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CS Plebiscito Padova – Blu Team Catania 19-4


Plebiscito Padova: Teani, L. Barzon 4, I. Savioli 3, Sganzella 1, M. Savioli 3, Klaassen 2, Verde, Dario 3, Rocco 1, Gottardo, Ratelli, Lascialandà 2, A. Barzon. All. Posterivo.


Blu Team: Messina, Greenwood, Di Stefano 2, Ayale, Iuppa, Murè, D'Amico, Borrello, Buccheri, G. Palmieri, Grillo 1 (rig.), Salvia 1, Ignaccolo. All. Ajosa.


Arbitri: Alfi e Luciani.


Note: parziali: 4-2, 3-1, 5-0, 7-1. Uscite per limite di falli: D'Amico (BT) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Plebiscito 5/8; Blu Team 1/12 + 1 rig.. Spettatori: 400 circa.

 

Sconfitta senza attenuati, la più pesante della stagione, per la Blu Team in quel di Padova contro il Plebiscito, nella gara valida per la settima giornata del campionato di A1 femminile. Partita quasi senza storia, eccezion fatta per il primo quarto in cui le etnee hanno risposto colpo su colpo alle offensive delle padrone di casa. Crollo verticale, invece, negli altri tre tempi, con ben 12 reti incassate nei secondi 16 minuti. Dopo i progressi palesati negli ultimi tempi oggi la Blu Team ha fatto registrare un passo indietro: sebbene l’impegno da parte della squadra ci sia stato, sotto il profilo del gioco e del cinismo il gruppo di Poppy Ajosa ha mostrato una decisa regressione. Ancora un ko, dunque, che lascia la Blu Team in fondo alla graduatoria sempre ferma a quota zero, ma con identico distacco nei confronti di Bologna (-3) e Prato (-6), anch’esse sconfitte quest’oggi rispettivamente a Imperia e Rapallo.

Il tecnico etneo Poppy Ajosa, nonostante l’ampio margine della sconfitta, non si è setto arrabbiato ma piuttosto dispiaciuto per la prestazione negativa. “Non posso dire nulla sotto l’aspetto dell’impegno alle mie ragazze – ha sottolineato l’allenatore catanese –, oggi non siamo riusciti a produrre nulla di buono. A parte nel primo tempo non abbiamo avuto la capacità di reagire con ordine, non siamo riusciti quasi mai a ragionare ci è mancata la necessaria lucidità. Tutto quello che avevamo preparato prima della partita non lo abbiamo praticamente mai messo in pratica. Molto demerito dunque è nostro se è arrivata una sconfitta del genere, ma va rimarcato come Padova sia probabilmente la squadra più forte del torneo dal punto di vista fisico. Può capitare – ha chiosato il coach etneo – di incappare in una giornata storta, peraltro è successo contro una squadra forte che è in grande ascesa soprattutto negli ultimi tempi.”

Il campionato della Blu Team proseguirà sabato 21 dicembre, dopo la nuova sosta prevista nel prossimo week end, col match dell’ottava giornata in casa, alla piscina di Nesima, contro un’altra big come Rapallo. Sarà anche l’ultimo impegno della squadra etnea nell’anno solare 2013.

 

nissa_rugby__1_dic_13

 

Grande vittoria allo stadio della cittadella universitaria di Catania: ieri la Nissa Rugby ha battuto il CUS Catania con un punteggio di 16 a 19.

“I miei ragazzi sono quarti in classifica solo per un motivo: hanno iniziato con 4 punti di penalizzazione” sono queste le parole che intende sottolineare il Presidente Lo Celso quando si guarda la classifica aggiornata al 1 dicembre che vede la Nissa Rugby al quarto posto dietro un parimerito di Amatori Palermo e
CUS Catania.
Siamo al giro di Boa: finito il girone di andata dalla prossima settimana inizierà quello di ritorno e i giocatori della Nissa Rugby hanno intenzione di mostrare di essere capaci di chiudere come seconda forza del campionato.
La squadra aveva soltanto bisogno di entrare in campo con la giusta concentrazione per poter mostrare di essere un buon team. Dopo la partita persa contro gli Amatori Palermo, i coach Salvatore Carbone e Francesco Pappalardo e il direttore sportivo Giacomo Granata non hanno ammesso altre distrazioni e, la preparazione tecnica ed emotiva ha portato i suoi frutti.

Il CUS Catania, seconda forza di campionato, era sicura di vincere ma la Nissa Rugby non si è lasciata intimorire né dai giocatori né dal maggiore tifo che i catanesi  potevano ricevere giocando in casa.
La partita è stata per tutti gli 80 minuti abbastanza equilibrata anche se bisogna sottolineare la prestazione del pacchetto di mischia dei leoni nisseni che riescono ad ottenere il possesso di palla per tutti i lanci di gioco sia in
touche sia in mischia chiusa.

