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Le Cantine Ferrocinto di Castrovillari, incastonate tra le montagne del Pollino in provincia di Cosenza, hanno concluso il Vinitaly con un notevole successo, sia in termini di presenze che di riconoscimenti. Luigi Nola, il giovane titolare e Amministratore Delegato dell'azienda, è stato onorato con il prestigioso Premio "Angelo Betti - Benemeriti della viticoltura 2024". La designazione è stata fatta dall'Assessore regionale all'Agricoltura, Gianluca Gallo, che ha espresso grande ammirazione per la visione innovativa e l'intraprendenza di Nola.

Gallo ha dichiarato: «Abbiamo voluto premiare un giovane imprenditore che si distingue per la sua determinazione nel perseguire la qualità e nell'innovare costantemente. Ferrocinto non rappresenta solo l’eccellenza dell'arte vitivinicola calabrese, ma Nola ha anche profuso un impegno concreto e passionale nella valorizzazione e nella promozione del ricco patrimonio territoriale calabrese, nel suo ruolo di Vicepresidente del Consorzio Terre di Cosenza. È per queste ragioni che abbiamo scelto di indicare il suo nome per la Calabria tra i 20 premiati del Betti».

Luigi Nola racconta con orgoglio il suo percorso nel mondo vitivinicolo. Dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza nel 2002, ha deciso un cambio radicale di direzione professionale. Ha preso in gestione i terreni montani di Ferrocinto, di proprietà della madre, e ha investito con determinazione nella produzione vitivinicola. La sua scelta si è rivelata azzeccata: in pochi anni, l'azienda è cresciuta esponenzialmente, raggiungendo il milione di bottiglie annue prodotte e affermandosi come punto di riferimento nel panorama vitivinicolo calabrese.

 «Al di là della gratificazione personale – commenta Nola – credo che il premio rappresenti innanzitutto il riconoscimento del fatto che, come Ferrocinto, stiamo cercando di mettere insieme i produttori della zona del Pollino che avevano abbandonato per anni quelle terre e che, vedendo che noi stavamo invece cercando di valorizzarle, si sono uniti in questa impresa. In quest’ottica abbiamo consentito di fare micro vinificazioni nella nostra cantina e stiamo portando avanti un progetto di ricerca sui vitigni autoctoni calabresi sconosciuti, impiantando cento accessioni in un campo sperimentale che abbiamo sui nostri terreni, per capire, da un lato, qual è il patrimonio vitivinicolo dell’area e, dall’altro, se ci sono vitigni appunto sconosciuti che possono avere un futuro anche a fini produttivi».

 La cantina Ferrocinto si estende su circa 60 ettari vitati a 500 metri sul livello del mare, in un’area montuosa che, complice il clima, dà ai suoi vini aromi particolari e fruttati, che distribuisce per metà in Italia e per metà tra Germania, Stati Uniti, Canada e Giappone. Attualmente l’Azienda punta particolarmente sui bianchi, appetibili soprattutto nella stagione estiva, quando la Calabria diventa turisticamente più attrattiva. Ma c’è molta attenzione anche per i vitigni rossi, con un importante lavoro, da parte del Consorzio Terre di Cosenza, per il riconoscimento del Magliocco dolce, così come era stato fatto in passato per il riconoscimento della nuova Doc proprio sul Pollino. 

 Nel corso degli anni, Ferrocinto ha canalizzato significativi investimenti verso l'innovazione e l'avanzamento tecnologico, concretizzatisi nella realizzazione di moderni impianti viticoli e nell'implementazione di metodologie di vinificazione di punta. Tali attivitá sono state orientate appunto alla valorizzazione del territorio e all'espansione della diversificata gamma produttiva, consolidando così la sua leadership nel panorama vitivinicolo regionale.

L'Azienda, mantenendo un'attenzione costante alla ricerca e all’innovazione, si distingue per una visione di ampio respiro proiettata verso il futuro, ma mescolata armonicamente  a un profondo radicamento nelle tradizioni locali e a una solida conoscenza del terroir. Questa sinergia di elementi consolida Ferrocinto come uno dei pilastri del settore vitivinicolo calabrese, che agisca da catalizzatore per lo sviluppo non solo del proprio territorio d'origine, ma anche oltre, anche grazie alle strategie mirate di internazionalizzazione che l’Azienda adotta sul piano commerciale.

