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Pubblicato un nuovo bando del Gruppo di Azione Costiera (GAC) Gargano Mare rivolto, quindi, alle imprese di Manfredonia, Margherita di Savoia, Mattinata, Monte Sant'Angelo, Vieste e Zapponeta.

L’azione mira a sostenere le imprese operanti nel settore della pesca attraverso finanziamenti per la realizzazione dell’attività tipo ‘Fish Bar’ in cui l’imprenditore ittico assicuri attraverso un accordo con un bar - quale esercizio autorizzato alla somministrazione di bevande - la degustazione delle produzioni ittiche locali, previa preventiva preparazione. L’obiettivo è anche quello di preservare e incrementare l’occupazione nelle zone di pesca nonché di integrare e diversificare il reddito delle imprese di pesca e pescatori.

In questo modo si vogliono favorire le attività integrative, correlate a quelle della ristorazione, rivolte a rafforzare il ruolo del pescatore nella tutela e valorizzazione dell’ambiente marino, ma anche nella promozione e nella conoscenza del mare, dei suoi prodotti e dell’ambiente in generale, a favore di un più marcato sviluppo in chiave turistica. Il turismo, in particolare quello enogastronomico, rappresenta, infatti, un notevole potenziale anche per il settore della pesca, in termini di sviluppo economico e di creazione di posti di lavoro, sia diretti che indiretti attraverso prodotti e servizi necessari da offrire ai visitatori. In questo modo, gli usi e le tradizioni legati alle marinerie italiane possono offrire nuove possibilità di rilancio di questo settore. L’attività tipo ‘Fish Bar’ permetterà al pescatore di mettere in rilievo aspetti e qualità dei prodotti, della cultura marinara e delle tradizioni della pesca locale ed artigianale, molto spesso trascurati. La diversificazione non implica l’abbandono dell’attività di pesca ma, anzi, permette ai pescatori di svolgere un’attività addizionale in un ambito differente da quello della pesca marittima.

Ciascuna proposta progettuale dovrà prevedere un costo totale compreso fra un minimo di € 12.500,00 ed un massimo di € 25.000,00. Il contributo pubblico ammesso non potrà superare la quota del 70% della spesa totale ammessa dell’investimento.

Le domande, valide sino all’esaurimento delle risorse stanziate dal GAC Gargano Mare nell’Azione di riferimento, dovranno essere inviate entro il termine perentorio di 15 giorni a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione del bando sul sito istituzionale del GAC (www.gacgargano.it).

Entro e non oltre 20 giorni dalla notifica del provvedimento di concessione del finanziamento, il beneficiario deve dare effettivo inizio ai lavori e darne comunicazione al GAC. I progetti dovranno essere terminati entro e non oltre il 31/10/2015, pena la decadenza dal contributo e la restituzione delle anticipazioni eventualmente concesse maggiorate degli interessi legali maturati.

E’ stata una giornata di festa, di colori, di sapori, di riscatto, di gioia. Da sempre la Coldiretti riesce a coniugare in un solo momento tutto ciò. E la Capitanata non poteva mancare all’appello, una nutrita delegazione che ha dato vita alla giornata dell’Agricoltura Italiana ha vissuto un momento indimenticabile. L’annuncio di Renzi dell’abolizione dell’imu agricola e dell’irap, a partire dal 2016, accolto con grande soddisfazione e non già per il risparmio che si determina, quanto per la consapevolezza che l’agricoltura torna al centro delle attenzioni del paese. L’istituzione del registro unico dei controlli poi dovrebbe, sempre a partire da gennaio 2016, completare il quadro e dare lo start –up allo snellimento delle procedure che in termini di risvolti burocratici ha sino qui appesantito il quotidiano delle imprese agricole e della stessa organizzazione che svolge un ruolo di cerniera tra mondo agricolo e le istituzioni. E poi la grande sottolineatura del premier alla capacità che Coldiretti ha espresso in termini di protesta/proposta, siamo l’unica Organizzazione che ha saputo soffrire per il bene del paese e soprattutto lo ha saputo trasferire alla propria base associata, ma siamo l’unica che ha saputo contribuire al rilancio con una serie di proposte che hanno trovato il consenso, perché eque, perché misurate, perché frutto della capacità del saper agire.

