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Ursula von der Leyen ufficialmente indagata dalla Procura europea

Dal Parlamento la questione vaccini si sposta nelle aule dei tribunali: la Procura europea ha aperto un’indagine sugli acquisti di vaccini contro il Covid-19 da parte dell’Ue. “Questa eccezionale conferma arriva dopo un interesse pubblico estremamente elevato” dell’opinione pubblica.Da oltre un anno la presunta gestione non trasparente delle trattative sull'acquisto di vaccini anti-Covid svolte da parte della Commissione europea per conto degli Stati membri ha fatto sorgere diversi interrogativi, in particolare sulle conversazioni via sms e chiamate avvenute tra la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, e l'amministratore delegato di Pfizer, Albert Bourla.

La Lega come sottolinea il Tempo torna a chiedere trasparenza sul caso dei messaggi scambiati tra la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, e il ceo di Pfizer, Albert Bourla. Lo ha fatto con un intervento in aula dell'eurodeputato Marco Campomenosi. "Io credo sia venuto il momento - ha detto il leghista - che la Commissione abbia un mandato pieno se si occupa di Covid, che possa chiedere cosa sia successo a Wuhan, per fare in modo che la stessa Commissione europea sia più trasparente. 

Perché non esiste che noi scopriamo che la Commissione aveva finanziato il centro di Wuhan solo grazie a Wikileaks di Assange, non esiste che noi non possiamo vedere i contratti se non con tante parti cancellate e non esiste che alle nostre interrogazioni von der Leyen risponda che sugli sms all'amministratore di Pfizer non ha nulla da dire quando invece il Mediatore europeo e la Corte dei conti hanno criticato e censurato fortemente la Commissione. Esigiamo risposte trasparenti".

Un fatto a dir poco irrituale, in barba alle norme di trasparenza che regolano trattative di questo tipo. Come riporta Politico.eu, il portavoce dell'azienda che produce il siero Comirnaty ha fatto sapere che all'audizione in Commissione, al posto di Bourla, interverrà Janine Small, responsabile del gruppo per lo sviluppo dei mercati internazionali. Non sarà la stessa cosa, dal momento che solo Bourla può fare chiarezza sui messaggi privati ricevuti da von der Leyen. Anche lei si è sempre trincerata dietro il più assoluto silenzio, nonostante che sul caso si sia attivato anche il Mediatore europeo (Ombudsman) Emily ÒReilly, che ha chiesto ripetutamente alla Commissione di produrre quei messaggi.

l numero uno di Pfizer, Albert Bourla, si rifiuta di comparire in audizione al Parlamento europeo. La belga Kathleen Van Brempt, presidente della commissione speciale che indaga sugli acquisti dei vaccini contro il Covid, non può far altro che esprimere «profondo rammarico». L'amministratore delegato del colosso farmaceutico americano era atteso per il 10 ottobre. Sarebbe stata l'occasione perfetta per scoprire cosa c'era scritto negli sms che a inizio 2021 si scambiò con la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, prima del terzo contratto da 1,8 miliardi di dosi.

La Procura europea (EPPO) conferma di avere un’indagine in corso sull’acquisizione di vaccini COVID-19 nell’Unione europea. Questa eccezionale conferma arriva dopo l’altissimo interesse pubblico. Nessun ulteriore dettaglio sarà reso pubblico in questa fase.

Durante la pandemia, la Commissione Ue aveva negoziato e concluso contratti per centinaia di milioni di dosi di vaccino per conto degli Stati membri. La procedura è stata più volte criticata perché i contratti sono stati resi pubblici solo in parte o perché si sono verificati ritardi nella consegna del vaccino.

Su cosa stia indagando esattamente l’ufficio del pubblico ministero non è chiaro. Per mesi è stato particolarmente criticato un accordo per un massimo di 1,8 miliardi di dosi da Biontech/Pfizer dalla primavera del 2021. Il volume del contratto all’epoca era stimato in 35 miliardi di euro. Come riportato dal New York Times, il contatto personale tra von der Leyen e il boss della Pfizer Albert Bourla è stato cruciale per l’accordo. Si dice anche che si siano scambiati messaggi di testo.

La Commissione Ue ha rifiutato ai giornalisti l’accesso agli sms in questione. Secondo un rapporto di settembre, l’autorità non ha fornito alla Corte dei conti europea informazioni sull’operazione. Il Mediatore europeo Emily O’Reilly ha criticato aspramente le azioni della Commissione europea.

Secondo Strettoweb al momento della loro introduzione, i vaccini anti-Covid non sono mai stati testati sulla loro capacità di fermare la trasmissione del virus”. E’ quanto afferma tramite i social l’olandese Rob Roos, vice presidente del gruppo conservatori e riformisti europei, citando l’ammissione di un direttore Pfizer rilasciata al Parlamento europeo. “Questo – afferma ancora – rimuove completamente le basi per l’esistenza di qualsiasi Covid passport (green pass) perché porta alla discriminazione di alcune persone che perdono la possibilità di accedere a servizi essenziali”.
Lo trovo terribile, criminale e scandaloso”, prosegue Roos che in allegato pubblica il video del suo intervento durante la seduta parlamentare. “Milioni di persone sono state costrette a vaccinarsi perché il mito diceva ‘fallo per gli altri’, questo si è trasformato in una bugia di mercato”, ha concluso.

Secondo stretto web  il croato Mislav Kolakusic, deputato al Parlamento europeo, ha pubblicato oggi su Twitter in video con dichiarazioni molto forti, in cui afferma che “l’acquisto da parte dell’UE di 4,5 miliardi di dosi del vaccino Covid “non testato” per 450 milioni di residenti nell’UE equivale al più grande scandalo di corruzione nella storia dell’umanità”. Inoltre, piovono accuse contro Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, definita come “Signora 4,5 miliardi di dosi”. “Oggi – prosegue Kolakusic – , 10 di noi eurodeputati le hanno posto la seguente domanda: perché non presenta a noi, membri del Parlamento europeo, così come ai cittadini dell’UE che presumibilmente rappresenta, le conversazioni avute con il Ceo di Pfizer durante l’acquisto di 4,5 miliardi di dosi di vaccini in un momento in cui non c’era assolutamente alcuna prova della loro capacità di interrompere la circolazione del virus, e soprattutto della non nocività di quel prodotto”

“Sulla base di questo calcolo, ogni bambino, appena nato, dovrebbe ricevere dieci dosi di qualcosa che nessuno al mondo, tranne forse due o tre persone, sa cosa contiene. Si tratta di segreti, brevetti protetti. Non si può pensare che qualsiasi tipo di Governo o agenzia europea abbia evitato di chiedere cosa c’è esattamente in quel farmaco – ha continuato –  Nessuno lo sa. E nessuno te lo dice. Hanno approvato quel vaccino, quel prodotto farmaceutico, solo sulla base delle dichiarazioni delle aziende farmaceutiche, senza vedere alcuna ricerca medica. Ad oggi, nessuna ricerca medica è stata consegnata ai membri della commissione Covid del Parlamento europeo o dell’Agenzia medica europea, a nessuno. Com’è possibile?”. “Stiamo parlando di possibile corruzione qui. L’approvvigionamento di 4,5 miliardi di prodotti con l’intenzione di iniettarli nelle persone, senza che nessuno sappia cosa c’è dentro, è sicuramente l’affare della corruzione nella storia dell’umanità, non solo nella storia dell’UE”, ha concluso il croato.

Fonti corriere / esteri,dcnews,strettoweb e varie agenzie stampa e il Tempo

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