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Sabato, 07 Dicembre 2024

Presentazione del nuovo numero di “Calibano"

Eredità digitale post mortem, intelligenze artificiali e sperimentazioni artistiche, gravidanze fuori dal corpo umano e ridefinizione del genere: sono solo alcuni fra i temi affrontati nel secondo numero di “Calibano. Mefistofele/Postumano”, la rivista di attualità culturale del Teatro dell’Opera di Roma pubblicata dalla casa editrice effequ. Martedì 5 dicembre, alle ore 18.00 con ingresso libero fino a esaurimento posti, la rivista sarà presentata in Sala grigia al Teatro Costanzi con alcuni degli autori, tra i quali Laura Pugno, Serena Guarracino, Christian Raimo, Laura Tripaldi, Simone Sauza, Anna Lea Antolini e Giuliano Danieli. Intervengono anche il direttore di “Calibano”, Paolo Cairoli, la codirettrice editoriale di effequ Silvia Costantino e il sovrintendente dell'Opera di Roma Francesco Giambrone.

Dopo Aida/Blackface (Gennaio 2023) e Madama Butterfly/L’Orientale (Giugno 2023), il volume esce in occasione del Mefistofele di Arrigo Boito che inaugura la stagione 2023/2024 della Fondazione lirica capitolina, e si interroga sul tema del postumano, oggi rintracciabile nelle forme e negli ambiti più svariati. Si parla ovviamente di intelligenza artificiale, e di tutti i rischi anche etici connessi con il suo sviluppo; ma anche di ectogenesi, ossia della gravidanza esterna al corpo della donna; dell’eredità digitale dopo la morte e delle nuove inquietanti forme di interazione con gli avatar dei defunti; del superamento dei limiti fisici e fisiologici nello sport, attraverso l’impiego di dispositivi tecnici e medici. Ampio spazio anche alle arti, con i possibili sviluppi della danza nel metaverso, con uno sguardo sull’uso delle macchine per ampliare le modalità di produzione sonora in musica, e con una ricognizione del postumano nel mondo della graphic novel e delle serie tv. La letteratura offre poi un vasto immaginario di drammi legati al superamento della finitudine umana, da Frankenstein di Mary Shelley a Poor things di Alasdair Gray, recentemente divenuto un film grazie a Yorgos Lanthimos, vincitore del Leone d’oro a Venezia.

Nella rivista trovano spazio anche una testimonianza dell’artista transgender Agnes Questionmark, che intende trascendere con la sua opera non solo il genere ma anche la stessa figura umana, e un racconto inedito di Laura Pugno, antesignana del postumano nella narrativa italiana.
Come sempre, le illustrazioni di “Calibano” sono realizzate con l’ausilio di programmi di intelligenza artificiale (Midjourney e DALL-E 3), con i quali ha lavorato l’artista grafico Merzmensch, mentre la copertina è un collage firmato da Giulio Paolini.

“Calibano” è disponibile in libreria, al bookshop del Teatro e online sul sito effequ. Una selezione di saggi dei tre numeri della rivista è inoltre fruibile gratuitamente sul sito operaroma.it: di Mefistofele/Postumano è pubblicato un testo di Verena Andermatt Conley, docente di Harvard, sulla possibile interpretazione odierna della figura di Faust, accanto a un articolo del musicologo Giuliano Danieli che prende in rassegna le più recenti esperienze del teatro musicale influenzate dal postumano.

Copertina del secondo numero. Credito dell’illustrazione: Collage di Giulio Paolini (Foto Ⓒ Luca Vianello, Torino / Courtesy Fondazione Giulio e Anna Paolini, Torino / Ⓒ Giulio Paolini

 

 

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