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Auto: cos'è un collettore di scarico?

È uno dei componenti fondamentali di un'automobile, e ha la funzione di canalizzare i gas esausti in uscita dal gruppo termico verso i due sistemi deputati prima alla loro depurazione e dopo alla loro espulsione. La sua progettazione deve essere in linea con i parametri predeterminati dal costruttore per raggiungere le prestazioni del propulsore e del mezzo, nonché la preparazione al trattamento delle esalazioni per renderle conformi alla normativa vigente.

L'acciaio è il materiale più utilizzato per produrlo, sia esso tubolare o pressofuso, poiché con esso si riesce più facilmente allo sviluppo integrale del collettore auto con il sistema di catalizzazione, per raggiungere le specifiche chimiche degli elementi da espellere.

A quali tipi di difetti è soggetto il collettore auto

I difetti più comuni sono rappresentati dalle perdite di gas dalle giunture, la rumorosità e l'accumulo di sporcizia. Occorre curarne in modo regolare la pulizia, perché questa parte del sistema di scarico è quella sulla quale si accumula tutta una serie di sostanze come grasso, materiali esterni e ruggine; la manutenzione, effettuata in modo corretto, consentirà di allungare la vita di questo componente, evitando, o quantomeno limitando, l'insorgere di problematiche strutturali, anche non superficiali, permettendo nel contempo il monitoraggio dello suo stato, agevolando la prevenzione di ulteriori danni a suo carico.

Illustrazione del collettore di scarico tratta da autoparti.it

Quali sono le cause dei guasti?

I possibili problemi che possono colpire i collettori di scarico possono derivare dalla corrosione e da sollecitazioni termiche o meccaniche di varia natura. La temperatura dei gas che transitano all'interno e la differenza con quella ambientale che porta alla formazione della condensa e alla potenziale formazione di ruggine, l'insieme di vibrazioni del propulsore e delle sue parti che sottopone a continuo stress meccanico questa struttura, la vulnerabilità dovuta al suo posizionamento all'interno del vano motore a eventuali rotture dovute a urti con elementi esterni quali ciottoli di rimbalzo dalla carreggiata: questi eventi rappresentano le cause principali e più frequenti delle problematiche che affliggono questa parte del motore, considerando la normale usura del pezzo, derivante da un regolare utilizzo del veicolo in condizioni non estreme.

Come sostituirlo correttamente?

Se, durante la sua pulitura, o a causa di rumori o vibrazioni insolite da esso provenienti, si dovesse verificare la presenza di un danno fisico, il collettore di scarico danneggiato oppure arrugginito dovrà essere sostituito. Per farlo, qualora si dovesse decidere di non rivolgersi a un'assistenza autorizzata e di effettuare l'operazione in autonomia, si dovrà:

  • sollevare l'auto: non con un cric, poco stabile, ma utilizzare un sollevatore a pressione idraulica o un ponte;
  • individuare il collettore: per farlo basterà seguire l'impianto di scarico al contrario, verso il motore;
  • eliminare gli elementi di serraggio e sostegno: bulloni e fascette andranno rimossi, unitamente alle viti che collegano la marmitta al telaio;
  • sostituire il collettore: effettuare il posizionamento del nuovo ricambio, badando di pulire con attenzione la superficie dei raccordi ai cilindri usando una spazzola con setole di ferro e acquaragia; ricordare di cambiare anche le guarnizioni.


 

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