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Milan-Ajax, tafferugli in piazzale Loreto

Sono tornati a piazzale Loreto anche questa mattina i manifestanti del Movimento dei Forconi, per manifestare contro la politica. Da venti minuti circa alcune decine di persone hanno iniziato a bloccare a turno, girando attorno alla piazza, una delle strade che portano al piazzale. Ieri erano circa 200 le persone che per buona parte della giornata hanno bloccato il piazzale. Tra di loro molto giovani e studenti, lavoratori, disoccupati. In testa al corteo un cartello con la scritta "Il vostro tempo da onorevoli è finito". Le forze di Polizia presidiano la zona.Intanto
Tafferugli sono scoppiati in piazzale Loreto presidiata da ieri dal movimento dei 'Forconi', quando un gruppo di tifosi dell'Ajax e' sceso dal pullmann bloccato dai manifestanti e ha cominciato ad insultarli. Sono sono intervenute le forze dell'ordine. I tifosi olandesi sono a Milano per la partita di Champions League con il Milan.
Gruppi di dimostranti che aderiscono allo sciopero dei forconi si sono nuovamente radunati in piazza Castello, a Torino, per la terza giornata di protesta. Su piazza Castello, lunedì scorso teatro di incidenti, si affaccia il palazzo della Regione Piemonte, che è presidiato da tre camionette della polizia. Nel frattempo l'Anas ha reso noto che ad Avigliana è stata chiusa la statale 25. Rimosso (senza incidenti) il presidio dei manifestanti in piazza Derna, alla periferia nord di Torino.

Restano i presidi su alcune strade di Bari e del nord barese per il cosiddetto sciopero dei forconi ma il traffico automobilistico - a quanto si apprende dalla polstrada - è tutto sommato regolare. Rallentamenti continuano ad esserci sulla tangenziale di Bari all'altezza degli svincoli di Carrassi e Poggiofranco dove i mezzi pensanti occupano una delle corsie di marcia in direzione nord e sud. Presidi dei manifestanti sono presenti sulle strade di accesso ai caselli autostradali della A14 ad Andria, Canosa e Cerignola (Foggia) senza provocare disagi agli automobilisti.

"Abbiamo segnali chiari da parte dell'intelligence: non sto qui ad aggettivare le ali estreme di questo movimento, ma certamente abbiamo gli occhi su di loro e sapremo cosa fare se esagerano" ha detto ai giornalisti il ministro dell'interno, Angelin Alfano, interpellato sul movimento dei forconi.

Gli studenti si uniscono a Torino alla protesta dei forconi. Un corteo di numerose centinaia di persone ha sfilato per le vie del centro cantando l'inno nazionale e si è unito ai manifestanti già presenti in piazza Castello. Nel frattempo continuano i blocchi stradali alla periferia della città, a Nichelino e Bibiana. Molti i mercati rionali soppressi, spesso a causa dell' atteggiamento intimidatorio dei manifestanti. Nel resto del Piemonte, la protesta ha bloccato il mercato del mercoledì. I manifestanti hanno occupato con i loro camion i posti delle bancarelle dei venditori ambulanti. Il Pd a Pinerolo ha organizzato un presidio anti protesta davanti al municipio e ha lanciato un appello alla legalità.

Due camionisti che si sono rifiutati di fermarsi ai blocchi stradali nel foggiano sono stati inseguiti ed aggrediti la notte scorsa dai manifestanti sulla statale 16. Il primo episodio è avvenuto attorno alle 23, vittima un camionista romeno che lavora per una ditta di Isola di Capo Rizzuto. Al lavoratore i manifestanti hanno intimato di fermarsi al presidio del Green Park, nel tratto che da Foggia porta a San Severo (Foggia), ma il camionista si è rifiutato e ha ripreso la marcia. Immediatamente è stato inseguito e bloccato. Gli aggressori hanno anche bucato un pneumatico dell'autotreno che guidava. L'altro episodio si è verificato poco dopo la mezzanotte, quando un autotrasportatore che doveva portare grano a Manfredonia (Foggia), contrariamente a quanto gli era stato imposto, non si è fermato al presidio degli scioperanti e ha proseguito, dicendo di essere ormai arrivato a destinazione. I manifestanti lo hanno inseguito a bordo di due auto e lo hanno bloccato. Il camion è stato preso a calci e parte del carico è stato gettato a terra. Le due aggressioni sono state denunciate alla polizia che ha avviato indagini.

