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Il Teatro Tina Di Lorenzo di Noto (Siracusa), ha ospitato la presentazione ufficiale delle attività del Cinquantennale e del 50esimo Festival Internazionale NotoMusica, organizzato dall’Associazione Concerti Città di Noto.

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali del sindaco di Noto, Corrado Figura che, nel suo intervento ha voluto rivolgere un ringraziamento al Maestro Corrado Galzio, fondatore nel 1975 dell’Associazione Concerti Città di Noto.

Il primo cittadino netino ha dichiarato: “Se oggi siamo tutti qui a celebrare questo traguardo lo dobbiamo a Galzio, un vero e proprio visionario che ha posto in essere quel processo di rinnovamento e resilienza che oggi appartiene a Noto che è considerata a livello internazionale come un modello da seguire per i servizi di alta qualità che offre. L’Associazione Concerti è patrimonio non solo della città di Noto, ma è un patrimonio dell’umanità per quello che rappresenta la musica e per la capacità di essere percepiti a livello internazionale come una realtà importante. Tutte le istituzioni hanno il dovere di partecipare a questo momento di crescita perché NotoMusica è il cuore pulsante di questa città e le iniziative cittadine del 2025 ruoteranno intorno alle attività dell’Associazione Concerti”.

A seguire ha preso la parola Rina Rossitto, Presidente dell’Associazione Concerti Città di Noto che, dopo aver salutato il presidente onorario Alberto Frasca seduto fra il pubblico, ha dichiarato: “L’associazione concerti è nata in un momento storico in cui non solo Noto ma tutto quello che oggi è il distretto sud era un territorio ancora da scoprire e arido dal punto di vista culturale. Galzio ha avuto l'intelligenza di capire che Noto poteva essere il centro della rinascita culturale dell'intera area geografica. Due sono stati i suoi obiettivi nel veicolare l'associazione l'altissima qualità dell'offerta musicale e culturale e un'attenzione costante alla formazione dei giovani come la storia di questi 50 anni può testimoniare. Per questo oggi rappresenta un prezioso patrimonio per la città. Noi continuiamo e continueremo la nostra attività creando e cementando connessioni e azioni con le altre realtà associative e istituzionali che insistono nel territorio, ponendo la massima attenzione agli inevitabili cambiamenti di una società in continuo divenire, senza mai dimenticare i valori e i principi dei quali il maestro è stato indimenticabile esempio”.

Nel corso della conferenza sono poi intervenuti Paolo Patanè (Dir. Distretto turistico del Sud-Est) e Frankie Terranova (Insegnante - comitato organizzatore), che hanno contestualizzato la nascita dell’associazione con il momento storico che stava attraversando Noto, evidenziando la visione del Maestro Galzio che ha valorizzato il centro storico della città e di tutta la Val di Noto. A seguire sono intervenuti i protagonisti delle attività collaterali delle celebrazioni del cinquantennale: Graziella Seminara (Musicologa e docente dell’Università di Catania), Francesco Parisi (Direttore Orchestra di fiati dell’Ist. Musicale Città di Noto), Paolo Manciagli (Pres. Rotary Club Noto), Luisa Mazza (Artista, Performer), Nunzia Spugnetti (Pres. Ass. I delfini di Lucia), Concetto Veneziano (Dir. Scolastico Ist. M. Raeli) e Gilda Bojardi (direttore responsabile della rivista Interni).

Il Direttore Artistico dell’Associazione Concerti, Ugo Gennarini ha poi reso noto il cartellone di eventi che saranno inaugurati al Teatro Tina Di Lorenzo domenica 19 gennaio alle 20.30 dal concerto del Maestro Uto Ughi, autentico simbolo della grande tradizione violinistica italiana, con Francesco Nicolosi, rinomato pianista apprezzato a livello internazionale.

Il secondo appuntamento in programma sarà sabato 22 febbraio alle 20.30 al Teatro Tina Di Lorenzo con La Giga Ensemble, che sarà diretta da Marco Terlizzi.

Sabato 15 marzo alle 19.00 il Salone delle feste di Palazzo Nicolaci ospiterà Variable Trio formato da Mariapia Tricoli al pianoforte, Gaetano Adorno alla viola e Carmelo Dell’Acqua al clarinetto.

