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Venerdì, 21 Marzo 2025

Il Messina Opera Film Festival, che si è concluso con grande successo di pubblico e critica solo qualche mese fa, ha già avviato la sua macchina organizzativa per l'edizione 2025. Le date dell'evento sono state ufficializzate: si svolgerà dal 29 novembre al 7 dicembre presso la Sala Laudamo ed altri spazi culturali della città. È stato inoltre pubblicato il regolamento per il concorso di cortometraggi, la sezione del Festival dedicata alla creatività contemporanea ispirata all'opera lirica. Il bando è già online ed è scaricabile dal sito del Festival.

Nella scorsa edizione sono state sedici le opere in concorso tra cui undici di provenienza internazionale. Ad aggiudicarsi il Premio Emi Mammoliti per il Miglior cortometraggio è stato Josephine della regista Antonia Bain e prodotto dalla Scottish Opera di Edimburgo. Il corto Brainland di Chiara D’Anna è stato insignito del Premio Speciale della Giuria e il Premio alla Migliore interpretazione è andato a Omar Martì per il film Paraules d’un somriure di Albert Muns, Alex Pérez, David Pinol.

Il nuovo bando prevede l’ammissione al concorso di opere italiane e internazionali, con una durata massima di 15 minuti (titoli inclusi), che presentino storie ispirate a opere liriche, ai loro personaggi o compositori, o che utilizzino musica, cori o arie tratte da opere liriche, oppure che siano ambientate in un contesto teatrale lirico. Vista la particolarità del tema, sono accettate anche opere già presentate in altre manifestazioni.

Come nell’edizione appena trascorsa il concorso è stato ampliato a livello internazionale, grazie all'approdo del Festival sulla piattaforma FilmFreeway, che offre una significativa visibilità all’estero. Da quando la piattaforma solo qualche giorno fa è stata aperta, sono già stati ricevuti oltre duecento cortometraggi. Gli interessati possono iscrivere le loro opere inviando un link all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure attraverso la piattaforma FilmFreeway.

Lo scorso anno una significativa rilevanza al concorso è stata offerta dalla partnership con MyMovies, la piattaforma di cinema più importante in Italia che ha offerto una vetrina online alle opere garantendo una visibilità alle opere oltre i confini cittadini.

La manifestazione sta quindi confermando la crescita esponenziale di visibilità, con la conferma dell'apprezzamento per l'innovativa fusione tra cinema e opera lirica, che rimane l'unico evento che valorizza entrambe le forme d'arte che fanno parte del patrimonio culturale italiano. Anche quest'anno, i riconoscimenti saranno tre: Il Premio Emi Mammoliti per il miglior cortometraggio (con una dotazione di € 1.200,00), il Premio Speciale della Giuria (con una dotazione di € 500,00), e il Premio per la migliore interpretazione (con una dotazione di € 300,00).

 In occasione della diffusione del regolamento cortometraggi è stata anche annunciata la nuova denominazione della manifestazione di Messina Opera Film Festival con l’acronimo MOFF, in luogo di quella usata negli anni precedenti e ciò al fine di agevolare l’immediata riconoscibilità della tematica a cui il festival si ispira.

Originario di Santa Teresa di Riva (ME), è considerato una delle figure di spicco nel panorama della gelateria italiana e vanta importanti premi nazionali e internazionali: lo chef del gelato Gabriele Fiumara è stato riconosciuto come Maestro Gelatiere Ambasciatore del Gusto Doc Italy.

 In questa categoria rientrano tutti coloro che sono considerati delle eccellenze nel loro settore e nel proprio territorio di appartenenza.

 Questo premio, che gli è stato conferito dall’Associazione Doc Italy nel corso di un evento svoltosi a Roma, nasce con l’obiettivo di promuovere l’Italia e le sue Eccellenze attraverso eventi esclusivi. Oltre a Gabriele Fiumara sono state premiate altre personalità del settore agroalimentare che promuovono l’Italia nel Mondo, dando un contributo di valore al nostro Paese.

 Un nuovo e prestigioso traguardo per Gabriele Fiumara, originario di Santa Teresa di Riva (Messina) che è considerato una delle figure di spicco nel panorama della gelateria italiana e vanta importanti premi nazionali e internazionali.

