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Qualcosa di strano aleggia sull’Italia, e il virus sembra esserne complice

Qualcosa di strano aleggia sull’Italia. E il virus sembra esserne complice (o arma) inconsapevole. Perché anche nel momento di crisi, nella cosiddetta “ora più buia” come ha ricordato – ampiamente – il nostro Giuseppe Conte, c’è qualcosa che cammina e che va al di là delle semplici intenzioni del nostro Paese. Il mondo si è fermato: è vero. Scrive Lorenzo Vita sul Giornale : Ma non il sistema che coordina, armonizza, monitora e controlla l’Europa. E in questa Europa traballante c’è ancora chi governo, c’è ancora chi decide e c’è ancora chi esegue – più o meno pedissequamente e soprattutto ossequiosamente – i rigidi dettami dell’ortodossia burocratica europea.

Il Meccanismo già c’è e attenzione, potrebbe entrare in azione. Lo ha detto anche implicitamente lo stesso Financial Times, autorevole rivista finanziaria britannica, che nel suo consueto appuntamento sulle politiche europee ricorda come non solo in Europa vi sia il Meccanismo europeo di stabilità, ma anche che qualcuno inizia a pensare che possa entrare in azione. Perché alcuni Paesi come l’Italia, ricorda Ft, h”rischiano di minare la loro solvibilità se lanciano pacchetti di incentivi scarsamente mirati ed eccessivi in risposta al virus”. A ricordare il rischio che le manovre emergenziali varate dal governo possano attivare proprio quel meccanismo la cui riforma è stata rinviata, è anche Jörg Krämer della Commerzbank tedesca. Ed ecco l’altrta notizia del Financial Times: venerdì scorso, una telefonata tra alti funzionari dei dicasteri finanziari europei ha discusso proprio del ruolo del fondo salva-Stati in questa crisi.

Insomma, come fa notare il quotidiano Il Giornale la vittoria del governo nella “ora più buia” di churchilliana memoria rischia in realtà di essere semplicemente inutile. Il Mes non si forma: ma si rischia di attivarlo. Incatenando l’Italia al giogo di un Eurogruppo che non vede l’ora di saldare i conti con un Paese che ha da sempre un grosso difetto: altissimo debito pubblico e elevato risparmio privato. Una brutta faccenda per quei Paesi europei che invece da sempre chiedono all’Italia di ripianare il debito sovrano spostando il risparmio dei contribuenti.

Ora, il problema non è minimo. Perché se si attiva il Mes (che ripetiamo, già esiste) di fatto le già scarne libertà sovrane dell’Italia in termini finanziari verrebbero di fatto cancellate. A decidere il futuro dell’Italia, una volta intervenuto il Meccanismo, non sarebbe più il governo più o meno scelto dal popolo, ma direttamente un board di esperti con cui l’Italia dovrà firmare un memorandum attraverso il quale condizionare il piano di “salvataggio” a precise regole dettate non certo da Roma. Il Mes deciderà poi in base a quanto deciso dal Paese colpito, in coordinamento con la Commissione europea, la Bce (quella di Christine Lagarde) e forse del Fondo monetario internazionale.

Come riportato dall'edizione odierna de La Verità, l'agente patogeno si sarebbe diffuso a macchia d'olio in Veneto, in Piemonte, in Liguria, in Emilia-Romagna e forse anche nelle Marche. Perciò il docente all'Università Statale del capoluogo lombardo ha lanciato un avvertimento agli altri Paesi, dopo che l'Italia è stata descritta come focolaio a livello globale: "Quell'agghiacciante situazione che ha creato tutti questi lutti e tutti questi problemi è un monito anche per le altre nazioni, che cerchino di capire come può funzionare". Galli già diversi giorni fa aveva spiegato che "le nostre evidenze molecolari sull'analisi del virus dicono che quello circolato nella famigerata zona rossa è un virus strettamente imparentato con uno isolato a Monaco di Baviera". Proprio qui qualcuno "se l'è beccato" per poi "tornare a vivere e a lavorare nelle zone intorno a Codogno, o in qualsiasi altra maniera del tutto non percepita".  

Pure gli esiti delle ricerche del dottor Trevis Bedford, ricercatore al centro Fred Hutch di Seattle, parlavano del virus sequenziato in Germania come il "diretto progenitore degli altri virus comparsi successivamente, e che risultano collegati a una certa frazione dell'epidemia che circola in Europa oggi". Il giovane manager dell'azienda di componentistica per auto Webasto avrebbe contratto il Coroanvirus dopo essere stato a contatto con una collega proveniente dalla Cina, che in seguito al suo rientro in patria avrebbe mostrato i primi sintomi risultando infine positiva al test. L'uomo il 27 gennaio è stato dichiarato contagiato.  

