Tre intense giornate per un unico grande “Momento di arte e cultura”. Si sono svolte all’auditorium San Vincenzo Ferreri di Ragusa Ibla, venerdì, sabato e domenica, le giornate organizzate dal gruppo di Ragusa del Moica, Movimento Italiano Casalinghe, presieduto da Anna Ottaviano. Venerdì scorso la prima giornata con una conferenza di approfondimento ed una mostra fotografica dedicata allo scultore ebanista Nunzio Lissandrello le cui opere, tra cui un San Giorgio ligneo presente in sala ed altre testimoniate dalle foto, sono state ammirate fino a domenica. Ad aprire una riflessione sullo scultore ibleo è stato il professore Gaetano G. Cosentini che ha voluto sottolineare l’epoca in cui l’artista visse, tra il 1854 ed il 1942, ricca di opere lignee e di artisti che ne hanno segnato il genere e di cui la terra iblea è una delle principali detentrice. Sono state la presidente del Moica di Ragusa Anna Ottaviano e la presidente regionale Giovannella Spina Barbagallo a consegnare una targa ricordo al relatore Cosentini e alla nipote di Lissandrello, Maria Tidona, tra l’altro tesoriera del Moica e che ha operato per la realizzazione dell’interessante mostra fotografica che riproducevano le sculture e i mobili raffinati custoditi nelle case nobiliari del quartiere barocco. La mostra è stata fruibile fino a domenica, giornata in cui il Moica ha voluto rendere omaggio ad alcuni poeti iblei con la prima edizione della rassegna “Poeti e narratori” curata dal “narrattore” Mario Tumino in collaborazione con il poeta Rosario Marzo di Vittoria. Numerosi i poeti intervenuti che hanno letto i propri componimenti. La serata culturale è stata accompagnata da momenti ricchi di emozioni con l’intrattenimento musicale del maestro Enzo Trigili le cui note hanno sottolineato le poesie dei vari poeti intervenuti: Concetta Rollo, Giovannella Spina Barbagallo, Giovanna Piranio, Mario Tumino, Enzo Trigili, Rosario Marzo, Ciccio Schembari, Antonia Scrofani. A dare prova del belcanto il tenore Dario Adamo che ha ricevuto i meritati applausi del vasto pubblico presente in auditorium. Tra le poesie lette c’era anche una che è stata premiata nei mesi scorsi in Campidoglio a Roma, nell’ambito di un concorso nazionale. E’ la “Ode al Generale Dalla Chiesa” poesia scritta dalla Spina Barbagallo e che ha riproposto l’impegno antimafia della società civile. Ancora una volta il Moica, con le sue numerose socie e le numerose iniziative, ha dato prova della grande sensibilità culturale che anima il movimento non più relegato al ruolo di semplice luogo di riconoscimento del valore del lavoro familiare ma organismo aperto alla promozione delle arti e alla valorizzazione dei saperi.