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La Terra di Bari riparte dalla rete de castelli con Adristorical Lands. L’iniziativa è stata presentata nell’ambito della 77esima edizione della Fiera del Levante. Finanziato dal programma IPA Adriatic CBC 2007-2013, il progetto mira a valorizzare la storia e il patrimonio dei territori, stimolando un percorso comune tra le città adriatiche per lo sviluppo di un turismo sostenibile.

Al centro dell’azione di Promozione della Provincia di Bari, i castelli. Dal Castello Normanno Svevo di Bari alla Torre Angioina di Bitonto, dal Castello Baronale di Bitritto al Castello Acquaviva d’Aragona di Conversano, dal Castello Federiciano di Gioia del Colle passando per Gravina con il Castello Normanno Svevo e Modugno con il Casale di Balsignano, dal Castello Angioino di Mola di Bari al Torrione Passari di Molfetta, dal Castello Carlo V e l’Abazia Fortificata di Santo Stefano di Monopoli passando per Rutigliano con la sua Torre Normanna, dal Castello Caracciolo di Sammichele di Bari al Castello Normanno Svevo di Sannicandro di Bari al Castello e Torre Normana di Toritto al Castello Baronale di Valenzano, una rete per promuovere la Terra di Bari.

Adristorical Lands favorisce un turismo basato sui valori naturali, culturali e sulle tradizioni del bacino Adriatico per la rinascita dei centri storici e delle aree rurali. Il finanziamento complessivo del progetto “Adristorical Lands” è di 3 milioni e 900 mila euro. Il budget assegnato alla Provincia di Bari è di 250 mila euro.

Al convegno, moderato dal direttore della sede Regionale rai per la Puglia Carlo Brienza, hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale al Mediterraneo Silvia Godelli, il vicepresidente della Provincia di Bari, Nuccio Altieri e il giornalista Osvaldo Bevilacqua.

La dieta mediterranea è un vero e proprio stile di vita, tipico delle aree del bacino del Mediterraneo ma esportabile ovunque, caratterizzato da un regime alimentare sano ed equilibrato. Uno dei suoi punti di forza è la qualità delle materie prime, che la rende un prezioso alleato nella prevenzione e cura di molte patologie.

“Alimentazione e prevenzione con la qualità delle produzioni tipiche dell’agricoltura pugliese” è stato proprio il tema di un convegno svoltosi alla Fiera del Levante e organizzato dalla Confederazione Italiana Agricoltori Puglia

<Garantire la sicurezza dei cibi e la loro qualità, continuando a produrre prodotti sani, è fondamentale per mantenere gli standard qualitativi dell’agricoltura pugliese> ha affermato Giuseppe Politi, presidente nazionale della CIA, che ha proseguito <I produttori hanno l’obbligo di mantenere la biodiversità, nonostante la crisi porti il consumatore ad acquistare alimenti più commerciali preferendoli, talvolta, a quelli di qualità. Le ricerche mediche - ha concluso – dimostrano come mangiare sano produca effetti benefici sulla salute e sul benessere psicofisico>.

<Il nostro scopo – ha detto Antonio Barile, presidente della Cia Puglia - è valorizzare i prodotti agricoli sotto l’aspetto della nutraceutica, un valore aggiunto per la nostra produzione che può contare su alimenti promossi a pieni voti nella dieta mediterranea, come l’olio>.

<E’ stato scientificamente dimostrato che il 35% dei tumori nasce a tavola> – ha dichiarato Antonio Moschetta, Direttore Scientifico dell’Istituto Tumori “Giovanni Paolo II di Bari” che ha proseguito spiegando come osservare un regime di alimentazione controllato, assieme alle cure tradizionali come la chemio e la chirurgia, diventi fondamentale per ottenere la completa guarigione del paziente. <Conoscere gli alimenti – ha concluso il prof. Moschetta - e imparare a cucinarli e conservarli nel modo giusto, salva almeno un terzo dei pazienti malati di tumore>.

“La dieta mediterranea è uno stile di vita” è anche lo slogan di Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Bari che ha osservato come <proprio prescrivendo l’osservanza di questo stile di vita e di alimentazione, il medico è in grado di controllare e spesso curare alcune patologie.I nostri prodotti, infatti – ha concluso - sono talmente genuini che incidono in maniera significativa sulla salute.>