Il pacchetto di mischia al fischio d’inizio era composto da: Salvatore Letizia , Mario di Giorgio, Andrea Lo Celso, Giuseppe Messina, Antony Viscuso, Salvatore Carbone (capitano), Federico Nicolosi, Lasit Perera.

La 3 / 4 era composta da: Angelo Tabacco, Carmelo Viglianesi, Danilo Caratozzolo, Francesco Pappalardo, Ivan Salvo, Alessandro Di Prima, Emiliano Di Maura.

Il primo tempo si è chiuso già con una lieve superiorità della Nissa Rugby (5 -6) che ha segnato 2 calci di punizione trasformati da Emiliano Di Maura. L’intervallo non ha placato l’entusiasmo dei nisseni che vedono Francesco Pappalardo andare in meta (ancora una volta trasformata da Di Maura). Il buon possesso di palla ha creato qualche difficoltà ai catanesi che, nel seconod tempo, hanno subito altri 4 calci di punizione. La squadra, insomma,  voleva vincere e si è presentata con un unico obiettivo: risollevarsi nella classifica e mostrare di avere carattere. L’unico “neo” della giornata è stato quello delle due squadre under 14 e under 16, entrambe battute sul terreno di gioco.
Una sconfitta che, però, non deve pesare nel morale dato che i rivali catanesi hanno molta più esperienza dei leoncini.

passalacqua-venezia

 

L’ottava meraviglia. Per la qualificazione matematica alla final four di Coppa Italia. La Passalacqua spedizioni, capolista solitaria del campionato di serie A1, si gode l’ottavo successo su altrettante partite con la vittoria di ieri sera su Venezia e si prepara per la doppia trasferta di Umbertide e Schio, rispettivamente quarta e seconda forza del campionato. Non è stata assolutamente una passeggiata per la squadra di coach Nino Molino. Venezia, infatti, è rimasta in partita fino a metà del quarto periodo, pur con le padrone di casa che hanno dato quasi sempre l’impressione di potere controllare l’incontro. Ma nel finale di gara è venuta fuori prepotentemente la forza di un collettivo che può e vuole ancora togliersi soddisfazioni importanti. Quattro le giocatrici biancoverdi in doppia cifra (Galbiati 14, Williams 20, Walker 17, Malashenko 10) ma è stata soprattutto la prestazione di tutta la squadra, che ieri vedeva l’esordio di Abiola Wabara, a risultare fondamentale per le sorti dell’incontro che Ragusa ha portato a casa con il punteggio finale di 81-66. “Abbiamo dato la dimostrazione – ha detto coach Nino Molino in sala stampa - che la Passalacqua non significa solo Williams, Walker e Malashenko ma è un collettivo importante nel quale ogni giocatrice è capace di dare il proprio apporto. Facciamo i complimenti a Venezia che ha giocato un’ottima partita. Sicuramente giocherà per i playoff sia perché ha giocatrici di qualità, sia perché recupererà le giocatrici che sono infortunate. Ho visto una buona squadra, hanno l’entusiasmo delle formazioni giovani e giocano senza pressione. Per quanto ci riguarda siamo contenti del risultato anche se non abbiamo iniziato bene e questo mi dispiace, perché non era successo nelle altre partite. Abbiamo sbagliato l’impossibile nei primi minuti, non abbiamo difeso bene e, al di là dei meriti di Venezia, subire 66 punti in casa non mi è piaciuto. Ma detto questo, siamo qui a commentare una vittoria e oltretutto la qualificazione matematica alla final four di Coppa Italia, che per una neopromossa è un evento che conta”. In sala stampa, nel post partita, anche la nuova ala della Passalacqua spedizioni Abiola Wabara: “L’impatto è stato davvero ottimo – ha detto – ho trovato un tifo caloroso, il palazzetto pieno e gente calorosa, fa piacere giocare davanti a tutta questa gente. Cosa posso apportare in questo gruppo? Sono una giocatrice che ha sempre portato difesa, poi sicuramente ho bisogno di inserirmi ancora meglio nei meccanismi di gioco, per questo ovviamente c’è da lavorare”. Il coach di Venezia, Andrea Liberalotto, ha messo in evidenza che “alla Passalacqua vanno i meriti per un campionato davvero ottimo come quello che sta facendo. Noi abbiamo dimostrato di avere le carte in regola per costruirci la nostra salvezza che è il nostro obiettivo e pian piano far crescere le giovani, che sono tutte ottime in prospettiva, ma il nostro è un progetto a lungo termine”.

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