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Venerdì, 06 Dicembre 2024

Raddoppio ferroviario Catania, incontro nel Palazzo degli elefanti

Alla presenza dell'assessore regionale Bartolotta, del sindaco Bianco e di rappresentanti del Ministero, le Ferrovie hanno illustrato un prospetto comparativo tra le proposte di Rfi e del Comune di Catania. Il 9 settembre la prossima riunione

Tutto il mese di agosto per approfondire gli aspetti controversi e lunedì 9 di settembre una nuova riunione per esporre le deduzioni e le indicazioni del Comune rispetto al prospetto comparativo tra la proposta di Rfi, con una variante a minore impatto, e quella del Comune di Catania sul raddoppio ferroviario Zurria-Acquicella. Il prospetto comparativo è stato illustrato oggi, nella Sala Giunta del Comune di Catania, dall'ing. Michele Del Principe, per il Gruppo Ferrovie, alla presenza del sindaco di Catania Enzo Bianco, dell'assessore delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Siciliana, Antonino Bartolotta, dei rappresentanti del Ministero dello Sviluppo economico e della Coesione territoriale, degli assessori comunali Luigi Bosco (Lavori pubblici), Rosario D'Agata (Ecosistema Urbano) e Salvo Di Salvo (Urbanistica) e dei tecnici delle Ferrovie, della Regione e del Comune di Catania.

I soggetti interessati  - Governo, Regione e Ferrovie - hanno sottoscritto un Cis (Contratto istituzionale di sviluppo) che prevede la predisposizione di verifiche tecniche coinvolgendo gli enti territoriali, in questo caso il Comune di Catania, nelle scelte.

La vicenda del raddoppio ferroviario è nota: il progetto approvato da Governo e Ferrovie avrebbe avuto un impatto estremamente negativo, sotto il profilo urbanistico e ambientale su una delle zone più belle della città, quella del Castello Ursino. Se fosse seguito il progetto originario verrebbero distrutti palazzi settecenteschi che sorgono su aree archeologiche importanti e sugli archi della Marina verrebbero montati pannelli fonoassorbenti.

Il Comune di Catania approntò dunque una proposta alternativa che prevedeva la realizzazione di una galleria sotterranea che passasse attraverso il porto e prosegue in galleria nelle lave del 1669. Adesso le Ferrovie hanno presentato una loro proposta a minor impatto e impostato un confronto tra le tre versioni.

"Nel corso della riunione - ha spiegato il sindaco Bianco - ci siamo limitati a porre domande per comprendere meglio il senso del prospetto comparativo tra la proposta originaria delle Ferrovie, la nuova  e la nostra. Ci sarebbe, certo, un maggior onere nella nostra ipotesi, ma non esorbitante e giustificato con la scelta di salvare un pezzo del patrimonio storico, architettonico e archeologico della nostra città. Su questo occorre fare un ragionamento, senza ovviamente demonizzare quest'opera di grande importanza che darà lavoro e sviluppo a Catania";.

La data del 9 settembre consente di rispettare il cronoprogramma che fissa il termine ultimo per la fase degli approfondimenti entro il 31 ottobre del 2013

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