In uno dei viali più frequentati della Fiera del Levante c’è un salone espositivo nel quale, appena entrati, si ha l’impressione di fare un salto indietro nel tempo, trovandosi immersi in un’atmosfera ‘aristocratica’ di qualche secolo addietro. I collezionisti, gli amanti dell’arte antica e delle arti decorative conoscono bene il ‘Padiglione dell’antiquariato’ e lo cercano come prima tappa, prima di visitare gli altri setttori meno impegnativi. Anche quest’anno un gruppo di raffinati mercanti nazionali sta esponendo una quantità di oggetti di rara preziosità che devono essere trattati e custoditi con grande cura, perché  hanno il passato struggente e una fragile bellezza da conservare. A parole è difficile descrivere l’emozione provocata nel padiglione dell’antiquariato da un tavolo ‘Primo Impero italiano’ in marmo, noce e intarsi di bosso (dunque fabbricato in una delle nostre regioni conquistate dalle armate francesi dopo l’incoronazione di Napoleone del 1804). Ed è altrettanto mission impossible descrivere la raffinatissima tessitura cromatica di un gioiello di Cartier che, alla semplice visione, ci fa venire in mente la gioia fisica della sua prima, invidiata, proprietaria. E continuando, si prova un’ ispirata commozione nel toccare un cannocchiale da teatro in madreperla che chissà quanti attori e cantanti lirici ha ingrandito aglio occhi di spettatori ottocenteschi. Le sensazioni piacevoli nel padiglione dell’antiquariato non finiscono mai: collane di perle con un fermaglio di pietre dure, un laccio d’oro molto pretenzioso, un gigantesco tavolo di 16 posti che piacerebbe a Luchino Visconti, perfino i ‘tobi’ le caricature in ceramica dei personaggi inglesi dell’800  meritano di essere comprati per la loro ironica grazia. I prestigiosi antiquari sono soddisfatti delle vendite che si stanno realizzando nelle vitalissime giornate di Fiera. Ci sono ancora offerte di altissima gamma nel Padiglione dell’antiquariato, per esempio gli splendidi candelabri di Murano o le inimitabili porcellane di Sevres e Capodimonte, uno scrittoio in ebano e bosso intarsiato in avorio, un originale tavolo in palissandro fabbricato con uno stile più conservatore, dopo la caduta di Napoleone…Insomma, un avviso a tutti gli amanti del “Bello”. Ci sono ancora due giorni a disposizione per fare affari. Conviene approfittarne.

Isola. Come libro, lettore, apertura. Questo è il tema del nono appuntamento della Festa dei lettori, presentata oggi in Fiera. L'iniziativa promossa dall'Assessorato regionale al Mediterraneo, in collaborazione con l'Associazione Presìdi del libro ha un calendario di incontri che vanno da giovedì 26 settembre a domenica 6 ottobre, mentre il centro ideale sarà sabato 28 settembre.

L'assessore al Mediterraneo, Silvia Godelli, ha ricordato che negli Stati Uniti hanno aperto una biblioteca dedicata esclusivamente agli ebook. “La buona letteratura – ha detto – può essere veicolata anche attraverso nuovo strumenti differenti dalla carta. Se questo serve ad allargare la platea di lettori, con il coinvolgimento dei più giovani, i cosiddetti nativi digitali, va accolto come un segnale positivo”.

Per Godelli la letteratura, “come altre espressioni culturali è nutrimento dell'anima. Un processo gioioso, una dimensione ludica in cui la mente vaga in un universo simbolico e poi ritorna in sé arricchita”.

Questa manifestazione – ha aggiunto Marina Losappio, presidente dei Presìdi del libro – è “il vessillo delle nostre politiche di promozione della lettura. Vogliamo avvicinare i lettori  attraverso il buon cibo, la musica, il sorriso dei bambini. Solo così si può conquistare un pubblico più vasto”. Losappio ha poi annunciato che il 18 e 19 ottobre al Petruzzelli si terrà la decima edizione del Forum di Passaparola.

Stefania Gianfrancesco, coordinatrice della Festa, ha illustrato il programma. “La manifestazione – ha detto - si terrà in 78 Comuni, 44 in Puglia e 34 nel resto d'Italia. La festa si gemella, come un arcipelago, con un'iniziativa analoga, la kermesse Portici di carta che si svolgerà a Torino il 5 e 6 ottobre con oltre due chilometri di portici che diventeranno una libreria all'aperto. La festa servirà, inoltre, per raccogliere libri da inviare a Lampedusa, l'isola che c'è e non ha ancora una biblioteca né una libreria, condizione condivisa da Gela, città in cui si è appena costituito l'ultimo dei Presìdi”.

 

Presentata alla Fiera del Levante la Prima Conferenza Internazionale del Mediterraneo per “I borghi più Belli” che si svolgerà il 26 ottobre a Cisternino.

L’iniziativa è condivisa dalla Fiera del Levante e dall’assessorato regionale al turismo. Silvia Godelli, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, ha richiamato l’attenzione “sulle forme di dialogo e di accoglienza con i Paesi del bacino del Mediterraneo che possono scaturire dal progetto.”

Ugo Patroni Griffi, presidente della Fiera del Levante ha evidenziato come sia positivo “instaurare una rete per promuovere il territorio e abbattere le barriere per superare nuovi confini”.

Capofila della nuova idea di sviluppo il comune di Cisternino. Il sindaco Donato Baccaro ha spiegato che alla prima conferenza parteciperanno tutti i sindaci e le delegazioni dei paesi costituenti l’associazione ‘I Borghi più belli del Mediterraneo’, i rappresentanti degli Enti e delle Associazioni coinvolte nel progetto ed una nutrita componente giornalistico-mediatica dell’area del Mediterraneo”.

Alla conferenza stampa ha parteciapato anche Fiorello Primi, presidente de “I Borghi più Belli d’Italia”, che ha evidenziato “come con questa iniziativa possa essere utile a costruire una rete di rapporti socio-culturali internazionali per la crescita e lo sviluppo turistico”.

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