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Il lavoro da remoto, o telelavoro, ha guadagnato sempre più popolarità negli ultimi anni. Grazie alla diffusione di internet ad alta velocità e alle nuove tecnologie di comunicazione, sempre più persone possono svolgere le proprie mansioni lavorative da qualsiasi parte del mondo. Questa nuova possibilità ha portato all'emergere di un fenomeno chiamato "southworking", un termine che descrive la scelta di lavorare in remoto dal sud dell'Italia anziché trasferirsi nelle grandi città o all'estero alla ricerca di opportunità lavorative.

Cos'è esattamente il southworking e perché sta diventando una soluzione sempre più attraente per molti professionisti? In questo articolo esploreremo i vantaggi di questa alternativa, con particolare attenzione alla fiscalità e alle opportunità che offre.

Il fenomeno del southworking

Il southworking si riferisce alla pratica di lavorare da remoto dal sud dell'Italia. È una scelta che permette ai lavoratori di godere dei benefici di vivere in una zona con un clima favorevole, un costo della vita più contenuto e un ambiente meno frenetico rispetto alle grandi città. Inoltre, il southworking offre l'opportunità di riconnettersi con le proprie radici, godere di una cultura ricca e di paesaggi mozzafiato, senza dover rinunciare alle opportunità di carriera.

Vantaggi fiscali del southworking

Uno degli aspetti chiave da considerare quando si prende in considerazione il southworking è la fiscalità. L'Italia offre una serie di incentivi fiscali per promuovere lo sviluppo economico e l'occupazione nelle regioni del sud. Questi incentivi possono rendere il southworking ancora più vantaggioso dal punto di vista finanziario.

Le zone franche urbane e le agevolazioni fiscali sono strumenti che offrono sgravi fiscali per le imprese e i lavoratori che scelgono di operare nel sud dell'Italia. Ad esempio, il regime di impresa giovane offre vantaggi fiscali per le nuove imprese che si insediano nelle regioni meridionali, riducendo l'aliquota IRES e concedendo crediti d'imposta per investimenti in ricerca e sviluppo.

Inoltre, l'Italia ha adottato un sistema di tassazione agevolata per i lavoratori autonomi con particolari requisiti, offrendo una tassazione agevolata e una semplificazione della gestione fiscale e contabile dell’attività.

La qualità della vita al sud

Oltre ai vantaggi fiscali, il southworking offre una qualità della vita superiore per molti professionisti. Le regioni del sud dell'Italia offrono un ambiente naturale incontaminato, con spiagge, montagne e città d'arte. La ricca cultura italiana, la cucina deliziosa e lo stile di vita rilassato rendono il sud un luogo attraente in cui vivere e lavorare.

Il costo della vita inferiore rispetto alle grandi città, come Milano o Roma, permette di avere un tenore di vita più elevato con un budget più contenuto. Le abitazioni sono più accessibili, il cibo è di qualità e i servizi sono meno costosi. Inoltre, il sud offre anche molte opportunità per lo svago e il tempo libero, come escursioni, sport acquatici e visite a luoghi storici.

Le sfide del southworking

Anche se il southworking presenta numerosi vantaggi, ci sono anche alcune sfide da considerare. Una delle principali è la connessione internet affidabile e veloce. Mentre molte aree del sud hanno un'ottima copertura internet, ci sono ancora alcune zone rurali che possono avere limitazioni in termini di connettività. È importante verificare la disponibilità di una connessione affidabile prima di intraprendere il southworking.

Inoltre, lavorare da remoto richiede anche una buona dose di disciplina e organizzazione personale. Senza una routine strutturata e un ambiente di lavoro adeguato, potrebbe essere difficile mantenere alti livelli di produttività. È consigliabile creare uno spazio dedicato al lavoro, stabilire orari fissi e gestire le distrazioni per garantire un buon rendimento professionale.

Il southworking rappresenta un'alternativa interessante per coloro che desiderano lavorare in remoto dal sud dell'Italia, godendo dei vantaggi di una migliore qualità della vita e di opportunità fiscali vantaggiose. La possibilità di restare nel proprio luogo di origine, senza dover rinunciare alla carriera professionale, sta diventando sempre più attraente per molti lavoratori.