Il nostro Paese è ancora martoriato dal Covid-19. Ma da dove è partito tutto questo? L'ultima forte accusa è rivolta a un "altro Paese europeo" che ci avrebbe "presi alle spalle dopo aver chiuso gli accessi dalla Cina". Uno scenario descritto senza mezzi termini dal professore Massimo Galli, che incentra la sua tesi sul paziente 1 tedesco: "Una persona infettatasi malauguratamente, e del tutto casualmente, nel contesto di un episodio epidemico avvenuto nei giorni tra il 20 e il 24 gennaio a Monaco di Baviera, dopo il contatto avvenuto con una signora cinese venuta a fare delle riunioni di lavoro da Shangai, ha portato l'infezione in Italia nella cosiddetta zona rossa".

Intervenuto nel corso della trasmissione Cento città su Radio 1, il responsabile del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano ha spiegato come la diffusione del contagio in tutto il Nord Italia potrebbe essere attribuita proprio a quel singolo caso: "Tutta l'epidemia iniziale nella zona rossa viene da quel contatto lì, che ha potuto consentire al virus di aggirarsi di nascosto e sottotraccia per quasi 4 settimane prima che si scoprisse l'esistenza del problema in quell'area geografica e anche oltre".

E mentre la Grecia segue l Italia chiudendo tutto e mettendo in quarantena i Greci
Il Direttore generale del Consiglio nazionale della sanità svedese ha ammesso che l'accesso a adeguate forniture mediche è limitato e ha affermato che le autorità stanno preparando meccanismi per dare le cure a coloro che hanno maggiori probabilità di sopravvivere.

Il triage viene utilizzato in guerre e situazioni di crisi, dove scorte e risorse sono insufficienti e dove gli operatori sanitari scartano le persone per le quali le cure potrebbero risultare inutili. Lo scopo è quello di utilizzare le scarse risorse sulle persone che hanno maggiori probabilità di sopravvivere.

“Saranno richieste priorità mediche, e qui è necessario un supporto decisionale nazionale per i professionisti e i dirigenti delle regioni. Quando si tratta di raccomandazioni sulle priorità, un gruppo di esperti medici lavorerà per soddisfare le esigenze emergenti", ha detto Wigzell durante una conferenza stampa del governo

Gli italiani in Svezia hanno scritto al governo di Stoccolma perché prenda misure per affrontare l'epidemia, guardando anche all'Italia. "Parlano del nostro Paese come se fosse terzo mondo. Le scuole restano aperte e non hanno risorse per rispondere a un'epidemia di massa", dice Alessandra, dottoranda a Örebro. Per l'epidemiologo Gaetano Marrone il modello è quello del Regno Unito: "Hanno precisato che non dichiareranno più quanti posti letto sono disponibili in rianimazione". Silenzio anche su mascherine e materiale sanitario. E c'è chi come Cristina, invalida, è rimasta bloccata senza potere tornare a casa: "Rischio di non avere possibilità di cure.
Qui vanno contro le raccomandazioni dell'Oms"

Parlando con Barbara  Caracciolo che vive in Svezia ci spiega che la cosa veramente peggiore e' che non misurando i casi danno stime completamente falsate dell'entita' del fenomeno in Svezia e in questo modo creano una falsa calma in molti che cosi' tengono la guardia abbassata e cadono vittime del COVID-19. ed e' criminale che lo stato voglia esattamente questo.

La sua preoccupazione è quella di tanti expat italiani che vivono in Svezia, conferma Gaetano Marrone, epidemiologo del Karolinska Institutet di Stoccolma, tra gli istituti di ricerca in medicina più importanti al mondo. “La Svezia, anche se non lo dice, credo si ispiri al modello inglese – dice, facendo riferimento all’immunità di gregge invocata da Boris Johnson convinto, almeno finora, che la vita nel Regno Unito debba procedere ‘as usual’-. Non stanno limitando gli spostamenti delle persone in età lavorativa né prendendo provvedimenti. Non sono stupidi – continua -: pensano che la malattia colpisca gli anziani in maniera più grave, stessa idea che ha Londra  

Intanto la Svezia ha annunciato un pacchetto di misure fino a 28 miliardi di euro per aiutare le imprese e i loro dipendenti a fare fronte alla crisi provocata dal coronavirus. 'E' una situazione senza precedenti per l'economia svedese. Vogliamo che il maggior numero di imprese la superi', ha detto il ministro delle Finanze, Magdalena Andersson durante una conferenza stampa. Una delle misure prevede che lo Stato di faccia carico in modo piu' consistente dell'onere finanziario derivante dalla cassa integrazione. I datori di lavoro saranno, inoltre, esentati in aprile e maggio dal pagare (come avviene di norma) le prime due settimane di malattia dei dipendenti, che saranno pagate invece dalle casse pubbliche. Le imprese potranno anche rinviare il pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali. Secondo il Governo, le misure, che dovranno essere ratificate dal Parlamento potrebbero costare fino a 300 miliardi di corone (27,8 miliardi di euro), a seconda del numero di imprese che vi ricorreranno. Fino a ieri, i casi di coronavirus in Svezia erano 992 con tre morti.

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