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E’ il giorno della processione. Domani, domenica 30 giugno, sarà consumato, a Ragusa, il momento finale dei solenni festeggiamenti in onore dei santi apostoli Pietro e Paolo con la tradizionale processione che assume un connotato ancora più particolare delle altre perché caratterizzata dall’incontro tra i due simulacri. Incontro che è in programma alle 20,30 sul sagrato della chiesa del Sacro Cuore (Gesuiti). Dopo un momento di preghiera e riflessione, la processione con i due simulacri proseguirà per la via Paisiello e per il viale dei Platani. La giornata, nelle due comunità, si svolgerà in maniera differente. Nella parrocchia di via Lazio, quella di San Pietro, le sante messe sono in programma alle 8, alle 10 e alle 11,30. La santa messa solenne è in programma alle 18,30 e sarà animata dal coro parrocchiale. Alle 18 prenderà il via il giro per le vie del quartiere del corpo bandistico “Vincenzo Bellini” di Giarratana. Alle 20 la processione del simulacro di San Pietro per le vie: Bellarmino, Monte Santo, Monte Sabotino, Monte Cencio, Francesco Cilea, Sacro Cuore. A San Paolo, invece, dopo la santa messa delle 9, si terrà alle 11 la funzione religiosa solenne animata dal coro parrocchiale. Alle 18 ci sarà il giro per le vie del quartiere del corpo bandistico “Alessandro Scarlatti” di Chiaramonte. Alle 18,30 la celebrazione dei Vespri e subito dopo, alle 19, la solenne celebrazione eucaristica. Alle 20 la processione con il simulacro di San Paolo per le seguenti vie: Giordano, Mongibello, Muratori, Paisiello.

Dopo la processione congiunta, il simulacro di San Pietro proseguirà per le vie: Mongibello, Monte Bianco, Bellarmino, Sardegna, Cilea, Frassini, Pioppo, Abeti, Campania, Frassini, Archimede, Bellarmino, Lazio sino al rientro in chiesa. Il simulacro di San Paolo, invece, proseguirà per le vie: Mongibello, Aspromonte, Costituzione, Torricelli, Galvani, 2 Giugno, Umberto Giordano sino al rientro in chiesa. I fuochi pirotecnici saranno curati dalla ditta “Pirotecnica iblea” di Lorenzo Massari. Intanto, ieri sera, sul sagrato della chiesa di San Pietro, grande successo per la commedia “Il sapore del tempo”, piece brillante in due atti scritta dalla maestra Giovanna Piranio. Il cast amatoriale della compagnia “U filu vespri” formato da Antonella Mallia, Daniela Gurrieri, Francesco Mirabella, Corrada Rubino, Sara Scannavino, Rosa D’Angelo, Maurizio La Carrubba, Enzo Bonsangue, Vittorio Cutello e Saro Rigoletto, ha interpretato con dinamismo e sagacia un testo che ha fatto ripiombare i numerosi spettatori negli anni Sessanta quando l’Italia era ancora divisa in due parti e quando il ritorno a casa per le vacanze del meridionale che lavorava al Nord era in grado di portare un certo scompiglio, soprattutto se il protagonista aveva al seguito una moglie imprenditrice tuttofare che intendeva rivoluzionare la tranquillità dei luoghi natii. Una commedia che ha garantito due ore di buonumore ma anche di sentimentale riflessione a tutti gli intervenuti.

 

 

 

“I provvedimenti di carattere fiscale inseriti nel decreto del fare riguardano principalmente la sospensione della prima rata dell’Imu, l’abolizione della responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore e alcune norme che consentono ai contribuenti che hanno problemi con Equitalia di non vedersi pignorata l’abitazione principale e di avere la possibilità di rateizzare il proprio debito per un periodo doppio rispetto a quello attuale”. E’ quanto afferma il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili per le circoscrizioni dei Tribunali di Ragusa e Modica, Daniele Manenti. “Si poteva osare di più – chiarisce Manenti – introducendo anche l’abrogazione della norma, più volte chiesta da noi commercialisti, che equipara a società non operativa, e quindi imprese costrette a pagare le imposte su un reddito figurativo minimo, quelle società che chiudono in perdita per tre anni consecutivi, norma assurda e inaccettabile nel contesto attuale, in quanto le aziende che chiudono in perdita lo fanno non perché evadono ma perché c’è una crisi evidente. Non c’è dubbio che il provvedimento, così come è stato formulato, risulta caratterizzato da una logica emergenziale e privo di una visione strategica e programmatica, incapace di fornire ai cittadini prospettive di medio e lungo periodo nel segno di una complessiva incertezza sugli interventi e sulle coperture. Non abbiamo visto, in altri termini, interventi concreti a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Sono palliativi, che tamponano situazioni di impellenza, rinviando semplicemente il problema; nessuna azione strutturale volta ad alleggerire il carico fiscale sui cittadini, imprese e lavoratori. In ogni caso sui singoli provvedimenti non possiamo che esprimere un giudizio positivo”.