Se hai dubbi fiscali riguardo al southworking o desideri approfondire gli incentivi fiscali disponibili, Fiscozen può offrirti una consulenza gratuita e senza impegno. I suoi professionisti sono esperti nel campo della fiscalità e saranno lieti di rispondere alle tue domande e guidarti verso la soluzione migliore per la tua situazione.

Non perdere l'opportunità di esplorare il southworking e scoprire come questa alternativa può migliorare la tua vita professionale e personale.

 

Chi lavora a Napoli lo sa: trovare una soluzione che risponda in tutto e per tutto alle esigenze della propria azienda, non è sempre semplice. Nel corso degli anni, la possibilità di dover cambiare sede, anche diverse volte, potrebbe essere davvero concreta, e le ragioni sono molteplici. Tra le principali, c'è sicuramente l'esigenza di avere a disposizione spazi più grandi, e quindi uffici più ampi e nuovi per i dipendenti. O magari semplicemente si avverte la necessità di essere presenti in determinata zona della città, differente da quella in cui ci si trova, perché più centrale, e anche perché è collegata in maniera migliore attraverso i mezzi pubblici, quindi più facilmente raggiungibile dal personale e dai clienti.

Quello che è certo, è che qualunque sia la ragione che spinge un'azienda a cambiare la propria sede, c'è sempre una sola cosa che resta immutabile: il trasloco. Che si tratti del trasporto del semplice mobilio, oppure del trasferimento dell'intero allestimento, comprese le strumentazioni più delicate e ingombranti, pianificare il tutto potrebbe trasformarsi in un'operazione farraginosa e stressante.

Per non impazzire nella ricerca di una ditta specializzata, con il rischio di non riuscire a concordare una data che sia congeniale e, soprattutto, nell'eventualità di ritrovarsi poi con mobili e oggetti danneggiati o compromessi, la soluzione ideale è senza dubbio noleggiare un furgone, rivolgendosi ad un'agenzia di renting, in modo da poter provvedere in prima persona, supervisionando ad ogni fase del trasporto. E certamente, quando si parla di noleggio furgoni a Napoli, c'è un solo posto dove è possibile trovare il veicolo più adatto alle proprie esigenze, con contratti flessibili e tariffe assolutamente vantaggiose. Questo posto è AmicoBlu, azienda presente nel settore da oltre 70 anni, e che mette a disposizione delle aziende, una vasta gamma di modelli di furgone, per soddisfare davvero ogni esigenza di mobilità.

Per essere certi di prenotare il mezzo di trasporto giusto, poi, AmicoBlu ha messo a disposizione di tutti gli utenti una sezione del proprio sito web dedicata proprio alla scelta del veicolo. All'interno di questa pagina, in pochi click, è possibile effettuare una simulazione di carico, selezionando quelli che sono gli oggetti che dovranno essere trasportati. Naturalmente, quella che ne verrà fuori sarà una indicazione di massima, ma rappresenterà comunque, sicuramente, un valido aiuto e un punto di partenza per quella che è la pianificazione del proprio trasloco.

Perché quando si parla di trasporti, serve un Amico esperto, che se ne intende davvero, AmicoBlu.

 

L'industria del gioco d'azzardo in Italia ha visto una crescita significativa, come evidenziato dal Rapporto Lottomatica-Censis "Il gioco legale in Italia. Il valore sociale ed economico". Dopo due anni di restrizioni dovute al Covid, il 2022 ha portato un balzo significativo nel settore, con un particolare incremento nel comparto online. 

Giada Benazzi, head writer del sito Casino Sicuro, ha analizzato i dati più significativi emersi dal Rapporto, che hanno fornito un quadro dettagliato della situazione attuale, evidenziando come la filiera abbia saputo adattarsi e crescere nonostante le sfide poste dalla pandemia.

La raccolta del gioco legale nel 2022 ha raggiunto i 136 miliardi di euro, mostrando un aumento del 22,3% rispetto al 2021. È interessante notare come questo dato rappresenti un balzo del 23,1% rispetto al 2019, nonostante un calo del 20,1% nel 2020. La spesa dei giocatori nel 2022 è stata di 20,3 miliardi di euro, un aumento del 31,3% rispetto al 2021. Anche questo dato evidenzia una ripresa rispetto al periodo pandemico, in cui si era assistito ad un crollo del 33,3% tra il 2019 e il 2020. Tuttavia, la variazione percentuale tra il 2019 e il 2022 mostra un incremento del 4,7%. Un altro dato importante riguarda le entrate erariali, che nel 2022 hanno raggiunto gli 11,2 miliardi di euro, cifra leggermente inferiore rispetto al 2019. Questa variazione si può attribuire sia ai cambiamenti nel comportamento dei giocatori, che si orientano verso giochi a minore tassazione, sia all'impatto della pandemia”, commenta Benazzi di Casino Sicuro.

