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Venerdì, 06 Dicembre 2024

Anche gli orientali fanno "chapeau" nei confronti delle Fiat 500

Quarto raduno il coordinamento di Ragusa

Avete mai visto un’automobile con le ciglia finte sui fanali? Come se fosse una bella donna? L’italian style fa breccia, anche per questo motivo, nei cuori dei turisti orientali. Soprattutto quando è messo in vetrina a due passi dal capolavoro monumentale per eccellenza rappresentato dal Duomo di San Giorgio. E così, ieri, a Ragusa Ibla, le “reginette a quattro ruote”, Fiat 500 con le più svariate personalizzazioni, hanno colpito nel segno, catturando l’attenzione di appassionati e visitatori. Anche di quelli provenienti dall’Oriente. Un successo in piena regola per la quarta edizione del “Raduno del barocco ibleo in 500” promosso dal coordinamento di Ragusa del Club Italia, con in testa il fiduciario Andrea Occhipinti. “Abbiamo chiuso le iscrizioni per avere raggiunto il limite massimo – dice – avevamo detto che avremmo accettato sino a 120 vetture, siamo arrivati a 130. Ringrazio i colleghi fiduciari di altre realtà territoriali che, con la loro presenza, hanno reso ancora più significativa la kermesse: Giuseppe Barresi da Chiaramonte, Davide Cappadonna da Catania, Biagio Iacono da Comiso, Carlo Valvo da Palazzolo Acreide, Giuseppe Perez da Messina. E poi c’erano altri gruppi siciliani che ci hanno raggiunto da Santa Croce, Caltagirone, Carlentini, Pachino, Scicli, Vittoria e Rosolini. Tutti per coltivare una passione comune chiamata Fiat 500”. Chi ha ammirato le varie vetture tra piazza Pola, piazza Duomo e corso XXV Aprile è rimasto colpito dalle varianti che sono state proposte. Oltre alla 500 con le ciglia, dal colorito verde pisello, c’era anche quella carrozzata Disney, con le decalcomanie di Minnie Mouse e un bel baule retrò sul portabagagli. Come non notare, poi, le Fiat 500 corsaiole, preparate sino all’esasperazione, per correre in pista o le auto colorate che, messe una accanto all’altra, hanno fatto diventare corso XXV Aprile un caleidoscopio? C’erano, quindi, la 500 dell’interista così come quella dello juventino, per non parlare della classica Bianchina, vale a dire la versione giardinetta, o del gruppo calatino denominato, con un gioco di parole “I beer banti”. O, ancora, della 500 istituzionale con le bandierine della Regione Sicilia e dell’Italia sui fanalini anteriori. Particolare successo, poi, ha riscosso la caccia al tesoro promossa dagli organizzatori ai Giardini iblei. Alla fine, tra gli equipaggi partecipanti, ha vinto l’equipaggio di Massimiliano Valerio di Giarre, secondo e terzo posto rispettivamente per i chiaramontani Paolo Gulino e Giuseppe Barresi, mentre quarto è arrivato Francesco Speciale di Caltagirone. Tra le altre particolarità di questa edizione, oltre al puzzle per bambini raffigurante l’auto protagonista della kermesse, anche una Fiat 500 realizzata con le tartine che ha dato il via, con uno speciale aperitivo, al pranzo consumatosi poi, dopo il tradizionale giro per le vie di Ragusa, a Villa Dipasquale. “Che dire? – aggiunge Andrea Occhipinti – è stata una edizione straordinaria in cui tutti i partecipanti hanno dato il massimo e, soprattutto, si sono divertiti. Abbiamo cercato di coniugare la bellezza dei nostri posti con l’esaltazione tecnica rappresentata da queste vetture che più passa il tempo più riescono a fare breccia nell’immaginario collettivo. Ci siamo già dati appuntamento per la prossima edizione convinti, come siamo, che i cinquecentisti, da qui ad allora, cresceranno ancora di numero”.

Quarto raduno le 500 celebrate dai turisti orientali

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