 «Per crescere noi, dobbiamo crescere tutti – spiega Luigi Nola – Il territorio calabrese sta facendo uno sforzo comune per valorizzare i suoi prodotti ed è questa la chiave anche per lo sviluppo turistico. Agroalimentare, vitivinicolo e turismo viaggiano inevitabilmente insieme. 

Per attrarre consumatori e turisti – dice ancora –  è necessario che i luoghi siano riconosciuti, che la Calabria si proponga in forma unitaria, in forma di “brand”. Ne beneficerebbero tutti i produttori. Il primo importante passo in questa direzione è stato compiuto proprio in questa edizione del Vinitaly, concentrando 80 cantine in un unico padiglione. Adesso bisogna fare il passo successivo – prosegue l’Ad di Ferrocinto – e trasporre un’azione simile anche sul territorio, dove vanno coinvolti anche ristoratori, albergatori, insomma tutti gli attori locali, parte di un mosaico che deve essere unico. E, naturalmente, al primo posto dobbiamo porre la qualità».

«Se la Calabria, come speriamo e crediamo, dovesse esplodere dal punto di vista enologico – sottolinea Nola – sarà necessario stabilire su quali vini puntare e, visti i numeri non elevati delle bottiglie prodotte, creare magari una Doc comune calabrese, che dia ai turisti la possibilità di conoscere tutte le realtà vitivinicole locali. E’ il “brand” Calabria di cui parlavo – continua – e che può trainare tutte le cantine, anche le più grandi».

 E, in questo contesto, eventi come il Vinitaly rivestono un ruolo fondamentale perché «non servono tanto per guardare all’estero – conclude Nola – quanto per far conoscere, appunto, il territorio e chi ci lavora. D’altronde, se il brand funziona funzionano tutti coloro che ne fanno parte e la stessa distribuzione sui mercati esteri diventa, a quel punto, una strada in discesa».

ITALICUS, liquore che ha portato l’aperitivo italiano a base di Rosolio di Bergamotto in giro per il mondo, cresce circa del 20% rispetto all’anno fiscale 2023 e raggiunge i primi 10 milioni di euro di fatturato con previsioni di crescita tra il 20-30% nei prossimi anni. Forte di questi risultati, Italspirits parteciperà per la prima volta a Vinitaly dal 14 al 17 aprile a Verona, assieme ad ITALICUS e SAVOIA Vino Aperitivo nell’area dedicata a Vinitaly mixology, la sezione espositiva riservata ai miscelati a base di vini, liquori e distillati.

 In questi anni ITALICUS ha compiuto un viaggio significativo nel panorama degli spirits, un percorso caratterizzato dalla diffusione della cultura dell’ospitalità nei bar e dello stile italiano nella miscelazione. Il cammino di questo aperitivo moderno, che richiama i sapori di un tempo, e della sua iconica bottiglia acquamarina dal design ispirato all’epoca romanica e al Rinascimento, ha raggiunto oltre 40 paesi, dall'Australia alle Americhe, girando per tutta Europa. Lo scorso anno, ITALICUS ha iniziato la distribuzione anche in Messico, nei Balcani, nella Repubblica Ceca e in Slovacchia e quest’anno arriverà in Cina, Turchia, Malta, Libano e Canada.

 Per Giuseppe Gallo, mixologist di fama internazionale, CEO e fondatore di Italspirits, le previsioni di crescita si attestano al 30% su base annua: crescita determinata dalla qualità del prodotto, dallo spirito di innovazione, dal coinvolgimento della community internazionale dei bartender e dall’attenzione dei consumatori nella scelta di acquistare prodotti realizzati con ingredienti naturali e di origine chiara. La partecipazione al Vinitaly non fa che sottolineare la crescente brand awareness nel settore Horeca e tra i professionisti del settore. Nei prossimi anni, inoltre, tramite la piattaforma di Italspirits, l'azienda svilupperà sempre più iniziative rivolte ai consumatori, per esempio attivando collaborazioni con chef stellati e campagne di promozione nelle maggiori località di vacanza e sulle terrazze estive.

