"Palermo è Santa Rosalia e Santa Rosalia è Palermo. Il Festino è una grande festa religiosa e civile, la festa di tutti i palermitani, ed è anche un'occasione per accogliere tanti visitatori. È un momento d'incontro per l’intera comunità dei cittadini, palermitani e non, e di devozione per Santa Rosalia. Mai come nell'edizione di quest'anno, la città arriva al Festino con una dimensione internazionale, dopo l'approvazione della Carta di Palermo e il riconoscimento dell'itinerario Arabo-Normanno come patrimonio mondiale dell'umanità dell'Unesco".
Lo ha dichiarato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, nel corso della conferenza stampa di presentazione del 391° Festino di Santa Rosalia, che si è tenuta questa mattina nel salone Filangeri della Curia arcivescovile. Il sindaco, inoltre, ha informato che, a pochi giorni dal riconoscimento del sito Palermo Arabo-Normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale come patrimonio mondiale dell'umanità, nei giorni del Festino, arriveranno a Palermo alcuni giornalisti stranieri, corrispondenti della stampa estera in Italia, per seguire la manifestazione religiosa.
"Quest'anno - ha continuato il primo cittadino - abbiamo un motivo in più per festeggiare: il riconoscimento della Palermo araba normanna come patrimonio mondiale dell'umanità da parte dell'Unesco. Spesso non siamo all'altezza delle bellezze culturali, monumentali e artistiche che abbiamo la fortuna di avere e la responsabilità di custodire - ha aggiunto Orlando -. Questo, inoltre, è il primo Festino dopo l'approvazione della Carta di Palermo, che prevede l'abolizione del permesso di soggiorno, diventato ormai uno strumento di tortura e una radicale riforma della legge sulla cittadinanza. Nel Festino dedicato alla Misericordia non possiamo non tenere conto di ciò che accade al porto di Palermo, città della pace e dell'accoglienza, spesso lasciata sola da un'Europa chiusa nel suo egoismo, capace solo di alzare muri e steccati ideologici".
"Un festino legato al tema della Misericordia, in osservanza del Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco, e che riprende l’idea della festa popolare e religiosa, del rito collettivo come espressione della sincera devozione della città alla Santuzza - ha dichiarato l'assessore alla Cultura, Andrea Cusumano -. Un amore che è sacro e mondano al contempo, perché lega la gioia della festa e della rappresentazione che tradizionalmente viene celebrata il 14 luglio, alla processione sacra del 15 in ossequio alla cerimonia di fede. Abbiamo fortemente voluto, in armonia con la Curia, che i due volti di questa festa potessero tornare ad essere più vicini, e invito tutti i palermitani a partecipare numerosi sia alla sera del Festino che, il giorno dopo, alla processione religiosa, perché sarà un momento di condivisione corale, ed è bello poterlo vivere insieme nella sua completezza. Il carro ospiterà palermitani che troppo spesso sono da noi dimenticati, i carcerati, i diversamente abili, i senza tetto… perché sia esso stesso volto della misericordia che Rosalia incarna, aiutandoci ad apprezzarne il valore e ad accoglierla nella nostra vita. Aprirsi e accogliere agli altri è fonte di gioia, - ha concluso l'assessore Cusumano - perché la vera miseria è una vita segnata dall’egoismo e dalla scarsa considerazione per chi ha avuto meno fortuna.
All'incontro con i giornalisti di oggi, insieme al sindaco Orlando e all'assessore Cusumano, erano presenti anche il cardinale Paolo Romeo, il vescovo ausiliare monsignor Carmelo Cuttitta, il presidente del Consiglio comunale, Salvatore Orlando e per Ati di Agave Spettacoli e Tecnoline Service, l'attore e regista palermitano Lollo Franco, direttore artistico del Festino.