"Non consentiremo a nessuno che le città vengano messe a fuoco". Il monito del ministro dell'Interno Angelino Alfano arriva al termine di un'altra giornata di tensione con le diverse anime del movimento dei Forconi, che hanno proseguito nella loro protesta attuando blocchi stradali, irruzioni in negozi e aziende, volantinaggi in diverse città italiane in vista delle possibili manifestazioni a Roma, domani, in occasione del voto di fiducia al Governo. Appoggiati dall'inedita coppia Grillo-Berlusconi che, con modalità e toni diversi, hanno cavalcato il malcontento.

Che la tensione sia salita alle stelle lo dimostra la decisione di inviare più uomini a Torino, teatro ieri di scontri duri in piazza Castello, prima ancora della riunione convocata dal ministro al Viminale con i vertici delle forze dell'ordine per fare il punto della situazione.

Segno che la preoccupazione che la protesta possa degenerare è reale e, dunque, non va sottovalutato alcun segnale. Nei giorni scorsi, d'altronde, i servizi avevano segnalato i rischi che la mobilitazione nascondeva, soprattutto perché andava ad intercettare diverse anime di un malcontento diffuso che, seppur prive al momento di una 'guida', potrebbero essere strumentalizzate e utilizzate da qualcuno che decida di cavalcare la protesta.

"La linea - ha detto Alfano al termine del vertice - è quella del rispetto della legge e della democrazia: significa che le forze dell'ordine sono lì per dare supporto a chi protesta pacificamente e nel rispetto della legge". Perché non è pensabile bloccare l'intero tessuto produttivo del paese mettendo a ferro e fuoco le città e perché sono "inaccettabili" le minacce subite dai commercianti "per chiudere le attività".

Nel corso dell'incontro, secondo quanto si apprende, il ministro avrebbe anche chiesto ai vertici delle forze di polizia rassicurazioni sulla 'tenuta' degli uomini in divisa: perché al Viminale nessuno dubita che i poliziotti che si sono tolti il casco ieri in piazza a Torino abbiano eseguito un ordine ma tutti sanno che la base è in fibrillazione per via dei tagli alle risorse e degli stipendi bloccati. Rassicurazioni ampiamente ottenute visto che al termine il ministro ha sottolineato che in quella decisione non c'è nulla di particolare: "E' sempre accaduto che vi fosse una relazione con i manifestanti pacifici e ciò non è da confondere con altri tipi di strumentalizzazioni che si è tentato di mettere in campo in queste ore. Gli uomini in divisa proteggono le istituzioni e la legalità e le istituzioni non si toccano". Linea dura dunque, anche se la mediazione per evitare di inasprire gli animi verrà perseguita fino all'ultimo. Certo non aiutano le parole degli organizzatori della protesta, che non sembrano avere alcuna intenzione di abbassare i toni.

"Se domani sarà votata la fiducia al governo Letta e i politici non resteranno a casa - dice uno dei leader, Danilo Calvani - ci organizzeremo in questi giorni per indire la prossima settimana una manifestazione a Roma che porti milioni di persone. Sarà un assedio pacifico e concorderemo il percorso con le forze dell'ordine, ma siamo disposti a restare fin quando i politici non andranno via". Sulla stessa linea Mariano Ferro: "Non è il momento di andare a Roma. Bisogna vivere qualche altro giorno di passione e far salire l'adrenalina agli italiani".

Quel che è certo è che anche oggi si sono registrati diversi disagi, anche se non ci sono stati gli scontri di ieri. E ancora una volta Torino e il Piemonte sono stati l'epicentro della protesta, con blocchi, cortei e presidi. A Torino una bomba carta è esplosa nei pressi della stazione di porta Nuova e una persona è stata fermata. Manifestazioni anche a Milano, dove è stato occupato piazzale Loreto, mentre in Lombardia, come in Liguria e Veneto, si sono registrati disagi su strade, autostrade e stazioni ferroviarie. Problemi anche sulla A3 Salerno-Reggio Calabria all'altezza dello svincolo di Battipaglia e in Puglia, dove i manifestanti hanno fatto irruzione in diversi centri commerciali del barese e bloccato la zona industriale di Barletta. Pochi disagi invece a Roma, che però si blinda in vista delle possibili proteste di domani e dei prossimi giorni: Palazzo Chigi, Montecitorio, Palazzo Madama sono già sorvegliate da blindati e decine di uomini in tenuta antisommossa

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