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Il 16 Giugno 2016 nell’anno Giubilare della Misericordia il Maestro Piero Mirigliano canterà davanti al Papa Francesco la sua "LA STORIA DELLA STORIA SIAMO NOI"  colonna sonora della manifestazione.Il Papa ha invitato la gente dello Spettacolo Viaggiante e Popolare a un’udienza straordinaria in aula Paolo VI (aula NERVI).

Piero Mirigliano tifoso giallorosso Doc è da diverse edizioni ospite fisso  nella trasmissione televisiva di Gold-TV  "Orazi e Curiazi “ di Antonio De Bartolo" canta Roma e la AS Roma a cui ha dedicato 10 brani inseriti nel suo nuovo CD "IL CAPITANO" un omaggio a Francesco Totti.

Ci siamo visti con il maestro Piero Mirigliano agli studi televisivi della Gold tv dove sono ospite nella trasmissione televisiva di Antonio de Bartolo Orazi e Curiazi, e abbiamo avuto l'ocasione di avere una intervista esclusiva per il Corriere del Sud. Parlando con il Maestro mi racconta: «Un giornalista scrisse: "Piero Mirigliano è nato con la chitarra in mano"; in realtà la mia vera passione è stata sempre quella del "Canto"  E quando Ercole Piras, grande chitarrista dei favolosi anni '60, mi propose di entrare come voce solista nel suo gruppo "Ercolino e i Naufraghi", ne fui molto felice».

Come racconta il Maestro al Corriere del Sud: «in un attimo mi trovai a cantare, dalle mura domestiche e dalle feste fatte in casa, nei migliori locali della Capitale». Importante la presenza, nel gruppo dell'amico batterista Luciano Preziotti che insieme all’altro grande amico e futuro coautore, Alvaro Guglielmi, «in un dicembre del 1967 ‒ ci racconta il Maestro ‒ per me triste a causa della scomparsa di mio padre, mi proposero di entrare a far parte del gruppo storico dei "MENO UNO" formato da: Alvaro Guglielmi (Chitarra solista e voce), Luciano Preziotti (Batteria), Massimo Chicca (Basso), Alberto Mancinotti (Pianoforte e tastiere) ed io, Piero Mirigliano (Chitarra accompagnamento e voce solista)».

Vorrei in questo contesto accennare ad una nota curiosa e divertente sul nome del gruppo: alla domanda fatta nel 1975 dal mitico Corrado, durante la famosa manifestazione "Un Disco per l'Estate", "perché vi chiamate I Meno Uno?" , Alvaro rispose: «Sai Corrado, quando andiamo a suonare manca sempre qualcuno ... ce manca sempre quarche cosa!
Era vero, infatti, nei Meno Uno, con il trascorrere degli anni, ci sono sono sempre state sostituzioni di veri amici con altri veri amici musicisti.

Ricordo Sandro Ugolini (Batteria), Roberto Spizzichino (Batteria), Ugo Giacinti (Tastiere), Maurizio Marcilli (Tastiere).

Un caro ricordo va in particolare ad Alvaro Guglielmi che, purtroppo, ci ha lasciato troppo presto e con il quale ho scritto le più belle canzoni: Amica mia, Tanto cara, Che strana donna, Non sei felice, Non sei sincera, Luna bianca, Povero Cristo.

Le nostre canzoni, musicate e arrangiate dai MENO UNO, furono usate anche come colonne sonore di film quali: L'unica legge in cui credo, Ancora una volta a Venezia, Attenti arrivano le Collegiali, Flash back di un delitto.

Una citazione particolare ‒ continua il maestro al Corriere del Sud ‒ voglio farla al brano "Pe'ttè" (P. Mirigliano - A. Guglielmi) che è entrata a far parte della Storia della Canzone Romana tanto da essere inserita nella colonna sonora della Fiction SKY-TV  "ROMANZO CRIMINALE".

Ora che i "MENO UNO" si sono sciolti, io continuo a scrivere nuove canzoni sia per me che per altri artisti come Franco Dani, Louiselle, Santo California, Enrico Musiani e altri.
Come cantautore ho partecipato con la canzone "Porco qui, porco là" a Un Disco per l' Estate 1982 e una mia canzone "Azzurro '90" è stata scelta come sigla televisiva della trasmissione "TUTTO MONDIALE" condotta da Gianfranco De Laurentis  (Rai 2).

Con la gioia, la fortuna e l'esperienza di quei favolosi anni vissuti da "Meno Uno", oggi, insieme al mio tastierista di fiducia Ugo Giacinti, faccio ascoltare la mia voce e le mie canzoni suonando in vari locali della Capitale.

