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Gran finale della XXIII edizione del premio "Ragusani nel mondo"

Si è conclusa in musica la XXIII Edizione del Premio "Ragusani nel Mondo" con il concerto dei Nomadi, una serata che resterà nella storia della comunità per la sua singolarità, per il calore che ha saputo trasmettere e per quel senso di unità che ha sedimentato tra le migliaia di presenze registrate in piazza Libertà (Ragusa).
Quindi, anche quest'anno un gran finale con una delle band più apprezzate in Italia, portavoce della musica del nostro paese a livello internazionale. I Nomadi sono stati gli assoluti protagonisti della terza ed ultima giornata della kermesse, che celebra il talento e il genio ragusano nel mondo.
Nel pomeriggio che ha preceduto il concerto si è svolta la cerimonia di intitolazione ad Augusto Daolio, fondatore del gruppo, della piazzetta in via Torricelli, (angolo via Colajanni) a Ragusa alla presenza della band e di tanti fans del gruppo, che hanno partecipato commossi.
A seguire, in serata il grande spettacolo gratuito in una straripante piazza Libertà. Tantissimi i sostenitori provenienti da tutto il Sud Italia, che hanno fatto sentire il loro calore e la loro vicinanza alla band. Un repertorio che ha spaziato dai classici ai brani più recenti, cantati a squarciagola da un pubblico scatenato, che ha apprezzato l’intera serata promossa con il supporto del Comune di Ragusa e di vari sponsor.
Prima del concerto, con la conduzione affidata a Salvatore Cannata, un omaggio allo sport ibleo d'eccellenza, con il ciclista Damiano Caruso di ritorno dal recente Tour de France, che ha ritirato il Premio Ragusani nel Mondo, assegnatole due anni fa, ma che per impegni sportivi non aveva potuto ritirare, ed ancora riconoscimenti per la squadra di Pallamano Andrea Licitra Ragusa promossa in A1, per la Scherma Modica con i vertici della scuola e spazio al judo ed altre discipline con la Basaki.
Non poteva dunque chiudersi in modo migliore questa XXIII edizione dalle tante novità, come la prima serata, che ha visto il Premio spostarsi per la prima volta a Comiso, dove in piazza Fonte Diana si è esibita la Banda dei Carabinieri, prova del coinvolgimento di un’intera comunità, che va ben  oltre i confini cittadini della città di Ragusa.
Altre novità hanno riguardato poi la cerimonia di premiazione, quest’anno anticipata al venerdì, con tanta commozione e la consapevolezza di abbracciare idealmente tutti i ragusani sparsi nel mondo, come più volte ribadito dagli organizzatori dell’evento, con in testa il presidente dell’associazione “Ragusani nel mondo” Franco Antoci e il direttore Sebastiano D’Angelo che, recuperate le necessarie energie dopo una tre giorni davvero intensa, si metteranno subito sul tavolo del direttivo per organizzare la XXIV edizione, come sempre nel segno dell’eccellenza iblea nel mondo.


Nell'edizione appena conclusa è stato evidenziato il ritorno ad un numero ridotto di premiati, come accadeva nelle prime edizioni.
Quest'anno cinque le personalità premiate all'eccellenza, per aver reso onore alla provincia iblea nel mondo. Tre uomini, Christian Greco, ragusano, direttore del Museo Egizio di Torino dal 2014, co-direttore della missione archeologica olandese a Saqqara e membro del Comitato Tecnico-Scientifico per i Beni Archeologici del MiBACT, lo chef comisano due Stelle Michelin Riccardo La Perna, a capo della cucina del noto ristorante Otto e Mezzo Bombana di Shanghai, e con lui il premio “Ragusani nel mondo” ha raggiunto per la prima volta nella sua storia la Cina, e Vito Andrea Iannizzotto, di Chiaramonte Gulfi, già funzionario della DIA nel settore dell’analisi dei fenomeni mafiosi nazionali ed internazionali, che ha contribuito al recupero dell’opera "L'Afrodite di Morgantina" e due donne, Caterina Biscari, modicana, a capo dell’ infrastruttura scientifica piú grande della Spagna Sincrotrone Alba, e Alessia Scarso, regista modicana del famoso film “Italo” e del recente documentario “Vasa Vasa” sulla Madonna di Modica, a cui è stato consegnato un premio speciale.
Storie di vita, quelle dei cinque premiati, che hanno svelato un po’ di sé durante le interessanti  interviste dei conduttori, i giornalisti Salvo Falcone e Caterina Gurrieri. Non solo grandi professionisti che hanno raggiunto risultati eccellenti nel loro ambito lavorativo, ma anche, e soprattutto, grandi persone che non hanno mai dimenticato il legame profondo con la loro Terra, nonostante si trovino a vivere lontano da essa.
Del resto, il Premio nasce proprio per evidenziare e rafforzare sempre di più quel legame che un ragusano sviluppa nei confronti del proprio luogo di origine, che inevitabilmente entra nell’anima. Applauditissimo un altro momento della serata molto atteso dal pubblico, l’esibizione della Banda dell’Arma dei Carabinieri, per la terza volta a Ragusa e in prima serata a Comiso, fatto davvero eccezionale. La Banda, diretta dal Tenente Colonnello Massimo Martinelli, ha raggiunto la piazza dopo una straordinaria e suggestiva parata lungo la via Roma.
Momenti emozionanti, che hanno suscitato un senso di appartenenza collettivo ancora più profondo. Tanti poi i momenti di commozione; il più sentito, forse, quello dedicato ad un grande figlio ibleo scomparso qualche giorno fa, l’attore Marcello Perracchio, che è stato salutato da tutta la piazza con lunghi applausi: grande genio artistico che non sarà dimenticato.
Inoltre, glamour assicurato con la presenza delle bellissime madrine della serata, Ornella La Rosa, Lorena Santos e Penelope Landini ed ancora la colonna sonora della Peppe Arezzo Orchestra e l’esibizione dei giovani talenti Nico e Diamons, che tra l’altro sono in concorso al FestivalShow ed è possibile ancora televotarli.
Il Premio ha voluto infine riservare un momento all’azienda Avimecc, leader della filiera avicola siciliana, che lo scorso anno è andata a fuoco ma che, come ha raccontato il suo amministratore delegato Michele Leocata, non si è fermata ma ha subito reagito rilanciando la produzione e aprendosi a nuovi mercati.
Sul palco, durante la premiazione di Christian Greco, è salito anche l’archeologo ibleo Giovanni Distefano, per un momento di confronto scientifico sulle missioni archeologiche, ulteriore  testimonianza dell’effervescenza, ma anche della caparbietà e laboriosità della gente iblea.
Il premio “Ragusani nel mondo” è stato realizzato con il supporto del Comune di Ragusa e del Comune di Comiso, della Regione Siciliana, del Distretto Turistico degli Iblei, della Camera di Commercio di Ragusa e di tanti sponsor privati, partner fondamentali.
Il servizio fotografico è stato effettuato da Giovanni Noto.

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