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Giovedì, 05 Dicembre 2024

Storico incontro tra il Papa e il patriarca di Mosca Kyrill

Il Papa e il patriarca di Mosca Kyrill si incontreranno a Cuba il 12 febbraio, quando il Papa farà una tappa prima del viaggio in Messico. Lo annunciano congiuntamente Sante Sede e Patriarcato di Mosca, definendolo "storico incontro". I due si incontreranno all'aeroporto di Cuba e rilasceranno anche una dichiarazione comune.

L' incontro tra il Papa e il patriarca di Mosca Kyrill è stato "preparato da lungo tempo", afferma il comunicato congiunto Santa Sede-Patriarcato di Mosca, letto da padre Federico Lombardi in sala stampa vaticana. "Sono lieto - ha detto il portavoce - di poter leggere un importante comunicato, lo leggerò in quattro lingue, e ho aspettato le 12,10 perché è congiunto con il patriarcato di Mosca".

"La Santa Sede e il Patriarcato di Mosca - si legge nel comunicato congiunto, che è stato letto ai giornalisti da padre Federico Lombardi in sala stampa vaticana - hanno la gioia di annunciare che, per grazia di Dio, Sua Santità Papa Francesco e Sua Santità il Patriarca Kirill di Mosca e di tutta la Russia, si incontreranno il 12 febbraio p.v..

Il loro incontro avrà luogo a Cuba, dove il Papa farà scalo prima del suo viaggio in Messico, e dove il Patriarca sarà in visita ufficiale. Esso comprenderà un colloquio personale presso l'aeroporto internazionale José Martí dell'Avana e si concluderà con la firma di una dichiarazione comune". "Questo incontro - prosegue la nota - dei Primati della Chiesa cattolica e della Chiesa ortodossa russa, preparato da lungo tempo, sarà il primo nella storia e segnerà una tappa importante nelle relazioni tra le due Chiese.

La Santa Sede e il Patriarcato di Mosca auspicano che sia anche un segno di speranza per tutti gli uomini di buona volontà. Invitano tutti i cristiani a pregare con fervore affinché Dio benedica questo incontro, che possa produrre buoni frutti".

Intanto grande l'entusiasmo della folla che ha rallentato il passaggio del corteo che ha trasportato le spoglie di Padre Pio a Roma. Sacro entusiasmo, travolgente come quello profano sui tornanti alpini, che intralcia il passaggio dei campioni durante le grandi corse a tappe ciclistiche. Il veicolo con la teca trasparente ha percorso 500 chilometri di viaggio: è partito da San Giovanni Rotondo per rispondere all'appello di papa Francesco, che ha voluto fare del santo di Pietrelcina uno dei simboli del Giubileo della misericordia.

Migliaia in fila e un'ora e mezza di attesa per entrare nella basilica di San Lorenzo fuori le mura. Al cimitero monumentale del Verano, per il secondo giorno consecutivo, è stato un bagno di folla di fedeli che hanno aspettato il proprio turno per accedere alla chiesa. I primi sono arrivati già alle 6.30 del mattino e, durante la giornata, i pellegrini sono andati aumentando, con tempi di attesa per l'ingresso che hanno superato le 2 ore e mezza, mentre ieri sera gli accessi per rendere omaggio al santo di Pietrelcina sono proseguiti fino alle 24. Poi, poco dopo le 23,30 le reliquie di San Pio da Pietrelcina e a San Leopoldo Mandic sono state trasferite nella chiesa di San Salvatore in Lauro, adiacente a piazza Navona, dove l'attendevano oltre un migliaio di persone che l'hanno vegliate per tutta la notte. Infine domani, venerdì, saranno portate in processione fino alla basilica di San Pietro.


Un evento che ha richiamato l'attenzione non solo di romani e corregionali, ma anche di stranieri. Il piazzale antistante il cimitero monumentale del Verano si è riempito di giovani e anziani.

 

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