Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Domenica, 05 Maggio 2024

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:199 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:251 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:461 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:911 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:931 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1241 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1593 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1699 Crotone

Al via le consultazioni di Fico: nel suo ufficio a Montecitorio il presidente della Camera che vedrà alle 14:30 il Pd e alle 18 il M5s. Mattarella ha dato a Fico fino a giovedì per verificare la possibilità di una maggioranza parlamentare tra i due partiti per costituire il Governo. "La nostra disponibilità al confronto c'è. E' Fico il candidato a premier del M5S?", dice il capogruppo dem al Senato Andrea Marcucci, che non è ottimista - "non vedo le condizioni" perché i programmi di Pd e M5s si possano allineare, rileva - ma aggiunge che "le sorprese in politica sono sempre dietro l'angolo".

Al giro di boa impresso dal Capo dello Stato con l’incarico esplorativo a Roberto Fico, l’imbarcazione di Matteo Salvini rimane indietro e quella di Silvio Berlusconi evita di scuffiare. Cosa che sarebbe successa se la Lega avesse spezzato la corda del centrodestra per fare un governo con M5S. L’ex Cavaliere non solo ha scampato questo pericolo, ma si è preso la soddisfazione di vincere le Regionali in Molise, ha evitato il sorpasso dell’alleato leghista e ha ribaltato i pronostici favorevoli ai pentastellati che lo hanno sempre tenuto fuori dalle trattative costruite dal Carroccio. L’ex Cavaliere è stato accusato dai grillini di essere colluso con la mafia e di rappresentare il male assoluto della politica italiana.

Ora Berlusconi, dopo aver fatto fallire il tentativo di Salvini, spera che fallisca anche quello di un governo M5S-Pd. Punta a quella che il leader di Forza Italia considera «l’unica soluzione possibile», il «governone», più o meno tecnico, con il sostegno di tutti. Già Salvini mette le mani avanti e dice «mai, piuttosto il voto». Ma questo è il copione che verrà scritto dalla prossima settimana e già vede distanti e divisi i partiti del centrodestra. Oggi invece lo sono sull’atteggiamento nei confronti del Quirinale.

Per Salvini la regola numero uno in democrazia è rispettare il voto degli italiani: «Significa far ragionare i primi due arrivati, i terzi restano invece in panchina. Non mi sembra che sia corretto che governino secondi e terzi e i primi restino fuori. 

Salvini deluso con il Colle per il mandato al presidente della Camera, bollandolo come «una presa in giro». «Il Pd ha perso in Italia, ha perso in Molise, se ci date una mano straperderà domenica anche in Friuli Venezia Giulia. Io non voglio vedere Renzi, Serracchiani o la Boschi al governo per i prossimi 5 anni. Non è giusto, non è normale, non è rispettoso. Certo, bisogna rispettare sempre le indicazioni del Presidente eccetera eccetera, ma farò di tutto perché non accada questa presa in giro». 

Dalla Meloni però non sono arrivate le stesse bordate di Salvini contro il Colle. Moderate anche le reazioni da parte di Forza Italia. Le capigruppo Gelmini e Bernini sostengono semplicemente che chi ha perso le elezioni non può andare al governo. Un po’ più duro Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi parlamentari di Fi: «Ogni ipotesi diversa dal governo che parta dal centrodestra sarebbe il tradimento della volontà popolare espressa il 4 marzo e nel Molise». Di fatto nessuna forzatura, ma un modo per evitare che Salvini possa accusare l’alleato azzurro di volere «inciuciare» con governi tecnici o del presidente. Che è il vero approdo cui spera Berlusconi. «Se poi il Pd si scongela e fa un governo con Di Maio - osserva una parte di Forza Italia - noi andremo all’opposizione. Tutto il centrodestra andrà all’opposizione e per noi sarà una rigenerazione». Silvio invece vuole evitare questo «disastro per l’Italia». 

