Login to your account

Username *
Password *
Remember Me

Create an account

Fields marked with an asterisk (*) are required.
Name *
Username *
Password *
Verify password *
Email *
Verify email *
Captcha *
Reload Captcha
Martedì, 07 Maggio 2024

Le opere di Bach: gli eff…

Mag 02, 2024 Hits:265 Crotone

In città l'ultima tappa d…

Apr 30, 2024 Hits:307 Crotone

Convegno Nazionale per la…

Apr 23, 2024 Hits:515 Crotone

L'Associazione "Pass…

Apr 05, 2024 Hits:963 Crotone

Ritorna Calabria Movie Fi…

Apr 03, 2024 Hits:971 Crotone

La serie evento internazi…

Mar 27, 2024 Hits:1333 Crotone

L'I.C. Papanice investe i…

Mar 01, 2024 Hits:1625 Crotone

Presentato il Premio Nazi…

Feb 21, 2024 Hits:1731 Crotone

Il centrodestra unito: mozione sfiducia contro Renzi sulla questione Banche

Domani tutto il centrodestra unito presenterà, alla Camera e al Senato, una mozione di sfiducia contro l'esecutivo. "La Boschi è solo una figlia di questo governo - tuona il presidente dei deputati azzurri, Renato Brunetta - una figlia in conflitto di interessi, ma chi ha i più grandi conflitti di interessi è il presidente Renzi". Sulla testa del premier piove anche un'altra sfiducia dei Cinque Stelle che, dopo averne presentata una alla Camera, fanno il bis al Senato. "Il ministro Boschi - attaccano i capigruppo M5S di Camera e Senato, Davide Crippa e Mario Giarrusso - dovrebbe dimostrare un minimo di rispetto nei confronti degli oltre 10mila risparmiatori truffati e fare un passo indietro dimettendosi".
L'inchiesta sul conflitto di interessi è ancora agli inizi e non ha alcun nome iscritto nel registro degli indagati. Secondo fonti vicine alla procura di Arezzo, l’inchiesta ipotizza il conflitto di interesse a carico di alcuni ex membri del cda dell’istituto bancario aretino che avrebbero ricevuto fondi per 185 milioni formalmente deliberati di cui ne sarebbero stati erogati realmente 140 a vantaggio di diciotto ex amministratori, quindici consiglieri e cinque sindaci revisori. Come spiega Fiorenza Sarzanini sul Corriere della sera, l'ex presidente di Banca Etruria Lorenzo Rosi e l’ex membro del cda Luciano Nataloni, entrambi accusati di "omessa comunicazione di conflitto d’interessi", avrebbero sfruttato "a fini personali il ruolo che avevano all’interno dell’Istituto. E di averlo fatto per godere di finanziamenti che altrimenti non avrebbero potuto ottenere".
L’indagine avviata dai magistrati di Arezzo fa così un salto di qualità e, puntando direttamente ai vertici, individua possibili responsabilità nel dissesto. I controlli dovranno anche stabilire come mai né Palazzo Koch né la Consob misero in guardia dai rischi legati alle emissioni obbligazionarie nonostante tra dicembre 2012 e febbraio 2015 ci fossero state ben tre ispezioni. Come spiega Gianluca Paolucci sulla Stampa, già nel 2012 Banca Etruria aveva varato un aumento di capitale da 100 milioni di euro "a coprire le carenze patrimoniali causate dalla pessima qualità del portafoglio crediti". Ma era risultato insufficiente.

Tutto nasce dalla necessità di offrire tutela al cosiddetto «risparmiatore inconsapevole», vale a dire colui che non ha facile accesso alle informazioni necessarie per valutare lo stato di salute dei soggetti cui affida il proprio risparmio.A tal fine, nel 1987 viene costituito il «Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi», che garantisce conti correnti e depositi fino a 100.000 euro.

Nelle ultime settimane il governo italiano si è trovato a dover gestire il «salvataggio» di quattro banche in dissesto finanziario, ma ha scelto una via molto diversa da quella che il «risparmiatore inconsapevole», e noi con lui, ci saremmo
Piuttosto che fare ricorso al «Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi», il governo ha preferito approvare in Consiglio dei ministri, in una domenica di autunno (22 novembre 2015), un decreto legge che comporta una perdita di 1,2 miliardi di euro per oltre 150.000 tra azionisti e obbligazionisti delle banche in dissesto, e altri 2,3-2,4 miliardi di perdite a carico dei 5 milioni di azionisti e obbligazionisti di tutte le altre banche italiane.Costo totale dell’operazione: circa 3,6 miliardi di euro.
Davanti agli attacchi politici e a quelli personali, la Boschi ha provato ad alzare il tiro sfidando in Aula il Movimento 5 Stelle "Vedremo chi ha la maggioranza". Renzi le ha subito dato man forte rivendicando la "buona politica" salita sul palco della Leopolda ma che, ha sostenuto, è stata oscurata dai media che parlano solo di "temi vendibili", come il crac delle banche e degli azionisti. Questo ieri. Perché oggi, coi nuovi, inquietanti risvolti dell'inchiesta, le mozioni di sfiducia si sono moltiplicate, sia alla Camera sia al Senato. La Boschi è sempre più all'angolo. Basta un gancio per mandarla al tappeto.
E se va giù lei si tira addosso pure Renzi. "Uscirà alla grande da questa questione perché non c’è nulla da nascondere", ostenta sicurezza il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. Ma è solo di facciata. Perché per il governo si mette davvero male. L'attacco arriverà su più fronti. E se alla Camera i numeri sono blindati, al Senato le certezze vengono a cadere. "Il Pd in Parlamento salverà la poltrona della Boschi - attacca il leader della Lega Nord, Matteo Salvini - con quello che hanno combinato lei e Renzi, con gli intrecci oscuri (neanche tanto) fra banche e famiglie, rovinando centinaia di migliaia di risparmiatori, si dovrebbe dimettere".

Davanti all'attacco delle opposizioni, il Pd prova a mostrarsi compatto. La vice presidente della Camera, Marina Sereni, invita a "calendarizzare, discutere e respingere la fiducia al più presto". Anche se i democrat, grazie anche ai voti degli uomini di Angelino Alfano, dovessero proteggere Renzi, le colpe di aver fatto fallire quattro banche e aver messo in ginocchio migliaia di risparmiatori restano.

"La Boschi è una comparsa - accusa Salvini - Renzi è il diretto responsabile di questa strage di italiani". E ricorda che ci sono 150 mila italiani derubati da risarcire. "C'è un Palazzo, una casta che si chiude in se stessa, difende le banche, difende i ministri, i parenti dei ministri, votando decreti in evidente conflitto d’interessi", denuncia il leader della Lega Nord invitando i risparmiatori a farsi vivi loro perché a "gennaio, grazie a Renzi e grazie a questa Europa, gli italiani che rischieranno saranno alcuni milioni, non alcune migliaia".

Pubblicità laterale

  1. Più visti
  2. Rilevanti
  3. Commenti

Per favorire una maggiore navigabilità del sito si fa uso di cookie, anche di terze parti. Scrollando, cliccando e navigando il sito si accettano tali cookie. LEGGI