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Assassinio Kennedy, pubblicati 2891 documenti

"La attesa diffusione dei JFKFiles avrà luogo domani. Molto interessante!", aveva twittato Donald Trump mercoledi', alla vigilia della scadenza di legge dei 25 anni per la pubblicazione di tutti i documenti sull'assassinio di John Fitzgerald Kennedy. Invece alla fine ha ceduto alle pressioni di Cia, Fbi ed altre agenzie, autorizzando la pubblicazione di 2.800 file (gia' online sul sito degli Archivi nazionali) ma mantenendone segreti per almeno altrei sei mesi oltre 300, per questioni di "sicurezza nazionale". Una decisione che ha sollevato delusioni e polemiche, alimentando le teorie cospirative sull'omicidio piu' indagato della storia Usa.

Cosa nascondo i file ancora classificati? C'erano 25 anni di tempo per prepararsi a questa storica scadenza, e almeno nove mesi per l'amministrazione Trump, perche' questo rinvio dell' ultima ora? Sono alcuni degli interrogativi fioccati in serata, dopo la decisione del presidente, che ha ordinato nei prossimi sei mesi un ulteriore esame dei documenti rimasti top secret. 

Desecretati i documenti sull'assassinio dell'ex presidente Usa John Fitzgerald Kennedy, ucciso il 22 novembre 1963 a Dallas (Texas). Rinviata di sei mesi la divulgazione di circa 500 documenti per motivi di "sicurezza nazionale", in quanto ritenuti troppo "sensibili"

Bisognera' attendere quindi il prossimo 26 aprile per vedere se quei documenti contengono rivelazioni utili a chiarire se l'ex marine Lee Harvey Oswald fu l'unico ad agire e a sparare a Jfk. Nel frattempo storici ed esperti si soni tuffati sugli altri atti divulgati a caccia di nuovi dettagli di un mistero che dura da 54 anni. 

La decisione di non divulgare tutti i documenti rischia di alimentare ancora l'enorme numero di teorie complottiste sullamorte di Jfk. Ne è convinto il deputato della Georgia John Lewis, icona del movimento per i diritti civili e amico del presidente Kennedy: "Credo che ci saranno storiografi, studiosi o scrittori, che porranno ancora questioni su cosa sia accaduto e come".

Stiamo parlando di documenti che riguardano i tragici fatti del 22 novembre 1963, quando il presidente Kennedy fu ucciso a Dallas. Anche se rimane molto scetticismo alcuni sperano di poter trovare alcuni dettagli utili a fare luce su quanto accaduto, a partire dal viaggio che il killer, Lee Harvey Oswald, fece a Città del Messico due mesi prima dell'attentato, incontrando alcune spie cubane e russe.

Un documento rientra nelle indagini sulla possibilità che dietro l’omicidio di Kennedy vi fosse Cuba. "La commissione ha determinato che agenti della Cia erano coinvolti in pianificazioni in questo Paese con determinati cittadini e altri per cercare di assassinare il premier Castro", si legge nel documento. In altri file relativi alle attività anti-castriste degli Stati Uniti si considera la possibilità di contaminare i raccolti a Cuba con "agenti biologici" che apparirebbero come fenomeni naturali. Il piano viene definito "Operazione mangusta". In un altro dossier, sempre nell’ambito dei piani per ribaltare il regime castrista, viene illustrata la proposta di lanciare volantini sull’isola con i nomi dei funzionari comunisti da uccidere con vicino l’ammontare, differente per ciascuno di questi, della ricompensa.Questo era uno dei documenti desecretati, risalente al 1975 e denominato "sommario dei fatti", si parla di alcuni tentativi della Cia per uccidere il presidente cubano Fidel Castro. 

Intanto secondo ricerche giornalistiche che parlano di chi era in verità secondo loro il Presidente assassinato rivelano che Kennedy era tutto diverso da quella icona della sinistra Italiana :

Kennedy fu secondo il giornale un guerrafondaio e non un pacifista: eroe militare durante la Seconda guerra mondiale come ufficiale di Marina cui vengono attribuiti molti atti eroici. Portò il mondo sull'orlo della Terza guerra mondiale durante la crisi dei missili sovietici impiantati nella Cuba di Fidel Castro dal segretario del Pcus Nikita Krusciov successore di Stalin dopo la parentesi di Malenkov minacciando un attacco atomico se i sovietici non avessero ritirato le loro armi dai Caraibi. E poi condusse gli Stati Uniti nel pantano della guerra del Vietnam, territorio che era stato a lungo una colonia francese, poi occupata dai giapponesi durante la guerra e infine suddivisa come la Corea in due Stati di cui uno comunista al Nord e uno filo-occidentale al Sud. I Vietmin, partigiani comunisti del Sud, avevano già sconfitto i francesi a Ben Diem-Phu e la potenza coloniale europea si era ritirata dallo scacchiere indocinese. Fu una scelta di Kennedy quella di impedire al Nord comunista di impossessarsi del Sud cosa che alla fine di una martoriata guerra avvenne lo stesso ingaggiando un conflitto militare senza soluzioni che spaccò il suo Paese i giovani americani fuggivano in Canada per non partire per il Vietnam e provocò una delle più profonde crisi morali della storia dell'Occidente. Ricchissimo, figlio di un padre filonazista in combutta con i trafficanti di alcol, John Fitzgerald fu un giovane uomo viziato, privo di qualsiasi scrupolo e tuttavia considerato una icona insieme alle figure contemporanee di Krusciov che a causa sua perse il posto di leader sovietico e di papa Giovanni XXIII.

Durante il proibizionismo secondo il quotidiano Italiano negli anni Venti il vecchio Joe trafficò con i gangster mafiosi italo-americani per i quali importava liquori sotto copertura diplomatica. Uno di loro, Sam Giancana, ultimo autista di Al Capone, è uno dei sospettati per l'omicidio di John Kennedy. La storia è complicata: il fratello di John, Robert Kennedy assassinato a sua volta nel 1968 aveva fatto carriera come procuratore generale perseguendo Giancana e gli ultimi gangster. Poi ci fu un rovesciamento di fronti: Joe Kennedy padre fece un accordo con Giancana facendolo scagionare dal figlio Robert in cambio di un appoggio elettorale per l'altro figlio John. Ma dopo l'elezione l'accordo fu rotto dai fratelli Kennedy e Giancana passò al contrattacco legandosi con esuli cubani nemici di Kennedy, colpevole ai loro occhi di non aver concesso una copertura aerea all'invasione di Cuba degli esuli cubani alla Baia dei Porci. Giancana era in contatto anche con i castristi e con i sovietici, in un intrico mai chiarito di spionaggio, contrabbando e mafia.

Come uomo, secondo rivelazioni giornalistiche fu il più infedele puttaniere del XX secolo, non soltanto per la sua lunga e tragica storia con l'attrice Marilyn Monroe che condivideva nel suo letto con il fratello Robert, assassinato pochi anni dopo la sua morte, ma perché trasformò la Casa Bianca in una gigantesca casa di appuntamenti mondani ed erotici, accompagnati dall'immancabile voce di Frank Sinatra, a sua volta legato agli ambienti più opachi della mafia siculo-americana, di cui faceva parte anche Sam Giancana, l'ultimo autista di Al Capone, personaggio ambiguo indagato e protetto a fasi alterne dalla famiglia Kennedy e sospettato di esser parte del complotto finale che portò all'omicidio del trentacinquesimo presidente degli Stati Uniti.

Secondo il Giornale la povera Marilyn Monroe, amante di entrambi i fratelli Kennedy memorabile la sua performance «Happy birthday mister President» che mandò in bestia la First Lady Jacqueline Kennedy, futura signora Onassis pagò con la vita gli intrighi della corte alla quale i giornali scandalistici avevano dato il nome di «Camelot», come quella di re Artù. Marilyn fu uccisa con una supposta di barbiturici e la sua morte archiviata come suicidio, ma si sospetta Giancana come esecutore del delitto. John Kennedy aveva trasformato la Casa Bianca in un bordello di lusso e una reggia per milionari e artisti come Frank Sinatra, tutti più o meno connessi con la mafia siciliana. Nato come presidente democratico e «di sinistra» il trentacinquesimo presidente fu adottato nell'empireo degli eroi americani nazionalisti di destra, una icona utile sia per democratici che repubblicani. Fu certamente un giovane uomo duro, affascinante, seduttore spregiudicato ed eroe di guerra, un sex symbol utile per cattolici e protestanti, pacifisti e guerrafondai, un presidente che cominciò le guerre che altri dovettero chiudere e che trascinò il mondo del baratro.

"L'opinione pubblica americana aspetta - e merita - che il suo governo fornisca il maggiore accesso possibile agli atti sull'assassinio del presidente John Fitzgerald Kennedy in modo che la gente possa finalmente essere pienamente informata su tutti gli aspetti di questo evento cruciale", ha premesso il tycoon in un memorandum, spiegando la sua decisione di "togliere il velo" sulla vicenda. Ma poi aggiunge di non avere "alcuna scelta" - oggi - se non accettare" le censure proposte dai dipartimenti e dalle agenzie della sua amministrazione "piuttosto di consentire un danno irreparabile alla nostra sicurezza nazionale". La temporanea mancata pubblicazione di alcuni file, a suo avviso, "e' necessaria per evitare danni alla difesa militare, alle operazioni di intelligence, alle forze dell'ordine, o alla conduzione di relazioni straniere che sono di tale serieta' da pesare piu' del pubblico interesse nella pubblicazione immediata". Insomma, in quei file, alcuni dei quali degli anni Novanta, come ha spiegato in serata la Cia, ci sono i nomi di agenti ed ex agenti segreti, come pure metodi specifici di intelligence e collaborazioni che restano vitali per proteggere la sicurezza del Paese.

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