Poi Salvini, in campagna elettorale in Friuli Venezia Giulia, butta lì una frase sibillina: «Alla fine possiamo tirarci su le maniche e provare a far da soli». Sembra riferirsi all’ipotesi che il centrodestra possa cercarsi in Parlamento i voti che gli mancano. C’è solo un «piccolo» impedimento: Sergio Mattarella non darà mai a Salvini l’incarico di provarci. Anche se questa è sempre stata la proposta di Giorgia Meloni. «Una strada che, se fosse stata percorsa sin dall’inizio, ci avrebbe probabilmente evitato settimane di balletti incomprensibili agli italiani», afferma la leader di Fratelli d’Italia, che considera il mandato di Fico «un tentativo con poche possibilità di riuscita». 

il Presidente della Repubblica ha dato mandato al presidente della Camera "per sondare quale governo? Pd-5Stelle hanno perso in Italia, hanno perso in Molise, se ci date una mano straperderanno domenica in Fvg. Io non voglio vedere Renzi, Serracchiani o la Boschi al governo per i prossimi cinque anni. Non è giusto, non è normale, non è rispettoso". "Bisogna rispettare sempre le indicazioni del Presidente ecc. ecc. ma farò di tutto perché non accada questa presa in giro", ha aggiunto. "Per il Governo si potrebbe fare la stessa cosa che avete fatto voi con la ricostruzione - ha detto il leader della Lega dal Friuli facendo un parallelo con la ricostruzione dopo terremoto -: se quelli con cui dovreste ricostruire cominciano a litigare e non si mettono d'accordo, alla fine possiamo tirarci su le maniche e provare a far da soli". 

"Non sono arrabbiato ma deluso perché gli italiani non meritano questo", ha detto Salvini rispondendo a una domanda sulla possibilità di un accordo tra Pd e M5S."Sono stanco, da un mese sento gente che litiga mentre io che avrei teoricamente potuto accampare pretese per fare il premier avendo vinto il centrodestra e avendo la Lega nella coalizione preso più voti, sono stato il primo a dire se serve faccio un passo a lato, mentre altri continuano a dire io io io". "I 5Stelle non possono pretendere che pezzi del centrodestra stiano alla finestra e Berlusconi non può pretendere che i 5Stelle restino a guardare. Mi auguro per gli italiani che non ci sia un governo 5Stelle-Pd perché fiscalmente parlando temo che sarebbe un disastro. Riportare al governo quelli che sono stati ultrasconfitti mi sembrerebbe una cosa irrispettosa nei confronti degli italiani. Se metti insieme M5S e sinistra tassano anche l'aria, anche il tombino, quindi mi auguro che non sia così". 

'Siamo e resteremo alternativi a M5s', ha detto il presidente del Pd, Matteo Orfini. "Ascolteremo ovviamente con rispetto e attenzione Fico, con rispetto sia per lui che per la funzione che rappresenta. Ma il mio parere resta quello dei giorni scorsi: eravamo, siamo e resteremo alternativi ai Cinque Stelle per cultura politica, programmi e idea della democrazia. Quindi non ci sono le condizioni per un accordo politico tra Pd e M5s. L'abbiamo sempre detto e lo ribadiamo nel merito". 

Secondo il segretario del Pd, Maurizio Martina: "Ci confronteremo con il presidente Fico con spirito di leale collaborazione secondo il mandato conferitogli dal presidente Mattarella". "Lo faremo con serietà e coerenza a partire da una questione fondamentale e prioritaria: la fine di ogni ambiguità e di trattative parallele con noi e anche con Lega e centrodestra. Per rispetto degli italiani, dopo 50 giorni di tira e molla, occorre su questo totale chiarezza".

Intanto il ministro Calenda frena su un possibile accordo: "Vedo il serio rischio - scrive su Twitter - che Pd sia troppo antisistema per allearsi con M5s attuale". 

Una passione per i 100 metri e la fisarmonica come hobby, Fico è nato a Napoli nell'ottobre del 1974. Diploma di liceo classico, laurea con 110 e lode in Scienze della Comunicazione a Trieste con una tesi sulla comunicazione di massa. Nel 2005 fonda il meetup 'Amici di Beppe Grillo' organizzato in un pub di Mergellina, dentro a una grotta di tufo. Sono anni di battaglie sui temi dell'acqua pubblica su cui nascono i comitati, dei rifiuti, della tutela dell'ambiente. Il suo primo successo politico è il ritiro di una delibera dell'Ato per la privatizzazione dell'acqua. "Sono stati anni importanti - racconta lo stesso Fico - che hanno contribuito a rafforzare la nostra consapevolezza. Le idee di comunità, di mutuo intervento, di responsabilità collettiva erano chiare già prima del Movimento".