Il futuro del gioco d'azzardo resta un argomento molto dibattuto in Italia, con due correnti di pensiero contrapposte. Da un lato, ci sono coloro che lo considerano un settore industriale importante per il paese, dall'altro coloro che vedono l'azzardo come un male oscuro, associandolo alla ludopatia (GAP).

Durante la presentazione del rapporto Lottomatica-Censis, la Sottosegretaria di Stato al Ministero dell'Interno, Wanda Ferro, ha espresso la sua visione sul gioco d'azzardo, considerandolo strategico sia dal punto di vista economico che sociale. Ha sottolineato l'importanza della formazione degli operatori sui rischi della ludopatia, e come questa sia fondamentale per combattere il GAP, che attualmente coinvolge 1,3 milioni di italiani.

Ferro ha anche sottolineato come il gioco d'azzardo legale sia un baluardo contro il gioco illegale, confermato dal fatto che durante il lockdown, il gioco illegale è cresciuto significativamente. Pertanto, la tutela dei consumatori è possibile solo attraverso il circuito legale, come evidenziato dalle parole della Sottosegretaria: «Chi gestisce il gioco illegalmente ha tutto l’interesse a favorire la ludopatia...».

Per concludere, la discussione sul gioco d'azzardo in Italia richiede un approccio bilanciato. Da un lato, il settore offre importanti contributi economici, mentre dall'altro, esistono rischi reali legati alla ludopatia. La chiave, come sottolinea la Sottosegretaria Ferro, risiede nella responsabilità: un ambiente di gioco sicuro e regolamentato può fornire divertimento senza sfociare in dipendenza.

Ora, la priorità è mantenere un equilibrio tra sviluppo economico e salvaguardia della salute dei giocatori, per garantire un futuro sostenibile a questo settore in continua evoluzione.

Il credito al consumo è una soluzione che consente di sostenere qualsiasi tipo di spesa anche quando non si dispone della somma necessaria o non si vuole mettere mano ai risparmi di una vita.

Le forme di credito a cui è possibile accedere sono numerose e vanno dal ben noto prestito personale alle comuni carte di credito; tra le soluzioni più vantaggiose rientra inoltre la cessione del quinto.

Dato che i requisiti per ottenere la cessione del quinto sono molto stringenti, soprattutto per quanto concerne la tipologia di utenti che ne possono far richiesta, è molto importante, prima di procedere con la richiesta, valutarli con attenzione.

Fatto questo, non si deve fare altro che individuare la soluzione più conveniente, preparare tutta la documentazione richiesta e procedere con la compilazione della domanda.

Di seguito analizzeremo punto per punto i passaggi da seguire per ottenere la cessione sul quinto dello stipendio o della pensione.

Cessione del quinto: trovare l'offerta più vantaggiosa

Quando si parla di prestito con cessione del quinto, si fa riferimento a un tipo di credito al consumo pensato esclusivamente per lavoratori dipendenti e pensionati, il quale prevede rate il cui importo non può superare il 20% dello stipendio mensile e una durata massima di 10 anni.

Nonostante queste caratteristiche comuni, nel momento in cui si valutano le offerte è possibile individuare alcune differenze, le quali riguardano in particolar modo il TAN, ossia il Tasso Annuo Nominale, e il TAEG, o Tasso Annuo Effettivo Globale, i quali vanno a incidere sulla somma finale da restituire e, di conseguenza, sulla somma massimo ottenibile e sulla durata del prestito.

Altri elementi che posso influenzare la scelta riguardano:

  • la presenza o l'assenza di spese di intermediazione;
  • il costo della polizza assicurativa obbligatoria;
  • la possibilità di rinnovare il prestito prima della sua conclusione.

Nel caso in cui si desiderasse ottenere un prestito con cessione del quinto della pensione, sarebbe inoltre necessario verificare i limiti d'età, i quali, in questo caso, possono variare a seconda della banca scelta.

