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Accordo per la fornitura di 10 miliardi di metri cubi di gas di Mosca a Pechino

Russia e Cina hanno siglato un nuovo accordo per l'aumento di fornitura di gas russo alla Cina attraverso la condotta che attraversa l'estremo oriente russo. L'accordo è stato siglato nel corso della visita a Pechino del presidente russo, Vladimir Putin, che ha incontrato il suo omologo cinese, Xi Jinping, alla Diaoyutai State Guest House, sul versante occidentale della capitale cinese. Putin ha definito l'accordo "un altro passo compiuto nell'industria del gas".

Vladimir Putin ha un alleato forte nella crisi ucraina. Non solo gli Stati ‘satellite’ ancora legati a Mosca dell'era post-sovietica: questa volta a schierarsi al suo fianco è il presidente cinese Xi Jinping. I due hanno avuto un incontro a Pechino, dove il leader russo è giunto in occasione della cerimonia di inaugurazione dei Giochi Olimpici, diventando così il primo leader a incontrare il segretario generale del Partito Comunista Cinese negli ultimi due anni. E il messaggio che i due hanno mandato attraverso una nota congiunta è un j’accuse nei confronti della Nato: l'influenza americana è “destabilizzatrice” in Europa e Asia e i due Paesi si oppongono a una eventuale futura espansione della Nato in Europa sottolineando “l’influenza negativa per la pace e la stabilità nella regione della strategia degli Stati Uniti nell’indo-pacifico” e dicendosi “preoccupati” per la creazione nel 2020 di Aukus, l’alleanza militare tra Usa, Gran Bretagna e Australia. E hanno aggiunto: “Nessun Paese può o deve garantire la sua sicurezza isolato dal contesto globale di sicurezza e a spese della sicurezza di altri Paesi”.

Le aziende russe, ha aggiunto il leader del Cremlino, citato dall'agenzia russa Ria Novosti, "hanno preparato nuove soluzioni per la fornitura di idrocarburi a Pechino e un contratto di fornitura di gas per la vendita di dieci miliardi di metri cubi all'anno".

Il Cremlino "sta usando le consegne di gas come mezzo di pressione contro di noi", ha aggiunto von der Leyen. "Di fronte all'aumento della domanda e ai prezzi in aumento, altri fornitori di gas hanno aumentato significativamente le loro consegne, ma non Gazprom", ha spiegato von der Leyen. "L'azienda, che è di proprietà dello stato russo, sta quindi mettendo in dubbio la sua affidabilità".

La commissaria europea all'Energia, Kadri Simson, è in questi giorni in Azerbaigian in un'ennesima tappa di un tour dell'Ue per aumentare la fornitura di gas ed aggirare la dipendenza da Mosca. Con il presidente azero, Ilham Aliyev, ha discusso l'aumento delle forniture di gas e la cooperazione su rinnovabili e transizione energetica.

Simson ha incontrato anche il ministro turco per l'Energia e le Risorse naturali, Fatih Donmez. Anche in questo caso lo scambio di opinioni è stato sulle "prospettive per la sicurezza energetica in Europa e per il proseguimento della cooperazione regionale sul Corridoio meridionale del gas".

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, non esclude lo stop a Nord Streaming 2 dalla lista di sanzioni contro Mosca in caso di attacco all'Ucraina. In un'intervista rilasciata a Les Echos e Handelsblatt, la leader dell'esecutivo europeo spiega il pacchetto di sanzioni preparato dall'Ue "va dalla chiusura dell'accesso ai capitali stranieri ai controlli sulle esportazioni di beni critici, componenti high-tech che la Russia non può semplicemente sostituire, ad esempio nel campo dell'intelligenza artificiale e delle armi, dei computer quantistici, dei laser e dello spazio". "Nord Stream 2 non può essere escluso dall'elenco delle sanzioni, questoè molto chiaro", ha chiarito von der Leyen.

Il presidente francese Emmanuel Macron incontrerà Vladimir Putin lunedì a Mosca e successivamente il presidente ucraino Volodymyr Zelensky martedì a Kiev, ha annunciato l'Eliseo.

Un ulteriore passo diplomatico da parte del leader francese nel tentativo di innescare una de-escalation nella crisi ucraina e che segue una serie di contatti telefonici, intensificati negli ultimi giorni con i suoi omologhi russo e ucraino oltre che con il presidente degli Stati Uniti Joe Biden.

Putin e Macron ieri sera si sono parlati al telefono sulla crisi in Ucraina. E' la terza telefonata della settimana tra i due, secondo quanto riferisce la Tass. Ieri sera, secondo quanto riferito da fonti dell'Eliseo, Macron ha parlato per 45 minuti con Putin e per circa un'ora con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Le due discussioni - continuano le fonti - giungono in un contesto di concertazione continua fra partner europei ed alleati. Si iscrivono nella determinazione del presidente francese di proseguire il dialogo per identificare gli elementi che devono portare a una de-escalation". "I colloqui - proseguono le fonti della presidenza francese - sono stati incentrati su due priorità. La prima, capitalizzare sui recenti progressi del formato Normandia per giungere ad una soluzione duratura nel Donbass. La seconda, avviare la conversazione sulle condizioni dell'equilibrio strategico in Europa, che devono consentire di constatare una riduzione dei rischi sul terreno e garantire la sicurezza sul continente".

Il presidente della Federazione Russa, Vladimir Putin, è giunto a Pechino per le Olimpiadi invernali. Lo riferisce la Tv di Stato cinese. In occasione dell'incontro a Pechino tra Vladimir Putin e Xi Jinping, Cina e Russia hanno firmato una dichiarazione congiunta per denunciare l'influenza americana definita "destabilizzatrice" in Europa e Asia. Nel documento i due Paesi si oppongono ad una eventuale futura espansione della Nato in Europa e denunciano "l'influenza negativa per la pace e la stabilità della regione la strategia degli Stati Uniti nell'indo-pacifico", dicendosi "preoccupati" per la creazione nel 2020 di Aukus, l'alleanza militare tra Usa, Gran Bretagna e Australia.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che si è proposto come mediatore nella crisi ucraina, accusa i Paesi occidentali "di peggiorare le cose" fra Mosca e Kiev. "Lo dico apertamente, purtroppo gli occidentali non hanno fino ad ora aiutato per la soluzione del conflitto. Non hanno fatto altro che peggiorare le cose", ha detto Erdogan al canale turco della Cnn durante il volo di rientro da Kiev.

Fonti Agi e Ansa e varie agenzie

 

 

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