Nel corso dell’intervento il Presidente Nazionale di Coldiretti Moncalvo ha anche consegnato un ulteriore documento di proposte per il sud del paese, che merita risposte proprio in ragione di una capacità di crescita che sta facendo registrare. Basta osservare l’incremento occupazionale dell’11% rispetto al 5 della media nazionale. Sono segnali più che incoraggianti e quindi la piattaforma sarà e dovrà essere oggetto di ulteriori attenzioni da parte del Governo. Questi temi naturalmente individuano nella Puglia ed in particolare in Capitanata i territori trainanti per gli attuali accenni di crescita e per quelli che potranno esserci, afferma Giuseppe De Filippo, Presidente di Coldiretti di Foggia. L’agricoltura di Capitanata è infatti tra le più vive del paese, non a caso è la prima provincia d’Italia per Sau(superficie agricola utilizzata), circa 500.000 ettari, ed è pronta a candidarsi per guidare un riscatto economico del settore ed anche sociale, considerato che l’agricoltura è il volano dell’economia dei nostri territori. Le novità annunciate nell’assemblea di ieri contribuiscono in maniera marcata a rideterminare la competitività. Se sino ad oggi in qualche maniera le imprese agricole hanno tenuto , con questi alleggerimenti fiscali e burocratici, aumentano le chances di competizione sui mercati e scatta l’orgoglio di chi ha saputo soffrire ed aspettare, un giusto mix per riscattare i momenti bui del settore, quasi sempre bistrattato e che solo da un decennio a questa parte sta ritornando al centro delle attenzioni. La parola d’ordine quindi, conclude De Filippo, è di non mollare.

Su questa scia aggiunge Michele Errico, direttore di Coldiretti di Capitanata, è il caso di sottolineare ancora una volta che i provvedimenti in adozione segnano una svolta epocale, possiamo sicuramente affermare che i valori che il mondo agricolo ha saputo da sempre esprimere ed indicare, vengono finalmente premiati a riconoscimento di un ruolo che non è solo primario nei trattati e nei regolamenti, è primario per il paese.

 

Chi la dura la vince, si dice per significare che chi mantiene costanza (e determinazione, aggiungeremmo) finirà per avere successo. Un motto che si attaglia bene all’apertura, già dall’anno scolastico ormai alle porte, di tre classi, di prima, dell’Istituto alberghiero a Manfredonia.

E’ di ieri, 11 settembre 2015, l’ordinanza del sindaco Riccardi con cui si dispone che “l’intero terzo piano del plesso della Scuola Secondaria di I primo grado ‘Ungaretti’, facente parte dell’Istituto Comprensivo ‘Ungaretti- Madre Teresa di Calcutta’ di Manfredonia, venga utilizzato anche a sede distaccata dell’Istituto Alberghiero di San Giovanni Rotondo”.

Un iter lungo e travagliato, quello che ha portato a Manfredonia la sede distaccata dell’alberghiero di San Giovanni Rotondo, ma il risultato conseguito è sotto gli occhi di tutti: “l’istituzione della sede distaccata di Manfredonia – annota Angelo Riccardi - si è resa necessaria per evitare che gli studenti che frequentano gli Istituti Alberghieri di San Giovanni Rotondo, di Vieste, di Foggia e di Margherita di Savoia, debbano sottoporsi per il futuro ai continui disagi dovuti ai viaggi in pullman e/o in treno che servono per trasferirsi presso tali scuole; disagi dovuti al gran numero di passeggeri che, quotidianamente, devono recarsi per lavoro e/o altri motivi ovvero presso la Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovani Rotondo, più volte segnalati sia dagli studenti e sia da tutti gli utilizzatori delle linee di trasporto pubblico”.

Non nasconde soddisfazione, per il lavoro svolto e per il risultato positivo raggiunto, l’assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe La Torre, che ha incontrato il dirigente scolastico dell’Ungaretti e i genitori degli studenti interessati: “I nostri ragazzi iscritti alle classi prime, che sarebbero stati costretti giocoforza a raggiungere la città di San Pio, potranno frequentare le lezioni in loco, risparmiandosi i notevoli disagi che gli spostamenti in pullman comportavano. Crediamo in loro e crediamo nella riconversione turistica della nostra città”.

Era il dicembre dello scorso anno quando, su richiesta dell’Amministrazione comunale di Manfredonia, la Provincia di Foggia espresse parere favorevole all’attivazione dell’indirizzo di Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. In seguito, attraverso il Piano regionale di dimensionamento scolastico per l’anno 2015/16, la Regione Puglia ha stabilito che la nostra città può finalmente avere una sede, seppur distaccata, dell’alberghiero.

Il sindaco ha voluto vederci chiaro, chiedendo e ottenendo, nel maggio scorso, di incontrare il dirigente scolastico del “M. Lecce” di San Giovanni Rotondo, Giovanni Battista Zito, per avere contezza delle modalità con cui gli studenti manfredoniani avrebbero frequentato la sede distaccata a Manfredonia. Le rassicurazioni ricevute e la disponibilità alla collaborazione mostrate dal dirigente hanno sciolto gli ultimi dubbi sull’opportunità di una sede distaccata, per ora, piuttosto che un istituto ‘ex novo’. Il resto è stretta attualità: con il nuovo anno scolastico apre l’alberghiero a Manfredonia. “Abbiamo così raggiunto un obiettivo – chiosa Riccardi - che riteniamo qualificante, oltre che indispensabile, sia per il potenziamento delle radici turistiche della città e sia per il suo rilancio, per l’appunto turistico, ma anche economico e occupazionale”.

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