 “Ringrazio l’Associazione Doc Italy per questo riconoscimento. Un premio che mi motiva ulteriormente in vista dell’appuntamento con i Campionati Mondiali di Gelateria in programma il prossimo anno. Io e il mio team ci stiamo già preparando e ci impegneremo per rappresentare al meglio l’Italia in questa competizione”, dichiara lo chef del gelato Fiumara.

È ufficiale! La Patagonia Pictures ha annunciato la sola, esclusiva data italiana del loro tour mondiale: “GIPSY KINGS BY ANDRÉ REYES in concerto”. Venerdì 8 agosto 2025 ore 21.00 al Teatro Antico di Taormina (ME). Un imperdibile appuntamento che li vedrà protagonisti nella suggestiva cornice siciliana di uno dei luoghi più incantevoli del pianeta. Biglietti già disponibili su Ticketone.

 Capitanati da André Reyes, gli unici originali GIPSY KINGS fanno tappa nel Belpaese con il loro grande spettacolo. Riconosciuti universalmente fra le migliori live band della rumba flamenca, scateneranno il pubblico al ritmo travolgente di “Bamboléo”, “Djobi, djoba”, “Baila me” e l’immancabile “Volare”.

 L’avventura inizia nel 1978, quando la più famosa residente di Saint-Tropez, Brigitte Bardot, li invita a intrattenere una festa privata. Diventano subito un fenomeno internazionale, guadagnandosi un disco d’oro negli Stati Uniti come primo gruppo gipsy. Seguono sessanta milioni di album venduti ed oltre trent’anni di successi on stage. Sulla scena da oltre tre decenni, André Reyes mantiene vivo il nome della mitica formazione gitana portando sul palco tutta l’energia sprigionata dal loro straordinario sound. Con gli incomparabili arrangiamenti e la potente sezione ritmica che li rendono inimitabili, l’inconfondibile patrimonio artistico di famiglia declinato attraverso quella musica evergreen che ha costruito la leggenda dei GIPSY KINGS.

 Un repertorio senza tempo che ha conquistato intere generazioni. Dall’appassionata reinterpretazione di “One love”, incisa insieme a Ziggy Marley, alla versione spagnola di “You’ve got a friend in me”, per la colonna sonora originale di “Toy story 3” della Disney-Pixar. Dall’adattamento di “Hotel California” degli Eagles, inserita all’interno del film “Il grande Lebowski”, fino al coinvolgente omaggio a Domenico Modugno con “Volare”. Una full immersion di intramontabili hits che promette di essere entusiasmante, scatenando il pubblico italiano al ritmo travolgente di “Bamboléo”, “Baila me” e “Djobi, djoba.

 “GIPSY KINGS BY ANDRÉ REYES in concerto”. Venerdì 8 agosto 2025 ore 21.00, presso il Teatro Antico di Taormina. Biglietti disponibili sul circuito online Ticketone e nei punti vendita ad esso collegati.

 ANDRÉ REYES

Nato nel 1967 ad Arles in Francia, è un membro fondatore dei Gipsy Kings, acclamati a livello internazionale.  Otto anni or sono si è avventurato in un nuovo capitolo della sua carriera artistica fondando la band, giustamente chiamata “GIPSY KINGS BY ANDRÉ REYES”. In questa entusiasmante impresa, collabora con la sua famiglia, inclusi figlio, nipoti e cugini, formando un ensemble dinamico che continua ad affascinare il pubblico di ogni dove. Vincitore del “Sacem 2012”, il premio internazionale della Società dei compositori di Francia, riceve successivamente il Latin Grammy Award. Sulla scena da oltre tre decenni, rimane una figura centrale nel vibrante arazzo del flamenco, lasciando un segno indelebile nel pop mondiale e preservando il patrimonio musicale degli unici originali Gipsy Kings per le generazioni a venire.

Non bisogna considerare solo la patologia e la cura, ma anche le esigenze fisiche, emotive, sociali e spirituali di ogni paziente e renderlo sempre più consapevole e partecipe attivo delle decisioni che riguardano il suo trattamento e il suo percorso: è il tema centrale dell’evento satellite del “Cracking Cancer Forum 2025”, che riunirà a Messina le più autorevoli società scientifiche in ambito oncologico e le associazioni più rappresentative. Appuntamento martedì 18 marzo, ore 10, all’hotel Royal nel congresso, cui prenderanno parte oltre 100 illustri specialisti e alcuni relatori per una giornata di interessante confronto a più voci, che toccherà numerosi argomenti scientifici e di politica sanitaria. 