Manenti, poi, scende nel dettaglio. “La sospensione della rata Imu – continua – riguarda l’abitazione principale, i terreni agricoli e i fabbricati rurali. Questa è una disposizione ponte in attesa del provvedimento con cui verranno in concreto affrontati i nodi della disciplina dell’imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare. Secondo le stime del Governo, il pagamento della prima rata dell’Imu dovrebbe portare nelle casse dello Stato un gettito complessivo di 9,7 miliardi di euro di cui 4,9 miliardi (pari al 51,4% del totale) arriverà dall’applicazione dell’imposta sulle abitazioni locate e le cosiddette seconde e terze case, altri 4,7 miliardi di euro (pari al 48,6%) deriveranno dagli immobili ad uso produttivo (negozi, capannoni, laboratori, etc.), altri 66 milioni di euro dovrebbero provenire dalle prime case di pregio e di lusso che non sono esonerate dal pagamento della prima rata. C’è però anche il rischio, vista la difficoltà economica in cui si trovano molte imprese, che parecchie di esse non riusciranno a pagarla. Il gettito, inoltre, sarà ripartito nel seguente modo: allo Stato il gettito base dei fabbricati adibiti ad uso produttivo, ai Comuni tutto il gettito degli altri immobili e dei terreni. Nel decreto, inoltre, il Governo ha annunciato, tra l’altro, di procedere ad una revisione della Tares e della deducibilità dell’Imu dal reddito d’impresa”.

Il presidente Manenti evidenzia, poi, che “l’altra norma riguarda l’abolizione della responsabilità fiscale solidale tra appaltatore e subappaltatore relativamente ai versamenti dell’Iva e questa era una semplificazione che da diverso tempo avevamo chiesto come commercialisti in quanto tale norma trasformava le controparti contrattuali l’una nel poliziotto dell’altra, determinando dei rischi imprenditoriali ingestibili per la filiera produttiva. Altra norma particolarmente significativa – continua Manenti – riguarda l’impignorabilità della proprietà immobiliare. Se l’unico immobile di proprietà del debitore è adibito ad abitazione principale, non può essere pignorato dal fisco, ad eccezione dei casi in cui l’immobile sia classificato di lusso. Per tutti gli altri immobili, il valore del debito che autorizza l’agente di riscossione a procedere con l’esproprio dell’immobile, è stato innalzato da 20mila a 120mila euro. E’ stata inoltre prevista la possibilità per i soggetti che hanno debiti con il fisco un periodo più lungo di rateizzazione, dalle attuali 72 rate mensili a 120”.

 