Da sportivo e grande tifoso Giallorosso è uscito un mio CD "La Storia della A.S. Roma cantata da Piero Mirigliano" con 11 canzoni dedicate a Francesco Totti (Il Capitano), a Daniele De Rossi (Danieledai), a Franco Sensi  (Er Presidente), ad Aldair (Ciao Fratello Universale), ad Agostino Di Bartolomei (Grazie Agostino) e altre.

Penso di aver detto quasi tutto, conclude il maestro Mirigliani ma nel salutarvi vorrei ringraziare di cuore Alberto Mancinotti per la cura prestata nelle attente trascrizioni musicali di molte mie composizioni,
Luciano Preziotti che ha voluto questa bellissima rimpatriata dei MENO UNO immortalando in questo sito la loro storia nel mondo della musica Italiana».

Questa è, in poche parole, la carriera del grande Maestro Piero Mirigliano:

Lancia in tutto il mondo insieme al suo gruppo "Guido Renzi e i Meno Uno" la famosa  "Amica mia".

Nella sua lunga carriera di autore scrive per Lando Fiorini, Alvaro Amici, I Santo California, Louiselle, Enrico Musiani e, attualmente, per Franco Dani.

Compone musiche per film (L’unica legge in cui credo – Ancora una volta a Venezia – Attenti arrivano le collegiali – Flash back di un delitto) e partecipa 2 volte come cantautore  al programma RAI.TV "Un disco per l’estate"  nel 1975, con "Non sei felice , non sei sincera" ( EMI-Italiana)  e nel 1983 con "Porco qui, porco là" su etichetta Poligram.

In occasione dei Mondiali di calcio 1990 scrive "Azzurro ’90" sigla del programma televisivo su Rai 2  "Tutto Mondiale", condotto da Gianfranco De Laurentis e Nils Liedholm.

Una sua canzone "Tanto cara" , successo Italiano degli anni ’70 (Guido Renzi) oggi è diventato il brano più famoso in tutto il Sud-America e questo grazie alla stupenda versione in portoghese "Te amo tanto (Tanto cara)" del mitico duo brasiliano "Bruno e Marrone".

A Roma ha dedicato "Pe’ttè" scritta insieme ad Alvaro Gugliemi un successo di Lando Fiorini, Alvaro Amici e Giorgio Onorato canzone inserita anche nella colonna sonora della fiction  SKY-TV "Romanzo criminale.

E' abbastanza inusuale trovarsi di fronte a un cd a nome di un batterista ed ascoltare una musica tanto ispirata, intrigante, elegante!

E' il caso dell'ultimo disco di Max Trabucco, dal titolo Racconti di una notte, per la label ABEAT, dove e' il compositore a mettersi in evidenza prima ancora che l' accreditato strumentista. Il jazzista lavora infatti più sui temi, le armonie e sul dosaggio degli equilibri che non, ad esempio, sull'uso delle spazzole alle quali, nell'immaginario visivo dello spettatore jazz, e' stato spesso demandato il ruolo di di moderatrici del clamore percussivo.

Va da se' che metrica e ritmica sono aspetti connessi del mondo poetico e musicale. Ed il batterista e' di norma il depositario della bacchetta del "comando" metronomico, quello che scandisce il tempo e, con l'andatura, plasma le "sembianze" di un brano, ne traccia la cifra poetica, ne misura la profondità espressiva.

Nel progetto di Trabucco e' l'Io narrante a condurre l' insieme dell'azzeccato organico: pianoforte di Giulio Scaramella, chitarra e oud di Zoran Majstorovich e contrabbasso di Simone Serafini a cui si aggiungono talora il canto morbido di Rita Bincoletto e le percussioni di un secondo ospite, Francesco Clera.

E' un sogno di una notte di mezza estate il percorso sonoro in 8 "stazioni" che il giovane leader veneto compie con dreamers che come lui si ritrovano attori in uno storytelling di frasi musicali coordinate e acusticamente suadenti, quasi fossero concetti tendenti a sensibilizzare un ipotetico uditorio.

Il brano che, a nostro modesto avviso, rappresenta la cartina di tornasole del lavoro in questione e' il quinto, La danza della luna, dove oud e voce danno all'insieme un timbro particolarmente mediterraneo, da mille e una nota! Ma in effetti tale affermazione suona alquanto limitativa perché non rende appieno le caleidoscopiche sfaccettature presenti sin dalla prima composizione, Notte d'estate, per terminare con una classicheggiante L'alba a render palpabile la chiusura del "discorso" intrapreso.