 Consolidamento all’estero tra i punti di forza

 Con l'apertura di nuovi mercati, ITALICUS, creato dallo stesso Giuseppe Gallo rivisitando la quasi dimenticata categoria del rosolio, ha così dimostrato un impegno costante verso il suo consolidamento a livello globale, soprattutto in paesi come Stati Uniti, Francia, Regno Unito e Germania. Paesi questi ultimi che ne hanno particolarmente apprezzato l’essenza, sia come elemento chiave di nuovi cocktail sia come prodotto da assaporare anche da solo, gustandone gli elementi naturali, come il bergamotto IGP calabrese e i cedri siciliani, e l’aroma fresco con note di agrumi unite a quelle delle spezie.

 Negli USA, ITALICUS è presente in catene di distribuzione di rilievo come Total Wines, Bev Mo, ABC Wine & Spirits, a cui si aggiungono altri distributori di primo piano come Waitrose nel Regno Unito e Nicolas Cavist in Francia.

 La community dei bartender al centro della strategia di ITALICUS

 Ogni anno, inoltre, il brand promuove iniziative di alto livello con l’obiettivo di diffondere il valore dell’arte della miscelazione e della creatività. Tra queste spicca l’Art of ITALICUS Aperitivo Challenge: competizione internazionale nata per promuovere il legame di ITALICUS con l’arte e il design, che mette in risalto il talento dei bartender nel creare vere e proprie opere d’arte da bere, sperimentando ingredienti, tecniche di miscelazione e presentazioni esclusive. Quest’anno per questa challenge sarà la sesta edizione e vedrà coinvolti più di 750 bartender provenienti da 13 paesi di tutto il mondo. La finale si svolgerà a Roma il prossimo 12 maggio al The Court Cocktail Bar dove verrà proclamato l’Italicus Bar Artist of the Year: appuntamento quest’ultimo che anticipa il Roma Bar show, l’altro importante evento a cui prenderà parte Italspirits (13-14 maggio).

SAVOIA Americano Rosso e SAVOIA Orancio – gli altri due prodotti più giovani di Italspirits, gli unici vini aperitivi certificati vegani– da due anni hanno invece attivato ogni gennaio la Vegan Road by SAVOIA, un percorso del gusto che celebra il primo mese dell’anno dedicato all’alimentazione consapevole con drink vegani e a basso contenuto alcolico

 ***

A proposito di ITALICUS® - Il Rosolio di bergamotto ITALICUS® è stato creato da Giuseppe Gallo, che ha saputo riportare in auge l’antica categoria del Rosolio, ormai quasi dimenticata. Arricchito da note di bergamotto calabrese, ITALICUS® è realizzato utilizzando i migliori ingredienti italiani per ricreare un vero e proprio “sorso d’Italia”. Il design sorprendente della bottiglia, capolavoro di Stranger & Stranger, incarna la storia e il patrimonio italiani e racconta come il Rosolio in passato fosse il simbolo del tradizionale momento dell'aperitivo.

Lanciato il 1° settembre 2016, ITALICUS® è uno degli aperitivi più premiati a livello globale.

Grazie alla sua unicità, ITALICUS® è già stato protagonista indiscusso di numerosi cocktails: dalla creatività e dall’esperienza dei migliori bartender del mondo sono nati alcuni abbinamenti caratteristici di ITALICUS®, che hanno portato nei locali più di tendenza l’ITALICUS SPRITZ, realizzato con ITALICUS® e Prosecco o Champagne, l’ITALICUS & TONIC, miscelato con una Tonica agrumata per una versione low-abv di gustare l’aperitivo con un gusto fresco e leggero.

ITALICUS® Rosolio di Bergamotto ha ricevuto il premio come Best New Spirit 2017 al prestigioso Tales of the Cocktail Spirited Awards e, negli anni dal 2024 al 2019, è stato eletto tra i primi marchi di liquori di tendenza da Drinks International.

Ulteriori riconoscimenti includono: Medaglia d’oro nel 2018, 2019 - Women's Wine and spirits awards; Miglior nuovo spirit europeo - Mixology Awards 2017 a Berlino; miglior prodotto - FIBAR 2017; Medaglia d’oro - Packaging awards 2017; Contemporary Awards TROPHY - International Wine & Spirits Competition; Packaging Trophy - Harpers Design 2017; Medaglia d'oro - San Francisco World Spirits Competition 2017; Platinum Best of Luxury - Pentawards 2017; Medaglia d’oro per l’Aperitivo italiano dell'anno - New York International Spirits Competition 2016; Miglior nuovo prodotto - Bar Awards 2016; Certificato di qualità ECCEZIONALE - Difford’s Guide 2016. L'Ampolla d’Oro assegnata dalla Guida Spirito Autoctono 2022.

