Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Lunedì, 17 Marzo 2025

Carnevale 2025, un tripud…

Mar 03, 2025 Hits:574 Crotone

Il Gruppo Marrelli inaugu…

Feb 17, 2025 Hits:1020 Crotone

CAI SERVICE di Crotone in…

Feb 03, 2025 Hits:1446 Crotone

Isola Capo Rizzuto - Il S…

Gen 28, 2025 Hits:1598 Crotone

Lux Santa di Matteo Russo

Gen 23, 2025 Hits:2211 Crotone

Al via l’organizzazione p…

Gen 17, 2025 Hits:1927 Crotone

Reggio Calabria celebra i…

Gen 13, 2025 Hits:1937 Crotone

A Bronte le piccole condanne si possono convertire in lavori socialmente utili

I condannanti per reati minori, che otterranno l’autorizzazione della Magistratura, potranno chiedere di svolgere a Bronte lavori socialmente utili senza retribuzione in sostituzione della pena da espletare.

La Giunta municipale, guidata dal sindaco Graziano Calanna, ha approvato la convenzione con l’Uepe (Ufficio di esecuzione penale esterna). Nel protocollo si evince che i condannati che ne fanno richiesta ed ottengono il si del Giudice possono scontare la propria pena svolgendo a Bronte lavori di pubblica utilità non retribuiti a vantaggio delle collettività. Gli obiettivi sono molteplici: la sensibilizzazione verso il patrimonio della comunità, la promozione di attività “riparative” a favore della collettività, oltre ad un sano reinserimento dei soggetti sottoposti a provvedimenti penali.

“Si tratta, - ci dice il sindaco Graziano Calanna - oltre che di interventi utili per la comunità, di un’occasione di riscatto sociale per la persona che li eseguirà. Il Comune di Bronte da tempo insegue questo obiettivo senza raggiungerlo. Oggi finalmente ci siamo riusciti. Ovviamente parliamo di persone che hanno commesso piccoli reati e che sono in grado di intraprendere un percorso realmente virtuoso al fine di una adeguata riabilitazione. La legge, infatti, – continua il sindaco – prevede che la messa alla prova di coloro che hanno sbagliato possa comportare l’affidamento ai servizi sociali per lo svolgimento di un programma che possa implicare, tra l’altro, attività di volontariato. E la concessione della messa alla prova, inoltre è subordinata alla prestazione di un lavoro di pubblica utilità per la collettività, ovviamente non retribuita”.

Approvata la convenzione adesso sarà l’Uepe a segnalare al Comune i soggetti che hanno aderito alla misura alternativa, vigilando sulla loro condotta e sul reale svolgimento dei lavori. Il Comune, invece, dovrà individuare gli ambi del suo impiego, sostenendo soltanto i costi dell’assicurazione del lavoratori contro gli infortuni.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI