Elezioni Grecia, trionfo di Mitsotakis: i conservatori hanno la maggioranza assoluta

Il partito conservatore di Nea Dimokratia ha trionfato in Grecia e ha centrato l'obiettivo della maggioranza assoluta. Il premier conservatore uscente Kyriakos Mitsotakis ha ottenuto 158 dei 300 seggi di cui è composto il Parlamento. Il suo principale rivale politico, il partito di sinistra Syriza, guidato da Alexis Tsipras, si è fermato invece a 47 seggi. Seguono i socialisti del Pasok e i comunisti del Kke. In mattinata Mitsotakis - che aveva già vinto le elezioni del 21 maggio, ma senza ottenere la maggioranza assoluta - ha subito prestato giuramento per il suo secondo mandato da premier, nella residenza istituzionale della presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou, ad Atene. "Sento forte il mio dovere nei confronti del Paese", aveva commentato a caldo Mitsotakis, subito dopo i risultati elettorali. "Sarò il premier di tutti i greci, le grandi riforme procederanno con rapidità", ha poi garantito.

«Oggi ci godiamo forte. Ho lavorato duramente, cercando di imparare dai miei errori, ma non avrei potuto farlo senza i miei colleghi». la vittoria per un po'» commenta Mītsotakīs, sottolineando però che «da domani, ci rimboccheremo le maniche e continueremo a impegnarci per costruire una Grecia più prospera» conclude con un ringraziamento rivolto a chi lo ha eletto «grazie per questo onore, da domani sorgerà un giorno migliore per tutti». Nel discorso della vittoria trova anche spazio il ricordo degli inizi, dei primi passi in politica "20 anni fa" quando «non mi aspettavo di avere un mandato così

Nella sinistra intanto aleggia il sentore e il sospetto delle dimissioni di Alexīs Tsipras, dopo alcune affermazioni nel corso del comizio in piazza al termine delle elezioni, «rimetto al partito il giudizio sulla mia carica» dichiara il leader di Syriza sostenendo che questi risultati segnano la fine di "una fase storica per il partito". «Il vero pianto, qui, è per la fine delle sinistre» commenta Yanis Varoufakis, ex ministro delle Finanze del partito MeRa25 che ha ottenuto solo il 3% di preferenze.

Con il 40,52% dei voti in favore, il partito conservatore Nea Dimokratia di Kyriakos Mītsotakīs vince le elezioni parlamentari raggiungendo la quasi maggioranza assoluta con 158 seggi, mentre il suo rivale Alexīs Tsipras del partito di sinistra Syriza si ferma al 17,84% ottenendo 48 seggi, come riportato dal sito Kathimerini che conferma un'affluenza AI Seggi pari al 52,83%. Seguono i socialisti del Pasok con l'11,85% dei voti e 32 scranni, i comunisti del Kke con il 7,69% delle preferenze e 20 seggi e il partito Spartiates che ha superato la soglia di sbarramento ottenendo il 4,64% e 12 seggi. Superano per la prima volta la soglia di sbarramento anche il partito Niki (Vittoria), con il 3,69% e 10 seggi e il Partito Rotta di Libertà di ispirazione antisistema con il 3,17% dei voti e otto seggi

"Questi risultati elettorali ci hanno riservato alcune sorprese ma la nostra democrazia è abbastanza matura per gestire ogni temporaneo sommovimento", ha detto Mitsotakis, dopo che gli è stato conferito il nuovo mandato, con quello che è apparso un riferimento all'ingresso in Parlamento delle formazioni nazionaliste di estrema destra. Il partito 'Spartani' ha superato la soglia di sbarramento.

Un traguardo incredibile se si pensa che il partito era sconosciuto fino a qualche giorno fa, quando ha ricevuto il sostegno dell'ex membro di Alba Dorata Ilias Kasidiaris, attualmente in carcere, dove sta scontando una pena di 13 anni per aver partecipato ad un'associazione criminale, ovvero il partito neonazista di Alba Dorata ormai sciolto. "Dopo tanto tempo, una voce nazionalista sarà in Parlamento", ha esultato il presidente del partito Vassilis Stigas riconoscendo che il sostegno di Kasidiaris è stato "il carburante" del successo. Supera per la prima volta la soglia di sbarramento anche il partito 'Niki' (vittoria in greco) che si è fatto conoscere per le sue posizioni xenofobe ed è considerato vicino alla frangia conservatrice della Chiesa ortodossa. Conferma infine la sua presenza in Parlamento anche un'altra formazione di estrema destra nota per le sue posizioni anti-migranti, 'Soluzione greca'.

« Abbiamo subito una grave sconfitta elettorale - ha riconosciuto Tsipras - per Syriza si chiude un ciclo storico. Prenderemo le giuste decisioni». I conservatori raggiungono i 158 seggi su 300 nel parlamento greco, che gli consentiranno di avere la maggioranza assoluta. Syriza ottiene 47 seggi, mentre i socialisti di Pasok, terzo partito del Paese, 32. Entra in Parlamento anche la formazione di estrema destra Spartani, che va oltre il 4,5% e arriverà a occupare 13 seggi. «Dopo tanto tempo un partito nazionalista sarà in parlamento», commenta il leader, Vassilis Stigas.

Per Mitsotakis si tratterà del secondo mandato da premier dopo quello iniziato nel 2019. Cinquantacinque anni, laureato ad Harvard, Mitsotakis proviene da una delle famiglie politiche più importanti della Grecia. Suo padre Konstantinos Mitsotakis, scomparso nel 2017, è stato primo ministro negli anni '90, sua sorella è stata ministra degli Esteri e suo nipote è l'attuale sindaco di Atene. A Mitsotakis sono arrivati anche le congratulazioni del ministro degli Esteri, Antonio Tajani, secondo cui «questa conferma rappresenta un segnale di stabilità politica che fa bene a tutta l'Europa».