Sempre il Salone delle Feste di Palazzo Nicolaci, domenica 6 aprile alle 19.00 ospiterà l’evento Calamus Clarinet Ensemble, che vedrà protagonista il solita Joë Christophe, clarinettista di fama internazionale, che si è aggiudicato il primo premio al Concorso ARD di Monaco (2019)

Il Teatro Tina Di Lorenzo domenica 13 aprile alle 20.30 ospiterà “Mille Bolle Blue” con la voce di Nicky Nicolai che sarà accompagnata da Stefano Di Battista al sax, Andrea Rea al pianoforte, Daniele Sorrentino al contrabbasso e Luigi Del Prete alla batteria.

Domenica 11 maggio alle 20.30 al Teatro Tina di Lorenzo andrà in scena l’Orchestra della Camerata Polifonica Siciliana, insieme a Haiou Zhang al pianoforte, che saranno diretti dal Maestro Giovanni Ferrauto su musiche di Mozart.

Il 25 maggio alle 19.00 il Salone delle feste di Palazzo Nicolaci ospiterà l’esibizione di Alfredo Anastasio al violoncello e Gabriele Rapisarda al pianoforte.

Domenica 15 giugno alle 20,30 il Teatro Tina Di Lorenzo ospiterà l’Orchestra di Fiati dell’Istituzione Musicale “F. Mulè” - Città di Noto diretta dal Maestro Francesco Parisi.

A questa prima parte della stagione seguirà una sessione autunnale che si aprirà con il concerto della Soundtrack Sicily Orchestra diretta da Paolo Vivaldi con un programma dal titolo “La Sicilia di Nino Rota - Le indimenticabili colonne sonore per Fellini, Visconti e Zeffirelli”.

La stagione del cinquantennale si concluderà con due appuntamenti in occasione delle festività natalizie. In programma “Le noci dello Schiaccianoci” - Fiaba di Natale in poesia e musica di Lina Maria Ugolini, anche voce narrante, con l’Ensemble Novecento nelle più belle pagine del capolavoro di Chaikovsky e infine il Gran Concerto di fine anno con i valzer di Strauss per celebrare il 200° anniversario dalla nascita del grande compositore austriaco.

Il Direttore artistico Gennarini ha poi comunicato che il 50° Festival Internazionale NotoMusica si svolgerà dal 26 luglio al 12 agosto e sarà ospitato, come di consueto, al Cortile del Collegio dei Gesuiti con orario di inizio per tutti gli spettacoli alle 21.15.

Il programma è stato anticipato dai saluti video di Richard Galliano, Danilo Rea e Simona Molinari, che hanno così annunciato la loro presenza a Noto.

Il Festival vedrà esibirsi quest’anno:

-       lo Janoska Ensemble in “Le Quattro Stagioni in Janoska Style”. Questa formazione è composta da Ondrej Janoska (violino), Roman Janoska (violino), Julius Darvas (contrabbasso) e Frantisek Janoska (pianoforte);

-       Danilo Rea e Luciano Biondini alla fisarmonica che si esibiranno in “Cosa sono le nuvole” un viaggio tra i poeti della canzone italiana reinterpretati in un connubio perfetto tra poesia ed emozione;

-       Richard Galliano New York Tango Trio. Il noto fisarmonicista sarà accompagnato da Adrien Moignard (chitarra) e Diego Imbert (contrabbasso);

-       la pianista Gilda Buttà che eseguirà musiche di Chopin, Liszt, Debussy, Nyman e con un omaggio a Morricone e le celebri colonne sonore proprio da lei stessa interpretate e registrate per il grande Maestro;

-       Enrico Rava Fearless Five. Il grande jazzista sarà accompagnato da Francesco Diodati (chitarra), Matteo Paggi (trombone), Francesco Ponticelli (contrabbasso) ed Evita Polidoro (batteria);

-       Simona Molinari accompagnata da Claudio Filippini (pianoforte, tastiera), Egidio Marchitelli (chitarre), Nicola Di Camillo (basso elettrico) e Fabio Colella (batteria).

 

E’ stato, inoltre, annunciato il nome del vincitore del concorso per la realizzazione del Logo celebrativo del cinquantennale e della grafica coordinata per il Festival, il cui tema è “Notomusica 50 - Storie, Memorie, Visioni”, che è stato vinto dalla graphic designer Adriana Putaggio Misso di Marsala (Trapani).

 

A conclusione un momento musicale con il Duo Andrea Maria Virzì, flauto e Federica Reale al pianoforte che hanno eseguito di Donizetti la Sonata in do magg.- Largo, Allegro e di F. Borne la Fantasia brillante su temi della Carmen di Bizet.

