A nostro modesto avviso, la strada maestra che i ragazzi e, poi, gli adolescenti dovrebbero percorrere, per la costruzione di un loro, prosperoso, futuro, è quella di osservare le leggi, iniziando dalla Costituzione. Vediamo come. Innanzitutto, lo Stato, per consentire un’attrazione dei giovani verso la legalità del proprio “modus operandi e vivendi”, deve agire con l’educazione della legalità e, in particolare, della trasparenza, nelle scuole, con un indirizzo alla responsabilizzazione dei ragazzi e la formazione nelle imprese. E qui va detto, anche, senza mezzi termini, che la formazione dovrebbe essere obbligatoria, in quanto, già, fissata dalla legge n.190 del 2012, per le istituzioni pubbliche e dalla legge n.231 del 2001, per le imprese private. Ancora, per quanto riguarda la struttura della società italiana è necessaria una sorta di rivoluzione politica e culturale, cioè, bisogna che le istituzioni nazionali e locali convincano i giovani, ad esercitare, da un lato, il diritto di voto, creando una cittadinanza attiva; dall’altro, studiare e progettare un proprio futuro, comprendendo, anche, l’idea del rischio, tenendo, alla larga, le paure. In tal senso, si sta muovendo, nel Salento, la Provincia di Lecce: il Progetto Garanzia Giovani ha consentito a molti ragazzi di entrare in azienda, attraverso il sistema dei tirocini. L’ultima chiamata per i giovani viene dall’Eures, il servizio della Provincia di Lecce che ha messo in connessione la domanda di lavoro del territorio salentino e ha proposto: lavori per l’estate, una corsa dei giovani per 160 animatori turistici, nei villaggi di vacanze. Coloro che supereranno il primo colloquio potranno seguire uno stage formativo di tre o quattro giorni, in Calabria, dovendo superare la seconda fase di selezione. E dulcis in fundo, ci auguriamo che questa pregevole iniziativa sia un buon esempio per altre istituzioni locali e non diventi, a macchia di leopardo, nel Paese Italia.