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Creatività, entusiasmo ma anche tanto impegno e buona volontà. Sono questi gli ingredienti alla base di una serie di casi studio che ieri sono stati al centro del convegno organizzato dalle sezioni di Ragusa e Chiaramonte Gulfi dell’associazione Youpolis. Significativa già il titolo del convegno: “Futuro – giovani e impresa, opportunità e prospettive di crescita”. L’occasione per confrontarsi sulle varie opportunità che oggi offre il mercato e il mondo del lavoro, partendo da imprese di diverso settore nate dai giovani che hanno scommesso in prima persona mettendo da parte la blasonata logica del posto fisso. Appuntamento dunque alla sala Avis per il confronto tra le varie esperienze prima degli interventi conclusivi di Mario Molè, presidente Giovani Imprenditori Confindustria Ragusa, di Antonio La Cognata, dottore commercialista e del colonnello Francesco Fallica, comandante provinciale della Guardia di Finanza. E dalle esperienze presentate emerge forte la prospettiva di sviluppo attraverso le capacità imprenditoriali. Simone Digrandi ha parlato della sua esperienza imprenditoriale che lo ha portato a mettere da parte la sua laurea in scienze politiche per puntare invece al settore della grafica e del design, ma anche dle web facendo nascere “My design”, uno studio di marketing e comunicazione integrata dedicata alle imprese. Per la fase di start-up si è avvalso dei fondi Apq della Regione Sicilia. Fondi esclusivamente privati, invece, per la nascita di MediaLive, l’agenzia di comunicazione, ufficio stampa e organizzazione eventi nata nel 2009 e che ha affiancato anche le produzioni audiovisive e cinematografiche. A parlarne è stato l’amministratore Carmelo Saccone che si è soffermato sia sull’aspetto del ruolo di interfaccia che ha l’ufficio stampa rispetto alle aziende, agli eventi e perfino agli enti pubblici e sia sul social media marketing che sta divenendo sempre più una delle principali strade da percorrere attraverso un’adeguata consulenza, come appunto quella fornita da MediaLive, spesso partner di varie attività. Un settore di altra natura è stato invece scelto da Francesco Scollo, imprenditore dell’olivicoltura che, proseguendo nella tradizione di famiglia, assieme al fratello ha fatto nascere Terre Sul Dirillo. Sfruttando una misura del Psr Sicilia, ha creato un nuovo impianto di alta tecnologia che si occupa della raccolta assistita del prodotto agricolo per poi procedere alla trasformazione, puntando sulla Dop e sul biologico, abbassando notevolmente i costi della manodopera. Innovazione e cambio generazionale al centro dell’intervento di Cristiano Battaglia, uno dei più giovani agenti assicurativi d’Italia. Ha preso in mano buona parte della gestione dell’azienda di famiglia molto nota nel capo assicurativo, l’agenzia di Ragusa della Reale Mutua, per avviare un percorso generazionale che lo ha visto a diretto contatto dapprima con i dipendenti e poi, naturalmente, con i clienti. È nata anche l’idea di avviare un continuo scambio con i colleghi di altre realtà siciliane per formare un gruppo di agenti giovani che potessero confrontarsi su esperienze e competenze. Dopo questi interventi si sono svolte le relazioni conclusive. Ha iniziato il presidente dei Giovani Imprenditori di Confindustria, Mario Molè sottolineando anche l’importanza di fare rete tra le varie realtà del territorio. Un esempio in questa direzione arriva dal gruppo “RagusaDigitale” che sta mettendo appunto in rete e dunque a confronto, le varie realtà imprenditoriali giovani del settore web, green, biotech. Ai giovani Molè ha suggerito, prima di iniziare le proprie attività imprenditoriali, di avere un buon business plan che possa mettere in luce non solo gli aspetti positivi delle proprie idee ma anche e soprattutto le criticità. Dal canto suo il commercialista Antonio La Cognata ha incentrato il suo intervento sulla fiscalità agevolata e sui finanziamenti alle imprese, con particolare riguardo ai contributi comunitari che oggi costituiscono un polmone finanziario di tutto rispetto per l’impresa, a condizione che gli stessi vengano utilizzati con professionalità e senza improvvisazione. E proprio sui contributi comunitari si è più volte soffermato in conclusione il colonnello Francesco Fallica, comandante provinciale della Guardia di Finanza, che ha auspicato la distribuzione di contributi di minore entità ad un numero maggiore di imprese, in modo da evitare contributi concentrati solo nelle mani di pochi, con numeri che spesso portano a frodare. Fallica ha comunque suggerito ai giovani di scommettersi e di non demordere soprattutto in questo momento dove è ricorrente la parola crisi. Il convegno ha poi visto un intervento da parte di Serena Blundo, referente locale del progetto ItaliaCamp nato dai giovani laureati della Luiss e che mira a sostenere l’innovazione imprenditoriale attraverso la selezione di idee che arrivano proprio dai giovani. All’incontro sono stati presenti anche Stefano Martorana e Giuseppe Dimartino, assessori designati della nuova Amministrazione comunale di Ragusa.

