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L'Isis rivendica l'attentato di Londra. May: possibili nuovi attacchi

Sarebbe originario di Birmingham, una delle 'capitali' islamiche del Regno Unito, l'autore dell'attacco. Lo riporta l'agenzia Pa, citando le testimonianze di persone residenti nel quartiere della città inglese delle Midlands nel quale oggi la polizia ha arrestato tre dei sette presunti fiancheggiatori totali finiti sinora in manette in tutto il Paese.

L'attentatore di Londra è un cittadino britannico noto ai servizi segreti del Regno Unito. Lo ha detto la premier Theresa May intervenendo alla Camera dei Comuni. "Non abbiamo paura e non ci facciamo intimorire", ha continuato, prima di aggiungere: "E' stato un attacco contro la gente libera". Theresa May ha inoltre chiarito: "Non c'è ragione di temere che ci saranno nuovi attacchi".

Il premier britannico, Theresa May, il giorno dopo l'attentato di Londra si presenta in parlamento cercando di mandare un duplice segnale: fermezza e tranquillità. Sembrano elementi inconciliabili, visto il momento difficile che il Paese sta vivendo. Eppure non se ne può fare a meno. "Non abbiamo paura, non cederemo al terrorismo", dice ai deputati riuniti a Westminster."Lo dico qui, nel più antico parlamento del mondo, perché sappiamo che la democrazia e i valori che rappresentano prevarranno sempre".

La regina Elisabetta offre i suoi ''pensieri, preghiere e la più profonda solidarietà'' a quanti coinvolti dalla ''terribile violenza'' dell'attacco di Londra. E' il messaggio della sovrana diffuso da Buckingham Palace.

Il Papa,"profondamente addolorato per la perdita di vite e per i feriti causati dall'attentato nel centro di Londra", "esprime la propria orante solidarietà con tutti coloro che sono stati colpiti da questa tragedia". "Raccomandando i morti alla misericordia di Dio onnipotente", papa Francesco "invoca divina fortezza e pace sulle famiglie colpite e assicura alla nazione la sua preghiera in questa occasione". Lo afferma in un telegramma al cardinale Nichols, arcivescovo di Westminster.

E' di quattro morti, compreso l'attentatore, il bilancio dell'attacco terroristico di ieri a Londra a Westminster. Lo ha reso noto questa mattina il vice capo della polizia di Londra (Met), Mark Rowley. Le vittime civili, ha precisato, sono "una donna di circa 45 anni e un uomo di circa 55 anni". La donna morta era un'insegnate di origini spagnole.

Tra le vittime, c'è anche l'agente Keith Palmer, ha aggiunto, precisando che il quarto morto "è ovviamente il terrorista che è stato ucciso sulla scena" del crimine.

"Rafforzare ulteriormente i controlli nelle aree di maggiore afflusso di persone" anche in vista delle celebrazioni dei Trattati di Roma di sabato, "nonché verso i luoghi che notoriamente registrano particolare afflusso di visitatori". Lo ha chiesto il ministro dell'Interno, Marco Minniti, al termine della riunione del Comitato di Analisi strategica antiterrorismo, convocato dopo l'attacco di ieri a Londra. "Tutte le forze di polizia e la rete dei servizi di intelligence saranno impegnati senza sosta sul fronte antiterrorismo per individuare ogni fonte di possibile rischio e pericolo" assicura il Viminale al termine della riunione. Nel corso del Casa, presieduto dal ministro Minniti, è stato deciso di "tenere alto il livello di attenzione, intensificando le misure di vigilanza e di sicurezza a protezione degli obiettivi ritenuti più a rischio".
 

L'attacco di ieri a Westminster è "legato in qualche forma al terrorismo islamico". Così il ministro della Difesa britannico, Michel Fallon, in un'intervista radiofonica alla Bbc. Gli investigatori, ha sottolineato Fallon, "hanno lavorato duro nella notte sul retroterra (dell'attentatore), oltre che per stabilire come si sia procurato l'automobile (con cui ha investito i passanti), dove la vettura sia stata negli ultimi 1-2 giorni e chi abbia potuto o non potuto aiutarlo". L'attentatore dell'attacco di Londra "è stato ispirato dal terrorismo internazionale". E' quanto sta emergendo dalle indagini condotte da Scotland Yard - secondo quanto riferito dal vice capo della polizia di Londra Mark Rowley - che ribadisce che l'uomo avrebbe agito da solo, mentre i sette arresti compiuti in diverse località del Paese riguardano possibili fiancheggiatori ma non complici.

Lo ha fatto sapere l'agenzia di stampa vicina al gruppo jihadista Amaq. "L'assalitore davanti al parlamento britannico ieri era un soldato dello Stato islamico e l'operazione è stata realizzata in risposta all'appello di colpire i cittadini dei paesi della coalizione anti-Isis": così il gruppo terroristico ha rivendicato la responsabilità dell'attacco di ieri. Le autorità britanniche non hanno ancora diffuso l'identità dell'assalitore, rimasto ucciso nell'attacco.

Reparti della polizia britannica hanno condotto nella notte un raid in un appartamento al piano di sopra di un negozio poco ad ovest del centro della città di Birmingham, attorno al quale le strade sono rimaste chiuse per diverse ore. Lo riferisce il quotidiano the Guardian nel suo sito online, notando che ieri sera la Bbc aveva reso noto che il suv usato per l'attacco, un Hyundai i 40, potrebbe essere stato noleggiato a Birmingham. La polizia ha arrestato tre persone sospette nel raid a Birmingham. 

Lo riferisce il Daily Mail sottolineando che secondo alcune testimonianze di vicini di casa l'appartamento, in Hagley Road, potrebbe essere quello del sospettato attentatore dell'attacco di ieri a Westminter. Secondo altre fonti - citate dal giornale inglese - anche il veicolo 4X4 utilizzato per l'attacco potrebbe essere stato noleggiato nella stessa strada.

Bandiere a mezz'asta a Palazzo Chigi in segno di solidarietà con Londra dopo l'attacco di ieri a Westminster.

L'assalitore è stato ucciso dalle forze di polizia dopo aver tentato di fare irruzione nel Parlamento britannico attraverso i cancelli del compound di Westminster, accoltellando l'agente. Evacuata la premier Theresa May che prendeva parte alla seduta in corso. Scotland Yard ha parlato chiaramente di terrorismo.

Tra i feriti ci sono anche due italiane, una romana tuttora in ospedale e una giovane bolognese già dimessa. La premier britannica Theresa May ha confermato, parlando in Parlamento, che tra le persone rimaste ferite nell'attacco di ieri a Westminster ce ne sono molte di nazionalità diverse, tra cui una è di nazionalità italiana.

Almeno sette delle oltre 40 persone rimaste ferite sono in condizioni critiche. E' quanto ha riferito - citato dalla Cnn - il vice capo della polizia di Londra (Met), Mark Rowley, sottolineando che le persone rimaste coinvolte nell'attacco hanno diverse nazionalità. Sono 29 le persone - ha aggiunto - ancora ricoverate in ospedale.

La premier britannica Theresa May, che si trovava a Westminster al momento dell'attentato di Londra, lo ha condannato con fermezza definendolo "un attacco terroristico disgustoso e odioso".

 

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