Oggi martedì 18 Ottobre, nella sede dell’ Associazione Stampa Estera in Italia a Roma, si è tenuta la conferenza stampa per la presentazione del video reportage “Il Metodo Piombino – L’Italia oltre la legge” del giornalista Max Civili. Sono intervenuti: Mario Tozzi geologo e divulgatore scientifico, Stefano Tamburini giornalista, Alessandro Dervishi chirurgo/attivista NO rigassificatore.
L'Organizzazione della conferenza stampa è stata a cura di "Italiespr" di Cecilia Sandroni
Max Civili ha illustrato le forti perplessità di natura ambientale ed economica in merito al progetto che, consiste nell ormeggiare nel porto della cittadina toscana una nave gasiera con una capacità di stoccaggio di 170 mila mc di GNL, per una produzione a regime prevista di circa 5 miliardi di metri cubi di gas. L’operatività del rigassificatore potrebbe iniziare dalla primavera del 2023
Il reportage di Max Civili, e di tutti i presenti alla conferenza stampa, ha affrontato il processo, particolarmente accelerato, del progetto di rigassificatore che si vuole insediare in questo piccolo porto, inadatto a ospitare perché vicino alle abitazioni e per il passaggio di oltre cento corse di traghetti che gli passerebbero a pochi metri con rischi di collisione, non estranei a quella realtà portuale.
Vediamo i punti che sono toccati alla conferenza stampa : il problema delle aziende che coltivano pesce e molluschi in prossimità della nave rigassificatrice e che avrebbero in mare ogni giorno tonnellate di acqua fredda ed ettolitri di varechina; aziende che danno lavoro a centinaia di famiglie.
Secondo gran parte della popolazione locale quel rigassificatore comprometterebbe la rinascita di un territorio già devastato in passato da molte altre scelte simili all’insegna del “prendi e fuggi”, come quelle delle acciaierie e degli altiforni.
Probabilmente qualsiasi valutazione di impatto ambientale darebbe un responso negativo a questo progetto, ma la Via è stata esclusa dal governo.
La conferenza stampa di stamattina alla stampa estera è evidenziato da tutti i intervenuti da Max Civili, dal giornalista Stefano Tamburini , dal chirurgo/attivista NO rigassificatore Alessandro Dervishi ai giornalisti stranieri presenti il problema di un rigassificatore che non potrebbe starci perché qualsiasi valutazione di impatto ambientale darebbe un responso negativo, e infatti proprio per questo il governo l’ha esclusa. La storia del rigassificatore di Piombino è la storia di una diga dei diritti dei cittadini contro l’autoritarismo nel nome di una non meglio precisata “emergenza nazionale”. Grazie a un articolo (il numero 32) del decreto aiuti bis dello scorso agosto, se passa l’operazione Piombino domani con lo stesso metodo si potrà realizzare qualsiasi cosa ovunque, senza che nessuno possa provare a opporsi.
Non è una lotta di un movimento Nimby, a Piombino la lotta è per difendere un principio fondamentale: il diritto al rispetto delle regole, delle leggi, dei diritti.
In un intervista radiofonica il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari, ha rilanciato il tema del rigassificatore. Il primo cittadino ha affermato di aver parlato del problema anche con Giorgia Meloni, leader del suo partito
“Il prossimo Governo dovrà verificare le circostanze. Noi seguiamo attentamente il procedimento amministrativo, non è più una questione politica. Credo che ci sia consapevolezza del fatto che i territori non sono luoghi su cui imporre decisioni dall’alto. C’è da capire da parte di tutti l’importanza di quest’opera, e noi ne siamo consapevoli, ed è consapevole il mio partito di quanto è importante una protesta, a maggior ragione visto il fatto che questa protesta è totalmente trasversale e mette insieme tutte le forze politiche, penso che questo sia sintomatico”.
Ferrari ha poi spiegato che quella del Comune di Piombino “non è una battaglia ideologica, né politica, è solo un procedimento amministrativo in cui il Comune di Piombino sta vigilando con grande attenzione perché il sindaco ha una alta preoccupazione per la salute pubblica e l’incolumità dei propri cittadini. Giani – ha aggiunto Ferrari – è stato nominato commissario straordinario per l’opera e dovrà prendere una decisione”, ma “non è stato nominato per autorizzare l’opera, ma per valutare se quell’opera è applicabile a Piombino oppure no, ci auguriamo che sia una valutazione serena, che tenga conto della questione di salute”.