Dura infatti una notte, questo mini songbook. Dal tramonto all'alba.

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Rares Morarescu, violino jazz e Carlo Butera, chitarra Manouche, Jlenia Alessi voce, presentano un workshop/seminario a Rende (Cs) venerdì 6 maggio, Rogliano (Cs) sabato 7 maggio e Casabona (Kr) domenica 8 maggio. Per tutti gli appassionati del Jazz e a chiunque voglia accostarsi alla tradizione Manouche ereditata da Django Reinhardt, secondo appuntamento dopo il successo dello scorso anno. Gli artisti mettono a disposizione la loro cultura ed esperienza musicale per incontrare nuovamente chi ha già partecipato lo scorso anno, ma anche chi non è riuscito ad esserci, ripercorrendo le tecniche e le principali nozioni del genere che da vita al tipico ritmo gypsy. Chiunque possieda una qualsiasi chitarra (o violino) non necessariamente manouche e voglia gustare questo genere entrando in simbiosi con l'umiltà e la generosità dello stile manouche anche con esercitazioni pratiche è il benvenuto!

Nozioni e origini della tradizione Jazz Manouche | Dopo il successo del primo appuntamento tenutosi in Calabria nel maggio del 2015, che vedeva protagonisti Rares Morarescu e Carlo Butera, Duo Jazz-Manouche internazionale, non poteva mancare un secondo evento, che si terrà dal 6 all’8 maggio in Calabria. L’anno scorso il duo chitarra e violino (rispettivamente Carlo Butera e Rases Morarescu) ha tenuto tre giorni consecutivi di Workshop e Live fra Crotone, Rende e Cosenza, con un buon afflusso di appassionati del jazz che hanno raccolto l’incredibile opportunità. Protagonista indiscusso l’esaltazione del mito Django Reinhardt.

Quest’anno l’occasione si ripete, questa volta con la presentazione di un Trio Jazz-Manouche! Si aggiunge ai due importanti artisti Carlo e Rares, la calda e romantica voce di Jlenia Alessi, vocalist Palermitana. Workshop e Live, come per il precedente anno, sono organizzati dall’ex musicista Crotonese Luigi Colurcio. Il primo appuntamento è per venerdì 6 maggio a Rende presso l’Hotel Europa in via Kennedy. Live previsto per le 21.30 e workshop pre-live su prenotazione dei partecipanti al 347-1438307.

Il workshop è aperto a professionisti ma anche a principianti del genere jazz, così come ai semplici appassionati di musica. La chitarra può essere tipicamente manouche ma anche classica o acustica. Unico requisito la passione per il jazz. I partecipanti avranno anche l’opportunità di eseguire esercitazioni pratiche. Il 7 Maggio l’iniziativa si sposterà a Rogliano (Cs) presso la vineria A Cuti di Daniel Cundari con workshop in pre-live su prenotazione nelle stesse modalità e live per le 21.30. Ultimo appuntamento a Casabona presso il Cenzone’s Bar, con workshop e Live che si susseguono come per le due tappe precedenti. Rares Morarescu, violinista Romeno, vive a Parigi dove insegna musica. Sin da bambino era appassionato dal travolgente ritmo gypsy e a 14 anni cominciò lo studio del folklore e la musica dei Lautari. Tra le collaborazioni quelle con Taraf “Cunuma Carpatzilor” di Bucharest con il quale gira il mondo per 10 anni; nello stesso lasso di tempo collabora con l’orchestra popolare di stato della Radio Televisione Romena. Nel 2005 si dedica interamente al Jazz manouche, la sua grande passione, dove collabora con i tanti musicisti jazz manouche tra cui Stochelo Rosenberg , Angelo Debarre ect.,

Butera e Alessi invece sono siciliani e fin da bambini si dedicano rispettivamente allo studio della chitarra e della voce, esibendosi con le prime formazioni in Sicilia. Butera ha frequentato l’Accademia “Enzo Randisi”, fondata dal pianista Giovanni Mazzarino, approfondendo lo studio dell’improvvisazione e del linguaggio jazzistico e frequentando seminari di perfezionamento con Dario Deidda, Bob Mintzer, Salvatore Bonafede. Alessi, nata a Palermo l’11 Aprile 1988, ha studiato musica fin da giovanissima conseguendo prestissimo il diploma al Conservatorio di Musica "V.Bellini" di Palermo . Sviluppa una preparazione non solo accademica grazie alle sue incessanti collaborazioni musicali. Hanno suonato con prestigiosi nomi del panorama jazzistico italiano e internazionale.

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