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Un numeroso gruppo di operatori e buyers provenienti da vari Paesi del mondo ha visitato ieri il Porto Turistico Marina di Ragusa nell’ambito della tappa locale del “Sicily Boating Project”, il progetto di internazionalizzazione promosso dall’Assessorato delle Attività Produttive della Regione Siciliana. Grazie alla missione sul territorio siciliano, finalizzata a favorire la promozione internazionale del comparto nautico-turistico, in questi giorni oltre 40 buyer e giornalisti delle migliori testate nazionali ed internazionali di settore, hanno visitato diverse realtà siciliane della cantieristica navale e dei porti turistici per avere esperienza e visione diretta sul territorio. Ad accoglierli oggi nella provincia iblea lo staff al completo del Porto Turistico Marina di Ragusa. A dare il benvenuto il direttore Salvo Calà assieme alla responsabile commerciale Enza Di Raimondo e a Leonardo Biasi, direttore del cantiere navale. Presente anche il responsabile commerciale dell’aeroporto di Comiso, Paolo Dierna pronto a fornire un quadro completo delle importanti risorse del territorio ma anche gli imminenti progetti di sviluppo con nuove rotte aeree che si aggiungeranno a quelle per Londra, Bruxelles e Roma operate da Ryanair. Porto e aeroporto stanno pensando ad una strategia di marketing comune considerato che distano tra loro poco più di 20 minuti d’auto. Un incontro proficuo, di piena sinergia e confronto, che ha coinvolto positivamente gli ospiti, entusiasti per l’accoglienza, per la professionalità e per i servizi presenti nella struttura. All’arrivo al porto, operatori e turisti sono stati catturati dalla bontà dei prodotti tipici iblei. Tra focacce ragusane, arancine e cassate di ricotta, si è vissuto un primo momento di convivialità che ha preceduto la visita al porto, al cantiere navale, passeggiando tra i pontili e circumnavigando la struttura a bordo dei alcuni gommoni. Tra gli ospiti che hanno visitato il Porto Turistico di Marina di Ragusa, anche i rappresentanti della Italian Marine Consulting di Miami (Usa), Cina Boat Show Shangai, funzionari del Ministero del Turismo della Tunisia per partnership sul turismo nautico. Insieme a loro importatori e buyer tedeschi, polacchi, rumeni, spagnoli, francesi, slovacchi, croati e olandesi. Sono tutti rimasti colpiti dalla bellezza della struttura portuale che, come ha ricordato il direttore Calà, è stata costruita sfruttando tecnologie che permettono di poter mantenere uno specchio d’acqua sempre calmo e dunque sicuro, anche in caso di avverse condizioni meteo-marine. La presenza di Mario Schininà, presidente del Marsa ‘A Rillah è servita ad annunciare la prossima nascita all’interno del porto di una scuola di vela che sarà attiva per tutti i mesi dell’anno.

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Ci sarà la quinta edizione del festival letterario “A Tutto Volume”. E’ quanto ha dichiarato ieri sera Alessandro Di Salvo, direttore organizzativo della manifestazione culturale chiusa qualche giorno fa e che ha ottenuto presenze record. Dati statistici, abbinati a quelli riguardanti la vendita dei libri, che fanno sperare bene per il buon proseguimento del festival. Ieri sera se n’è parlato al Bon durante una festa open organizzata dallo staff di “A Tutto Volume” per incontrare quanti hanno creduto nel progetto: volontari, sostenitori, librai, sponsor, conduttori, artisti, lettori. Un momento conviviale e informale, accompagnati dalla musica (ma anche dalla partita dell'Italia), per fare parlare dell’iniziativa recente anche attraverso il racconto fotografico curato da Marcello Bocchieri, guardando inoltre alle prospettive future dell’edizione 2014, ovvero la quinta edizione del festival che è coordinato dal giornalista e scrittore Roberto Ippolito. E ieri sera è intervenuto brevemente anche il neo sindaco di Ragusa, Federico Piccitto che si è confrontato con gli organizzatori, i volontari, gli artisti e i sostenitori presenti. Per il primo cittadino la manifestazione culturale è di assoluto interesse anche perché offre alla città importanti spunti oltre ad essere di assoluto richiamo turistico. Compatibilmente con le risorse economiche del Comune si cercherà di offrire un supporto per la prossima edizione. “Il festival anche quest’anno ha avuto un grande riscontro di pubblico, ancor di più degli anni scorsi, con presenze davvero record – ha sottolineato il direttore artistico Alessandro Di Salvo durante il saluto iniziale – Abbiamo sentito la forte presenza di tutta la città e il grande sostegno arrivato da volontari, librai, cittadini comuni che hanno creduto nell’iniziativa mettendo anche di tasca loro una parte del budget necessario. Come sempre grande interesse da parte degli sponsor. Possiamo dire che è stata ben oleata una macchina che ha portato gente in città, ha favorito lo shopping in centro storico, ha visto maggiori presenze degli alberghi e nei ristoranti, favorendo un indotto di un certo rilievo. Quanto speriamo di fare per il prossimo anno e per gli anni futuri”.

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