Quali documenti servono

Tutti i prestiti richiedono la presentazione di due tipologie di documenti:

  • quelli che consentono di verificare e accertare l'identità del richiedente;
  • quelli che permettono all'istituto di credito di valutare la solvibilità del cliente che desidera ottenere il prestito.

I primi includono sempre documento di identità e codice fiscale, mentre i secondi possono variare in base al tipo di prestito che si desidera ottenere.

Nel caso della cessione del quinto sullo stipendio, si dovranno presentare le ultime buste paga e l'Attestato di Servizio o il Certificato di Stipendio; se invece si è pensionati, sarà d'obbligo allegare alla domanda, oltre ai cedolini della pensione, la certificazione della Quota Cedibile della Pensione.

Cosa succede dopo l'approvazione

Dopo che la banca avrà approvato il prestito, il richiedente non dovrà fare altro che firmare il contratto e attendere il versamento della quota richiesta sul proprio conto corrente.

Il pagamento delle rate mensili sarà a carico del datore di lavoro, il quale effettuerà delle trattenute mensili sulla busta paga, oppure dell'ente pensionistico, che effettuerà trattenute sulla pensione.

Il mercato automotive è in fermento e negli ultimi mesi stanno cambiando soprattutto le tendenze e le esigenze degli italiani. In una famiglia un veicolo è indispensabile, ma nei nuclei familiari numerosi potrebbero servirne addirittura due.

Non tutte le famiglie possono permettersi due vetture nuove, ecco quindi che l'acquisto di un mezzo usato rappresenta un valida alternativa per tanti motivi.

Il mercato delle auto nuove sta rallentando ultimamente, non solo per i prezzi in crescita, ma anche per i ritardi nelle consegne. Possono volerci infatti dai 4 ai 6 mesi, se non di più, per la consegna di un'auto nuova e questo rappresenta un problema per chi ha necessità immediata di un'auto.

Questo problema non si pone invece con un'auto usata, che è immediatamente disponibile e che quindi viene consegnata subito dopo la sottoscrizione del contratto di compravendita.

Acquistare un'auto usata comporta chiaramente dei rischi maggiori rispetto ad un'auto nuova, che possono comunque essere minimizzati seguendo una serie di azioni virtuose.

La cosa migliore sarebbe rivolgersi a concessionarie o rivenditori, che infatti sono preferiti da molti italiani, piuttosto che da privati.

Forse i prezzi delle concessionarie sono leggermente superiori rispetto a quelli proposti dai privati, ma l'acquirente può contare su maggiori tutele e garanzie.

Di fatto, ad un prezzo decisamente più conveniente, gli automobilisti possono acquistare vetture usate, ma come se fossero nuove.

E una delle principali tutele ai consumatori è offerta dalla garanzia legale, prevista dal Codice di Consumo.

In pratica la garanzia legale tutela l'acquirente, per un periodo di 24 mesi, nel caso in cui ci siano malfunzionamenti, difetti o cosiddetti vizi di conformità. 

Se si verificano danni o guasti entro il periodo di garanzia, il venditore è tenuto a procedere alla riparazione o alla sostituzione della parte malfunzionante o difettosa. Se la sostituzione o la riparazione non dovessero risultare possibili, allora il consumatore ha diritto ad uno sconto sul prezzo o ad avere indietro tutta la somma.

Per quanto riguarda le auto usate, il periodo di garanzia può essere ridotto a 12 mesi se acquirente e venditore sono d'accordo.

Il concetto di garanzia legale auto per concessionarie è stato ulteriormente implementato e rafforzato da For Dealer, gestore di garanzie che propone un servizio molto conveniente a concessionarie e rivenditori, proponendosi come un partner ideale per la crescita.

L'idea di For Dealer è tanto semplice quanto innovativa ed è stata in grado di rivoluzionare e superare il tradizionale concetto di garanzia. L'azienda infatti mette a disposizione dei clienti una piattaforma software dotata di algoritmo proprio, sviluppata per l'applicazione della norma UNC DOC A01, per generare automaticamente documenti contrattuali che attestano il grado di usura dell'auto e il suo storico.

I rivenditori e le concessionarie quindi non solo offrono un servizio innovativo sul mercato per i loro clienti, ma hanno la certezza di vendere veicoli in ottime condizioni riducendo i costi legati all'annoso problema del post vendita.

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