“I pazienti ormai sono diventati protagonisti nella lotta ai tumori - spiega il prof. Vincenzo Adamo, responsabile scientifico del congresso - siedono nei tavoli istituzionali nazionali insieme con noi medici per trasmettere le loro istanze ed esigenze e proporre soluzioni fattive alle criticità. Cose impensabili anni e anni fa, l’oncologia ha fatto passi da gigante negli ultimi due decenni e oggi stiamo concentrando i nostri sforzi al fine di garantire la centralità del paziente nella gestione della malattia con un approccio ancora più efficace e olistico. Ogni terapia è sartoriale e diversa dall’altra, perché ogni paziente è diverso dall’altro. L’assise messinese vedrà il coinvolgimento dei massimi esperti del campo per fare luce sulle peculiarità del PDTA (percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per specifici tumori, già attivo in molte regioni come la Sicilia, che prende in carico l’utente a 360 gradi fin dalla diagnosi; su comunicazione, ascolto attivo, empatia e percezione, quattro concetti-strumenti oggi assolutamente fondamentali; sul ruolo del terzo settore nel supporto oncologico; sulla presenza degli psicologi”. 

All’evento, dal titolo “Non dimentichiamoci della centralità del paziente oncologico - oggi verso il futuro” parteciperanno diversi autorevoli rappresentanti istituzionali ed esperti del territorio siciliano e alcuni relatori di altre regioni tra cui: il responsabile scientifico del Cracking Cancer Forum Gianni Ammuni, il direttore della comunicazione di AIOM (associazione italiana oncologia medica) Mauro Boldrini, il presidente FAVO (federazione volontariato in oncologia) Francesco De Lorenzo, l’eccellente esperto di terapia immuno-oncologica dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli Paolo Ascierto, la presidente di Salute Donna onlus Anna Maria Mancuso, la presidente di Fondazione Incontra Donna Adriana Bonifacino e la presidente dell’Associazione Pre.zio.sa di Torino Maria Peano.  

Highlights sui progressi della radioterapia oncologica, nel carcinoma della mammella metastatico e in quello alla prostata, le novità terapeutiche, le prospettive dell’immunologia e delle CAR-T e tanti altri temi saranno trattati nell’evento che è accreditato ai fini ECM e ha iscrizione gratuita.

È il Chiostro normanno di San Bartolomeo, straordinario monumento d’epoca medievale scoperto per caso nel 1978 sull’acropoli di Lipari dal grande archeologo Luigi Bernabò Brea, il protagonista del convegno “Difendere gli spazi sacri. Chiese e monasteri fortificati nel Mediterraneo medievale (IX e XIV secolo)”, secondo appuntamento sulle architetture medievali nel Mediterraneo che dal 3 al 5 ottobre vede in dialogo a Lipari architetti, archeologi e storici dell’arte giunti in Sicilia da Grecia, Croazia, Francia, Spagna, Marocco, Tunisia, Malta e Italia.

“Un progetto – ha spiegato Rosario Vilardo, architetto e direttore del Parco archeologico delle Eolie che ospita la manifestazione – che punta studiare i monasteri fortificati di tutto il Mediterraneo, a partire da quello di Lipari, con la sua cittadella arroccata sul promontorio, la sua cattedrale, il chiostro di San Bartolomeo e le mura erette a protezione sin dall’epoca greca”.

Oggi la presentazione del libro “I chiostri nell’area mediterranea”, a cura di Arianna Carannante e Fabio Linguanti (ed. All’insegna del Giglio) con un focus proprio sul monumento medievale di Lipari, uno dei meno studiati del Mediterraneo medievale e che gli studiosi hanno visitato nuovamente, ieri, alla luce degli studi più recenti. Tra le novità, quella relativa alla data di costruzione, avviata alla fine dell’XI secolo e conclusa nel primo ventennio del XII.

Il convegno, che segue la prima edizione del 2022 dedicata proprio ai chiostri, è un progetto del Parco archeologico delle Eolie – Museo archeologico Luigi Bernabò Brea della Regione Siciliana e del Laboratoire d'archéologie médiévale et moderne en Méditerranée (LA3M) dell’Università Aix Marseille.  Realizzato con il sostegno dell’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e del Dipartimento BBCC, è ideato da Rosario Vilardo e da Fabio Linguanti, architetto PhD storia dell’architettura (Politecnico di Torino / LA3M - Aix Marseille Université), curatore scientifico della rassegna. Che aggiunge: “Partire da Lipari, significa partire dal monumento principale del suo medioevo: la cattedrale e il suo chiostro normanno. Con i contributi di studiosi da tutto il Mediterraneo – prosegue Linguanti - ragioniamo sui rapporti fra le architetture religiose e quelle fortificate nel periodo medievale, fra il IX e il XIV secolo”.

