I Mirage di François Hollande sorvoleranno da oggi la Siria: voli di ricognizione, che preludono a raid aerei contro obiettivi scelti. I droni di David Cameron hanno già colpito, addirittura in agosto, e la Raf si appresta ad unirsi al fronte anti-Isis.
Ma Mosca, che resta ferma sulle posizioni, ha fatto sapere di non voler nemmeno "nominare" presidenti di altri Paesi. E in ogni caso di non aver intenzione di "licenziarli, né da soli, né cospirando con altri". Mosca, intanto, si preoccupa di smentire le voci secondo le quali Russia, Usa e Arabia Saudita avrebbero deciso di disfarsi di Assad, che Hollande ha detto di voler vedere "andare via": "Noi non ci impegniamo nell'ingegneria sociale, non nominiamo presidenti stranieri e non li licenziamo da soli o cospirando con qualcun altro", ha tagliato corto il Cremlino.