Dalle vigne alla pigiatura, la vendemmia delle uve di Sicilia ha trasformato Pachino in un crocevia di eventi che ha richiamato un grande successo di pubblico.

Lo sviluppo dell’identità, la valorizzazione della filiera vitivinicola, il recupero dei rituali della comunità e la spinta all’enoturismo hanno potenziato la terza edizione della Festa della Vendemmia che si è svolta in Sicilia. Oltre ad accogliere migliaia di visitatori attratti dalla passione per i vini, dalle cantine rinomate e dal fitto programma di eventi, la celebrazione della vendemmia ha concretizzato lo start di un nuovo percorso di progresso per la comunità del Nero d’Avola.

La Festa della Vendemmia -  a Pachino (SR) dal 20 al 22 settembre – è stata organizzata da Vivi Vinum Pachino in collaborazione con la nuova Cooperativa di Comunità Le Terre di Ebe, con il patrocinio del Comune di Pachino, ed anche grazie al progetto Vino Connect Sicilia, l’acceleratore della filiera vitivinicola siciliana, in sinergia con la Bcc Pachino e la Bcc di San Cataldo, Federcasse, Confocooperative Sicilia, supportato da Azure Consulting e finanziato da Fondo Sviluppo Spa.

«Con arte, cultura e tradizioni – ha spiegato presidente dell’associazione Vivi Vinum Pachino Walter Guarrasi - abbiamo celebrato tutti i vini della nostra terra, particolarmente nota per la sua eccellente produzione di Nero d’Avola, abbiamo recuperato i rituali della vendemmia sui binari storici della Stazione del Vino, la ferrovia storica sulla quale torneranno presto a viaggiare treni turistici. Vogliamo riqualificare la nostra comunità produttiva stimolandone l’economia, continueremo a sviluppare interesse enoturistico e l’identità enogastronomica del territorio».

Tra le note di Iva Zanicchi e i sentori dei vini degustati da migliaia di visitatori nei banchi d’assaggio, la festa ha coinvolto il pubblico. Durante la conferenza “La Vendemmia: Mestieri, Lavoro e Rito” il sindaco del Comune di Pachino Giuseppe Gambuzza con la sigla del protocollo d’impegno per la valorizzazione della mustata, ha garantito in sinergia con il presidente Guarrasi, di perseguire l’obiettivo di introdurre questo antico dolce siciliano risalente al ‘400, nel registro dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT).

Al focus “La Ferrovia del Vino: da via del commercio a nuova opportunità per l’Enoturismo” ha partecipato Pietro Fattori, responsabile delle Comunicazioni Esterne della Fondazione Ferrovie dello Stato che ha annunciato la restituzione all’esercizio della linea Noto-Pachino, con importanti risvolti per il territorio i treni viaggeranno nuovamente sulle rotaie e creeranno nuovi flussi turistici. Il fermento del Palio delle botti ha attraversato le vie di Pachino, sul podio della gara che ha visto concorrere numerose squadre la Cantina Barone Sergio con la botte di BCC Pachino ha conquistato il terzo posto, Voga con la botte dell’Azienda Feudo Ramaddini si è aggiudicata il secondo posto e la Cantina Sissiri con botte propria ha vinto. Saro Di Pietro dell’Azienda Rudinì ha ricevuto la “Pampina d’Oro” del 2024, un pregiato riconoscimento per la sua valorosa esperienza che conta ben 55 vendemmie. Dopo le visite delle cantine e l’accurata valutazione della giuria presieduta dal sommelier e giornalista enogastronomico Luigi Salvo, si è svolta la cerimonia di premiazione del concorso “I vini dello Scagno” che ha visto competere le etichette più stimate del territorio, ecco i premiati: si è distinto il vino innovativo Di Perla Marina Feudo Ramaddini, il vino bianco Mamà 2023 Sissiri, il vino rosato Luigia 2023 Barone Sergio, il vino rosso Saia 2021 Feudo Maccari, il vino speciale Zizzo 2022 Passito di Nero d'Avola Cammisuli, il vino territoriale Cecile Cantina Marilina, per il rapporto qualità/prezzo Saro Cantina Rudinì, per il packaging Apollonia Rosato Sultana. Quella del 2024 è stata l’annata dei dessert per “La vendemmia nel Piatto”, la gara che ha premiato le dolci ricette che hanno esaltato tra gli ingredienti il vino, l’uva passa, il mosto e ogni derivato. Tra le prelibate preparazioni hanno conquistato la giuria i dolci dei primi classificati Paola Scirè & Giuseppe Acquaviva, dei secondi classificati Licia Cannarella & Andrea Vassalli, e della terza classificata Lucia Morana.