A proposito di SAVOIA AMERICANO – È un vino aperitivo creato dall'innovatore dell'industria delle bevande Giuseppe Gallo. Realizzato con una miscela di oltre 20 botaniche in una storica distilleria di Torino, mostra un profilo aromatico audace, tipicamente “americano”, fornisce un perfetto punto di contatto tra amari rossi e vermouth dolci per una gamma di classici cocktail italiani. SAVOIA Americano è l’unico bitter rosso vegan friendly perché anche il suo colore non è originato dalla cocciniglia ma da ingredienti di origine vegetale (patata rossa e betacarotene). Ha una bassa gradazione alcolica ed è povero di zuccheri per rispondere ai consumatori più attenti. 18.6% come l'anno dell'unificazione d’Italia nel 1861.

A proposito di SAVOIA ORANCIO – Il nuovo aperitivo pronto da bere che trae ispirazione dallo spirito nobile e avventuriero dell'Italia. Le note aromatiche agrumate ed esotiche di SAVOIA ORANCIO riconducono ai sapori d’Oriente, quelli narrati nei racconti leggendari di Marco Polo. Il gusto di questo vino aperitivo è una combinazione di agrumi e frutti rossi, armonizzati con spezie ispirate alla via della seta, zenzero, zafferano e melograno. Le fragranti e complesse note dell’Orange Wine arricchiscono il profilo dolce-amaro donando freschezza. In questa tipologia di vini le bucce sono lasciate a macerare nel mosto per una lunga macerazione che dà vita a un vino corposo e persistente. Il prolungato contatto con le bucce, infatti, conferisce al vino un profilo aromatico unico e il peculiare colore ambrato. Ha una bassa gradazione alcolica (ABV 17.2%).

A proposito di Giuseppe Gallo - L’idea di creare e lanciare ITALICUS® è di Giuseppe Gallo, una delle figure più autorevoli e rispettate dell’industria del bere miscelato. Rinomato a livello internazionale e riconosciuto per le sue capacità di mixologist, ora Gallo dedica il suo tempo all'educazione e allo sviluppo del marchio all'interno del commercio attraverso ITALSPIRITS. La passione per il patrimonio della cultura del bere italiano lo ha portato a realizzare un sogno: riscoprire la categoria del Rosolio come aperitivo lanciando ITALICUS®. Oggi Giuseppe Gallo è CEO e fondatore di ITALICUS (dopo la partnership annunciata ad aprile con il gruppo Pernod Ricard).

ART OF ITALICUSART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE è la competizione ideata da ITALICUS Rosolio di Bergamotto nel 2018 per eleggere il migliore aperitivo ispirato all’arte tra quelli creati dai bartender di tutta Europa. Il contest ha lo scopo di celebrare il cocktail come forma d’arte liquida, esaltandone aromi e profumi.

 Con l’obiettivo di innovare la tradizione dell’aperitivo, incoraggiando lo sviluppo di una forma d’arte tanto inconsueta quanto contemporanea, ART OF ITALICUS® APERITIVO CHALLENGE permette a bartender professionisti, e non, di essere eletti a veri e propri artisti del cocktail e dell’aperitivo, creando nuovi abbinamenti freschi e creativi e realizzando in forma liquida la loro idea di arte.

Il vincitore dell’Aperitivo Challenge nel 2018 è Johan Evers, dalle Svezia con il suo aperitivo cocktail Bergamia, ispirato all’unione artistica perfetta degli ingredienti, oggi proprietario di ABC Gemma. Celia Bugallo, spagnola e bartender al Kwãnt bar di Londra nel 2019, è stata incoronata ITALICUS Bar Artist nel 2019 con The Three of US, un cocktail ispirato dall’arte del flamenco. Nel 2020, la terza edizione del contest dedicato ai bartenders è stata supportata a livello digitale con un’edizione GLO-CAL, con l’obiettivo di connettere le comunità locali attraverso i canali globali del brand. Nel 2022 è stata nominata ITALICUS Bar Artist of the Year Nathalie Wenko ed a seguire nel 2023 l’Italiano Fabrizio Candino, con il suo cocktail In-Vite ispirato all’arte dell’Ospitalità, proprietario del bar Palermitano Sartoria Miscelazione Democratica.

 Nel 2020, viene lanciata l’ART OF ITALICUS® CREATIVE TALENT, in collaborazione con Moniker Art Fair, un contest ideato per ispirare e supportare artisti emergenti con la creazione di un’opera d’Arte creata per esaltare la storia di ITALICUS e l’Aperitivo Italiano.

 

Il Primitivo di Manduria festeggia 50 anni in Doc e il Consorzio di Tutela si prepara a festeggiare questa straordinaria ricorrenza alla 56ª edizione del Vinitaly, in programma a Verona dal 14 al 17 aprile, con uno stand innovativo e tante degustazioni e approfondimenti, il tutto per offrire agli enoappassionati un'esperienza unica e indimenticabile.

 Nello stand C4 Padiglione 11, si proporranno assaggi e degustazioni riservati a un pubblico di operatori B2B, giornalisti ed esperti di settore. Una ricca selezione di oltre 40 etichette porterà i visitatori in un viaggio sensoriale alla scoperta delle diverse espressioni di Primitivo di Manduria Dop, testimoni di una straordinaria area vinicola.

 Molti saranno i focus di approfondimento, ad iniziare da  lunedì 15 aprile 2024, dalle 15:00 alle 16:00, con una straordinaria degustazione presso la Sala Convegni – Enoteca Puglia dal titolo "50 anni in Doc - Mezzo Secolo di Eccellenza, tra storia e degustazione". I sommelier del Consorzio di Tutela guideranno una verticale di cinque annate diverse di Primitivo di Manduria DOC, offrendo agli ospiti l'opportunità di esplorare l'evoluzione del vino. L’ingresso è gratuito fino alla disponibilità di posti. Per partecipare è necessario prenotarsi all’indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o rivolgersi direttamente allo stand C4 in fiera.

 A seguire altre degustazioni guidate presso lo stand del Consorzio di Tutela previste per martedì 16 aprile: due sessioni saranno curate da Vinoway (prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.) e condotte dal grande sommelier Eros Teboni (dalle 11:00 alle 12:00; dalle 12:30 alle 13:30).

 Il Primitivo di Manduria sarà inoltre partner di "Benvenuti in Puglia", in un evento esterno in programma per lunedì 15 aprile 2024 presso la straordinaria Sala Maffeiana del Teatro Filarmonico, a pochi passi da Piazza delle Erbe, nel cuore pulsante di Verona. Durante questa occasione, il Consorzio sarà protagonista di un importante momento degustativo di eccellenti etichette.

  “Cinquant'anni fa, il 30 ottobre 1974, il Ministero dell’Agricoltura riconobbe la Denominazione di Origine Controllata del Primitivo di Manduria, decreto poi pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 4 marzo 1975.   – spiega Novella Pastorelli, presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria - Questo riconoscimento normativo traccia l’inizio di un percorso lungo 50 anni durante il quale la nostra denominazione ha assunto un ruolo determinante nel panorama enoico pugliese, italiano e mondiale”.

 "Il Primitivo di Manduria si distingue per la straordinaria complessità aromatica, data in particolare dai vecchi impianti ad alberello. - conclude Pastorelli -  Ma oltre al territorio e al vitigno ci sono i nostri viticoltori e le nostre aziende che negli ultimi anni hanno contribuito a rendere grande la nostra denominazione nel mondo attraverso un lavoro certosino che inizia in vigna e finisce in cantina. La costante sinergia tre le filiere produttive è stata fondamentale per raggiungere il traguardo dei 50 anni che oggi celebriamo. I nostri viticoltori, veri custodi della relazione tra il vitigno e il terroir, coltivano uve di alta qualità anche in piccole ma efficienti cantine. Grazie alla loro esperienza e all'uso sapiente della tecnologia, trasformano il frutto del loro lavoro in un vino eccellente, portando il nostro messaggio nel mondo attraverso ogni bottiglia."

 

Con grande soddisfazione, Confcooperative Calabria accoglie l'iniziativa del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) diretto dal Ministro Adolfo Urso, relativa alla rimozione di 23.411 cooperative inattive dal Registro delle Imprese, di cui 1.192 calabresi. Questa misura si aggiunge alla precedente azione di ottobre, che aveva già visto la cancellazione di oltre 4.000 entità di cui 290 in Calabria.

 Camillo Nola, Presidente di Confcooperative Calabria sottolinea: «Questo intervento del MIMIT rappresenta un passaggio cruciale nel contrasto alla falsa cooperazione, un fenomeno che danneggia l'intero tessuto economico e sociale del nostro paese. La pulizia del Registro delle Imprese è un'azione concreta che va ben oltre il simbolico, e testimonia l'impegno del Ministero nel promuovere un ecosistema del lavoro sano e un'economia trasparente. Le 1.192 realtà cooperative sciolte in Calabria dimostrano che, come sempre segnalato, il nostro modello viene spesso usato in maniera impropria. Ci stiamo battendo da anni in tutte le sedi per contrastare queste distorsioni dello strumento cooperativo e continueremo a vigilare e segnalare tutte le anomalie.»

 Confcooperative Calabria si impegna a continuare il lavoro al fianco del MIMIT, partecipando attivamente ai tavoli di lavoro degli Ispettorati Territoriali del Lavoro (ITL) e promuovendo sul territorio azioni mirate a salvaguardare la vera cooperazione. «La lotta contro la cattiva impresa, che genera cattivo lavoro e cattiva economia, è una priorità assoluta. È fondamentale estirpare queste realtà nocive per garantire lo sviluppo di un sistema cooperativo sano, etico e produttivo, fondamentale per il rilancio dell’economia della regione e del paese», conclude il Presidente Nola.

Primo viaggio in India? Questo Paese è magico, noto per la sua grande spiritualità, i luoghi splendidi e la gentilezza della popolazione, ma allo stesso tempo è immenso, caotico e ricco di contraddizioni. Se hai deciso di trascorrere le tue prossime vacanze qui, di certo vivrai un'esperienza unica, che ricorderai per sempre.

Ma perché il tuo viaggio in India sia perfetto e memorabile, l'ideale è affidarsi a un tour operator online come Tramundi che è in contatto con guide locali e ha studiato con i globetrotter itinerari unici e che ti sapranno sorprendere, tappa dopo tappa. In base alla durata della vacanza, e alla tua anima traveller, l'ideale è focalizzarsi su una tipologia di viaggio (per esempio culturale, green o all'avventura) o su una zona, come il Nord o il Sud dell'India.

Un'altra idea è esplorare le città e le mete principali, magari alternandole con visite nei quartieri, nei bazar o provando qualche esperienza unica, come una lezione di cucina con una famiglia indiana o una prova d'abiti tradizionali, per entrare in contatto con la gente locale e capire al meglio la cultura e l'essenza di questo magico posto.

Le tappe da non perdere? Delhi, per visitare il Red Fort e la tomba di Humayun; Agra, in cui si può ammirare il Fatehpur Sikri, il forte e il famoso Taj Mahal; Jaipur con il suo forte e la fantastica città rosa di Amber.

Si può pensare anche a un viaggio spirituale, visitando località importanti per la religione come Varanasi, assistendo a diverse cerimonie sulla riva del Gange, o Pushkar, ai margini del deserto del Thar, in cui si trova uno dei laghi più sacri dell'India.

Se di questa magica terra, invece, vuoi scoprire il lato più naturale puoi dirigerti a Sud e visitare Periyar, famosa per le sue colline, le piantagioni e il lago in cui intere mandrie di elefanti si tuffano per giocare nelle sue acque o Kumarakom, sulle Backwaters del Kerala, che vanta una splendida riserva ornitologica. Particolare anche Alleppey, nota anche come “la città più pulita dell'India” in cui ci si può perdere ammirando panorami di rara bellezza tra le numerose lagune.

Qui si può anche salire a bordo di una casa galleggiante utilizzata per raccogliere riso e merci in tutto il Kerala. Sempre a sud si trovano località balneari e spiagge splendide in cui rilassarsi.

Un esempio? Kovalam, una tranquilla località balneare sul Mar Arabico circondata da spiagge spettacolari e da palme da cocco rigogliose. Un posto magico in cui lasciare alle spalle lo stress e godersi bagni di sole sulle spiagge incontaminate e massaggi ayurvedici.

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