Nel 2009 nasce M5s e Fico è subito in prima linea. Eletto in Parlamento nel 2013, già allora era considerato in corsa per lo scranno più alto di Montecitorio. Diventa invece, a soli 38 anni, presidente della commissione di Vigilanza sulla Rai con l'obiettivo, dice subito dopo la proclamazione, di "staccare la politica dall'informazione e dalla tv di Stato che è di tutti i cittadini". Nel mirino mette gli stipendi d'oro nella tv pubblica, un tema sul quale non è mai andato leggero. Nel giugno scorso l'attacco a Fabio Fazio per il suo stipendio, non temendo di definirlo un "classico comunista col cuore a sinistra e portafogli a destra

Una citazione di Giovanni Falcone "Possiamo sempre fare qualcosa" e un proposito: "Possiamo aver commesso errori, ma il nostro impegno a migliorare la comunità è ancora lì. Intatto". Così Roberto Fico si racconta nella biografia che compare sul suo sito. Campano, grillino della prima ora, il nuovo presidente della Camera è il leader degli 'ortodossi' del M5s. L'ala considerata più 'a sinistra' e più 'purista' del MoVimento. E', di fatto, l'unico tra i big pentastellati ad aver più volte duellato con Luigi Di Maio. Nell'agosto dello scorso anno - tanto per citare un esempio - dopo gli sgomberi dei migranti con gli idranti a Piazza Indipendenza, andò all'attacco: "Uno Stato così non mi rappresenta", mentre l'attuale leader del partito si schierava a difesa di Virginia Raggi e dell'operato delle forze dell'ordine.

E poco più tardi, a settembre, dopo che Fico aveva deciso di non correre alle primarie dei 5Stelle, ci fu un momento di tensione alla kermesse di Rimini, la festa per incoronare Di Maio. Una vicenda che si risolse alla fine solo con una 'pax provvisoria' tra i due grazie alla mediazione di Beppe Grillo e Davide Casaleggio.

 

 

 

Mattarella attende le ultime mosse dei partiti, oggi deciderà e quasi certamente sarà incarico esplorativo 'largo' per il presidente della camera Roberto Fico. E' una sfida chiave per gli equilibri nella piccola regione ma anche per il governo di Roma. Berlusconi è sicuro: mi fido di Salvini, perché dovrebbe rinunciare a una coalizione che ha la maggioranza per fare la spalla a M5s?. Pd: noi all'opposizione.  "L'idea che si possa continuare a dialogare su due fronti - dice Ettore Rosato interpellato telefonicamente - dimostra il disinteresse assoluto del M5S al confronto con il Pd. Ribadisco inoltre che le distanze programmatiche e di impostazione politica tra il Pd e il M5S sono enormi: mi sembra quasi impossibile colmarle. Una cosa è dunque aprire a un confronto con M5S quando avrà chiuso il dialogo con la Lega, altra cosa è il risultato". 

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha convocato, al Palazzo del Quirinale, il Presidente della Camera, Roberto Fico. Il capo dello Stato dovrebbe conferirgli un mandato esplorativo sul modello di quello della presidente del Senato anche se probabilmente con un campo di esplorazione meno 'ristretto'.

"Bene, auguri. Se uno parte con l'incarico dico 'auguri'". E' la risposta di Matteo Salvini alla domanda su quale esito potrebbe avere l'incarico che probabilmente domani Fico riceverà dal Presidente Mattarella. "Se i 5 Stelle dicono di volere il cambiamento e pensano di fare il cambiamento con Renzi che ha malgovernato negli ultimi sei anni mi sembra una cosa strana", ha aggiunto Salvini.

"Centrodestra e 5Stelle governino già da questa settimana. A guidare il governo siano i primi arrivati, ma non dico Salvini o morte", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini a un comizio a Trieste. 

