Vogliamo inoltre sensibilizzare su un aspetto cruciale: il diritto alla maternità per le pazienti oncologiche”, afferma la presidente di ACTO Sicilia Annamaria Motta.

 Alla presentazione hanno partecipato: Annamaria Motta, Presidente di ACTO Sicilia, Giusy Scandurra, Direttore dell'U.O.C. di Oncologia Medica dell'Azienda Ospedaliera per l'Emergenza Cannizzaro e ricercatrice presso l’Università “Kore” di Enna, nonché socia di ACTO Sicilia, Sonia Tiziana La Spina, Psicoterapeuta, psico-oncologo dell'U.O.C. di Oncologia Medica dell’Ospedale Cannizzaro, Francesco Italia, Sindaco di Siracusa, Edy Bandiera, Vicesindaco della città di Siracusa, Marco Zappulla, Assessore alle Politiche sociali, Agatino Catania, Contrammiraglio (A) delegato per la Sicilia orientale della Lega Navale Italiana, sezione di Siracusa, Sebastiano Floridia, Presidente Lega Navale Sezione di Siracusa e Gianni Saraceno, educatore sportivo Rugby Siracusa.

 Domenica 11 maggio, in occasione della Festa della mamma e della Giornata Mondiale sul Tumore Ovarico, ACTO Sicilia celebra la madre e l’amore materno con un’installazione di copertine di Land Art, frutto dei laboratori di Lanaterapia svolti da ACTO Sicilia nei reparti di oncologia dell’Ospedale Cannizzaro di Catania e di tante comunità, dalla Valsugana a Nicosia, a cui hanno partecipato pazienti, familiari e caregiver. Le copertine saranno donate ai minori del territorio. Per l’occasione di festa sarà anche proiettato un video racconto emozionale del progetto “Labia - Madri d’Amore”. Dalle 11.30 alle 13.30, inoltre, si svolgerà una veleggiata organizzata dalla Lega Navale Italiana sempre accanto ad ACTO Sicilia negli ultimi anni. Le imbarcazioni utilizzate sono state confiscate alla mafia.

 Il progetto “Labia - Madri d’Amore” mira a sostenere le donne colpite da tumore ginecologico che non possono più diventare madri biologiche. “Labia - Madri d’Amore” offre sostegno psicologico e legale. Offre informazioni su adozione, affidamento e diritto alla maternità per pazienti oncologiche, anche alla luce della recente legge sull’oblio oncologico (n.193/2023). Una legge che rappresenta una grande conquista per il nostro Paese, ma che ha dei limiti. Ci sono ancora barriere da abbattere considerando i nuovi traguardi scientifici e i casi in cui la malattia viene cronicizzata. Ma ACTO Sicilia vuole lanciare il messaggio alle donne che vivono un problema oncologico che non si deve necessariamente partorire, prendere un bambino in affido o in adozione per dare “amore di madre”. 

 “Labia - Madri d’Amore” dimostra come nella vita non va tutto come pianificato, ma le vite non perdono significato nel dolore, tutt’altro. Questa alleanza lancia un messaggio d’amore fondamentale che merita tutto il nostro plauso e pieno supporto”, ha dichiarato il sindaco di Siracusa, Francesco Italia.

 “Attraverso la bellezza e l’autorevolezza delle vostre anime riuscite in qualcosa di straordinario: trasformare un evento particolarmente triste come un tumore in un momento di bellezza, gioia e infinito amore. Come amministrazione cogliamo con gioia la scelta della nostra città per portare avanti valori universali come fa ACTO Sicilia”, ha affermato Edy Bandiera, vicesindaco di Siracusa. 

 “A Siracusa c’è una delle strutture più prestigiose della Lega navale italiana e sposiamo sempre iniziative sociali sulla fragilità come quella di ACTO Sicilia. I figli hanno bisogno di un ambiente sano e amorevole e un momento di fragilità non significa non averli più”, è il commento di Agatino Catania, Contrammiraglio (A) delegato per la Sicilia orientale della Lega Navale Italiana, sezione di Siracusa

 ACTO Sicilia, Associazione Contro il Tumore Ovarico.

A gennaio 2021 in Sicilia è stata costituita l'associazione “ACTO Sicilia -Alleanza Contro il Tumore Ovarico - ETS", fortemente voluta e fondata da pazienti, familiari e medici.

L’ACTO - Alleanza Contro il Tumore Ovarico, è presente a livello italiano e la sua missione è quella di unire, in una vera e propria alleanza, pazienti, ricercatori, medici, strutture sul territorio, uomini e donne di buona volontà intenzionati a collaborare, ciascuno con le proprie competenze, al progetto comune di lotta contro il cancro all'ovaio e i tumori ginecologici in generale.

Una rete efficace di supporto a pazienti e familiari, con servizi e progetti disegnati sui bisogni specifici, in modo da non sentirsi soli ad affrontare paure e tabù.


 

Il Palmento Di Rudinì diventerà Museo del Vino. Il rilancio, la gestione e la riqualificazione è stata affidata dal Comune di Pachino all’Associazione Vivi Vinum Pachino e alla Cooperativa Le Terre di Ebe, unite in ATS. La convenzione è già stata siglata, seguirà l’evolvere di un impegno economico e di servizio che determinerà la rigenerazione di una risorsa del territorio finalizzata a custodire e diffondere conoscenza sulla storia della produzione vitivinicola.

Hanno partecipato alla sigla il sindaco del Comune di Pachino Giuseppe Gambuzza, il dirigente dell’Ufficio Turismo e Cultura Mariano Tusa, l’assessore all’Agricoltura e Viticoltura Salvatore Lentinello, il presidente di Vivi Vinum Pachino Walter Guarrasi, il presidente della Cooperativa Terre di Ebe Maurizio Campo.

Il Palmento, che risale al 1800, fu costruito in Sicilia dal Marchese Antonio Di Rudinì, purtroppo versa in stato di abbandono. Per il suo recupero il Comune di Pachino ha bandito l’affidamento: farne un Museo del Vino potrà tutelarne l’identità, saranno avviati i lavori di riqualificazione che ne valorizzeranno il pregio storico e NE garantiranno la fruizione in futuro. Continuano a concretizzarsi a Pachino, in provincia di Siracusa, gli ambiziosi orizzonti di Vino Connect Sicilia e del progetto "Il Credito Cooperativo acceleratore per lo sviluppo nelle aree dalla Val di Noto alla Val Di Mazara: terre dei vini”, gestito e coordinato dall’associazione Vivi Vinum in sinergia con la Bcc Pachino e la Bcc di San Cataldo, Federcasse, Confocooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa.

L’Associazione Vivi Vinum Pachino e la Cooperativa Le Terre di Ebe, già impegnate per creare sinergia tra le cantine del territorio per potenziare nel tempo la performance della Sicilia del vino, raggiungono un nuovo obiettivo. Il Museo del Vino che nascerà al Palmento Di Rudinì richiamerà l’attenzione di turisti e appassionati, produttori e cultori del vino, imprenditori e sommelier, università e scuole.

 

 

Il Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci di Noto (Siracusa) sabato 3 maggio alle 9.30 ospiterà il convegno “Musica, cultura, territorio. Il ruolo delle istituzioni musicali nella formazione del pubblico”.

Questo appuntamento si inserisce all’interno delle manifestazioni che celebrano i 50 anni del Festival Internazionale NotoMusica, organizzato dall’Associazione Concerti Città di Noto.

 Il convegno sarà aperto dai saluti istituzionali di Corrado Figura, sindaco di Noto e da Rina Rossitto, Presidente dell’Associazione Concerti Città di Noto.

 A seguire ci saranno gli interventi di: Graziella Seminara, docente di Musicologia dell'Università di Catania, che parlerà delle ragioni a fondamento di questo incontro, Antonino Marcellino, Presidente della Fondazione “Claudio Monteverdi” di Cremona, che si soffermerà sulle istituzioni musicali nelle città tardo-barocche del Val di Noto e il loro ruolo dopo il riconoscimento Unesco, Carmelo Galati, Presidente del Conservatorio “Vincenzo Bellini” di Catania che affronterà il tema della disseminazione della formazione musicale nel Val di Noto, Giovanni Cultrera, Sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania, che interverrà sul ruolo culturale di un teatro di tradizione e Maria Rosa De Luca, Delegata del Rettore per la Terza Missione dell’Università di Catania, che si soffermerà su “Musica e formazione del pubblico nella Terza Missione delle università”.

 Questo appuntamento si pone come un’importante occasione di riflessione e confronto sul ruolo che le istituzioni di produzione e di formazione possono svolgere per la promozione e la valorizzazione del patrimonio musicale e sull’elaborazione di strategie condivise volte a favorire un turismo vissuto come esperienza culturale completa, che coniughi l’ascolto della musica con la scoperta delle bellezze artistiche e paesaggistiche del territorio.

“Con affetto e stima, Papa Francesco ha sempre fatto sentire la sua vicinanza.”

Don Fortunato Di Noto, fondatore dell’Associazione Meter, ricorda con commozione e gratitudine il sostegno costante di Papa Francesco verso la Giornata Bambini Vittime e verso l’intera missione dell’associazione.

 Dal primo telegramma ricevuto nel dicembre 2013, fino ai tanti messaggi successivi inviati in occasione della Giornata, Sua Santità non ha mai fatto mancare la sua voce, la sua preghiera e il suo incoraggiamento. Momento memorabile e di svolta fu l’Udienza privata del 2021, un vero spartiacque per Meter, riconosciuto ufficialmente nella e per la Chiesa. Quella giornata rappresentò non solo un segno di attenzione, ma un impegno tangibile a favore della lotta contro ogni forma di abuso sui minori.

 “Sugli abusi bisogna fare ancora tanto”, ha detto Papa Francesco, ribadendo il suo impegno costante nel combattere ogni forma di violenza sui più piccoli. Questo messaggio ha sempre risuonato nel cuore della missione dell’associazione Meter.

 “Quando, dalla Piazza, mi salutò chiamandomi per nome e cognome – racconta don Di Noto – sentii la forza di una carezza paterna che raggiunge tutti i bambini vittime, i sopravvissuti agli abusi. Fu un segno di amore e di fiducia che ci accompagna tutt’ora, ogni giorno.”

 Oggi, mentre piangiamo la scomparsa di Papa Francesco, il ricordo di questi gesti di vicinanza diventano ancora più forte e significativi. La sua parola e la sua presenza hanno illuminato il nostro cammino e continueranno a guidarci. La sua eredità spirituale e morale rimane viva in ogni passo che compiamo nella protezione dell’infanzia e nella lotta contro ogni forma di violenza.

 Il 4 maggio 2025, presso la Basilica di San Pietro, si terrà la XXIX Giornata Bambini Vittime, un appuntamento che, come ogni anno, rinnova l’impegno di Meter nel sensibilizzare e denunciare gli abusi su minori, in sintonia con i valori e gli insegnamenti che Papa Francesco ci ha trasmesso. La sua vicinanza, anche oltre la sua morte, resta un faro di speranza per chi lotta per la tutela dei più vulnerabili.

 

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