Il giorno della Passione del Signore. Il giorno in cui si celebra l'uccisione di Cristo che non segnala la fine dell'umanità. Bensì è la fine del peccato dell'umanità. Ed ecco perché occorre pregare affinché la stessa umanità, per la quale Gesù si è consegnato ai suoi uccisori come agnello mansueto, sia sostenuta nell'impegno di vera conversione e di rinuncia alla violenza. Sono stati questi i passaggi caratterizzanti del momento religioso di ieri pomeriggio in cappella, all’ospedale Civile di Ragusa, che ha avuto un significato ancora più particolare perché animata dall’Associazione nazionale carabinieri. L’Anc, ancora una volta, si è dimostrata parecchio vicina ai vari appuntamenti promossi dall’ufficio diocesano per la Pastorale della salute, a maggior ragione durante il periodo pasquale quando i riti in questione sono vissuti con maggiore intensità. Protagonisti anche nella proclamazione della Passione del Signore. A celebrare la funzione religiosa il direttore della Pastorale della salute, don Giorgio Occhipinti, che, nella fase iniziale, si è prostrato a terra per significare il grave dolore che investe l’intera umanità in coincidenza con la morte del Signore. Sempre ieri, inoltre, ma di mattina, la Pastorale della salute aveva promosso un altro momento speciale. Infatti, nel reparto Centro diurno alzheimer dell’ospedale, si era tenuta una Via Crucis animata dagli ospiti e dal personale del centro. “Ci siamo rivolti agli ammalati – ha spiegato don Occhipinti – per annunciare a ciascuno di loro la gioia della Pasqua. La Risurrezione di Gesù è il fondamento della nostra speranza”.