"Lo dico a Di Maio - ha aggiunto - lo dico da leader del centrodestra, mettiamoci al tavolo. Riforma delle pensioni, riforma del lavoro, riduzione delle tasse, blocco degli aumenti dell'Iva e delle accise, blocco e controllo dei confini e in qualche giorno si dà un governo che dura cinque anni a questo Paese. Se tutti scendono dal loro piedistallo e si parla di cose e non di nomi, non c'è problema. Il voto molisano ne è la rappresentazione evidente". 

"Ci sono tante persone meglio di Salvini, tante, quindi non dico 'ho vinto e comando io', dico 'abbiamo vinto ma per il bene del Paese siamo disponibili a ragionare con tutti a fare anche altre scelte'. Sarei onorato di essere premier ma - ha detto inoltre Salvini - se non sono io son contento lo stesso. Bene anche un nome terzo quarto quinto, basta che rappresenti il voto degli italiani e sia indicato dai partiti che hanno vinto e non da quelli che hanno perso". 

"Sono emozionato ed orgoglioso di pubblicare la prima stesura del contratto di governo con il quale vogliamo realizzare il cambiamento che gli italiani aspettano da tanto tempo". E' quanto scrive il leader del Movimento 5 stelle, Luigi Di Maio, in un post sul blog del MoVimento da cui si può scaricare il programma già anticipato dal Corriere  . "Questo primo schema di accordo", spiega, "andrà approfondito insieme alla forza politica che accetterà di sedersi al tavolo con noi. Come emerge anche dal documento - sottolinea - il Movimento non ha nessuna intenzione di perdere la sua identità politica in un governo di coalizione classico, anche perché la distanza dalla Lega e dal Pd su molti temi decisivi e sui mezzi per realizzarli rimane netta. Per garantire un governo forte e votato al cambiamento abbiamo quindi proposto un'intesa su 10 punti fondamentali per il Paese, da portare avanti unendo le forze, con disciplina, lealtà e onore". 

Il contratto, puntualizza nuovamente il capo politico del MoVimento, "prevede naturalmente dei vincoli politici per impedire ad una delle parti contraenti di ignorare l'accordo mettendo a rischio la tenuta del Governo. È previsto un comitato di conciliazione nominato dalle parti con lo scopo di ricomporre le eventuali divergenze e una verifica sull'avanzamento dei lavori a metà della legislatura appena iniziata, così da garantire ai cittadini piena trasparenza sull'azione di governo".

"Con questo prima stesura del contratto abbiamo compiuto un passo importantissimo per facilitare il dialogo con la Lega e il Partito Democratico. Siamo impazienti di approfondire con la forza politica che lo vorrà i termini del contratto di governo e i 10 punti politici, così da iniziare a lavorare al più presto per riportare l'Italia fuori dalla crisi economica, sociale e morale in cui è intrappolata da troppi anni", conclude.

"Come sapete - ricorda Di Maio - il 12 aprile scorso ho incaricato il professor Giacinto Della Cananea di comporre un comitato scientifico per studiare le convergenze programmatiche tra il Movimento 5 Stelle e i due partiti con i quali è in corso un dialogo per il governo: la Lega e il Partito Democratico. Il professore ha lavorato senza sosta per dieci giorni e ha redatto questo primo schema di accordo, che andrà approfondito insieme alla forza politica che accetterà di sedersi al tavolo con noi".

Sono contento perché non vedo l'ora di fare ma c'è un programma, un voto da rispettare, anche io ritengo che con i 5Stelle si possa lavorare bene, però patti chiari e amicizia lunga". Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini intervenendo a margine del comizio tenuto stasera a Monfalcone, commentando le parole di Di Maio che ha annunciato farà grandi cose con la Lega.

"Il problema non è mollare qualcuno - ha proseguito Salvini - Io rispetto gli italiani e non mi ritengo il Re Sole, non si può andare avanti a pregiudiziali". Il leader del Carroccio ha poi detto di "non ritenere né utile né intelligente insultare eletti, elettori, lavori umili che sono molto più dignitosi di qualche lavoro svolto in giacca e cravatta che ha a che fare con le mazzette". Un riferimento alle recenti dichiarazioni di Berlusconi. Il Cavaliere l'ha un po' delusa con quella uscita? gli è allora stato chiesto. "Si, con l'insulto non si costruisce niente. La gente mi chiede di costruire di fare - ha spiegato - C'è da rispettare i tempi del Presidente della Repubblica però ci siamo e penso che la Lega con i suoi progetti sarà forza di governo".