 

Da mercoledì scorso a Lido di Noto è disponibile una nuova J.O.B. (Join on the beach) Chair. E’ stata donata al Comune di Noto dall’Avis di Noto, nel segno della condivisione e della solidarietà: sarà utilizzata dai bagnini della Protezione Civile Avcn di Noto per permettere a chi ha problemi di deambulazione di poter fruire della spiaggia e del mare in totale sicurezza.

 

Stamattina la simbolica cerimonia di consegna, presenti il sindaco Corrado Bonfanti, l’assessore al Welfare Roberta Garofalo con il dirigente di settore Claudio Corte, il presidente Avis Noto Paolo Saetta con tutto il nuovo direttivo appena insediatosi, i bagnini dell’Avcn di Noto impiegati nel progetto “Spiagge Sicure” per l’assistenza ai bagnanti e il dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola.

 

“Grazie di cuore all’Avis di Noto - ha detto il sindaco Bonfanti - che ha voluto donare questa J.o.b. Chair che permetterà a chi ha problemi di deambulazione di poter arrivare in spiaggia e godersi il nostro mare in totale sicurezza. Da 10 anni anni, attraverso la Protezione Civile, assicuriamo l’assistenza a tutti i bagnanti e posso affermare che quella per i diversamente abili è il nostro fiore all’occhiello. Ringrazio tutta l’Avis di Noto: ancora una volta si è dimostrata attenta alle esigenze del territorio ed auguro buon lavoro al nuovo direttivo presieduto da Paolo Saetta”.

 

“Siamo stati portavoce della volontà dei nostri donatori - ha aggiunto Paolo Saetta, nuovo presidente Avis di Noto - grazie ai quali è stato possibile portare avanti questa iniziativa che riteniamo sia molto utile e importante. Iniziativa che ci permette di diffondere la nostra attività e, ci auguriamo, di riuscire a trovare sempre più donatori di sangue”.

 

Un appello, quest’ultimo, rilanciato dal dott. Edoardo Travali, responsabile dell’Uoc di Medicina Trasfusionale dell’ospedale Noto-Avola. “C’è sempre bisogno di mettersi a disposizione degli altri - ha detto - perché spesso donare il sangue aiuta a salvare la vita, di un parente ma anche di uno sconosciuto. Dobbiamo stare vicini a chi ha bisogno e oggi ne abbiamo avuto un esempio molto importante”.

Dieci sale espositive, centinaia di reperti che vanno dall’Età Preistorica a quella Medievale, due piani da visitare e zero barriere architettoniche: da ieri pomeriggio Noto ha ritrovato il suo Museo Civico Archeologico, allestito nei bassi del Complesso Monumentale del Santissimo Salvatore - Ex Monastero delle Benedettine, in pieno corso Vittorio Emanuele. Ieri l’inaugurazione, alla presenza del Soprintendente di Siracusa Salvatore Martinez e del direttore del Parco Archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai Carlo Staffile. Da domani sarà aperto al pubblico.

 

“Dopo tanta fatica e il coinvolgimento di tante persone e tanti Enti - ha detto il sindaco Corrado Bonfanti - riapriamo un Museo che è espressione ritrovata delle nostre radici. Un Museo che aveva cominciato le sue attività nel 1965, per poi chiudere i battenti definitivamente nel 1986. Sono passati 35 anni, dunque. Ho la necessità e il desiderio di ringraziare tutte le persone che si sono impegnate in questo lungo lavoro collettivo: Sovrintendenza, Parco Archeologico, professionisti e tante altre strutture intermedie che hanno reso meno difficile il percorso, oltre alle maestranze e alle Ditte che hanno appaltato lavori e servizi. Non è stato facile, sia chiaro, perché c’è voluto un approccio delicatissimo a millenni di storia che solo figure competenti ci hanno permesso di ricostruire, con innesti legati anche alla nuova tecnologia che renderanno più avvincente la visita al Museo. E mi ritengo anche fortunato: se le elezioni amministrative non fossero state rinviate, non sarei arrivato ad inaugurare questa nostra creatura, il nostro Mucian”.

 

Noto ritrova dunque le sue origini, tra manufatti e oggetti risalenti a decine di campagne di scavi realizzate tra Monte Finocchitto e la Necropoli di Castelluccio, con l’epigrafe del Gymnasium recuperata a Noto Antica e i resti del santuario di Demetra e Kore dell’antica Eloro, la colonia Greca sul mare. E’ un viaggio tra le origini di Noto, arricchito dalle ricostruzioni al computer e, al momento, anche da un cratere prestato dal Museo Archeologico Regionale di Siracusa Paolo Orsi.

 

“Avete fatto un bellissimo lavoro - ha commentato il Sovrintendente di Siracusa Salvatore Martinez -  all’interno di questo grandissimo contenitore, grazie anche alla sinergia dei vari Enti coinvolti. Noi dobbiamo condividere spazi, per condividere il nostro patrimonio artistico ed archeologico che spesso finisce in capannoni nascosti e difficili da visitare”.

 

Prima del taglio del nastro e della prima visita alle sale, il sindaco Bonfanti ha presentato il direttore del Museo, l’archeologo netino Paolo Marini, egittologo, curatore e coordinatore delle mostre itineranti del Museo Egizio di Torino, con cui partirà presto una collaborazione, ringraziando un’altra archeologa netina, Laura Falesi, curatrice dell’allestimento del Museo, finalmente riaperto dopo 35 anni di inattività.

 

“Un pensiero doveroso - ha concluso il sindaco Bonfanti - deve essere poi rivolto a Gioacchino Santocono Russo, studioso di archeologia e artefice del primo Museo Civico Archeologico di Noto inaugurato nel 1965. Di Paolo Orsi, Luigi Bernabò Brea e Giuseppe Voza, non finiremo mai di esserne riconoscenti per averci restituito le nostre radici”.

Lo scorso venerdì pomeriggio il sindaco Corrado Bonfanti ha accolto in città l’ambasciatrice di Polonia nella Repubblica Italiana S. E. Anna Maria Anders, accompagnata da Krzysztof Czarniecki, addetto alla Difesa dell’ambasciata polacca in Italia, e dal Colonnello Miroslaw Jaros, comandante della guarnigione polacca alla base di Sigonella.

Il momento istituzionale si è svolto nella Sala degli Specchi di Palazzo Ducezio. Presenti anche il Presidente del Consiglio comunale Veronica Pennavaria e la Giunta comunale. L’ambasciatrice Anders ha firmato il libro degli ospiti illustri, tra le cui pagine ci sono anche le firme dell’ex Primo Ministro del Regno Unito Tony Blair e degli ambasciatori di Turchia e Cina in Italia, con una dedica speciale alla città ed ai netini. Qui si è svolto anche un simbolico scambio di omaggi: il sindaco Bonfanti le ha consegnato alcuni libri su Noto, mentre l’ambasciatrice Anders ha ricambiato con la consegna di due preziosi gemelli da camicia. 

“È una visita graditissima quella dell’ambasciatrice Anna Marie Anders - ha detto il sindaco Bonfanti - nel nome di Igor Mitoraj, al quale abbiamo dedicato la nostra mostra open-air sulle scalinate della nostra straordinaria Cattedrale. L’ambasciatrice è figlia del Generale Wladyslaw Anders, che a capo del 2º Corpo d’armata polacco si è distinto nelle azioni di liberazione dal nazifascismo di molte nostre città. Il 18 maggio 1944 liberò Cassino, mentre il 21 aprile 1945, liberò Bologna e la bandiera polacca fu issata sulla sommità della Torre degli Asinelli. Una giornata storica, che non dimenticheremo mai: sono anche i rapporti internazionali come questi che permettono di far crescere la nostra Noto”.

La delegazione polacca si è poi postata in Cattedrale, dove è stata celebrata una messa in polacco, officiata da don Lukasz Matuszczak (cappellano del contingente polacco alla base di Sigonella) e don Eugenio Boscarino. Al termine la visita alla mostra dello scultore polacco Igor Mitoraj, le cui opere e la cui figura sono state presentate da Grazyna Czogala, presidente dell’associazione Italo-Polacca Triskeles. L’ambasciatrice Anders ha poi incontrato a Palazzo Nicolaci le comunità di connazionali che vivono e lavorano a Noto e nella Sicilia Orientale, su invito dell’assessore Marta Fitula, originaria della Polonia, per poi far rientro in sede.

 

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