La tradizione enogastronomica del territorio, la creatività delle nuove generazioni, il rigore della formazione sul campo: questi i tre elementi che Jobbing Centre Ragusa ha portato a “Best in Sicily”, la manifestazione enogastronomica organizzata da Cronachedigusto.it, tenutasi martedì scorso presso Norma, all’aeroporto Fontanarossa di Catania.
“Abbiamo scelto i migliori studenti del nostro corso per partecipare a questa manifestazione, in cui si sono esibiti con un cooking show, affiancati dai docenti e cuochi Carmelo Buoncore e Andrea Iurato – afferma Giansalvo Allù, amministratore unico di Jobbing Centre – Crediamo, infatti, che la migliore formazione sia quella testata sul campo. La partecipazione a questa manifestazione di carattere regionale, dove sono state premiate le migliori realtà dell’enogastronomia e dell’eccellenza siciliana, rappresenta un momento di crescita per Jobbing e per i nostri studenti”.
Un’esperienza che non si è fermata solo a martedì ma che ha fatto tappa presso la sede di Puntarazzi, a Ragusa, nella giornata di ieri. Cinque giornalisti enogastronomici e food blogger hanno visitato la scuola e assistito alle lezioni pratiche dei corsi di ristorazione, pasticceria e bartender. Tema delle lezioni: il territorio ragusano, declinato nelle sue sfaccettature più tradizionali e golose.
Salvatore Nicastro, maestro della focaccia, assistito da Carmelo Buoncore e Daniel Giallongo, ha impastato le rinomate focacce, spiegandone gli ingredienti, il procedimento e i segreti legati alla tradizione della memoria; il pasticciere Andrea Iurato ha sfornato le “impanatiglie”, dolci con carne tritata e cioccolato di Modica, oltre alle tipiche brioche siciliane; Salvatore Spadaro ha infine chiuso la visita con tre cocktail ispirati ai colori e ai sapori del territorio ibleo: il basilico, il pomodoro e il cioccolato di Modica, a ciascuno dei quali ha dedicato una creazione.
“Una scuola di formazione nell’ambito della ristorazione ha sempre una grande responsabilità – ha detto Allù ai giornalisti e ai food blogger -. Qui a Ragusa ancora di più, perché lavoriamo in un luogo che è celebre proprio per la sua gastronomia; ci sentiamo la responsabilità di rappresentare degnamente il territorio. Il grande rischio che oggi corre questo territorio è di non avere abbastanza risorse umane che sappiano mantenere viva questa tradizione. Spesso i bar e i ristoranti ci chiedono di segnalare loro gli studenti più in gamba e alcuni di loro hanno già iniziato a collaborare con alcune di queste attività. I nostri corsi hanno la finalità di trovare lavoro; far partecipare i nostri studenti a queste manifestazioni, raccontando quanto facciamo anche alla stampa nazionale, è l’occasione per farli confrontare direttamente con il mondo della ristorazione e del lavoro più in generale”.