 

 

 

 

"Vi dico solo, e lo ribadisco, che ho la netta sensazione che ci sia qualcuno che vuole perdere tempo, che non vuole nessun governo per arrivare a un governo tecnico alla Monti, telecomandato da Bruxelles per spennare gli italiani. E per evitare questa fregatura io farò tutto il possibile": lo ha detto il segretario della Lega Matteo Salvini questa mattina al Salone del Mobile. "Farò tutto quello che è possibile fare - ha aggiunto - se possibile mettendomi anche in campo in prima persona".

Con chi li farà allora i tre passi avanti? A domanda se l’alleanza nel centrodestra è finita, il leader della Lega allarga le braccia: “Vedete voi, anche nel centrodestra c’è chi gioca a distruggere, io da giorni sono qui che provo a costruire”.

Intanto Silvio Berlusconi torna a chiudere ai 5Stelle ...'Sono un pericolo per l'Italia'.. e chiama il Pd per un governo 'di responsabilità'. 'Sogna', è la replica di Rosato.

Nessun accordo è possibile con i 5 Stelle, un partito che non conosce l'abc della democrazia, che prova invidia sociale, formato solo da disoccupati, e che rappresenta un pericolo per l'Italia", ha detto Silvio Berlusconi. "Sono arrivato qui in grave ritardo perché sono dovuto rimanere a Roma per seguire le consultazioni - ha detto appena giunto a Larino -: regna una grande confusione, gli italiani hanno votato molto male. Seguo tutto con disgusto, va tutto di male in peggio". "Io penso a un governo di centrodestra che guardi al gruppo misto e ad alcuni esponenti del Pd - ha aggiunto Berlusconi - : su questo punto la penso molto diversamente da Giorgia Meloni e Matteo Salvini". Il Cavaliere ha quindi bocciato l'eventuale mandato al presidente della Camera Roberto Fico: "Già il fatto di dare un incarico a uno così la dice lunga... Tutti i 5 Stelle sono incapaci di fare qualcosa di buono per l'Italia".

"Ieri abbiamo chiarito che non pretendevamo che la Lega facesse un parricidio - ha detto la capogruppo M5s alla Camera, Giulia Grillo ad Omnibus, su La7 -, ma almeno che stringesse un armistizio con Fi per una fase durante la quale fosse contemplabile un accordo tra noi e la Lega". "In politica quando si parla di appoggio esterno si parla di voti per la fiducia; invece per noi questi voti non sono necessari perché M5s e Lega in quanto a numeri sono autosufficienti. Non si può insomma parlare di appoggio esterno ma, come diciamo noi, di "non ostilità" del M5s ad un appoggio" di Fi e Fdi ad un governo di programma tra M5s e Lega. Giulia Grillo ad Agorà su La7 ha ripetuto: "Non è un appoggio esterno, perché quello sarebbe un appoggio necessario a far partire un governo: mentre noi abbiamo comunque i numeri".

"Ringrazio tutti i leader per avere avviato una discussione che pur nella diversità di opinioni ha consentito di evidenziare spunti di riflessione politica. Sono certa che il presidente Mattarella saprà individuare il percorso migliore da intraprendere", ha detto la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati al termine dell'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. "In questi giorni ho svolto l'incarico che mi è stato affidato con dedizione - ha aggiunto - cercando di favorire il confronto costruttivo tra le forze politiche in grado di verificare la maggioranza parlamentare nel perimetro che ha indicato Mattarella".
   
"Per prima cosa ho ringraziato Mattarella per la fiducia accordatami e per il supporto che non mi ha mai fatto mancare in questi giorni", ha detto ancora la presidente Casellati.

Ci sono spunti di riflessione, Mattarella saprà individuare il percorso migliore. Così la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, dopo aver incontrato il capo dello Stato, al quale ha riferito delle sue consultazioni sull'ipotesi di un governo sostenuto da M5s e centrodestra. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha deciso di prendersi due giorni di riflessione.

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI