Nei giorni scorsi la prestigiosa Reggia di Caserta ha ospitato il “Gran Gala della Moda con gli Amici dell’UNICEF per i Bambini del Nepal”, colpiti dal terribile sisma del 25 aprile 2015. Un terremoto di proporzioni gigantesche, che ha provocato oltre ottomila vittime, quasi ventimila feriti, e danni incalcolabili in Nepal, oltre a danni minori nelle zone himalayane di India, Cina, Bangladesh e Pakistan.
Questo evento, ideato e promosso da “l’Officina delle Idee” e dalla sua Presidente Rosa Praticò, imprenditrice ed event planner da sempre attivamente impegnata nel sociale, in collaborazione con UNICEF, Ente provinciale per il turismo di Caserta e ASCOM Confcommercio Napoli, allo scopo di reperire fondi destinati ai bambini sopravvissuti al disastro, ha rappresentato un significativo momento di aggregazione fra mondo della moda, commercio e solidarietà.
Il presidente provinciale UNICEF Domenico Pesce, nel sottolineare che la Regione Campania è sempre molto sensibile alle iniziative UNICEF, ha anche dichiarato: “…unire le attività commerciali per scopi solidali in questo momento di crisi economica è straordinario”.
All’interno della preziosa Cappella Palatina della Reggia di Caserta, luogo di immenso valore storico, hanno sfilato in passerella gli abiti di tre stilisti di fama internazionale: l’eclettico couturier modicano Carlo Alberto Terranova, erede del geniale Maestro partenopeo Fausto Sarli, scomparso qualche anno fa; è il direttore creativo della griffe d’Alta Moda “New Land Couture” da lui ideata, disegnata e lanciata in tutto il mondo. Recentemente a New York ha ricevuto il “Made in Italy Awards 2015”, premio espressione dell’eccellenza italiana. Lo stilista è stato il vincitore nella categoria Fashion come “Best Women Clothing Fashion Designer”. Nelle sue fantastiche collezioni abiti di classe, originalità ed un ritorno alla femminilità, con spunti che rimandano alla moda del periodo d’oro della Dolce Vita. Insomma, abiti da vere dive, con un design dalle linee scultoree, geometriche, essenziali ed avvolgenti. Nella sua straordinaria linea sposa, abiti di bellezza eterea e sensuale al tempo stesso, dove trionfano grazia ed eleganza, realizzati con cura artigianale, come ha imparato nella sartoria di alto livello di Fausto Sarli, dove è stato per venticinque anni il braccio destro del famoso stilista.
Lo stilista milanese Michele Miglionico, figlio d’arte, ha esordito nel mondo della moda nel 2000 sulle passerelle di “Alta Moda Roma” ed ha finora presentato le sue collezioni, eleganti rigorose e glamour, in varie parti del mondo, anche se il suo cuore è a Roma e desidera che torni a risplendere e ad essere la Capitale della Moda. La sua ultima collezione è stata portata in una vetrina molto ambita, quella di Matera, fra i suoi celebri sassi; si tratta di look completi dedicati a figure sacre e venerate: le Madonne Lucane, portate successivamente nella Chiesa di Santa Maria di Loreto a Roma. Un evento davvero molto singolare nella sua sacralità e teatralità.
Infine, Nunzio Russo, stilista partenopeo dalla cui creatività nasce una produzione sartoriale di abiti da sposa assolutamente originali e preziosi, dove l’haute couture si coniuga con il corpo femminile per esaltarlo e valorizzarlo, conservando fedelmente le caratteristiche artigianali della vecchia tradizione. Egli ritiene che l’obiettivo principale da perseguire sia quello di far conoscere la qualità e le tecniche che caratterizzano il lavoro sartoriale, tenendo tuttavia presenti le sue evoluzioni.
Nel corso della serata di Gala, le musiche eseguite dall’orchestra diretta dal Maestro Leonardo Quadrini, docente di esercitazioni musicali al Conservatorio San Pietro Majella di Napoli, hanno contribuito a creare una magica atmosfera.
Veronica Maya, testimonial UNICEF, ha condotto la serata. La regia è stata curata da Luigi Bilancio, coordinatore e supervisore Simonetta Pragliola; il make up dello speciale evento è stato realizzato dagli artisti Antonio Riccardo e Nicola Acella, ideatori del progetto insieme alla Presidente Rosa Praticò.
Sono stati presenti numerosi Ambasciatori e testimonial UNICEF e tanti artisti, fra essi la cantante Emanuela Palmer in arte NUMA, Fioretta Mari, Patrizio Rispo, Mario Porfito, Stefania De Francesco.
Questo incontro, all’insegna della solidarietà tra moda e beneficenza, ha rappresentato un’opportunità per mettere in atto progetti umanitari mirati a restituire a questi sfortunati bambini “la luce di un sorriso ormai sepolto sotto la macerie”, parafrasando l’appello ufficiale dell’UNICEF a proposito dei bambini del Nepal.
Il Commissario EPT di Caserta Lucia Ranucci ha dichiarato: “Questa iniziativa si trasforma in ‘veicolo’ per il comparto turistico ed è questo uno dei motivi che hanno alimentato il mio entusiasmo ad affiancare questa manifestazione di assoluto rilievo, che contribuirà alla nobile causa dell’UNICEF, ossia l’assistenza dei bambini del lontano Nepal”.
L’UNICEF, Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia, fondato nel 1946, è la principale organizzazione mondiale per la tutela di ogni bambino del mondo e per la promozione dei diritti dell’infanzia. Opera il 156 Paesi in via di sviluppo, con programmi di assistenza e in 36 Paesi industrializzati, attraverso i suoi comitati nazionali.
Questa organizzazione è Premio Nobel per la Pace.
Durante la conferenza stampa, tenutasi presso la Sala degli Specchi dell’Ente Provinciale per il Turismo di Caserta, una bambina ha consegnato al Presidente nazionale dell’UNICEF una statua, che rappresenta la pace, raffigurante un bambino che sventola le bandiera di preghiera tibetane: un commovente messaggio dal forte contenuto di speranza.
Concludiamo con la dichiarazione del Presidente UNICEF Italia Giacomo Guerrera: “A cinque mesi dal terremoto che ha colpito il Nepal, i bambini continuano ad affrontare diversi rischi, mentre le loro famiglie sono diventate ancor più povere ed hanno forte bisogno di aiuto. Sebbene la situazione umanitaria sia migliorata, centinaia di migliaia di bambini hanno ancora bisogno di rifugi, cibo, accesso all’acqua e ai servizi igienico-sanitari, cure mediche, istruzione e protezione. L’UNICEF ha fatto molto negli ultimi mesi, ma c’è ancora tanto altro da fare per riportare un senso di normalità nelle vite dei sopravvissuti al terremoto, soprattutto dei più vulnerabili”.