Fra i temi della seconda giornata Istria e Dalmazia, con Miljenco Jurkovic, archeologo (Uni Zagabria), che parlerà di alcuni monasteri fortificati del litorale adriatico orientale; tre i contributi sulla Grecia con Athanasios Semoglou (Aristotele Uni Thessalonike) e gli studi sulle pitture murali bizantine nei monasteri del Monte Athos, centro spirituale la cui scuola di pittura influenzò l’arte ortodossa; l’archeologo Alessandro Taddei (Uni Sapienza, Roma) sul complesso monastico di Hosios Loukas in Beozia, mentre Carlo Berardi (Uni Michigan, USA) illustrerà le ultime novità sulla Chiesa di Kosmosoteira a Feres. Quindi si torna in Italia con gli studi sui monasteri del Gargano a cura di Angelo Cardone (Uni Bari) e in Toscana, con gli archeologi Alberto Agresti e Lorenzo Crescioli, per importanti aggiornamenti sull’Abbazia di Settimo a Scandicci, condotti con la direzione scientifica di Ursula Wierer, Soprintendente BBCCAA di Firenze: evidenziato un complesso sistema di fossati, ponti e torri che consentiva ai monaci cistercensi di proteggere l’abbazia, centro economico del territorio. Ancora sul territorio italiano, a Roma, con il racconto delle strutture fortificate di Sant’Agnese fuori le mura, a cura di Daniela Esposito e Francesca Lembo Fazio (Uni Sapienza, Roma) e Federico Marazzi (Uni Suor Orsola Benincasa, Napoli). Sempre Marazzi approfondirà il tema della trasformazione dei monasteri da “civitas dei a castrum fidei” con focus sull’Italia centro-meridionale. Quindi la Calabria con le grange (aziende agricole e pastorali) fortificate, a cura di Francesco Cuteri ed Elena Di Fede (Accademia Belle Arti Catanzaro). Conclude la seconda giornata di studi lo sguardo sulle abbazie tra Alto Lazio e bassa Toscana con gli interventi di Renzo Chiovelli (Uni Sapienza, Roma) Giulia Maria Palma (Uni Lione) e Vania Rocchi.

Sabato 5 ottobre, terza e ultima giornata del convegno vede protagonista l'area tirrenica settentrionale del Mediterraneo, con interventi su Francia, Italia del nord e Sardegna. Si inizia con Nicolas Faucherre (LA3M Aix-Marseille Université) e le “cattedrali del mare” di Maguelone e Agde, chiese fortificate connesse all’istituzione di una guardia marittima sostenuta degli istituti religiosi.

A seguire Marie Pier Bonetti (LA3M Aix-Marseille Université) sulla chiesa abbaziale di Saint Victor a Marsiglia completata da torri, campanili, sale d'armi, recinti e camminamenti merlati dall’abate poi divenuto papa Urbano V. Quindi Pierre Laffont (Uni Rennes) con un eccezionale documento custodito nella Biblioteca Nazionale di Francia: un manoscritto (metà XV sec.) conosciuto come Armoriale di Guillaume Revel ricco di illustrazioni e disegni di castelli, città e villaggi del tempo. Un documento di eccezionale valore perché si tratta della più antica rappresentazione figurativa di questi monumenti.

Tre i contributi dedicati alla Liguria: si inizia con Genova e Yoshie Kojima (Uni Tokyo) sulla Chiesa di Santa Maria del Castello e il ruolo dei “magistri antèlami”, corporazione medievale di costruttori itineranti, generalmente di origine lombarda e legati ai Cistercensi. Una iscrizione li indica infatti come autori della chiesa nel quartiere storico del Molo. Ancora in Liguria con il monastero di Sant’Eugenio a Bergeggi, oggetto di studio di Alessandra Panicco (Politecnico di Torino); infine chiese e fortificazioni a Porto Venere, a cura di Simone Caldano (Associazione Piemonte Medievale). In chiusura la Sardegna e Cagliari con il Santuario di Nostra Signora di Bonaria, nella relazione di Valeria Carta (Uni Cagliari).

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