Sostegno alle famiglie e alle imprese e contrasto nei confronti delle forme di accesso al credito illegale. Sono questi i punti di forza del servizio Microcredito della Caritas Diocesana di Catania che, in un momento particolarmente difficile per il sistema bancario e per l’economia cittadina, continua a restare un punto di riferimento per tantissimi catanesi in difficoltà. Di dati e della profonda crisi si parlerà proprio al Convegno del Microcredito in Caritas dal titolo “Un aiuto per le famiglie catanesi in difficoltà” che si terrà venerdì 31 gennaio alle ore 16.30, presso l'auditorium S. Giorgio e Dionigi - Caritas Diocesana di Catania - Via Acquicella 104. Dopo i saluti di Mons. Salvatore Genchi, Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Catania, e di don Piero Galvano, direttore della Caritas, interverranno Giuseppe Ternullo e Salvatore Pappalardo, volontari del servizio, che faranno un bilancio a distanza di undici anni dall’avvio dell’attività e, in particolare, si confronteranno con i numeri dell’ultimo anno, evidenziando le recenti criticità di accesso al credito e la sospensione di alcuni strumenti, a livello nazionale, a causa delle eccessive sofferenze registrate.
Nel corso 2019, sono stati circa un centinaio gli ascolti effettuati dai bancari volontari del servizio dell’organismo diocesano e diversi gli interventi effettuati, in particolare come aiuto al reddito e sfratto.
Nel corso degli ultimi undici anni, cioè tra il 2009 e il 2019, il servizio microcredito della Caritas Diocesana, a fronte di una decisa riduzione delle erogazioni negli ultimi anni a causa dell’elevata presenza delle forme pregiudizievoli, ha permesso, tramite la sua mediazione con gli istituti bancari, di erogare poco meno di 800 mila euro per 178 pratiche come sostegno alla quotidianità familiare e alle microimprese.
Don Piero Galvano si è spesso interrogato sulla natura del difficile momento vissuto dalla Città e dal Paese: «la crisi economica esiste e i numeri parlano chiaro. Sono convinto però che è la conseguenza della crisi di valori umani e cristiani della nostra società: la povertà spirituale, vivere mettendo da parte Dio e i suoi comandamenti, è la causa prioritaria della povertà materiale del mondo intero». La tendenza dell'ultimo anno, tuttavia, pare migliorare, seppur di poco. «I dati che andremo a presentare riportano – ha spiegato Salvo Pappalardo –, rispetto agli anni precedenti, barlumi di speranza sul fronte delle erogazioni del microcredito tramite l’unico strumento attivo, ossia il microcredito Etico Sociale e qualche isolata valutazione in commissione bancaria di pratica legata al sovraindebitamento, in collaborazione con la Fondazione SS. Mamiliano e Rosalia di Palermo, anche se nessuna presentazione di denuncia nel 2019 da parte dei nostri assistiti per quanto concerne il servizio di lotta contro l’usura». Un servizio importante anche per valutare quello che sta succedendo a Catania: «gli ultimi dati, quelli registrati tra il 2018 e il 2019 – ha aggiunto Giuseppe Ternullo –, ci hanno permesso di leggere la crisi che si cominciava a vivere in città, determinata anche dal fatto che le persone che venivano a chiedere il microcredito non potevano poi essere ammesse per la presenza di forme pregiudizievoli».